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[olio] emulsione olio-acqua per cogenerazione olio vegetale

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  • #91
    Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
    *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
    Caro Gordini motori
    Ho visto i tuoi commenti nei forum, che trovo tutti interessanti.
    Sarei interessato a conoscere meglio le tue esperienze, sempre che per te sia possibile nel forum. Per quello che ne so io i motori devono essere LENTI (800 gg/1'). Se tu parli di motori più veloci allora credo anch'io che ci siano stati grossi problemi. Però parlando con tecnici delle case costruttrici questi assicurano che oggi i problemi dei motori sono stati completamente risolti appunto usando motori più lenti. Preciso che i problemi non erano legati alla forma della camera di scoppio ma proprio alla velocità del motore
    Io ne ho installato uno su un prototipo e sembra dare i risultati attesi (però non possiamo vendere l'energia altrimenti ci ammazzano con le accise). Tu se ho ben capito hai fatto altre esperienze? Sarebbe interessante confrontare.
    Ultima modifica di nll; 02-11-2013, 19:30.

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    • #92
      Mi permetto di rispondere a Charlie 511 , anche se ha posto le domande direttamente a Gordini , per chiarire alcuni aspetti tecnici.
      1) Gordini parla di velocità del pistone , è il parametro che nei perf. è indicato in m/s . In molti motori diesel veloci questo parametro supera il valore di 10 - 12 metri al secondo , ma se controlli ci sono alcuni motori " lenti " che lo superano altrettanto . Se il motore è alimentato con gasolio da autotrazione ( light diesel fuel LFO ) questa velocità è acora bassa . Se lo stesso motore viene alimentato con olio vegetale , la cui viscosità è stata ridotta innalzandone la temperatura , questa velocità è troppo alta anche se gli iniettori riescono a polverizzare bene il combustibile vegetale .
      La motivazione sta in 2 parametri fondamentali per tutti i combustibili diesel .
      Il primo è il punto di accensione " flash point " il secondo è la velocità di combustione . Il primo è facile da verificare prendi una scheda che illustri le caratteristiche di un gasolio commerciale e poi quella di un olio vegetale analizzato come combustibile . Ti accorgerai che il gasolio ha un valore di fp che va da 50° a c.a. 60° e l'olio vegetale può arrivare a 120°.
      Questa differenza di temperature di accensione implica una prima discriminazione . I motori che bruciano senza problemi olio vegetale con un FP di 120 ° riescono a gestire altrettanto bene il gasolio ma non è detto il contrario. Per cui un parametro fondamentale è la temperatura che al momento della iniezione è raggiunta nella camera di combustione . Se supera i 120° è adatta alla alimentazione a olio vegetale , altrimenti nisba.
      Secondo parametro , "velocità di combustione " , dove lo vado a leggere ? Non lo leggi , porti un campione del tuo olio a un laboratorio di analisi carburanti , perchè chi analizza olio alimentare non sa neanche che prova debba essere fatta , e aspetti il responso. Se correlata alla velocità del pistone la velocità di combustione è troppo bassa , il risultato finale è una imparziale combustione dell'olio vegetale, ( consumi elevati) una elevata percentuale di prodotti incombusti nei gas di scarico e vista la percentuale elevata di O2 nella miscela , una post - combustione nel sistema di scarico , una abnorme quantità di depositi carboniosi in tutti i punti del motore dove non dovrebbero depositarsi e la fusione dello stesso in breve ecc. Se succede hai sbagliato motore, lento o veloce che sia e la maggior parte dei barlafuss che vendono motori diesel di piccola potenza non sono neanche in grado di capire la differenza tra questi parametri e dicono che sono tutte balle .
      E' vero che la maggior parte dei motori che lavorano a regimi inferiori ai 1000 giri hanno anche velocità del pistone inferiore ai 10 m/s ma non è detto, più la corsa del pistone è lunga è più la sua velocità è elevata , giustamente Gordini ti dice che non sono i giri dell'albero che ti indicano la adattabilità del motore ma la velocità del pistone.
      L'altro parametro da valutare in maniera completamente indipendente dalla velocità dell'albero è la destinazione del motore .
      Ogni costruttore di diesel stazionari ne costruisce più versioni in funzione dell'uso . Della stessa marca e dello stesso modello trovi versioni a) b) c) , Mk1 , Mk2 ecc. Di fianco a un modello leggerai aggettivi tipo Ancillary , Stationary Full service e molti altri . Ad ogni versione corrispondono , durata, robustezza , affidabilità .....
      I motori lenti nascono come stazionari e pertanto sono intrinsecamente sicuri perchè costruiti con standard elevati in partenza , questo non significa che non esistano motori veloci che non abbiano le caratteristiche che ho elencato , semplicemente nessuno dei barlafuss li propone perchè a loro costerebbero troppo per poter applicare i ricarichi che nel loro immaginario li farebbero diventare ricchi . Un 12 V Isotta o Caterpillar o di tutte le altre marche che abbia superato tutti i trial militari che li classificano come policarburante , costa pressapoco come un Wartzila o un ABC equivalente in potenza . I vari " gruppisti" come li chiama Gordini non proporranno mai macchine a olio di qualità , sarebbero in competizione direttamente con le case produttrici senza potersi permettere di competere ......
      P.S.
      Se non usi biodiesel di quali accise parli? Hai una centrale indipendente dalla rete alimentata a olio vegetale? Perchè?

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      • #93
        mi inchino al Sulzer, e alle sue risposte, io non avrei fatto meglio ha risponderti, perchè non ho la capacità linguistica,comunque tornando ha noi le mie esperienze nascono dal fatto che sono contrario a rubare terra per produrre energia in questa maniera,per cui mi sono interessato ha vedere la realtà, iniziando prove reali gia5 anni fà, con diversi motori endotermici, ora parli di prototipo cha brucia cosa, emulsioni bene come hai risolto l'accelerazione degli ossidi, come hai risolto l'umidità dei gas di scarico, fofrite di bassa velocità degli scarichi, tutto questo è solo per farti capire che materia molto complicata da fare domande e sopratutto le risposte, ora tutto quelo che ho scritto potrebbero essere delle stro............te, perchè non hai scritto e voluto scrivere realmente cosa, primo ti occupi e secondo i tui fini, saluti

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        • #94
          un analisi molto positiva

          Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
          *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***


          un analisi che mi permetto di condividere e di fare anche mia

          a presto
          Ultima modifica di nll; 02-11-2013, 19:29.
          www.energeticambiente.it

          www.energoclub.org

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          • #95
            Cynergi ha sviluppato tecnologie e sistemi per la produzione di nano-emulsioni ultrastabili e per l'additivazione di gas Ossidrogeno in camera di combustione.



            La produzione dell'emulsione Cyntech implica l'uso di additivi chimici di ultima generazione, sistemi di taglio ed emulsione ad altissima efficienza, cavitazione idrodinamica indotta e un consistente "know-how".
            La precisa combinazione ed applicazione di queste componenti produce una nano-emulsione che è molto stabile ed è in grado di sopportare le temperature e pressioni a cui il combustibile è sottoposto prima della combustione nei motori Diesel, turbine, fornaci o boiler.

            Le caratteristiche uniche che ha questa emulsione con l'aggiunta di gas ossidrogeno, si ottiene esclusivamente con una dimensione delle micelle di acqua inferiori ai 100 nanometri (0,1 micron).
            Questa dimensione nanometrica delle micelle fa si che l'acqua introdotta in camera di combustione si trasformi in parte in vapore, ma in misura prevalente, tramite termolisi, in idrogeno ed ossigeno. Questo processo permette di compensare l'energia assorbita dall'acqua con la produzione di combustibile (idrogeno) e comburente (ossigeno).
            Il trattamento risulta particolarmente efficace con olio cumbustibile denso, olio vegetale e grasso animale, poichè ne riduce considerevolmente la viscosità e cosa ancora più importante, mantiene le camere di combustione (motori, turbine, boiler) sempre puliti, eliminando lacche, morchie e residui carboniosi, riducendo così gli intervalli di manutenzione sino al 75%.
            Cynergi produce il più avanzato sistema che integra: nanoemulsione, cavitazione idrodinamica e gas ossidrogeno.

            Se ne volete sapere di più sulle emulsioni: www.cynergi.eu
            Ultima modifica di nll; 02-11-2013, 19:25. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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            • #96
              Da quali produttori di motori diesel è stato approvato? A che temperatura avviene l'idrolisi dell'acqua in camera di combustione grazie agli additivi? In quali percentuali viene aggiunta acqua al combustibile?

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              • #97
                Approvato da: MAN, WEICHAI, CATERPILLAR, VOLVO, IVECO.
                Attualmente utilizzato anche su: Wartsila, Cummins, Mitsubishi, Sulzer ed altri

                La termolisi dell'acqua avviene normalmente a temperature superiori ai 2000 °C, in questo caso si sfrutta il cambio repentino di pressione ed i legami con componenti presenti nell'additivo.

                Le percentuali di acqua additivate dipendono dal combustibile e dall'applicazione (indicativamente):
                Diesel in motori a combustione interna: dal 10 al 15% (12 al 20% con ossidrogeno additivato)
                Olio vegetale in motori a combustione interna : dal 10 al 16% (dal 12 al 22% con ossidrogeno additivato)
                Olio pesante in turbine: dal 20 al 38%
                Olio pesante in boiler : dal 10 al 24%

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                • #98
                  Sai che non capisco? La combustione nel motore diesel ( tradizionali , non a ciclo Sabathè )avviene durante la fase di iniezione che è isobara, quando cambia la pressione? In teoria durante l'iniezione sarebbero presenti tutti gli elementi per ottenere una reazione di water gas shift, l'acqua, il carbonio e l'energia termica ( mancherebbe il catalizzatore per abbassare la temperatura ma si potrebbe rimediare) . Purtroppo, se una parte dell'acqua che inietti la fai evaporare prima che avvenga la reazione , buona parte di questo calore lo dissipi in partenza. Dove sta il trucco?

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                  • #99
                    Non c'è trucco, sono un insieme di fattori che contribuiscono: la dimensione delle micelle (<100nm), la vaporizzazione viene così accelerata e la presenza di uno dei componenti dell'additivo che favorisce la dissociazione ionica dell'acqua, favorendo la trasformazione (parziale ovviamente) in idrogeno ed ossigeno. La combustione poi, nei motori diesel "in teoria" avviene solo nel tratto superiore lineare del ciclo, ma in pratica prosegue nella curva discendente, in cui la pressione diminuendo favorisce ulteriormente questa dissociazione.Ti porto l'esperienza, giusto della scorsa settimana, su un piccolo motore MAN da 420kW funzionante ad olio di colza: 16% di acqua + 0,4% di additivo. Risultato: 15,71% di risparmio, ovvero non c'è stato calo di prestazioni pur con 16% di acqua.

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                    • Continuo a non capire, si tratta di dissociazione ionica o molecolare? Non metto in discussione il fatto che sia avvenuto un risparmio, da anni ciclicamente viene pubblicato questo refrain delle emulsioni più o meno associate a additivi miracolosi che comportano un risparmio di combustibile nei motori diesel. A partire dal Gecam in avanti, non ne comprendo tecnicamente il meccanismo. Come fa a determinarsi una dissociazione ionica in una sostanza allo stato gassoso alla temperatura che abbiamo detto?

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                      • Salve ragazzi , vorrei fare alcune osservazioni in merito alla combustione di sostanze che gia' contengono idrogeno , ossia gli "idrocarburi". I combustibili contenenti idrogeno nella molecola , hanno 2 poteri calorifici(a differenza di quelli che NON contengono idrogeno) , potere calorifico superiore e potere calorifico inferiore. bene, il potere calorifico inferiore è quello che piu' interessa la realta' delle combustioni (caldaie , motori a combustione interna ,turbine ..etc ) . il pci differisce dal potere calorifico superiore(pcs) , proprio per la presenza di idrogeno nella molecola e dalla percentuale di umidita' presente nel combustibile!!(ogni kg di acqua liquida richiede circa 2,5 MJoule per passare allo stato gassoso a 100 °C) , domani mi spieghero' meglio , anche se molti di voi avranno gia' capito che ci troviamo di fronte al solito giochetto ..."dell'energia perpetua" , dove entra 100 ed esce 120 ... ovviamente e banalmente impossibile ma soprattutto contro tutte le leggi termodinamiche .. cordialita' da Francy... ps , adesso non ho tempo ma domani postero' tutti i calcoli sia per vaporizzare l'acqua presente nei combustibili data dalla reazione dell'idrogeno legato al carbonio (presente nel combustibile) , che da quella dell'umidita' + l'energia che serve per la termolisi dell'acqua( in questo caso ..energia che serve alla rottura del legame covalente polare tra idrogeno ed ossigeno), tutte queste energie in piu' , vanno a discapito dell'energia prodotta dal combustibile stesso . abbassandone la resa chiaramente... ma.... facendone grosso business
                        Ultima modifica di Mr.Hyde; 02-11-2013, 23:39.

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                        • Eh Francy, con il pcs se la giocherebbero se a valle degli scarichi ci fosse una caldaia a condensazione che recupera energia termica a bassa entalpia . Qui immettendo acqua nella camera di combustione producono più energia meccanica....
                          Un mio vecchio capocantiere raccontava che durante il suo servizio militare gli davano una diaria molto bassa e lui era lontano da casa dilaniato dalla fama e dalla mancanza di una fidanzata. Questa diaria non era sufficiente per andare al ristorante e anche nel casino locale così quando andava a ritirarla doveva sempre scegliere se andare a spendere i suoi soldi in un posto o nell'altro.
                          Ho l'impressione che in questo caso l'energia contenuta nel combustibile faccia la funzione della diaria del militare.......

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                          • Ciao a tutti , come anticipato ieri sera ,vorrei mettere in evidenza 2 calcoli che riguardano l'alimentazione di caldaie etc con sistemi combustibili misti ad acqua in emulsione.
                            Il potere calorifico definisce quante Kcal ( o KJoule) puo' fornire un kg di combustibile. Nel caso dei combustibili che contengono idrogeno nella molecola , si fa' distinzione tra potere calorifico superiore e quello inferiore. Analizziamo meglio queste definizioni.
                            Il potere calorifico superiore , è l'energia espressa in kcal o kj che un kg di combustibile potrebbe fornire in linea teorica per combustione completa stechiometrica. Puo' essere calcolato in base alla composizione chimica elementare. sommando tra loro i vari poteri calorifici degli elementi. Es : avendo un combustibile con composizione 85 % di carbonio , 12 % di idrogeno e 1% di acqua (esempio riportato sul mio libro di generatori di vapore , ma vedo anche da wikipedia) , andremo a sommare i vari poteri calorifici dati dalle reazioni chimiche dei singoli elementi con ossigeno
                            1-) C + O2 ----> CO2 ..... calore prodotto dalla reazione = 34,01 MJ (8130 kcal) per kg di carbonio
                            2-) H2 + 1/2 O2------> H2O....... calore prodotto dalla reazione = 144,2 MJ (34500 Kcal) per kg di idrogeno

                            non consideriamo lo zolfo per comodita', ed indichiamo con Hs il calore specifico superiore
                            Hs= (0,85 x 34,01) + (0,12 x 144,2) = 46,2 MJ (11050 kcal)

                            bene, definito il potere calorifico superiore , spieghiamo meglio il potere calorifico inferiore (Hi) . Come possiamo vedere in un combustibile contenete H nella molecola, si ha la reazione (2) sopramenzionata . In questa reazione con, la % di idrogeno come sopra, il contributo al potere calorifico è di 17,3 MJ per kg , pero' formandosi acqua dobbiamo togliere il calore assorbito dalla stessa per passare di stato. Quindi riassumendo , il potere calorifico superiore non sara' sfruttato nella pratica , ed il nostro combustibile dara' effettivamente meno calorie di quel che avevamo calcolato sopra . Precisamente , dobbiamo considerare che 1 kg di acqua assorbe circa 2,5 MJ Detto questo, dalla reazione tra 2 g. idrogeno e 16 di ossigeno si formano 18 g. di acqua , visto che nel nostro combustibile abbiamo 120 g di idrogeno, si formeranno 1080 g di acqua che a 100°C asporteranno 2,75 MJ + il calore sensibile dato dalla temperatura di uscita dei fumi di combustione(nel caso di un motore a scoppio , all'uscita dal cilindro possiamo stimare temperature di almeno 600 °C , mentre in una caldaia industriale che produce vapore ,possiamo stimare almeno 200 °C ) ogni kg di vapore per essere riscaldato da 100°C fino a 600 °C richiede circa 1 MJ ,inoltre il combustibile contiene acqua (1%) quindi questa acqua asporterà altro calore , e precisamente 0,4 MJ di calore (secondo i calcoli appena sopra.
                            Dopo queste considerazioni, vediamo quanto risulta essere il calore fornito effettivamente da 1 kg di combustibile(o meglio il potere calorifico inferiore) :
                            Hi = Hs - ( 2,75+1+0,4) = 46,2 - 4,15 = 42,05 MJ ...

                            Ora prendiamo in esame il caso in cui questo benedetto combustibile venga miscelato con il 10 % di acqua .

                            Cosi facendo , 1 kg di combustibile emulsionato cambiera' di composizione , risultando 76,4% di carbonio, 10,7 di idrogeno e 10,9% acqua
                            ora rifacciamo i calcoli :
                            Hs= (0,764 x 34,01) + (0,107 x 144,2) = 41,4 MJ per Kg di combustibile

                            Hi = Hs -( 2,4 + 0,9 + 4 ) = 34,1 MJ per kg di combustibile

                            Conclusioni :, aggiungendo il 10% di acqua al combustibile di partenza , abbiamo perso per strada ( 42,05 - 34,1 ) 7,95 MJ = 7950 KJ di energia ....

                            N.B. per comodita' non ho considerato il calore asportato dall'aria comburente!!

                            p.s.
                            domani parlero della termolisi dell'acqua nella camera di combustione, non ne ho parlato stasera per non appesantire il discorso, ...vi anticipo che in un sistema di questo tipo a queste temperature (motori a comb interna) è praticamente impossibile che avvenga, in quanto da studi eseguiti dall' enea risulta che a temperature ben superiori ai 2000 °C si ha una conversione termolitica dell'acqua del 10 % , mentre a 4050 °C la conversione è del 50% ...fate vobis ... Cordialita'
                            Francy
                            Ultima modifica di Mr.Hyde; 04-11-2013, 16:45.

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                            • See, Francy e la dissociazione ionica ? o era dorica? devo andare a ripassare gli stili perchè tra le tante cose che invecchiando dimentico c'è anche questa......

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                              • hahaha , e pensa che quell'acqua aggiunta la paghi come se fosse combustibile .... che dire ?... si è trovato un metodo per vendere granelli di sabbia nel deserto .... o meglio ..occhiali ai ciechi
                                cordialmente
                                Francy

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                                • @ Proff,allora vorrei vedere il certificato approvato caterpillar, poi se non lo avete posso sempre parlare io a caterpillar, la vostra macchina non la conosco, conosco la miscelazione di olio vegeteale e acqua, fatto un pò di esperimenti con il mio C....., HHO, roba vecchia gia provata da anni si funziona in certe motori a ciclo otto, ed è pure una bomba in questo forum per anni ne abbiamo parlato e aspettato uno che uscisse allo scoperto con una industrializzazione seria, vantaggi NOX non varia, CO si, efficienza MMM, risparmio forse, sia a diesel ceh ad olio vegetale, Ok era pochina la miscela di HHO,ora se vuole in territorio aperto se ne puo parlare più seriamente, ma con prove ogettive reali, grazie Gordini

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                                  • Molti anni fa, cercavo metodi per migliorare la "nebulazzibilità" dell'olio di semi. Mi interessava si polverizzasse meglio e bruciasse meglio e prima, se ne riducevo la viscosita o se trovavo altre strade per me era uguale.
                                    Lessi del gecam, l'idea di inquinare ancora di meno mi stuzzicava ed iniziai dei test.
                                    Feci molte prove, usando molti possibili tensioattivi e mix fra essi, alcool, lecitina di soia, sapone da olio di semi autoprodotto, acetone ecc...
                                    Purtroppo ormai ricordo ben poco dell'esito dei test, ricordo che arrivai ad avere emulsioni relativamente stabili, mi pare con l'alcool e acetone che duravano qualche settimana ma il tutto ad occhio quindi insomma era solo un gioco.
                                    Utilizzavo poi la pistola per verniciare del compressore come lanciafiamme per valutarne sempre ad occhio l'infiammabilità, sparando contro una fiammella accesa. Con l'olio puro sparavo un getto pochissimo nebulizzato, bruciava poco e male, con gasolio puro avevo una bella nebulizzazione, con acqua ragia o benzina faceva faville, e sopratutto con le emulsioni bruciavano tutti molto meglio, era veramente divertente!
                                    Anche l'olio si polverizzava molto di piu bruciando completamente e molto piu velocemente, mi divertivo a bestia!
                                    Ma il coraggio di metterlo in un motore non l'ho mai trovato.
                                    Resto però convinto che riuscire a fare delle emulsioni olio-acqua potrebbe permettere una migliore combustione, disperdendo nell'ambiente meno calore recuperato dal passaggio di stato dell'acqua che cosi contribuisce in fase attiva.
                                    Ecco le mie aventure!
                                    Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                                    Seat ad olio di semi
                                    Biodiesel fatto in casa
                                    Allevamento alghe per fare biodiesel

                                    Commenta


                                    • Ciao Fabio , come ben sai (in quanto ne abbiamo gia' parlato per telefono) , anche io sono interessato alle diminuzioni di gas nocivi in atmosfera. mi piace il tuo spirito di sperimentazione e lo condivido al 100% ( attento pero' a fare questi esperimenti ) ... Non so' se hai avuto modo di vedere i calcoli da me eseguiti poco sopra sul potere calorifico dei combustibili .
                                      Prendero' come esempio per spiegare meglio il concetto sopraespresso matematicamente , considerando quel che piu' mi compete, ossia i generatori di vapore
                                      Come puoi apprendere dalla descrizione dei miei dati personali, oltre a fare il mezzo matto dispongo di una patente di 2° grado per la conduzione di centrali termiche atte a produrre vapore per vari utilizzi ...
                                      Detto questo mi piacerebbe che tu prendessi visione di alcuni aspetti riguardanti la produzione di vapore
                                      1) le attuali conoscenze scientifico/tecniche per il controllo della combustione nei generatori di vapore è gia' avanzata a sufficienza per permettere una ottimale polverizzazione del combustibile nella camera di combustione , in modo da ottimizzare la stessa e produrre incombusti praticamente nulli , o trascurabili a livello di resa calorica, per il discorso ambientale , molti studi e molti processi permettono un'ulteriore trattamento fino ad abbattimento pressoche totale.
                                      2) non dimenticare che per fare una emulsione , l'acqua impiegata è ultrapura , quindi richiede dispendi energetici per essere trattata, senza parlare della energia consumata per produzione di emulsionanti e/ solventi utilizzati per fare questa emulsione .
                                      3) se il potere calorifico di un combustibile viene abbassato cosi' vistosamente (vedi sopra) , la produzione di vapore ( a parita' di calore disperso) si abbassera' proporzionalmente al potere calorifico stesso... mi spiego meglio , se l'acqua che c'è nel corpo cilindrico, richiede, per trasformarsi in vapore 600 Kcal a kg nell'unita' di tempo , ed io gliene fornisco solo 450, evidentemente si trasformeranno in vapore solo 0,75 kg di acqua e non 1 Kg ... quindi la mia caldaia perde potenzialita' ( potenzialita' di un generatore di vapore= vapore prodotto nell'unita' di tempo) , da non confondersi assolutamente con il rendimento.
                                      Se il generatore viene utilizzato per produrre energia elettrica , nello stesso tempo produrra' meno energia, quindi si dovra' aumentare la portata del combustibile al bruciatore (in kg/ora) per tornare alla potenzialita' iniziale, in alternativa( se la caldaia è gia' al 100% , si dovra' mettere in marcia una seconda caldaia e farle lavorare in coppia , con una doppia dispersione ). Ricordiamoci sempre ,che l'energia non si produce , ma solamente ...si trasforma da una forma in un'altra (andando in perdita nella trasformazione stessa). Vedendola in questo modo il discorso è piu' chiaro (forse )
                                      p.s. ho fatto delle riflessioni proprio terra terra ,per farmi capire da tutti
                                      cordialita'
                                      Francy
                                      Ultima modifica di Mr.Hyde; 05-11-2013, 18:45.

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                                      • Perfettamente d'accordo con te!
                                        Io partivo da premesse diverse:
                                        La mia auto non ha un sistema di iniezione ottimizzato per un combustibile viscoso come l'olio di semi, quindi cercavo un modo per migliorare la formazione dello sparay e/o ridurre la viscosita
                                        In un auto moltissima energia se ne va sotto forma di calore, secondo quanto riferito da quelli che fanno il gecam (gasolio con il 10% acqua ) il a partita di volume iniettato non si ha un a perdita di prestazioni, perche sempre secondo loro l'acqua evaporando assorbe calore ma passando allo stato gassoso aumenta la pressione in camera di scoppio, ma a me andrebbe bene anche perdere qualche cv, mi basta o inquinare meno o ridurre i grammi di gasolio per Kw/h
                                        Per l'acqua ultrapura c'è poco da fare, io al massimo ho quella distillata hehehehehe

                                        Anzi a dirla tutta a me non interessa nemmeno sia acqua, pensavo infatti di provare anche alcool idrati o qualsiasi altra cosa trovi eheheh

                                        Per le caldaie invece non ho idea, l'unico possibile vantaggio è che sempre a parita di combustibile, ti ritrovi una maggior quantità di gas di scarico ma ad una temperatura piu bassa, va visto poi quale delle due situazioni è piu facile da sfruttare nel caso delle caldaie, cioà se si ha un migliormaneto del rendimento nello scmbaio termico.
                                        So che lo stanno provando anche nelle turbine aureonautiche: Motore ad iniezione d'acqua - Wikipedia
                                        Ecco le mie aventure!
                                        Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                                        Seat ad olio di semi
                                        Biodiesel fatto in casa
                                        Allevamento alghe per fare biodiesel

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                                        • si Fabio, ti stimo per tutti gli esperimenti che hai fatto e per la dedizione che hai per l'ambiente (che tra l'altro condivido al 100%)di cui mi hai raccontato per cell l'altra volta , premetto che sui generatori di vapore la potenzialita' diminuisce... ma se oltre alle incertezze sulla presunta " non perdita di efficienza nei motori endotermici " ( che come sottolinei tu giustamente "è riferito dai produttori di GECAM") si sommano questi altarini di studi scientifici eseguiti dall'ARPA in associazione al CNR ... tutto prende un'altra visione ... che non fa altro che aumentare in me lo scetticismo verso le affermazioni dei produttori... ecco uno stralcio

                                          ....di recente(2002) sono state effettuate altre sperimentazioni di cui ha dato notizia la rivista italiana del petrolio « La Staffetta » del 13 aprile e del 17 aprile; la suddetta sperimentazione e' stata effettuata in occasione dell'apertura del nuovo tunnel del Ravone a Bologna nel mese di luglio scorso; i risultati inediti sono stati pubblicati appunto per la prima volta dalla Staffetta ; nell'esperimento, condotto dal comune di Bologna, dall'Azienda trasporti comunale, dalla sezione provinciale dell'Arpa e il CNR-ISAO Bologna nell'ambito dell'accordo di programma Enea-ministero dell'ambiente relativo al «Progetto prevenzione inquinamento da benzene ed IPA» sono stati messi a confronto il metano, il bio-diesel, il Gecam della Cam Tecnologie, il gasolio bianco della TotalFinaElf, il gasolio convenzionale; e' risultato che il Gecam ed in genere la miscela gasolio-acqua non sono meno inquinanti del gasolio, che nel caso dell'emissione di IPA e' risultato meno inquinante del Gecam; per ulteriori interessanti particolari tecnici si rimanda alle pubblicazioni citate; l'esperimento di Bologna sconfessa i presupposti che hanno indotto il ministero dell'economia e delle finanze a concedere agevolazioni fiscali per incentivare la produzione del «gasolio bianco» -: se intende ridurre immediatamente le agevolazioni fiscali sulle accise applicate al Gecam, in considerazione dei risultati dell'esperimento nel tunnel di Ravone, che sconfessa la presunta ecologicita' del Gecam; se gli studi sperimentali in essere citati nella risposta del ministero dell'economia e delle finanze siano attendibili e se sono stati commissionati da organi pubblici addetti al controllo delle caratteristiche inquinanti dei carburanti.(5-00879)
                                          (FONTE .. INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00879 presentata da POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) in data 20020424 | OCD - Ontologia della Camera dei deputati )

                                          comunque se leggi tutto appena sopra al mio stralcio ci sono anche le case automobilistiche e non che avevano eseguito gli studi prima di questo (ma non me la sentivo di menzionarle)

                                          per conoscenza :
                                          il benzene è ritenuto cancerogeno
                                          gli IPA sono l'acronimo di idrocarburi aromatici policiclici , assodati cangerogeni
                                          Ultima modifica di Mr.Hyde; 06-11-2013, 20:05.

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                                          • Mitico Mr.Hide sei una specie di bibbia! heheheh Anzi ne sei una piu del diavolo....
                                            Via me l'hai mezza smontata, stasera a casa studio e leggo con calma quanto mi hai scritto, adesso al volo non ho la sufficiente concentrazione.
                                            Ma intanto io rilancio: almeno allo socopo di ridurre la viscosita o perlomeno migliorare l'iniezione di una miscela acqua/olio di semi in un motore pensato per il diesel può essere utile?
                                            Ecco le mie aventure!
                                            Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                                            Seat ad olio di semi
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                                            • sicuramente l'acqua abbassa notevolmente la viscosita' di un'olio , su questo non si discute (l'olio ha una viscosità maggiore dell'acqua ma densita' inferiore. anche se normalmente si fa confusione tra densita' e viscosita') emulsionanti che si potrebbero usare sono i nonilfenolietossilati anch'essi combustibili ( purtroppo cancerogeni) ... ringrazio per il complimento , ma non me lo merito. Mi limito ad enunciare le mie modeste conoscenze ( tutto quel che scrivo puo' essere messo in discussione da persone maggiormente competenti) , difatti aspetto sempre interventi dai piu' esperti e/o dagli enti preposti ,che possano illuminarmi. Cordialita' . Francy

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                                              • La discussione sui metodi per ridurre la viscosità dei combustibili diesel l'abbiamo affrontata più volte. Per i motori stazionari e i grandi motori marini la soluzione più efficiente rimane il condizionamento classico con l'aumento di temperatura sotto il controllo costante del viscosimetro, tenendo presente che da almeno 70 anni in campo navale si utilizzano iniezioni secondarie di acqua in camera di combustione. Lo scopo è sempre stato quello di rimediare alla scarsa resistenza alle alte temperature dei metalli di un tempo. Da quando è stato risolto questo problema a livello industriale non si è più sentita questa esigenza.

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                                                • difatti anche sulle caldaie industriali su cui opero , lo stratagemma per abbassare la viscosita' è per riscaldamento dell'olio combustibile ,sostanza che a 20°C risulta semisolida. Viene riscaldato a 110/120 °C prima della polverizzazione in lancia (pressione del circuito = 30 bar)

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                                                  • Sulzer1 confermami se ho capito bene: in campo navale in passato si usava l'iniezione di acqua all'unico scopo di abbassare le temperature? Erano motori particolarmente caldi pur girando molto lenti?
                                                    Ecco le mie aventure!
                                                    Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                                                    Seat ad olio di semi
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                                                    • Sino a qualche anno fa nelle grandi centrali andava per la maggiore un combustibile che le micro-macro-medio emulsioni de noantri gli facevano na..... l'ORIMULSIO'N, dalla unione della parola Orinoco e emulsion in spagnolo, inventato dalla compagnia di bandiera venezuelana, la pedevesa, per sfruttare gli enormi depositi di bitume del bacino dell'Orinoco, arrivavano ad aggiungere il 30% di acqua e lo stabilizzavano con dei tensioattivi ( in pratica era una emulsione basica come quelle che si usano d'estate come primer d'attacco per asfaltare tra strato vecchio e strato nuovo) . Peccato che gli asfalteni contengano un mucchio di zolfo, aromatici,metalli pesanti, vanadio e altre robette. Intanto che sono asfalteni si comportano come una gomma vulcanizzata, quando li bruci .....
                                                      Beh, in un posto dove c'era un vecchio motorone da 12 Mwe con l'iniezione meccanica che serviva solo da ancillary fecero una prova scaldando sto minestrone venezuelano a 55 ° e a parte le emissioni da galera girava che era un piacere.
                                                      Insomma, con sommo dispiacere della PDVSA , quando in Europa la gente si accorse che le centrali avevano smesso di bruciare il carbone ma in cambio bruciavano questa colatura dell'inferno ( l'Enel era il miglior cliente attraverso ENI) , dovette smettere di produrla. Oggi penso si siano rassegnati a trattarlo in un gassificatore a letto trascinato

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                                                      • Non erano più caldi di adesso , per esempio, un MAK di prima della guerra a pieno regime aveva gas di scarico che uscivano a 320°-340° un Wartzila di oggi sfiora i 500°. I materiali con cui erano costruite le valvole e le teste erano meno resistenti alle alte temperature. Questo avveniva anche nei motori a ciclo Otto anche se per la peculiarità del ciclo la fase di alimentazione è caratterizzata dal passaggio di stato del carburante da liquido a gassoso e dal conseguente raffreddamento dei gas a ogni ciclo. Sia sui motori di aereo che nei motori da corsa si erano tentate varie strade , dalla iniezione di acqua a quella di miscele di acqua e alcool di varia natura. Se andrai a leggere indietro , negli anni scorsi abbiamo discusso parecchio di questo argomento

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                                                        • Grazie mille per le utili info. Avevo letto e del'iniezione di acqua e metanolo sopratutto in campo avio, per ridurre riscaldamento e battito in testa.
                                                          Nei giorni scorsi per caso mi ero anche letto la storia dell'orimulsion, che vorrei produrre a partire da olio di semi.
                                                          P.S. Intanto mi sono imbattuto in questo sito che perla proprio di ciò che voglio fare! eheheh
                                                          Clima Save Generation Set
                                                          Ultima modifica di fabio19tdi; 11-11-2013, 10:32.
                                                          Ecco le mie aventure!
                                                          Auto a idrogeno HHO fatto in casa
                                                          Seat ad olio di semi
                                                          Biodiesel fatto in casa
                                                          Allevamento alghe per fare biodiesel

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                                                          • La invito a visitare Emulsion Power

                                                            Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                                                            leonardon, già discusso delle emulsioni, roba degli anni trenta, e come già ho detto in mare sono più di quello che credete l'uso di emulsioni varie dal rendimento insignificante se non nullo, per non parlare dei guru delle micro onde e cosi via, si ora sul mecato esistono tecnologie che potrebbero trattare meglio le emulsioni, però continuamo ad produre il gasolio bianco con la chimica(leggi Gecam), per cui si buoni propositi, ma la solita solfa, riguardo che bisogna sperimentare ancora perdonami ma sono stanto si sentirlo dire e non vedere mai un risultato, con la scusa dei discorsi accademici, e del provicità assoluta della ricerca, che in italia e solo fine ha se stessa,(non conosco nessuno di questi speudo guru in boletta come mè che per dimostrare che ho teorie giusto ho steso i MIEI SOLDI ), escusato lo sfogo, saluto
                                                            Quello che dice è vero! L'emulsione di carburanti con acqua viene da lontano. Nell'ultimo quinquennio, dopo che il progetto Gecam è stato abbandonato dalla Pirelli è stato rivisto e revisionato e migliorato da una piccola società la Emulsion Power srl che ha un impianto di produzione di emulsione gasolio di circa 20 milioni di litri annui da 4 anni presso un deposito fiscale della Tamoil di Trecate (NO). L'emulsione prodotta dalla tecnologia Emulsion Power per tutto il periodo di utilizzo di emulsione non ha mai dato problemi sia ai mezzi di trasporto che alle caldaie per riscaldamento e viene commercializzato con il beneficio delle riduzioni delle accise. Attualmente la Emulsion Power oltre alla stazione di Trecate è presente anche in Cina e Polonia.... conosco l'azienda perchè è in start-up commerciale con un impianto emulsionatore di olio vegetale per impianti di cogenerazione, comunque per approfondire l'argomento la invito a collegarsi al seguente link Emulsion Power | Produzione di macchinari e additivi per le emulsioni acqua idrocarburi, carburante innovativo

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