rendimento coltivazione colza/biodiesel - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

rendimento coltivazione colza/biodiesel

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • rendimento coltivazione colza/biodiesel

    Salve a tutti vorrei sapere che rendimento ha la coltivazione della colza in funzione alla produzione di biodiesel, quindi:
    all'incirca quanto olio rende un ettaro coltivato a colza nel centro/nord italia?
    Da un litro di olio di colza quanto biodiesel si ricava?
    Grazie

  • #2
    Difficilmente supera una tonnellata di olio per ettaro di coltivaziione, da una tonnellata di olio di colza raffinato si ricava una tonnellata di biodiesel più una quantità variabile di glicerolo grezzo, acqua e altre impurità. devono essere aggiunte quantità variabili di NaOH oppure KOH e Alcool Metilico o Alcool Etilico

    Commenta


    • #3
      quindi il rappporto olio colza biodiesel prodotto è 1 (ovviamente esclusi i catalizzatori aggiunti come l'alcool etilico, ecc....)

      Commenta


      • #4
        si ma allora qualcosa non torna se un ettaro produce una tonnellata di biodiesel all'anno......
        se un motore da ca. 1 MW consuma ca. 250 kg/ora..... quanti ettari ci vogliono per alimentare un motore del genere???? Ci vogliono 2.000 ettari per alimentare un motore da 1 MW!!!!!!!
        Ci credo che l'olio è aumentato di prezzo.....
        Credo e spero che qualcosa non torni nei conti.....

        Commenta


        • #5
          No no, hai fatto i conti bene. I consumi vanno da 2.000 ton. a 1.600 ton. al Mwe per gli impianti più virtuosi . Se alimentati con oleacee di provenienza europea significa proprio da 1.600 a 2.000 ettari di coltivazioni. Questo non significa che le coltivazioni siano dedicate solo alla produzione di biocombustibile, biocarburante. Se si tratta di girasole ad esempio, ogni ettaro produrrà c.a. 900 - 1000 kg. di olio crudo e 2000 - 2200 kg. di panello proteico per l'alimentazione animale. Ad esempio nella produzione di tacchini c.a. 20 gr. al giorno di questo panello andranno nella dieta di ogni animale . Se moltiplichi i consumi per gli animali allevati in Europa ti accorgerai che l'olio è un sottoprodotto della esigenza di fornire proteine vegetali alla sterminata quantità di carne che mangiamo tutti i giorni. L'olio aumenta per speculazione non perchè manchi

          Commenta


          • #6
            si posso capire per i girasoli, ma cosa mi dici della colza? cosa se ne fa uno della colza se non per l'olio? Capisco che ci siano dei sottoprodotti riutilizzabili, ma se per ogni MWe servono 2000 ettari di coltivazione.....il grano e altri ortaggi dove li mettiamo? Dobbiamo disboscare un'altro po'? Guarda come abbiamo ridotto la pianura padana.....

            Commenta


            • #7
              Il seme legnoso della colza dopo l'estrazione dei grassi contenuti nelle farine ( il ciclo di estrazione a esano è stato inventato da Krupp per la colza ) è composto come tutti gli altri da una elevatissima percentuale di proteine vegetali preziose per l'alimentazione di volatili, suini e ruminanti. Dal fenomeno della " mucca pazza " in poi , in tutto il mondo nessun erbivoro può essere alimentato con altro che proteine vegetali e molti mangimisti per sicurezza hanno esteso a pollame e suini le stesse regole. Questo ha portato a un aumento esponenziale i consumi di proteine vegetali e di conseguenza alla coltivazione di oleacee che sono i semi principe per la produzione di queste sostanze. Prima di tutte la soia e poi le altre. Negli ultimi 10 anni la produzione di olio sulla superficie della terra è più che radddoppiata senza che la popolazione mondiale abbia raddoppiato insalate e fritture . La pianura padana l'hanno disboscata una prima volta celti e etruschi e una seconda volta i monaci durante il medioevo . Esistono 3 esempi di boschi planiziali in tutta la pianura e non si sono conservati certo perchè non han voluto coltivare oleacee. Ma non stavamo parlando di rendimenti? Questa polemica sulla opportunità o meno di utilizzare terreni coltivabili ai fini energetici si ripresenta ciclicamente dividendo in fazioni il popolo dei rinnovabilisti. I quali poi si dividono in ulteriori sottofazioni , quelli che occuperebbero terreni con pannelli solari e quelli che conssiderano una pazzia anche questa iniziativa. Hai qualche altra idea? Quella degli scarti e dei rifiuti rinnovabili ,quando fai un po' di conti sembra al programma elettorale di Cicciolina che voleva amore per tutti, nel senso che non ce ne sono abbastanza per fare i punti percentuali energetici che servono.....

              Commenta


              • #8
                ciao Sulzer,
                forse stiamo andando un po' fuori tema, ma ti rispondo volentieri. Intanto vorrei precisare che non mi ritengo un rinnovailista, sono a favore del rinnovabile, ma ho anche i piedi per terra e mi rendo conto che nessun paese può far fronte al fabbisogno energetico con il rinnovabile (adesso questa frase scatenerà un putiferio sul forum....ognuno scriverà dati e numeri....per smentirmi...ma questa è la mia opinione e rimane tale).
                Io non sono un politico e quindi non ho ricette magiche....il punto è forse questo ricette magiche non ci sono.
                Ma mi sento di scrivere alcuni punti:
                1) ridurre i consumi energetici (abbiamo un auto a testa, che usiamo anche per andarde a comprare il giornale davanti a casa)
                2) ridurre i consumi energetici (c'è gente che usa l'aria condizionata in estate per fare climi polari o altri il riscaldamento in inverno per avere in casa temperature da costume)
                3) ridurre i consumi energetici !!!! l'energia costa ancora troppo poco, come il bollo auto.
                4) integrare con le rinnovabili a patto che non siano speculazioni atte solo a prendere l'incentivo statale (trovo giusto obbligare chi costruisce un centro commerciale e cosi via a mettere pannelli fotovoltaici sul tetto, ma trovo ridicolo occupare campi con il fotovoltaicoe poi comprare il grano dall'ucraina).
                5) Distribuire meglio le centrali termoelettriche nel territorio, avete un idea dell'energia dispersa in rete da nord a sud? in Germania ogni grande citta ha la sua centrale termoelettrica vicino....in questo modo si può utilizzare gran parte del termico per il teleriscaldamento delle abitazioni e dei centri commerciali.

                I primi tre punti sono fondamentali se non si riducono i consumi, eliminando abitudini ormai aime diffuse (chi non ha lasciato l'aria condizionata accesa in hotel cosi al rientro la camera è fresca?) non c'è discussione che tenga.....quindi ben vengano gli aumenti di energia e carburanti.....
                Riguardo al rinnovabile ben venga, ma bisogna sempre tenere i piedi per terra....in momenti di crisi come questi....quanto potranno continuare gli incentivi? più che incentivi dovrebbero investire in ricerca, come è possibile che i pannelli fotovoltaici sono ancora con rendimenti cosi scadenti.....se arrivassero almeno al 25% si potrebbero autofinanziare senza incentivo!!! ma evidentemente a nessuno interessa questo tema.
                Certo Sulzer che se devono produrre mangimi vegetali per animali, con l'olio di scarto si possono produrre biocombustibili invece che buttarlo....nessuno dice il contrario....ma mi sembra un pò poco per svincolarsi dalle non rinnovabili....

                Commenta

                Attendi un attimo...
                X