Bio Etanolo per caminetto (riscaldamento) - EnergeticAmbiente.it

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Bio Etanolo per caminetto (riscaldamento)

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  • Bio Etanolo per caminetto (riscaldamento)

    Ciao a tutti! Mi sono appena iscritto spero di non scrivere cavolate!

    Ho una botte con 1000litri di vino schifosissimo da buttare via!!!
    La gradazione alcolica del vino è di circa 10vol, ovvero 10%.
    Quindi all'interno della botte ci sono ben 100litri di alcol etilico che andrebbero sprecati!!!!
    Vorrei estrarre l'alcol con il solo scopo di bruciarlo in un caminetto a bio etanolo per riscaldare il soggiorno e quindi risparmiare un po' sul riscaldamento.
    Ho notato che brucia già benissimo con una concentrazione di poco superiore al 50%.

    Vorrei estrarre l'alcol SENZA dover distillare perchè sarebbe uno spreco di energia e poco conveniente!!!
    Ho pensato di usare un filtro osmotico del tipo usato nei depuratori d'acqua.

    Secondo voi se applicassi il filtro al rubinetto d'uscita della botte, ed applicassi dall'alto un tubo con aria compressa, dal filtro uscirebbe solo acqua e nella botte rimarrebbe solo alcol dato che è una molecola più grossa???????????????????????????????????????

    Grazie a tutti

  • #2
    [QUOTE=BioDiego;119028283]Ciao a tutti! Mi sono appena iscritto spero di non scrivere cavolate!

    Osmosi e trappole molecolari non si assomigliano.... fosse così semplice non esisterebbero più le distillerie. Per risparmiare energia termica potresti distillare in depressione ma forse la distillazione atmosfericaè amcora il sistema meno complicato e costoso

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    • #3
      Grazie per la risposta!
      Pensavo che un filtro osmotico, anche se non dovesse funzionare alla perfezione, potesse perlomeno aiutarmi ad eliminare
      un po'di acqua in modo da arrivare ad una concentrazione del 50%.

      Il sale da cucina (NaCl) si scioglie in acqua ma non nell'alcol, se mettessi del sale (che tra laltro si puo recuperare facendo evaporare l'acqua)
      nel vino l'acqua aumenterebbe immediatamente la sua densità, quindi l'alcol galleggerebbe sull'acqua come se fosse olio.

      Se facessi tutto questo in un tubo stretto e alto, si riuscirebbe ad aspirare dall'alto l'alcol con una cannuccia che sfiora la superficie?????
      Qualcuno ci ha mai provato????

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      • #4
        Forse non ti resta che provare
        http://www.sestumeteo.itOsservatorio Meteorologico Amatoriale di Sestu

        http://www.sestumeteo.it/webcam.php
        WebCam Canon PowerShot G2 gestita da PsRemote

        La mia casa è dotata di:Impianto Solare Termico, Impianto Fotovoltaico da 2,65KwP e Termocamino da 30000Kcal

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        • #5
          [QUOTE=BioDiego;119028772]Sei molto fantasioso , ti consiglierei di leggere qualche pagina su soluto e solvente su un qualunque libro di chimica, penso troveresti anche su Wiki, vai a leggere anche solventi polari e apolari ( magari ricordo solo la musica e le parole sono diverse....). Poi mi suona in testa un altra distinzione che è protici e aprotici ma per parlarne dovrei andare a ristudiarla....

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          • #6
            Per separare completamente l'alcool dall'acqua c'è poco da fare, bisogna distillarlo, e il consumo di energia, anche con tutti i trucchi, è di poco inferiore al calore di combustione dell'alcool. Però le cose cambiano se basta un alcool più diluito

            Ho fatto quattro conti: un vino col 10% in volume di alcool (8.14% in peso)
            se portato al punto di ebollizione libera dei vapori al 50% in volume di alcool, ma poi continuando a distillare l'alcool nei vapori cala. Allora bisogna condensare in parte i vapori (quasi tutta acqua; il condensato si ricicla in caldaia) per mantenere il 50% nei vapori che restano, che poi si condensano.
            Facendo così si può arrivare a recuperare più della metà dell'alcool (al 50% in volume) con un consumo di calore ancora molto minore del calore che si avrebbe bruciando l'alcool.
            Quindi coraggio: metti il vino in una caldaia, magari non tutto insieme, e scalda per arrivare a farlo bollire. Fai passare i vapori prodotti in una serpentina raffreddata con acqua, in modo da rettificare i vapori e non superare il 50% nei vapori che restano, che poi condenserai in una seconda serpentina.
            Il problema è di capire la purezza del prodotto. Forse con un densimetro; probabilmente gli esperti hanno qualche aggeggio che dà direttamente il titolo. Se esiste qualcosa del genere basta regolare l'acqua nel condensatore per mantenere il titolo giusto. Attenzione però, man mano che si esaurisce l'alcool in caldaia, cala progressivamente la quantità di alcool che si ottiene e aumentano i consumi di calore. Da metà a 2/3 dell'alcool è un recupero accettabile.

            Comunque buona l'idea di non spingere la purezza dell'alcool prodotto; se brucia anche dell'alcool al 50% si risparmia calore nella distillazione.

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            • #7
              alambicco : Distillazione & Grappa studia, serve a fare acquavite , l'acquavite è abbastanza simile a ciò che vuoi fare tu.
              Vero ciò che ti dice Stregatto , consumi parecchia energia termica ma.... se distilli e condensi nello stesso ambiente che devi riscaldare , l'energia termica la recuperi quasi tutta , quasi come se con lo stesso vinaccio scaldassi due volte.....

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              • #8
                Grazie per le risposte!
                Allora ho capito, non mi rimane che distillare !
                Purtroppo non posso distillare nello stesso posto che devo scaldare....ci sarebbe un odore di vino da ubriacarsi .......

                Forse il punto di forza sta proprio nel fatto che è sufficiente una concentrazione d'alcol del 50% per bruciare.

                Ma se facessi una distillazione molto lenta mantenedo una temperatura costante intorno ai 78gradi, in modo da consumare poco gas, riuscirei a ottenere alcol con una concentrazione >=50% usando una serpentina molto ben raffeddata?

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                • #9
                  Ma se facessi una distillazione molto lenta mantenedo una temperatura costante intorno ai 78gradi, in modo da consumare poco gas, riuscirei a ottenere alcol con una concentrazione >=50% usando una serpentina molto ben raffeddata?
                  Sei andato a spiare il link che ho postato? Per distillare in maniera efficiente l'etanolo non puoi scegliere tu la temperatura. Se il tuo alambicco è a tenuta stagna (come dovrebbe essere ) l'unica fonte di odore dovrebbe essere l'uscita della serpentina di raffreddamento . Potresti creare un sistema chiuso in cui la serpentina scarica in un contenitore chiuso stagno raffreddato in continuo. Il risultato sarebbe una depressione del sistema che avviato consentirebbe una minore temperatura di distillazione ......
                  Secondo me faresti prima a farti prestare un alambicco e distillarlo senza fare troppi conti sui costi , altrimenti giungerai alla conclusione che la fine migliore di quel vino è lo scarico del lavandino.....

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                  • #10
                    Pensandoci bene un distillato al 50% sarebbe già un bel liquore forte.
                    Io non lo brucerei nel caminetto ma me lo berrei, o ci farei i soldi vendendolo (stando alla larga dall Finanza; diciamo che lo regalerei e mi farei tanti amici).
                    Però attenzione, non sono abbastanza pratico ma il primo distillato (a temperature più basse di 78°) potrebbe contenere del metanolo. Quello è meglio bruciarlo, e aspettare di avere una temperatura stabile sui 78°

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