Olio di Jatropha curcas - EnergeticAmbiente.it

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Olio di Jatropha curcas

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  • non intendiamo decantarlo per nulla ma soltanto filtrarlo (con un filtro a piastre , molto semplice) e poi venderlo così.
    Per la fermentazione non sapevo nemmeno ci fossero questi problemi .Valuteremo allora una prova a pieno campo per valutare gli effetti diserbanti ed eventuali esalazioni dovute alla fermentazione stessa. Spero non ci siano problemi (e a dire la verità non credo perchè già gli africani lo usano in piccole quantità).
    crepi il lupo .

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    • Come ti ho accennato prima ci sono prove di fitotossicità solo su colture alimentari diverse. Non esistono evidenze di esalazioni di sorta ( se non la puzza di marcio) dalla fermentazione aerobica del panello, sia in campo che in concimaia . La lavorazione che prevedete è simile a quella dell'extravergine di oliva , potreste andare incontro a due inconvenienti :
      1) eccessiva umidità ( il seme ne conterrà ancora almeno il 5 - 8 % e nell'olio ne troverete ancora la metà )
      2) rapido irrancidimento durante il trasporto a causa dell'eccessiva umidità e della mancata " sterilizzazione " dovuta alla estrazione a pressione
      Prima di iniziare l'attività industriale vi converrebbe fare una prova , farlo analizzare e confrontare le analisi con le specifiche di qualche produttore di motori . Tieni presente che il CPO ( crude palm oil ) almeno disidratazione e centrifugazione le subisce sempre e se non puntate all'utilizzo come materia prima per biodiesel , anche per grossi motori lenti una lavorazione di base ci vuole

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      • ma hai dei dati certi ? perchè mi sa che ti sbagli : il seme all'8% di umidità non ne ha troppa , ma la quantità giusta per spremerlo a freddo . Al 5% di umidità si perde circa il 7% di resa di olio. Dalle nostre prove all'8% dà la resa maggiore.
        Per l'irrancidimento invece per ora non abbiamo avuto problemi ma dobbiamo logicamente verificarlo per stoccaggi (e trasporti) di grandi quantità.
        I nostri compratori sanno com'è filtrato l'olio e per ora non ci hanno mai richiesto analisi di sorta (perchè penso la lavorazione di semiraffinazione la facciano loro).

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        • Forse mi sono espresso male, non ho detto nel seme che l'umidità all'8% è eccessiva, ho scritto che una parte di questa umidità durante l spremitura finirà nell'olio e come tale , per rientrare nei parametri richiesti da un biocarburante dovrà essere allontanata. L'altro problema che deriva da una eccessivo contenuto d'acqua dell'olio vehgetale è la facile deperibilità dello stesso. Se mi dici che esiste già un acquirente del crudo tal quale è un ottimo inizio

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          • persone "alternative" di fatto

            forse lievemente OT:

            gentile KATIATOGO, ho appena seguito su Rai 3 a "racconti di vita" la sua storia personale e relative vicissitudini e le faccio i miei complimenti: ci son donne che sicuramente han più palle che gli uomini!


            Nel SUO blog cosa balza agli occhi è questo:

            ""Dal 2007 al 2008 ho collaborato con DMSA SPA di Mantova per la realizzazionedi una piantagione di CPO (Crude Palm Oil) in Togo.

            Il Progetto DMSA Togo è stato sospeso per la mancanza dei fondi dei copertura.""

            che la dice lunga sui bla-bla-bla di tanti che vorrebbero fare ma poi quando si tratta di cacciare i "piccioli" fan marcia indietro.....ha comunque tutta la mia umana solidarietà!
            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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            • Ciao Berna 81, te ne potrei acquistare anche io in quantità notevoli a partire da fine 2010, ma stai attento a quello che ti ha suggerito Sulzer1....devi decantarlo, filtrarlo e centrifugarlo e subito, appena spemuto a freddo!!! Ricorda che durante la spremitura l'olio si riscalda e molto equindi si degrada subito, quindi accertati che la macchina spremitrice abbia la possibilità di rafffreddare subito l'olio estratto. Credo che ci sia in Italia un produttare di spremitrici a freddo
              salti
              Michele55

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              • Mi permetto di intervenire ancora . Di spremitura a " freddo" come si intende quando si parla di olio di oliva extra vergine , per i semi di oleacee non se ne parla. Gli oil expeller in cui si spremono girasole, colza, jatropha ecc. sono macchine che grazie al sistema a vite senza fine portano il seme a una pressione tale per cui l'attrito lo riscalda sino a temperature vicine ai 100 ° , limite per cui il panello inizia a scoppiettare come un pop corn perchè l'acqua contenuta ( anche per contenuti < all 8% ) vaporizza a pressione atmosferica . Per alcuni semi è un vantaggio perchè determina la cottura contemporanea alla spremitura , rendendo il panello più commestibile per gli animali. La conseguenza di una temperatura troppo elevata dell'olio può essere come , dice Michele ; proprio un irrancidimento precoce . L'altro problema di cui non ti ho parlato è il fatto che senza una estrazione a solvente , il panello rimane intriso di una certa percentuale di olio che richiederà un lavoro maggiore ai batteri del suolo per biodigerirlo e prolungherà il tempo di biodigestione ....

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                • Sulzer mi permetto di disturbarti ancora per una curiosità : se il pellet fosse troppo acido per metterlo in campo (cosa che stiamo verificando in vivaio) sarebbe teoricamente possibile alimentare un generatore elettrico utilizzandolo come pellet? Se sì , sai in che modo ? Mi spiego meglio : con che macchine ? grazie

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                  • [QUOTE=berna81;
                    lo considerassi un disturbo non sarei qui ....
                    penso che il termine che usi sia riferito all'olio contenuto nel panello e non estratto dalla spremitura. Immesso sul suolo si altera e nella prima fase aumenta la propria acidità. La soluzione più semplice sarebbe la fermentazione fuori campo. Mio nonno la chiamava tampa e quando i garzoni erano disubbidienti li mandava a scontare la pena rigirando il prodotto per accellerare la fermentazione . Penso sia la soluzione più economica. Sistemi per produrre EE da combustione di biomassa solida ne esistono parecchi ma sono costosi e di taglie minime vicino ai 100 Kwe . Il risultato sarebbe un investimento vicino ai 500.000 € , la necessità di un mucchio di acqua di condensazione e il problema di cercare clienti per vendergli la corrente in un posto dove non te la pagano . Meglio fermentare fuori campo, elimini anche il rischio di fitotossicità e produci un ottimo e indispensabile ammendante. Altrimenti potrebbe subire una fermentazione metanica e produrre biogas , l'investimento sarebbe maggiore ma consentirebbe il recupero di tutto l'ammendante e consumerebbe meno acqua . Meglio la tampa

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                    • Mi sono "cuccato" tutta questa ed altre discussioni, perché credo siano comunque molto interessanti, malgrado tante parole inutili con divagazioni personali poco attinenti al tema.

                      Concludo però con un sincero encomio, soprattutto indirizzato a coloro che, con grande perizia e sicura conoscenza della materia, dedicano il loro tempo ad illuminare i meno preparati.

                      GRAZIE!

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                      • mi sembra molto interesante e necesario il tuo intervento in chiedere aiuto a le persone che veramente stanno con le mani nell'impasto,modo metaforico di chiedere a coloro che veramente hanno fatto esperienza diretta in jatropha e suo utilizo.Io personalmente qua in argentina mi sono arreso difronte ai grandi problemi occulti che ci sono dietro a una apparente manna di Dio .bene spero di poter leggere informazioni attendibili grazie Enrico

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                        • buongiorno a tutti,mi presento,sono un ragazzo di 24 anni... mi sono sempre interessato di ecologia e produzione di energia verde...ma non ho mai preso in seria considerazione di investire in questo campo per problemi legislativi,ogni tanto navigando sul web finivo qua,ed ora ho deciso di iscrivermi per avere maggiori info riguado una realtà a me vicina(propio fisicamente) la nii ddl signor orlandi.
                          Abito a 5 minuti dalla sua centrale di tri-generazione a due passi da novara,centrale che per intenderci produce energia elettrica e calore per il vicino ospedale, ci passo davanti tutti i gg...e per ora dovrebbe bruciare olio di colza(penso certificato) la cisterna scarica spesso per cui penso che la centrale viaggi a pieno ritmo.volevo sapere se qualcuno ha le prove reali del funzionamento di tali impianti a olio di jatropa...e se soprattutto il suo progetto africano può funzionare o si rivelerà un flop colossale,anche perche ho letto su questo forum(non ricordo dove) un'interessante intervista con relativo business plan di una ragazza italiana che era finita in'africa e aveva avviato la coltivazione della jatropa poi finita "a ramengo" per la mancanza di fondi...
                          ciao a tutti

                          ah posto pure questo... se qualcuno non l'avesse letto...
                          Italian Investor's Biofuel Project Sparks Kenyan Opposition - Bloomberg
                          interessante la parte finale secondo me....
                          Orlandi said he’s attracted interest from possible investors, including the Italian branch of Amber Capital Investment Management. Amber Capital declined to comment.
                          “We receive calls every day from potential clients and investors,” he said. “We are going to sign more deals in coming months. The business is blooming in our hands.”

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                          • cosa ti da fastidio? Orlandi? la jatropha? Gli impianti a olio in generale? Prova a dirci
                            Ultima modifica di SolarPrex; 25-10-2010, 14:50. Motivo: moderare i toni

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                            • é GIOVANE, Bu$ine$$, consiglio cambia avatar porta male qui non si specula ci si confronta, saluti
                              Ultima modifica di SolarPrex; 25-10-2010, 14:51. Motivo: moderiamo i termini... prima di degenerare

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                              • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                cosa ti da fastidio? Orlandi? la jatropha? Gli impianti a olio in generale? Prova a dirci
                                buonasera a tutti, non sono assolutamente contrario alle centrali...anzi... volevo solo dire che di questi tempi far soldi è sempre piu difficile...la crisi sta strozzando gli utili e con pochi passi falsi si va sotto... siccome la produzione di energia è un'ambito che non si avvicina assolutamente al mio campo mi voglio semplicemnte un po informare... i soldi facili non esistono... e leggere su bloomberg (che è il sito finanziario per eccellenza) di uno che sta a 10km da casa e che va a dichiarare

                                Nuove Iniziative guadagna 1.500.000 € l'anno per ogni impianto di 840 kW si installa in un sito IKEA come parte del suo contratto di 12 anni con il rivenditore svedese. IKEA può risparmiare più del 10 per cento sul costo dell'energia elettrica con le piante, ha detto Orlandi, che prevede di fornire i propri impianti per altri punti vendita IKEA in Europa.

                                a sto punto qualche ora a navigare la perdo ben volentieri...e vado pure in fiera a rho tra tre sett,dal sig Orlandi abbiamo anche mandato il nostro resp.Amministrativo...ma evidentemente l'ikea o la carrefour è piu interessante...a sto punto mi domando...ci sarà mica solo lui nel giro??? o son tutti cosi presi da mandare indietro i clienti? il mio problema è questo...

                                il mio avatar è uguale per tutti i forum a cui sono iscritto... ;-)

                                Commenta


                                • ho appena letto via mail la versione non censurata delle vostre risposte...se fossi un bimbo in cerca di mischia come dite avrei esordito diversamente... mess come se ne leggono tanti...c'è un mio amico che mi ha detto che ha messo il generatore a olio di colza e in tre anni me lo pago...evidentemente sarete pure stufi di domande come queste..ma un benvenuto del genere non pensavo di meritarlo...da persone ragionevoli...

                                  bye

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                                  • no ci sono altri ma il problema che si vuole spendere solo in base alle due cifre principali il resto non conta, sopratutto le differenze tecniche fra i ciarlatani e i veri motoristi, molto semplice, riguardo ad Orlandi sia lui e con hanno fatto una scelta, bisogneerà aspettare un poco per vedere se sarà un'altra bufalata che non funzione per svariati motovi, molto popolare oggi per pararsi il cosidetto, saluti

                                    Commenta


                                    • ok gordini questa è una spiegazione che gia si avvicina a quello che pensavo mi venisse detto,penso che per il momento andrò avanti a seguire dall'esterno il mondo della produzione di energia...il mio magg problema è che ho a che fare con tutto un'altro campo d'attività e quindi son tagliato fuori...dovrei farmi venire in mente come impiegare il termico in modo da stravolgere totalmente i conti,anche se oggi ho navigato tutto il gg e trovato info interessanti sulla coogenerazione da biomasse tipo pula del riso...che è gia fin troppo sviluppata...mentre siamo "indietro" per quanto riguarda lo sfruttamento della paglia di riso,che penso intorno al 90% finisce per essere trinciata in mietitrebbia e rimanere giu....ma questo è off topic riguardo all'olio di jatropha

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                                      • la ma paglia di riso è come la paglia di grano, ma nessuno vuole spendere sia per inballarla ho per bruciarla mista con altre biomasse

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                                        • Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                                          la ma paglia di riso è come la paglia di grano, ma nessuno vuole spendere sia per inballarla ho per bruciarla mista con altre biomasse
                                          infatti da noi viene trinciata in trebbiatura e lasciata giu...salvo che qualcuno si interessa...allora di norma quello a cui interessa provvede ad imballarla e portarsela via...in cambio di qualche euro...ma veramente una cosa di poco....quelli che non hanno trincipaglia però hanno ancora la cattivissima abitudine di bruciarla in campo la sera(visto che è stravietato) andando a spargere quell'odoraccio acre che in questi periodi si sente tutti i gg o quasi

                                          ho visto che hai la sede a 10km dalla sitma... abbiamo una loro macchina...gente veramente in gamba

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