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Biocarburanti dalle erbacce

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  • Biocarburanti dalle erbacce

    Si stanno sviluppando sempre più le ricerche sulla trasformazione in biocarburanti, di piante infestanti "no food" a bassa richiesta di acqua, pesticidi e diserbanti, come fonte per la produzione di combustibili.

    Nel settore dei biocombustibili si sta ricercando e sviluppando, sempre con maggior interesse, la possibilità di usare "materie prime" non commestibili ad alto potenziale. La produzione in massa, di etanolo, derivato ad esempio da soia, canna da zucchero, colza e mais, ha sviluppato a livello mondiale, un dibattito molto acceso sui risvolti economici, politici e morali derivanti dal coltivare tali piante commestibili, per produrre carburanti.

    Nasce, pertanto, la necessità di sviluppare colture che non siano in contrasto con la catena alimentare. Per questo si stanno sviluppando sempre con maggiore interesse, le ricerche sulla trasformazione in biocarburanti, di piante infestanti "no food" a bassa richiesta di acqua, pesticidi e diserbanti, come fonte per la produzione di combustibili .

    Alcune di queste erbacce ad alto potenziale di trasformazione in biocombustibili, possono prosperare anche in terreni contaminati, assorbendo e pulendo tali terreni dalle sostanze inquinanti presenti. Questo specifico processo viene chiamato phytoremediation .

    Queste piante devono però, essere mantenute sotto costante osservazione, perchè queste specie hanno un alto potere infestante ed il rischio è quello che possano danneggiare ed invadere anche terreni circostanti travolgendo le specie autoctone. Tale preoccupazione può essere facilmente dissipata e controllata, attraverso un'adeguata gestione .

    Pennycress
    Questa pianta può crescere in un territorio altamente contaminato da nickel, dove la maggior parte delle altre piante morirebbe immediatamente. Un nuovo impianto è in costruzione in Illinois, nei pressi di Mapleton. La produzione a regime dell'impianto, sarà quella di 45 milioni di litri annui ( il 10% del biocombustibile consumato negli Stati Uniti durante il 2008 ), a fronte di un costo di realizzazione dell'impianto, che si aggira intorno ai 40 milioni di dollari. La ricerca è stata portata avanti, dai laboratori della Western Illinois University.

    Amaranthus
    Conosciuta anche come Pigweed. E' un’eccellente dimostrazione di come a volte una delle piante classificate come nocive, possano trasformarsi in una materia prima ideale per produrre olio vegetale combustibile. I ricercatori della University of New Mexico, da esempio hanno già iniziato un impianto per la raccolta e la trasformazione. Caratteristiche principali di tale pianta sono la sua alta tolleranza alla siccità, l'alto contenuto di fotosintesi e la notevole resistenza alle malattie ed ai parassiti.

    Kudzu
    Conosciuta in Asia con il triste nomignolo di " pianta che mangiava il Sud ". Ha la caratteristica di assorbire alberi, cespugli ed arbusti, trasformando il territorio, in un lugubre paesaggio lunare verde. Potrebbe con un processo di lievitazione, essere trasformato in etanolo. Non ci sono costi per la concimazione e l'irrigazione .

    Arundo donax (canna gigante)
    In estate è in grado di crescere per circa 3 centimetri al giorno. Potrebbe essere considerato il supereroe dei biocarburanti. Attualmente vengono già prodotti molti raccolti ogni anno, in terreni molto poveri. Non gestito si trasforma in una grossa catastrofe. Almeno sei paesi negli Stati Uniti, dalla California al Maryland, lo considerano una specie pericolosamente invasiva.

    Ricino
    In Israele la società Kaiima Bio-Agritech, ritiene di aver trovato il modo di manipolare i cromosomi di coltivazione, in modo da raddopiare il suo rendimento in qualità di biocarburante. Il ricino può essere considerata una buona soluzione, almeno in quei paesi dove può essere coltivato, senza rischiare di soprafarre le specie autoctone .

    Jatropha Curcas
    La superstar dei biocarburanti. Nel mondo sono ormai funzionanti da alcuni anni diversi impianti per la produzione di biocombustibile derivato da questa pianta. Le prove come combustibile a basso costo e molto efficiente per gli aerei, hanno già dimostrato la sua validità. La sua coltivazione deve essere equilibrata con l'alimentazione regionale e globale. La Jatropha Curcas cresce in impianti che sfruttano terreni non adatti a colture alimentari.

    Sorgo dolce
    Generalmente non viene considerato come erbaccia, è una categoria a sè. Negli Stati Uniti è considerato come una pianta in grado di sopraffare le coltivazioni circostanti. Cresce abbondantemente nei fossati e negli argini Dopo olio di palma ed alghe, attualmente è la terza coltura per la produzione di olio vegetale.

    Fonte: Sette erbacce, presto carburanti per auto - di Marco Fattorini
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Se non sbaglio un impianto pilota per la produzione di bioetanolo da canna (arundo donax) sta per entrare in funzione nell'alessandrino.

    Questa la società coinvolta: http://www.chemtex.com/templates/renewables_PROESA.html

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    • #3
      No, è al confine fra la provincia di Vercelli e quella di Torino: è a Crescentino, nell'area ex Teksid.

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      • #4
        Giusto, è il centro ricerche che è a Rivalta Scrivia AL

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        • #5
          Sono ottime prospettive e belle speranze la coltivazione no food per produzione di biocarburanti su terreni difficilmente coltivabili, aridi ed inquinati. Mi stò documentando meglio sulla coltivazione e produzione di olio da jatropha in suolo africano per trasformarla in biodiesel e commercializzarla. Se qualcuno del forum può darmi più informazioni in merito ne sarei grato.
          Inoltre da tempo stò seguendo le varie coltivazioni di alghe che a quanto pare diano ottimi risultati, superiori alle colture vegetali prima citate. Sono iscritto a vari siti dove mi aggiornano di continuo sui vari sviluppi e sulle grandi multinazionali che investono sui nuovi impianti per la coltivazione, l'estrazione di olio e di vari elementi dalle alghe, ma al momento dopo avercontattato diverse società costruttrici di impianti non hanno ancora progetti commercializzabili, dicono che ci sono molto vicino (dai 6 mesi ad 1 anno) ma per il momento hanno solo numeri, impianti prova e grossissimi impianti in mano alle grosse corporazioni. Qaulcuno ha informazioni più dettagliate ed aggiornate in merito?

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