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aprire un azienda recupero oli alimentari esausti

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  • aprire un azienda recupero oli alimentari esausti

    Salve a tutti, sto crecando qualcuno che sappia indirizzarmi su dove posso avere informazioni utili per aprire una piccola azienda di recupero oli alimentari esausti.
    sò che per il recupero degi oli presso ristoranti e Gdo, si deve essere inscritti al consorzio,il mio però sarebbe recupero oli alimentari domestici.
    la mia idea è questa:dato che nella mia città(come penso per 3/4 dei comuni italiani)il massimo sforzo che hanno fatto enti e comuni è stato quello di aprire delle isole ecologiche(nn so se si chiamano così,ma penso di aver reso l'idea)dove ogni bravo cittatino porta la sua bella bottiglia di olio esausto,ho pensato:"e perchè non nn recuperarlo io andando a prenderlo direttamente nelle loro case gratuitamente?.so che ci sono delle aziende che pagano l'olio per riutilizzarlo.
    sinceramente nn so se questo si può realizzare, quali leggi regolano il recupero oli alimentari ad uso domestico,quanto viene pagato e dove sono queste aziende.
    Qualcuno sa aiutarmi? ah!vivo in emilia romagna.
    Grazie

  • #2
    Ci avevo già pensato anch'io. Ma secondo me non conviene dal punto di vista economico.

    Un po' di tempo fà in un servizio di report su rai 3 avevano fatto vedere una azienda che recuperava l'olio alimentare per produrre biodiesel. Mi sembra che fosse di Ferrara, ma non ne sono sicuro.

    Comunque se trovi qualcosa di interessante posta pure perchè potrebbe interessare a molta gente.

    Ciao

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    • #3
      Annualmente in Italia mancano all'appello 150.000 tonnellate di olio alimentare esauto che finisce direttamente nelle fognature.....credi veramente che questi cittadini possano cambiare abitudine se qualcuno passa GRATUITAMENTE a far la raccolta porta a porta??.....forse dovresti pagare per incentivarli, quindi è purtroppo un'attività già in perdita dall'inizio!
      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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      • #4
        io credo che noi italiani siamo molto pigri,però se spronati (come ad esempio la raccolta differenziata porta a porta)qualche piccolo sforzo lo facciamo...e poi mi piace pensare positivo!!!

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        • #5
          Giusto pensare positivo!

          Grazie! E' confortante vedere che ogni tanto qualcuno si eleva dalla massa di debosciati, pigri ed insensibili e pensa che il "prossimo" sia propenso a dare una mano a chi lotta per l'ambiente.

          La tua idea e' buona, ma ci vorrebbe (inutile sperarlo) una legge del governo centrale che obbighi a non gettare l'olio alimentare esausto nella fognatura. In questo modo la tua idea viaggerebbe sulle ali del vento.
          Luigi Versaggi P.

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          • #6
            Per diventare una società che raccoglie olio usato alimentare, che secondo la normativa del 152/06 art 183 è un rifiuto devi:

            - regolarmente iscrivere i tuoi mezzi di trasporto in CCIIA
            - Regolarmente avere un luogo a norma dove stocchi la materia RIFIUTO che deve essere sempre denunciata e sottoposta a ferreo trasporto con bolla di carico e scarico.
            -avere le autorizzazioni per essere uno smaltitore di rifiuti dei codici ( mi pare si tratti del 25.00 secondo il codice CER); tali autorizzazioni prevedono una conferenza dei servizi in regione che ti deve dare l'atorizzazione per il trattamento.
            -iscrizione al CONOE (consorzio nazionale oli esausti- Milano)

            Se dopo tutta questa pazienza sei ancora in forze allora è arrivato il momento di lavorare sul serio a ciò che era il tuo scopo: raccogliere olio vegetale usato e venderlo!
            Per cui, consiglierei vivamente di metterti d'accordo con il Comune o la Provincia per attivare il servizio porta a porta, dovrai riempire la città di contenitori, e fornire ai brillanti cittadini una sensibilizzazione tale per cui loro stessi riempiranno i contenitori da te forniti di olio e lo consegnino ai punti di raccolta.

            A questo punto il cerchio si stringe, ti troverai nella posizione di avere taniche di olio sporco con tanti residui di frittura, che farne??
            Se lo scopo è quello di venderlo allora dovrà essere sottoposto a trattamenti inertizzanti delle scorie.

            Solo dopo la pulizia del rifiuto esso potrà essere trasformato in materia prima seconda e avere un mercato, poichè non più rifiuto!!

            Buon Lavoro!

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            • #7
              Errore non vai in conferenza di servizi se sei ,mi pare , sotto le 4000ton/anno usi la procedura semplificata .Poi però devi capire se vuoi vendere il prodotto tal quale o rigenerarlo o decantarlo e mantenerlo rifiuto infatti l'acqua e tutte le schifezze che ci sono dentro quando lo vandi all' industria viene penalizzato se la percentuale di acqua supera i 20000ppm
              Ciao
              Giorgio

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