Olio di Jatropha curcas - EnergeticAmbiente.it

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Olio di Jatropha curcas

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  • #61
    [QUOTE=ricky60,13/12/2007, 08:31]
    i cogeneratori sono in italia , vicenza in particolare..
    per ora i campi non sono coltivati quindi è a mia discrezione cosa farne , vorrei farmi un business plan ma vorrei capire bene i costi.. l'idea comunque non comprende un oleificio , le due alternative erano l'importazione del prodotto ancora da spremere o lo scambio.. per fare uno scambio però dovrei coltivare qualcosa da cui riescono ad estrerre l'olio senza problemi e il tabacco forse non lo sanno lavorare.. Se fosse possibile importare il seme/foglia/frutto e farmelo macinare entro 70 km da dove io ho le macchine dovrei rientrare nella filera corta?
    la terra si trova al centro del mato grosso ma non saprei dirti per cosa sia più idonea..

    Ciao Riky,
    secondo me il problema è la piccola superficie coltivabile a disposizione, non fraintendermi, all'interno di una filiera precostituita in cui esistono già coltivazioni, raccolta, spremitura, trasporti 900 ettari sono molti e potrebbero essere molto redditizi. se devi creare una filiera per quell'estensione di terreno non vale la pena di pensare alla spremitura e ai trasporti ( sotto i 25.000 ettari difficilmente il businnes plane va in attivo). Detto questo , in un momento in cui i biocarburanti sono entrati in un megaaccordo tra Bush e Lula, coltivare biocarburanti in Brasile potrebbe essere un affare in prospettiva del mercato nordamericano. Solo a Houston quest'anno hanno costruito impianti di biodiesel per 400.000 ton anno. Altro discorso è alimentare gli impianti in Italia, è probabile che tu riesca a coltivare ad esempio soia e utilizzarla come merce di scambio per pagare parzialmente olio da importare in Italia. E' una ipotesi, prova a svilupparla

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    • #62
      Un po' di cose sulla Jatropha. Sono esperienze dirette fatte in Italia (Sicilia), Senegal e Congo.
      Il seme è molto tenero, non duro come qualcuno ha scritto. Non mettetelo mai a mollo: marcisce. In Italia non è conveniente: meglio alcune varietà (quasi) spontanee di ricino (stessa famiglia), che in Sicilia è poliennale (non so se anche in Sardegna).
      Ricordarsi che trattandosi di pianta utilizzata solo adesso per scopi commerciali, non si sa bene quanto veramente produce: in Sicilia direi sui 600-1000 kg di olio ad ettaro. Teme l'umidità stagnante: in Senegal (Casamance) mi sono tenuto fuori dai terreni più bassi. Sotto i 10° non sviluppa. Sotto zero, muore. Teme anche i colpi d'aria (a Novara ne ho alcune ianticelle, sul termosifone, ma ogni tanto perdono le foglie a causa dei colpi d'aria). Ci vogliono tre anni prima di raccogliere, ma all'inizio può abbinarsi la coltura del ricino, che si tratta con le medesime spremitrici. Se qualcuno cerca semi, mi scriva privatamente.

      Quanto terreno serve per produrre l'olio che possa sostituire il gasolio?
      Due conti: un ettaro produce ca 1000 l di olio/anno (l'estremo superiore è 3000 l/ha con la palma). Si fanno 10.000 km mediamente. Non so quante auto ci siano in italia: forse meno di 30 milioni. Ma calcoliamone 30 milioni per compensare il gasolio utilizzato dalle navi, dai camion, ecc. Se la percorrenza media è proprio 10.000 km/anno, e cioè 1 ettaro/anno, per coprire il fabbisogno occorre disporre di 30 milioni di ettaro. Quanto l'Italia, visto che è grande 301.000 kmq (30,1 milioni di ettari)....

      CITAZIONE (dotting @ 29/11/2007, 09:33)
      Ero intervenuto tempo fa dicendo che un amico mi avrebbe dovuto portare dei semi della varietà di Jatropha messicana non velenosa, purtroppo l'amico non ha avuto tempo e voglia di cercare i semi.
      La cosa è rinviata.

      Brutta notizia. I semi messicani non sono esportabili: hanno paura (e forse anche ragione) di brevetti che ne impedirebbero loro l'uso...come successo con il riso in qualche paese dell'estremo oriente. Cmq, se proprio cerchi semi di Jatropha, in India - dove hanno sviluppato una buona esperienza - li trovi selezionati, a rapida crescita ed anche con le micorrizie. In quanto al fatto che sia velenoso, è difficile morirne: fa andare di corpo, molto! Jatropha e ricino, d'altronde, sono parenti stretti. E poi non credo proprio che venga la tentazione di mangiare questi semi.... Il problema della tossicità è di tipo economico: il pannello (residuo dopo la spremitura) non è vendibile come mangime. Ma puoi farci del biogas o del concime, o anche entrambe le cose....

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      • #63
        Caro Sulzer,
        anch'io sto piantando tabanani in Senegal. Magari è utile cooperare. Dovrei iniziare con 5000 ettari, ma vorrei raggiungere rapidamente i 15.000.

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        • #64
          Il seme della jatropha è tossico mortale.Come il lattice che si produce quando si rompono gli steli delle foglie. lo dimostrano studi effettuati in India e in Brasile..
          Il panello non può produrre biogas, poichè al suo interno è presente una quantità, seppur minima, di olio: la presenza dei fenoli inibisce l'attività dei batteri metanigeni.

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          • #65
            sinceramente non sò per quanto riguarda l'inibizione dei batteri metanigeni (mi informerò), ma comunque per quanto riguarda la piro-gassificazione non ci sono problemi, bisogna sempre vedere le calorie prodotte e le ceneri.

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            • #66
              CITAZIONE (Squish @ 10/1/2008, 13:33)
              Il seme della jatropha è tossico mortale.Come il lattice che si produce quando si rompono gli steli delle foglie. lo dimostrano studi effettuati in India e in Brasile..
              Il panello non può produrre biogas, poichè al suo interno è presente una quantità, seppur minima, di olio: la presenza dei fenoli inibisce l'attività dei batteri metanigeni.

              Mbhe? che significa che è mortale? mica sin deve mangiare...anche il gasolio non è commestibile.... La jatropha serve per far combustibili, mica gazzose, o no? Sai poi cosa significa Jatropha? Vuol dire la pianta del medico: i semi sono simili a quelli del ricino, cioè sono purganti: se ne mangi uno non muori, ma stai un po' a purificarti... Se vuoi assaggiarne qualcuno ne ho alcuni quintali a Novara, dove vivo.
              La quantità di olio nel pannello dipende dal processo di spremitura e il più delle volte, quando non si usano solventi, non è affatto minima. Per questo è un ottimo prodotto per biogas (vedere - per analogia - l'olio di frittura!). I fenoli ci sono anche nelle acque di vegetazione delle olive, che pure fermentano... Se vuoi ti faccio vedere come si produce il biuogas, così ti prendi la soddisfazione.

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              • #67
                ciao damel,
                sono l'amministratore di una società italiana che ha già sviluppato un progetto di ricerca, insieme a d una importante università, al fine di selezionare geneticamente le migliori caratteristiche per una coltivazione su larga scala della Jatropha curcas.
                il tuo paese è certamente un luogo molto interessante per questa coltivazione e noi abbiamo anche avviato trattative per reperire le risorse necessarie (si parla di diversi milioni di euro). sarei lieto di parlare con te delle possibilità di collaborare, ma sarebbe opportuno che tu mi inviassi un msg privato.... io mi sono registrato in questo momento, per rispondere al tuo appello, e non saprei come fare... vedi tu se ti è possibile, altrimenti cercherò una tua risposta su questo forum, e troveremo un'altra soluzione.
                saluti
                frank3110

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                • #68
                  cosa ne fate del guscio e gambo di jatropha
                  ed intando qualcosa che sia economicamente sostenibile
                  per ora l'unica via ad esempio di piuantagioni di 20.000 ettari e' una centrale da 12 mw

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                  • #69
                    Col guscio ci si fanno i posacenere mentre il gambo lo si mangia col pinzimonio...

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                    • #70
                      io sono della costa d'avorio e sto per iniziare la coltura del jatropha anche li ma mi serve un finanziamento, vedi che poi fare per me......grazie

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                      • #71
                        sto lavorando allo studio di fattibilità di un impianto da 100 kW elettrici, e 120 termici, a olio vegetale spremuto - no biodiesel -
                        può funzionare qui da noi con i certificati verdi a 300 euro/MWh, produzione del 51% dei semi nel raggio di 70 km.
                        ho visitato impianti di questa taglia. Per le aree rurali povere dei PVS potrebbe funzionare ad esempio con semi raccolti a mano, 6 kg all'ora pro capite. Quanto dura il tempo del raccolto? Servono 6000 quintali di seme all'anno, per funzionare 7000 ore all'anno. Ai bassi consumi locali basta per 6-7mila persone, funzionamento in isola. Costo di installazione estrusori + generatore + serbatoi circa 200mila euro (da verificare). Manutenzione semplice ed economica (da verificare). Da vedere come investimento a fondo perduto per lo sviluppo: energia per scuole, strutture sanitarie, pompaggio acqua, macinazione farine, attività artigianali. Se si produce più olio del necessario, si utilizza per sapone, combustibile solido etc. Molto più conveniente dal fotovoltaico.
                        Sarei molto interessato a notizie sull'uso del panello come ammendante o per la produzione di biogas.

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                        • #72
                          recupero questo vecchio tread perchè ho scoperto che la jatropha può produrre fino a
                          10 tonnellate di semi, equivalenti a 3500 litri di olio considerando un rendimento del 35%

                          qui la FAQ nº 11 del sito: http://www.jatropha.es/preguntasfrecuentes.htm

                          "11.- ¿Cuándo y cuánto produce por hectárea?
                          A los 8 meses en la primera cosecha se obtiene 200-250 kg/ha. Luego al año y medio se efectúan dos cosechas anuales. Desarrollada la planta, anualmente se obtiene alrededor de 10 Kg . de frutos por planta, de las cuales, 4 Kg . corresponden a la semilla. El rendimiento es de 25 t de frutos por hectárea y 10 t de semilla (con una población de 2.500 plantas por ha) .Esta producción mejora con régimen de lluvias adecuados en el año."

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                          • #73
                            Il problema della jatropha curcas è la grossa quantità di manodopera che necessita durante la raccolta, ed ha anche bisogno di diverse raccolte annue perchè i semi non maturano nello stesso periodo.
                            In Italia l'olio di jatropha verrebbe a costare come l'olio d'oliva.
                            Alcuni esperti americani hanno calcolato che negli USA costerebbe 15 $/kg.
                            In India è una trovata data la grossa quantità di poverissimi di cui è piena l'India che troverebbero da mangiare.
                            Il governo indiano ha già scelto 30 milioni di ettari dove piantare la jatropha curcas tra cui 12 milioni(una superfice pari a più di 1/3 dell'Italia) entro il 2012.
                            Potrebbero produrre in tot anche sui 100 milioni di tonnellate di biodiesel per anno...

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                            • #74
                              salve vorrei contribuire alla discussione.... vorrei dirvi che laa resa in frutti della Jatropha è fortemente variabile. Si va da meno di 100 kg per ettaro fino a 10 tonnellate. Il motivo di questa forte variazione è in parte dovuto al carattere ancora selvatico della pianta, la quale non è mai stata nel passato oggetto di pratiche di miglioramento o stabilizzazione della resa, dal terreno su cui è coltivata e dal clima.

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                              • #75
                                Bisogna stare sempre attenti a non esagerare e impoverire troppo il terreno.. poi servono i concimi che si ricavano dal petrolio e dal gas (per quelli a base di azoto)
                                Vi interessano ulteriori informazioni tecnico/scientifiche sul biodiesel?

                                Clicca [qui]

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                                • #76
                                  analisi jatropha curcas

                                  Salve a tutti, c'è qualcuno che mi sa dire se esiste un lavoratorio in grado di analizzare i semi di Jatropha Curcas?
                                  Grazie

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                                  • #77
                                    Ciao, sono nuovo e mi sono iscritto perchè ho bisogno di voi:
                                    faccio parte dell'associazione "l'altro paese", stiamo collaborando con un paese del burkina faso e tra i progetti di sviluppo c'è la coltivazione di jatropha per la produzione di biodiesel. So che hanno già iniziato a coltivarla, ma non sappiamo ancora come produrre biodiesel, mi sapete dire che processi necessita e che attrezzatura serve? (e dove trovarla?)
                                    "L'Altro Paese" ONLUS - Home Page

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                                    • #78
                                      Ciao, ho letto un po' su burkina faso, e visto che da quelle parti si usano moltissimo motiri diesel tipo vecchio, ovvero non common rail... land rover, nissan, toyota.... non vale la pena fare il processo per ottenere biodiesel, in quanto l'olio di jatropha, può essere usato in quei motori cosí com'è.
                                      Al massimo lo allungate con un 5% di kerosene o benzina, giusto per renderlo più fluido.

                                      Questo comporta una notevole riduzione del costo e dei problemi derivati dal processo chimico necessario per ottenere il biodiesel.

                                      ciao
                                      MaX

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                                      • #79
                                        Grazie, quindi funzionerebbe anche nei generatori a gasolio così com'è?
                                        Non serve neanche la decantazione?
                                        E per macinarlo serve un frantoio come quello per i semi di girasole, giusto?

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                                        • #80
                                          Originariamente inviato da Wolf82 Visualizza il messaggio
                                          Grazie, quindi funzionerebbe anche nei generatori a gasolio così com'è?
                                          Non serve neanche la decantazione?
                                          E per macinarlo serve un frantoio come quello per i semi di girasole, giusto?

                                          in questo sito troverai tutte le risposte.

                                          The Jatropha System

                                          cmq brevemente:

                                          se la mano d´opera è economica allora la jatropha ha senso, perchè può essere usata per alimentare lampada ad olio e generatori diesel (motore yanmar da 10cv per esempio).
                                          La spemitura per ottenere olio è un arte talmente antica che si perde nella notte dei tempi, quindi esistono mille modi per ottenere olio, cmq nel sito indicato ci sono molti esempi dal più economico al più costoso.

                                          ciao
                                          MaX

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                                          • #81
                                            Sareste propensi a una jatropha "ogm"?

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                                            • #82
                                              jatropha ogm

                                              A cosa servirebbe una jatropha ogm ?

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                                              • #83
                                                utilizzo di jatropha

                                                Originariamente inviato da Wolf82 Visualizza il messaggio
                                                Grazie, quindi funzionerebbe anche nei generatori a gasolio così com'è?
                                                Non serve neanche la decantazione?
                                                E per macinarlo serve un frantoio come quello per i semi di girasole, giusto?
                                                Caro Wolf , non farti incantare dalle favole. l'olio di jatropha non è differente dagli altri oli vegetali, ciò significa che va spremuto come tutti gli altri utilizzando un oli expeller e successivamente decantato e filtrato. Questo anche dovessi utilizzarli in un vecchio motore Fiat 6 cilindri a precamera di un 690 - 693. per rendere fattibile l'utilizzo devi prevedere pertanto :
                                                1) un impianto di condizionamento dei semi ( magari il certe condizioni puo' bastare un 'aia al sole come si faceva con il frumento da noi
                                                2) un sistema di pulitura, selezione e decorticazione del seme ( se costa poco la manodopera puoi farlo a mano)
                                                3) una macchina di spremitura a vite senza fine ( minimo 10.000 € - 15.000 € sino a qualche milione )
                                                4) una centrifuga , un impianto di decantazione , un altra centrifuga :
                                                ciao Sulzer

                                                Commenta


                                                • #84
                                                  Salve ragazzi siccome sto valutando l'opportunità di acquistare un impianto di produzione di biodiesel in cui è inclusa una decorticatrice ed una pressa, vorrei sapere se qualcuno dei vostri proggetti di coltivazione di jatropha è andato in porto per valutare la possibilità di avere da voi forniture.

                                                  Commenta


                                                  • #85
                                                    Salve,
                                                    sto valutando l'opportunità di produrre biodiesel da jatropha curcas qui in Italia.Vorrei sapere se qualcuno dei vostri proggetti di produzione di jatropha è andato a buon fine per avere informazioni su eventuali forniture da parte vostra

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                                                    • #86
                                                      Ciao a tutti. Per quanto riguarda la coltivazione in Italia ancora le sperimentazioni non sono particolarmente incoraggianti. Si sta provando in Sardegna e in Sicilia, ma con varietà provenienti da zone prettamente tropicali, che da noi un po' scantinano. Un po' come far correre una Ferrari su una strada di campagna... Attendiamo che il miglioramento genetico produca sementi adatte alle nostre teperature.

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                                                      • #87
                                                        Originariamente inviato da marcodozwwjd Visualizza il messaggio
                                                        Ciao a tutti. Per quanto riguarda la coltivazione in Italia ancora le sperimentazioni non sono particolarmente incoraggianti. Si sta provando in Sardegna e in Sicilia, ma con varietà provenienti da zone prettamente tropicali, che da noi un po' scantinano. Un po' come far correre una Ferrari su una strada di campagna... Attendiamo che il miglioramento genetico produca sementi adatte alle nostre teperature.
                                                        Se osservi bene il mio avatar ti accorgerai che sono piantine di 1 anno di jatropha curcas bruciate dal gelo. Il fenomeno non si è verificato in Sicilia o in Sardegna ma a Tataouine in Tunisia , in mezzo al deserto , sono bastate 3 ore in una notte e un attecchimento che sembrava oramai consolidato.... ciuff. A parte che se non irrighi , nel deserto neanche jatropha cela fa e con la stessa quantità di acqua vengono ulivi meravigliosi...

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                                                        • #88
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                                                          Non posso che concordare con SULZER......da noi queste cultivar sono sprecate e la resa sarebbe irrisoria...

                                                          Meglio enormi piantagioni di almeno qualche centinaio di ettari come inizio nei Paesi che hanno grandi estensioni e possibilmente da impiantare in zone
                                                          collinari non appetibili per agricoltura intensiva; oltretutto è un cultivar non attaccata da animali perchè tossico e con pochissimi problemi fitosanitari o di parassiti, e mal che vada si raccoglie cosa ha dato come resa, senza dimenticare comunque i possibili "crediti di carbonio" che potrebbe avere al seguito!
                                                          Oltre all'obbligatorio clima sub tropicale l'unico fabbisogno inderogabile son almeno 450 mm di pioggia annui, e la raccolta è manuale...alla luce di quest'ultimo dato si capisce bene che per la nostra opulenta società risulterebbe alquanto difficile la gestione manuale senza l'importazione forzosa a basso costo di manodopera schiava dal terzo mondo.....ricominciamo come coi pomodori Campani?

                                                          Meccanizzare modificando macchinari per la raccolta di drupacee et similia costerebbe un botto a fronte di rese incerte e non quantificabili..
                                                          .
                                                          Conclusione.......QUINDI?....vuoi venirti a fare un giro in Brasile?
                                                          .
                                                          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                          • #89
                                                            Ma quando avete effettuato il trapianto in pieno campo? La Jatropha è comunque una pianta molto rustica, ma come ogni coltura è particolarmente sensibile nel primo anno di vita, perché ancora deve "strutturarsi" bene. Interessante la vostra piantagione in Tunisia..è un progetto privato?

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                                                            • #90
                                                              I fabbisogni idrici minimi della Jatropha possono spingersi anche fino a soli 350 mm, è chiaro che poi dipende dalla varietà... Le rese di questa coltura giustificano ampiamente l'interesse che tuttora riscuote a livello mondiale, anche se fa fatica ad adfattarsi alle nostre latitudini. Per quanto riguarda la meccanizzazione...ci si sta lavorando a livello di ricerca universitaria. Ma concordo che è uno dei punti critici più importanti per l'introduzione nelle agricolture dei Paesi più ricchi. Tu stai svolgendo qualche progetto biofuel in Brasile? Un cordiale saluto a tutti.

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