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USCITO L'ARTICOLO - ADESSO POSSO DIRE...

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  • USCITO L'ARTICOLO - ADESSO POSSO DIRE...

    Eccomi qua ragazzi adesso posso svelare <img src="> che la pianta laternativa per la produzione di olio ad uso energia è il TABACCO.

    Se qualcuno di voi ha letto il CORRIERE DELLA SERA DI MERCOLEDI 4 APRILE ha già letto.
    Ci saranno poi articoli in uscita prossimamente su altri quotidiani, settimanali radio ecc.

    Speriamo che con questa alternativa si possa andare avanti meglio con le energie rinnovabili.


    Cosa ne dite ?


    ciao ciao

  • #2
    Ma la pianta di tabacco bruciando produrrà nicotina ... suppongo

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    • #3
      Spiego meglio, dal seme di tabacco si estrae olio che poi viene impiegato come biocarburante, non si brucia lapianta.

      Il seme di tabacco non contiene nicotina.

      ciao

      P.S. se da un'ettaro di girasole si ottiene 1 tonnellata di olio, da un'ettaro di tabacco si ottengono almeno 2 tonnellate di olio.

      Il tabacco non è una pianta alimentare quindi si risolve il problema di aumenti di prezzo delle materie prime alimentari.

      In più il tabacco è possibile coltivarlo anche in terre marginali nelle quali non si riesce a coltivare colture ad uso alimentare.

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      • #4
        http://archivio.corriere.it/archiveDocumen...7_070404030.xml

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        • #5
          Ciao a tutti...

          ma non è illegale coltivare tabacco in Italia?
          www.quattrociocchi.it

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          • #6
            scusa claudio, ma dove lo hai sentito ???
            Comunque no non è illegale <img src=">

            In Italia si coltiva molto tabacco e nei decenni passati se ne coltivava molto di più.

            ciao

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            • #7
              E' mooolto piu' conveniente coltivare il tabacco per le sigarette ,

              figurati se lo coltivano per farne carburante e
              costruire un impianto di produzione ,
              a chi potrebbe convenire.........
              non lo fanno con la canna da zucchero ( va be' , in italia le barbabietole )che e' gia collaudato all'estero

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              • #8
                Beh...ma i semi del tabacco mica si fumano...restano come scarto della produzione delle sigarette...
                Quindi qualche bel migliaio di tonnellate di olio verrebbero fuori...

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                • #9
                  Se non erro la raccolta del tabacco procede per stadi di raccolta dal basso della pianta verso l'alto ( prima, seconda e terza foglia ). Il fiore dovrebbe essere all'appendice della pianta che resta "spoglia" alla fine della raccolta delle foglie ( con la conseguenza che a fine raccolta restano degli steli verde-giallognoli piantati nel terreno senza alcuna foglia, in avvio alla morte certa ). Se in quel momento il fiore si fosse già sviluppato e se i semi fossero già pronti... beh il gioko è fatto ( si fa per dire )... poichè la pianta si sta seccando, la raccolta di foglie è già andata in porto, mancano solo i semi ( e quindi l'olio ).

                  Domanda da una persona che come me non è agronomo: che proprietà ha questo olio ( viscosità, flash point, potere cal inf, tipo di emissioni ... ) ?

                  A presto!

                  P.S. ricordo che qualcuno ( non ricordo la fonte ) diceva che il tabacco impoverisce parecchio i terreni... ricordo male?
                  www.energeticambiente.it

                  www.energoclub.org

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                  • #10
                    Se davvero il tabacco ha una resa così elevata al punto da consigliarne una estensione della sua coltivazione anche oltre le necessità dell'industria farmaceutica e di quella del fumo, allora ben venga.

                    Ma davvero i suoi semi sono così ricchi da giustificarne la coltivazione anche a esclusiva destinazione per la produzione di biocarburanti? Sai, non sarebbe una grande idea quella di spingere al consumo di sigari e sigarette, per utilizzare il resto della pianta e renderne remunerativa la sua coltivazione.
                    Le piante degli altri semi oleosi hanno altri impieghi, se non altro quello dell'alimentazione animale e quindi non si butta niente e tutto concorre alla loro redditività.

                    Se valutato ogni aspetto risulta ancora conveniente questo impiego della pianta del tabacco, allora ben venga il suo sfruttamento come biocombustibile, mantenendo vigile la sorveglianza sugli altri usi e possibili abusi.

                    ••••••••••••

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                    • #11
                      CITAZIONE
                      Ma davvero i suoi semi sono così ricchi da giustificarne la coltivazione anche a esclusiva destinazione per la produzione di biocarburanti?

                      Tutto può essere, si pensa che con ibridazione si arrivi a produrre fino a 40 quintali di olio ad ettaro, poi se ci sono ancora gli incentivi comunitari dietro come finanziamento (vedi Cremona)...beh...niente male! <img src=">

                      La pianta si potrà poi bruciare trinciata o pellettata....fatti salvi i vari ordinamenti sul Monopolio di Stato ^_^

                      Attached Image

                      Attached Image

                      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                      • #12
                        CITAZIONE
                        La pianta si potrà poi bruciare trinciata o pellettata....fatti salvi i vari ordinamenti sul Monopolio di Stato ^_^

                        O più normalmente destinata agli utilizzi attuali. Che sono + economici anche se meno etici ( si può dire? ).

                        CITAZIONE
                        Tutto può essere, si pensa che con ibridazione si arrivi a produrre fino a 40 quintali di olio ad ettaro

                        Sarebbero davvero parecchi... ma a che costo in termini di impoverimento della terra?

                        A presto.
                        www.energeticambiente.it

                        www.energoclub.org

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                        • #13
                          CITAZIONE
                          ... ma a che costo in termini di impoverimento della terra?

                          Di questo mi preoccuperei, ma in termini positivi di ricerca della corretta rotazione delle colture, in modo da lasciar riposare il terreno e/o reintegrare le sostanze. Se si è fortunati sarà possibile alternare colture anch'esse dedicate alla produzione di biocarburante, pur se con resa inferiore, così da garantire una media produttiva costante nel territorio e un terreno sempre bilanciato.

                          ••••••••••••

                          Commenta


                          • #14
                            Vorrei chiarire 2 cose.

                            La pianta di tabacco in questione non ha nulla di simile a quelle coltivate fino ad oggi: cioè è stata selezionata (incroci naturali) per produrre molto seme, per avere foglie piccole in modo da aumentare l'investimento in campo; quindi studiata solo ed esclusivamente per la produzione di semi.

                            i sottoprodotti della pianta in questione sono: dei pellet con il 10% di oilio residuo (i semi spremuti) e la biomassa del resto della pianta che può essere usata per biogas.


                            ciao

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                            • #15
                              ma in altro post avevi parlato di brevetto se non erro....brevetto su cosa? sull'estrazione di olio dai semi?

                              Commenta


                              • #16
                                ciao ragazzi , rilancio la palla e:

                                Vi aggiorno sul fatto che lo studio di questa alternativa và avanti e si rivela sempre più interessante.

                                Addirittura sembra che si possa ottenere un secondo raccolto, quindi la produzione di semi aumenta ulteriormente.

                                Vedremo

                                ciao

                                Commenta


                                • #17
                                  si ma concretamete si deve trovare una fornitura di oli con prezzi piu bassi-voi a ke siete arrivati?in siculia e 1 euro nei market

                                  Commenta


                                  • #18
                                    scusa ma 1 euro cosa ? al litro ?


                                    se si, ti posso dire che ad oggi l'olio più economico in commercio è quello di palma, prezzo che comunque è destinato ad aumentare.

                                    L'olio di tabacco, se tutte la prove di questo anno daranno esito positivo, ti posso assicurare sarà molto competitivo rispetto all'olio di palma, e mi riferisco al prezzo di qualche tempo fà di 400-450 euro tonnellata, quindi 0,4 litro.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      si ma non eè rintracciabile l olio di tabacco giusto?dove o quando lo si puo trovare.o conviene coltivarselo?e x la spremitura?

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                                      • #20
                                        La campagna di produzione inizierà nel 2009, quindi bisogna aspettare ancora un pò.

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                                        • #21
                                          interessante

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                                          • #22
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                                            • #23
                                              Vedremo...

                                              Commenta


                                              • #24
                                                nulla di nuovo da marzo ad ora?
                                                Vi interessano ulteriori informazioni tecnico/scientifiche sul biodiesel?

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