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biodiesel dalle alghe

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  • #61
    Bryanx.. che metodo propone abiss per l'estrazione dell'olio?
    Anche il metodo che avevo proposto io non mi sembra male..
    Vi interessano ulteriori informazioni tecnico/scientifiche sul biodiesel?

    Clicca [qui]

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    • #62
      abiss ha detto di metterle a decantare in frigorifero...
      a temperatura ambiente nn ci sono riuscito... forse mettendole in frigorifero avremo la risposta...!

      cmq correggimi se sbaglio!
      Benzina?!? No grazie!! Il mio go-kart beve solo alcool etilico!!!Venitemi a trovare su http://sebes.altervista.org ne vedrete delle belle!!!

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      • #63
        Ah no.. io parlavo dell'estrazione dell'olio dalle alghe.. non per concentrare le alghe dall'acqua di coltura..
        Vi interessano ulteriori informazioni tecnico/scientifiche sul biodiesel?

        Clicca [qui]

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        • #64
          Ciao Bryanx, complimenti per l'impresa davvero interessante.....volevo proporti due metodi per estrarre le alghe:

          1- copri il recipente e togli ogni nutrimento per qualche giorno; (credo che la decantazione possa avvenire solo se le alghe non siano più vive)

          2- metti del flocculante nel recipinete (lo trovi a buon mercato nei negozi, lo si usa per purificare l'acqua delle piscine, in alternativa ne puoi fare uno con elettrolisi dell'acqua con un pezzo di alluminio dentro) in questo modo tutte le alghe si depositeranno sul fondo

          spero di esserti stato utile!! ciao

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          • #65
            Mi scuso con tutti quelli che mi avevano chiesto del Botriococcus per fere le prove e non gle l'ho spedito. Purtroppo dopo aver investito 115 euro in un microscopio ho scoperto che il mi si è completamente contaminato con altre specie, di tutte le misure e tipi. Ne ho due provette in freezer e original con cui riavviare la coltura, ma ci metterò un po'. Nel frattempo ho comprato del naannocloropsis e della chlorella, per coltura in acqua salata. Dovrebbero, a quanto si dice, avere molti meno problemi di contaminazione. E' che mia moglie mi ha fatto togliere i fotobioreattori dal salotto, e in giadino è sempre o troppo caldo o troppo freddo!

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            • #66
              Per Bryanx e per il suo digestore però consiglierei di iniziare con una coltura di Spirulina.

              E' un alga filiforme, che raccogli con un retino. Ha uno sviluppo molto veloce e, vivendo in un ambiente con PH di 8/9 è difficile che si contamini.
              La composizione è :
              Proteine 50%
              Grassi 16%
              Carboidrati 8%
              Non va bene per il biodisel ma per il biogas si.
              Inoltre trovi su internet molte notizie per la coltivazione.

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              • #67
                Leggevo proprio ora dal sito della Bioking, (azienda che in joint venture con una compagnia aerea è stata incaricata di produrre biodiesel da alghe per mandare avanti costantemente due aerei) che la produzione da loro ottenuta si attesta sulle 120 tonnellate di OLIO di alga per Ha per anno.

                Il risultato è sicuramente strabiliante, nessuna altra coltivazione riesce ad ottenere 120 MT di OLIO per ettaro, tuttavia ciò che mi lascia perplesso è il fatto che loro le coltivano in un reattore, e sinceramente non oso neanche immaginare il costo di un reattore grande un ettaro ettaro, e quindi il relativo periodo di ammortamento, recupero, ecc.

                Non sò, forse la ho interpretata male io, forse le alghe scorrono nei tubi del reattore, e basta un reattore più piccolo per simulare questo ettaro, vostre opinioni al riguardo della reale grandezza che occorre del reattore per avere quella produzione ?

                questa è una foto che propongono del loro reattore:


                Certo, dal punto di vista etico, le alghe sarebbero il top, consumano co2 ed emettono o2, cosa si può volere di più.

                Saluti

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                • #68
                  scusa riesci a venderla la Spirulina come biogas ?

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                  • #69
                    Ho fatto qualche studio esplorativo sull'argomento.
                    Diciamo che, a differenza delle altre colture, il vantaggio delle microalghe è che i photobioreattori di nuova generazione (chiusi, tubolari) fanno si che la produzione teorica massima ottenibile, diventi da teorica a pratica.
                    Questo grazie ai controlli computerizzati di temperatura, nutrienti (nitrati, CO2, altro), al mantenimento dell'ossigenazione (rimuovendo l'O2 in eccesso), al movimento continuo ecc. Tutto ciò fà si che si riesca ad ottenere una duplicazione dell'alga anche ogni 12 ore (questo dato poi varia da alga ad alga).
                    Và anche detto che non è tutto oro quel che luccica, perchè, se consideriamo una coltivazione di alghe indipendente, quindi scollegata da altri processi produttivi, i costi per la massimizzazione della produzione possono incidere decisamente sulla redditività. Questo deriva da diversi fattori:
                    - in un ambiente normale la CO2 presente non è neanche lontanamente vicina a quella necessaria per ottenere la produzione massimizzata, per ogni tonnellata di alga asciutta serve quindi approvvigionarsi di circa 2881 kg di CO2.
                    - le alghe generalmente massimizzano la loro crescita tra i 24° e i 28° (cambia da alga ad alga), quindi in alcuni momenti dell'anno servirà energia termica ed in altri potere refrigerante.
                    - per la solita tonnellata di alga asciutta servono circa 81 kg di "nitrogen" (non sò se voglia dire nitrato o nitrossido, chiedo venia) e 11 kg di fosforo.

                    Ai più ormai la situazione inizierà ad apparire chiara, ovvero, la redditività della coltivazione di microalghe, come attività indipendente, è veramente difficile da quantificare; appare invece perfetta come attività con legame di dipendenza (e di vicinanza) ad un impianto elettrico di cogenerazione con motore endotermico. L'impianto di cogenerazione emette grandi quantità di CO2 utilizzabili nel photobioreattore, emette molta energia termica (e se non sbaglio anche potere refrigerante) che a volte si fà fatica a sfruttare, mentre per le microalghe sarebbe l'ideale. In questo modo si potrebbero utilizzare le alghe anche al fine ambientale di ridurre le emissioni di CO2 nell'atmosfera dell'impianto.
                    Per i nitrati e il fosforo, non conosco i prezzi di mercato, quindi non sò quanto possano incidere 81 kg di nitrogen e 11 di fosforo sulla produzione di 1 Ton di alga asciutta, se li conoscete scriveteli pure.

                    Detto ciò, cercando tra le varie soluzioni industriali turnkey, dalle quali magari partire per tentare di replicarle in una sperimentazione o, perchè no, prenderli in leasing, non è che ci sia l'imbarazzo della scelta, tutt'altro. L'unica soluzione sembrano essere i reattori algaelink, marchio della bioking, Home Page . Dichiarano una produzione per ettaro (essi, proprio un ettaro di tubi, mica roba da scherzarci) fino a 130 Ton di Olio per anno, più una grande quantità di "Algae Cake", il prodotto secondario che si ottinere dalla pressatura delle alghe, che sembra sia alta di proteine e nutrienti, quindi un prodotto valutabile.
                    Ho contattato la AlgaeLink 48 ore fà ma non ho ancora ottenuto risposta, qualcuno è stato più fortunato di me nell'entrare in contatto con questa azienda ?

                    Con i Migliori Saluti

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                    • #70
                      la produzione da loro ottenuta si attesta sulle 120 tonnellate di OLIO di alga per Ha per anno.
                      Ciao,
                      mi spiace contraddirti ma quei valori sono IMPOSSIBILI qui sulla terra. Diminuiscili almeno di un valore 10.

                      Inoltre considera che qualsiasi cosa aggiungi per la produzione delle alghe che non sia di derivazione solare diminuisce l'EROEI dell'olio ottenuto.

                      Le alghe sono il miglior sistema per produrre olio ma non bisogna sparare fregnacce (ovviamente non ce l'ho con te ma con chi spaccia questi valori).

                      Ciao
                      Roy
                      Essere realisti e fare l'impossibile

                      Commenta


                      • #71
                        Impianto algaelink:
                        come si fa ad estrarre le alghe? quanto costa un ettaro di tubi? che resa ha?

                        Se permettete, visto che ho un pò di tempo, vorrei fare un riassunto delle varie notizie su questo impianto, la maggior parte delle quali deriva proprio dai siti della stessa algaelink o dai siti dei suoi distributori per l'estremo oriente (che si sbilanciano un pò di più).
                        Dunque, cominciamo:

                        intanto che io sappia vendono 2 tipi di impianto, uno da 480 metri lineari di tubi ed uno da 2000 metri. In aggiunta c'è anche un mini impianto per effettuare le prove iniziali.

                        Singolo Impianto da 480 metri : occupazione di suolo 300 mq.
                        Volume utile esposto alla luce 23,5 mc, resa al mc da 0,7 a 3,5 Kg/mc al giorno (dipende da ceppo, luce, calore), produzione di alghe da 16 a 83 Kg al giorno, cioè da 6.000 a 30.000 kg all'anno. Prezzo: 144.000 Euro

                        Singolo Impianto da 2.000 metri : occupazione di suolo 1.200 mq.
                        Volume utile esposto alla luce 98,1 mc, resa al mc da 0,7 a 3,5 Kg/mc al giorno, produzione di alghe da 69 a 343 Kg al giorno, cioè da 25.000 a 125.000 kg all'anno. Prezzo: 194.000 Euro

                        Riempire un ettaro di terreno con impianti da 480 metri: costo circa 4.752.000 Euro (33 impianti)
                        Riempire un ettaro di terreno con impianti da 2000 metri: costo circa 1.552.000 Euro (8 impianti)

                        Se moltiplichiamo algebricamente le cifre, otteniamo che un ettaro (sempre secondo loro) produrrebbe da 200 ton a 1.000 ton di alghe all'anno.

                        Costo del piccolo impiantino di test per valutare i ceppi migliori, con 6 mesi di supporto tecnico: circa 69.000 Euro (a maggio 2008, gli altri prezzi sono attuali)

                        Tutti questi prezzi comprendono l'impianto di estrazione, centrifugazione e asciugatura della pasta di alghe, ma non l'impianto di estrazione dell'olio.

                        Consumi:

                        impianto 480 metri:
                        NO3 al giorno 3,15 litri
                        PO4 al giorno 1,55 litri
                        Vitamina B al mese 46,5 gr
                        Vitamina B12 al mese 0-2325 gr
                        CO² al mese 166 kg
                        Sale al litro di acqua 35 gr
                        Consumo elettrico 3 - 4 Kw/h

                        impianto 2000 metri:
                        NO3 al giorno 12,6 litri
                        PO4 al giorno 6,2 litri
                        Vitamina B al mese 186 gr
                        Vitamina B12 al mese 0-93 gr
                        CO² al mese 664 kg
                        Sale al litro di acqua 35 gr
                        Consumo elettrico 12 - 16 Kw/h

                        Un'ultima cosa: per l'estrazione delle alghe usano un flocculante.
                        Ciao!
                        Ultima modifica di gilgamesh; 05-10-2008, 23:50. Motivo: grafico rifatto

                        Commenta


                        • #72
                          Originariamente inviato da marcoghiandai Visualizza il messaggio
                          ...tre vasche ...solo in una di esse si verificava una straordinaria proliferazione di alghe,erano come piccole foglioline verde pisello ... Marco
                          Ciao,
                          forse non si trattava di alghe ma di una pianta che si chiama Lenticchia d'acqua ( Lemna minor ? ).

                          Buon lavoro da Renatore

                          Commenta


                          • #73
                            Mi spiace contraddirti ma dai preventivi che ho ricevuto io da Algaelink l'impianto di centrifugazione e asciugatura della pasta di alghe non è incluso proprio per nulla, ed una centrifuga in grado di processare la quantità di acqua di un ettaro di coltivazione costa più di 500.000 euro, e non oso neanche immaginare che mostro sia (150000 litri l'ora di prodotto da separare, quindi dovrebbe avere un flusso teorico di almeno 200000).

                            Dire poi che per riempire un ettaro servono 8 impianti da 194000 euro per un totale di 1.552.000 euro mi sembra ... meglio astenersi dal dire ciò che sembra, mai sentito nominare le economie di scala?

                            L'uso del flocculante chimico, per'altro solo nominato con la vaga frase "Alcuni dei nostri clienti usano ecc ecc" (vorrei proprio sapere quali clienti) riduce sicuramente il carico della centrifuga, tuttavia preclude la possibilità di riciclare i 3 milioni di litri di acqua giornalieri (produzione 1 ton olio al giorno) utilizzati, eppoi anche il far flocculare 3 milioni di litri d'acqua la vedo un pò tragica.

                            Originariamente inviato da eroyka
                            Ciao,
                            mi spiace contraddirti ma quei valori sono IMPOSSIBILI qui sulla terra. Diminuiscili almeno di un valore 10.

                            Inoltre considera che qualsiasi cosa aggiungi per la produzione delle alghe che non sia di derivazione solare diminuisce l'EROEI dell'olio ottenuto.

                            Le alghe sono il miglior sistema per produrre olio ma non bisogna sparare fregnacce (ovviamente non ce l'ho con te ma con chi spaccia questi valori).

                            Ciao
                            Roy
                            Purtroppo mi vedo costretto a contestare integralmente il tuo intervento.
                            In base alla duplicazione della Chlorella teorica in condizioni ottimali (3,3 volte al giorno), in base al contenuto di olio della Chlorella (40%+), in condizioni ottimali devo contraddirti perchè quei valori massimi teorici li sottoscrivo tutta la vita, ed anzi li ho anche sottostimati.

                            Purtroppo devo anche contraddirti sulla seconda parte del tuo intervento, in base ai costi di separazione delle microalghe, al volume di acqua da trattare ad una concentrazione standard dello 0,1% di Chlorella nell'acqua, ai rischi di contaminazione, le microalghe sono attualmente il PEGGIOR modo di produrre olio; non starebbe in piedi neanche se avessimo la mistura alga+acqua allo 0,1% a costo zero, solo da centrifugare e pressare, e così non è.

                            Con i Migliori Saluti

                            Commenta


                            • #74
                              Originariamente inviato da TheSandman Visualizza il messaggio
                              Mi spiace contraddirti ma dai preventivi che ho ricevuto io da Algaelink l'impianto di centrifugazione e asciugatura della pasta di alghe non è incluso proprio per nulla, ed una centrifuga in grado di processare la quantità di acqua di un ettaro di coltivazione costa più di 500.000 euro, e non oso neanche immaginare che mostro sia (150000 litri l'ora di prodotto da separare, quindi dovrebbe avere un flusso teorico di almeno 200000).

                              Dire poi che per riempire un ettaro servono 8 impianti da 194000 euro per un totale di 1.552.000 euro mi sembra ... meglio astenersi dal dire ciò che sembra, mai sentito nominare le economie di scala?

                              L'uso del flocculante chimico, per'altro solo nominato con la vaga frase "Alcuni dei nostri clienti usano ecc ecc" (vorrei proprio sapere quali clienti) riduce sicuramente il carico della centrifuga, tuttavia preclude la possibilità di riciclare i 3 milioni di litri di acqua giornalieri (produzione 1 ton olio al giorno) utilizzati, eppoi anche il far flocculare 3 milioni di litri d'acqua la vedo un pò tragica.
                              Caro Sandman,
                              Senza offesa, credo che tu ti sia proprio fissato col dover per forza centrifugare tutto il liquido del bioreattore.
                              Se così fosse i tuoi dati ti darebbero senz'altro ragione, ma permettimi di farti presente che se l'algaelink vende i suoi impianti (dice lei che li sta vendendo) questo problema l'ha sicuramente aggirato.
                              Personalmente ho notato che gli impianti algaelink sono dotati di un filtro in linea, che unito al loro sistema "esclusivo" di pulizia dei tubi permette di ottenere un filtrato di alghe non dico asciutto, ma sicuramente concentrato.
                              Lo puoi vedere su questo video:
                              YouTube - AlgaeLink® Photo-Bioreactors

                              Anche il MIT ha sviluppato un filtro simile, come si vede in questo filmato:
                              YouTube - MIT Algae Photobioreactor

                              quindi penso che mi sia lecito pensare che le alghe posano essere filtrate, in qualche modo. L'uso dei flocculanti, specie per la algaelink, lo do per certo perchè in un loro documento tecnico lo avevo visto specificato senza ombra di dubbio, ma ora non mi ricordo dove l'avevo trovato... scusami ma i bioreattori di alghe stand-alone per la produzione di biodiesel li ho scartati dai miei pensieri, pur rimanendo come complemento in impianti diversi, dove si ha a disposizione una discreta fonte di CO2 da utilizzare.

                              Riguardo le dimensioni e i costi degli impianti, i dati che ho riportato sono tutti tratti da dati ufficiali della algaelink, in parte visionabili sulla loro pagina
                              AlgaeLink | Commercial cultivation plants

                              Per i costi ho solo fatto una moltiplicazione secca, certo che se ordini 8 impianti puoi strappare qualche sconticino! Resta comunque il fatto che per ogni "lunghezza" di tubi devi accorpargli il relativo macchinario di gestione, sia per esigenze di manutenzione sia per "spezzare" il rischio di epidemie o guasti assassini. Magari potresti usare un unico contenitore per le sostanze nutrienti o per il flocculante, ma si parla di piccole economie.

                              Se vuoi spendere di meno mi sembra che il distributore indiano faccia prezzi più bassi, ecco la sua pagina di presentazione:
                              Jeruz Algaelink Photo Bio-Reactor

                              Tra l'altro qui si vede nello schema dell'impianto il filtro per la separazione delle alghe, e si cita la centrifuga alfa laval serie px come ottima per la successiva centrifugazione.

                              Comunque io resto ancora dell'idea che la soluzione migliore è quella, ancora non sviluppata il larga scala, degli ultrasuoni per la separazione immediata dell'olio, senza stare a centrifugare, essicare e a spremere le povere alghette. Mi sembra che basterebbero ultrasuoni, disoleatore e decantatore.
                              A questo proposito allego due video, il primo riguarda una prova di estrazione di olio dalle alghe in una soluzione alcolica:
                              YouTube - Algae Oil Extraction in a Water Alcohol Mix
                              questo invece il dispositivo della LG in cui pubblicizano la rottura delle membrane delle alghe:
                              YouTube - Ultrasonic algae control
                              Ok, questo è tutto, ora torno al lavoro. Mi preme comunque ribadire il mio punto di vista: se non si ha un tubo in arrivo pieno di CO2 da convertire, i bioreattori di alghe li lascio proprio stare. i numeri non mi tornano.
                              Saluti!!
                              Gu.

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                              • #75
                                Bè, visto che c'è il filtro magico... contenti tutti, e io fissato.

                                A me sembra di aver citato l'unico medoto valido per processare 3 milioni di litri di acqua giornalieri (quantità di harvesting stimata per una produzione di 1 ton di olio al giorno) e poi riciclare l'acqua.

                                Sarà ma dai documenti e dal preventivo che ho ricevuto io da algaelink non viene citato nessun filtro magico, solo una harvesting pump, ovvero una pompa che preleva la mistura di alga acqua per poi farci quello che più piace (flocculazione, centrifugazione e pressatura sono i loro consigli) il loro photobioreattore serve per la crescita, il resto del processo danno solo dei "consigli" (la flocculazione, il dryer, la centrifuga, la pressa, ecc).

                                Per quanto riguarda gli impianti che vendono... dubito ne sia stato già venduto qualcuno, solo un pazzo acquisterebbe un impianto per produrre un qualcosa, quando poi ci sono così tante incognite sul cosa farci con quel qualcosa; questo fà tornare al discorso precedente, sono impianti per la crescita delle alghe in mistura dello 0,1%, poi il resto al momento non ci è dato saperlo (aziende che hanno ricevuto decine di milioni di dollari per studiare l'argomento hanno issato bandiera bianca su questa incognita)

                                Per ciò che concerne la separazione dell'olio con gli ultrasuoni e poi decantazione...
                                processiamo ad ultrasuoni 3 milioni di litri di acqua al giorno e poi li decantiamo?

                                Il video del Mit è un video di un prototipo di impianto per la crescita, e non mi sembra evidenzi un sistema di separazione alga dall'acqua.

                                Ognuno è libero di dire ciò vuole in democrazia, ma prima di dare del fissato ad una persona che ha esposto l'unico modo reale di processare una piccola produzione di alghe, e poi riciclare l'acqua, sarebbe almeno ottimale citare un metodo altrettanto valido e comprovato, insomma, qualcosa più di un "per me la possibilità di filtrare esiste".

                                Con i Migliori Saluti

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                                • #76
                                  Originariamente inviato da TheSandman Visualizza il messaggio
                                  Ognuno è libero di dire ciò vuole in democrazia, ma prima di dare del fissato ad una persona che ha esposto l'unico modo reale di processare una piccola produzione di alghe, e poi riciclare l'acqua, sarebbe almeno ottimale citare un metodo altrettanto valido e comprovato, insomma, qualcosa più di un "per me la possibilità di filtrare esiste".
                                  Con i Migliori Saluti
                                  Chiedo venia per il "fissato", non voleva essere offensivo ma solo una scherzosa constatazione di come ritrovo in tanti 3D sempre questi tuoi dati di milioni di litri d'acqua da centrifugare.
                                  Non metto in dubbio che i tuoi dati siano sbagliati, anzi. Per centrifugare quelle quantità d'acqua bisogna avere davvero le alghe nel cervello.
                                  Degli ultrasuoni si sa solo che dovrebbero funzionare, ma ripeto non ho ancora visto un impianto che li implementi se non quelli di transesterificazione dove sembra accelerino molto la reazione. Che la algaelink venda i suoi impianti ribadisco che lo dicono loro, basta andare sui loro comunicati stampa, nei quali per inciso dicono che li hanno venduti ma che entreranno in funzione a fine 2008. sorridiamoci sopra.
                                  e riguardo al filtro mi unisco al tuo sarcasmo sul famoso "filtro magico": mostrano nei video (anche in quello del MIT, all'incirca a metà video) che riescono a separare le alghe dall'acqua con un filtro addirittura grossolano, quando fisicamente viste le dimensioni delle alghe viene davvero da chiedersi quale bacchetta magica abbiano usato per costruire quel filtro.
                                  Non vorrei essere preso per un fissato sostenitore dei bioreattori per alghe, ormai non credo più neanche alla befana.

                                  Mi dici di citare un metodo alternativo valido per la separazione delle alghe: non ce l'ho. I miei link volevano essere solo uno spunto di discussione per capire se c'era qualche speranza per questi bioreattori, uno spunto per parlare assieme di questa tecnologia e del suo ipotetico futuro. Personalmente sono ormai convinto che al momento non esistono numeri validi per prendere in considerazione un impianto del genere, ma vista la bellezza e il fascino falsamente promettente di quei bei tubi verdi merita cercare una qualche possibilità per il futuro.
                                  Si, il fascino dei bei tubi verdi uguale al fascino della gallina delle uova d'oro... ecco, diciamoci la verità.
                                  Allegri Saluti!
                                  Gu.

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                                  • #77
                                    ciao.

                                    Forse sono stato un pò precipitoso a prendermela psuer il "fissato" e devo ammettere che anche io ho subito tempo addietro il fascino dei "tubi verdi", salvo poi rendermi conto che da quando ero bambino e avevo la mia piscinetta in acciato di 4 metri x 4, il problema era sempre stato quello di ammazzarle le alghe, non di farle crescere e che una vasca (di profondità adeguata, dai 25 ai 30 cm per permettere il massimo irradiamento solare) stava ai livelli del photobioreattore, e che purtroppo i problemi erano altri.
                                    Comunque, ora faccio questo esperimento, contatto un pò di aziende che hanno postato richieste di fornitura di spirulina e chlorella e vedo che quantità necessitano, per capire meglio il mercato; Come ho già esposto in altri thread i prezzi di mercato che ho snasato (5$ kg medio per la spirulina pura) potrebbero stare far stare in ampia economicità la produzione di alga asciutta anche col mostro centrifugante. Purtroppo dimentichiamoci il prodotto energetico, per quello mi piace di più il giacinto, che ora vedrò di studiare un pò.
                                    (ma è una pianta che mette le radici in terra? quale sarebbe il suo ambiente ideale di coltura controllata, a che temperatura muore? rispondi magari sul suo thread dedicato)

                                    Vi allego un link dove trovare video di una produzione artigianale di spirulina.
                                    SpirulinaSource.com | Spirulina Movies
                                    Saluti

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                                    • #78
                                      Originariamente inviato da gilgamesh Visualizza il messaggio
                                      Degli ultrasuoni si sa solo che dovrebbero funzionare, ma ripeto non ho ancora visto un impianto che li implementi se non quelli di transesterificazione dove sembra accelerino molto la reazione.
                                      Basta fare una ricerca semplicissima "cavitation reactor" cerca immagini

                                      Funziona anche per l'estrazione dell'olio dalle alghe, ho personalmente fatto dei test e a seguito è diventato un sistema industriale che oggi viene commercializzato (senza troppe pubblicità).

                                      Il sistema è molto semplice, si utilizza un idrociclone che separa l'acqua dalle alghe (l'acqua viene riutilizzata senza problemi), rimane circa un 30-40% di acqua, più che sufficiente per poter inserire questa pappa (abbastanza liquida) in un "reattore di cavitazione meccanico" alias pompa idrosonica alias caldaia idrosonica...

                                      Si comincia ad estrarre la miscela in continuo quando raggiunge e supera la temperatura di 85°C, per semplice decantazione si separa l'acqua dall'olio e dal residuo (non secco), il residuo poi viene ulteriormente spremuto con una semplice pressa e a seguito ulteriore decantazione (c'è ancora un 10% circa di acqua).

                                      Quindi non sono gli ultrasuoni ad estrarre l'olio dalle alghe ma il fenomeno prodotto dagli stessi e cioè la cavitazione!!!

                                      Qualcuno vuole un po di olio da alghe???
                                      una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                      • #79
                                        Originariamente inviato da Armando de Para Visualizza il messaggio
                                        Basta fare una ricerca semplicissima "cavitation reactor" cerca immagini

                                        Funziona anche per l'estrazione dell'olio dalle alghe, ho personalmente fatto dei test e a seguito è diventato un sistema industriale che oggi viene commercializzato (senza troppe pubblicità).

                                        Il sistema è molto semplice, si utilizza un idrociclone che separa l'acqua dalle alghe (l'acqua viene riutilizzata senza problemi), rimane circa un 30-40% di acqua, più che sufficiente per poter inserire questa pappa (abbastanza liquida) in un "reattore di cavitazione meccanico" alias pompa idrosonica alias caldaia idrosonica...

                                        Si comincia ad estrarre la miscela in continuo quando raggiunge e supera la temperatura di 85°C, per semplice decantazione si separa l'acqua dall'olio e dal residuo (non secco), il residuo poi viene ulteriormente spremuto con una semplice pressa e a seguito ulteriore decantazione (c'è ancora un 10% circa di acqua).

                                        Quindi non sono gli ultrasuoni ad estrarre l'olio dalle alghe ma il fenomeno prodotto dagli stessi e cioè la cavitazione!!!

                                        Qualcuno vuole un po di olio da alghe???
                                        Perdonami, ma è una presa in giro ?
                                        Serve una centrifuga e serve una pressa.
                                        Con queste due cose già estraggo l'olio... ed è un processo antieconomico.
                                        Tu vuoi aggiungere un ulteriore passaggio industriale (o meglio due, cavitazione e decantazione) e stare in economia?
                                        Che poi a questo punto, visto che devo comunque centrifugare sempre i famosi 3 milioni di litri d'acqua al giorno (per la solita ipotetica produzione di 1 ton di olio al giorno) , e mi rimane una miscela al 40%, quindi mi ritrovo ancora la melma da processare a ultrasuoni (stoccare, cavitazionare nel reattore, decantare, riciclare l'acqua).
                                        E poi si deve anche ripressare il residuo.
                                        A questo punto utilizzo una centrifuga migliore che me la dà all'8% la miscela, già pronto per la pressa.
                                        Qualcosa non mi torna.

                                        Con i Migliori Saluti

                                        Saluti

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                                        • #80
                                          Perdonato...
                                          Ma non ti prendo in giro.

                                          L'idrociclone funziona con mezzo bar di pressione, il cavitatore produce 100 l/h di olio a 8800 kcal kg con soli 8 kW, alghe del tipo Brauni.

                                          La concentrazione normalmente raggiunta è del 4% e non del 0,1%, in via sperimentale ho visto raggiungere concentrazioni superiori al 20% (mi hanno riferito anche un 40%, ma fino a che non lo vedo...), difficile per il momento da riprodurre in scala industriale anche se ci sto provando.

                                          Scusami, ma mi sorge un dubbio, ma tu riporti informazioni lette in rete o da tue esperienze personali e dirette???

                                          Nel primo caso capisco, nel secondo capisco che non hai abbastanza esperienza, l'idrociclone sai come funziona e in base a quale principio separa acqua e alghe?

                                          Un reattore a cavitazione MECCANICO sai come funziona e in base a quale principio?

                                          Ho letto molti interventi nel forum e molte cose sono state un po (passami il termine) "sparate"...

                                          C'è molta differenza tra un POUNDS e un PBR WELLS o un TUBOLAR, sia come produttività sia come consumi sia come spazio occupato.....

                                          Quindi non capisco come puoi affermare che il processo è antieconomico visto che probabilmente non hai esperienza in merito.
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                                          una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                          • #81
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                                            Perdonato...
                                            Ma non ti prendo in giro.

                                            L'idrociclone funziona con mezzo bar di pressione, il cavitatore produce 100 l/h di olio a 8800 kcal kg con soli 8 kW, alghe del tipo Brauni.

                                            La concentrazione normalmente raggiunta è del 4% e non del 0,1%, in via sperimentale ho visto raggiungere concentrazioni superiori al 20% (mi hanno riferito anche un 40%, ma fino a che non lo vedo...), difficile per il momento da riprodurre in scala industriale anche se ci sto provando.

                                            Scusami, ma mi sorge un dubbio, ma tu riporti informazioni lette in rete o da tue esperienze personali e dirette???

                                            Nel primo caso capisco, nel secondo capisco che non hai abbastanza esperienza, l'idrociclone sai come funziona e in base a quale principio separa acqua e alghe?

                                            Un reattore a cavitazione MECCANICO sai come funziona e in base a quale principio?

                                            Ho letto molti interventi nel forum e molte cose sono state un po (passami il termine) "sparate"...

                                            C'è molta differenza tra un POUNDS e un PBR WELLS o un TUBOLAR, sia come produttività sia come consumi sia come spazio occupato.....

                                            Quindi non capisco come puoi affermare che il processo è antieconomico visto che probabilmente non hai esperienza in merito.
                                            Grande Armando,
                                            in un attimo la nebbia si dirada e dai corpo alle supposizioni.
                                            Da mesi cerco almeno un litro di olio da alghe per analizzarlo ( mi andrebbe benissimo l'avessi già fatto tu ). Se lo procuri pago io le analisi al SSOG

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                                            • #82
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                                              Il BB può autoflocculare quando raggiunge la sua concentrazione critica (che poi è sempre dello 0,1%), ed aumentare la concentrazione (e anche la dimensione) in situazioni di sofferenza/premorte raggiungendo anche quelle concentrazioni, tuttavia:

                                              -Il BB sicuramente, viste le sue concentrazioni durante la fase sofferenza, è di più economica separazione dall'acqua ma è attualmente ignoto se queste maxiconcentrazioni che raggiunge nella sua fase di sofferenza in piccolissime coltivazioni controllate le raggiungerebbe anche in produzioni massicce..
                                              -Il BB si moltiplica molto meno rapidamente della chlorella.
                                              (una volta ogni 4 giorni) in situazione ottimale, e per situazione ottimale intendiamo sempre una concentrazione dello 0,1% più tutti i nutrienti.
                                              - Quando inizia ad autoflocculare (per raggiungere le concentrazioni che dicevi) diminuisce ancora di più la moltiplicazione, fino ad interromperla, essendo questa una situazione di sofferenza.
                                              -I valori di produzione teorica del BB sono di diverse decine di volte inferiori a quelli della chlorella
                                              -Mentre la chlorella viene coltivata anche in produzioni massive (non a fini energetici) per fini alimentari/cosmetici, il BB viene coltivato in piccolissimi reattori indoor (qualche decina di litri o meno) a scopi medicali (o di ricerca) perchè molto più delicati.
                                              - Non ho notizie di produzioni massive di BB nel mondo a differenza di spirulina e chlorella.

                                              Ora a me sorge un dubbio.
                                              Io ho espressamente e più volte riportato che i dati a cui mi riferisco si basano su una produzione teorica di chlorella, l'unica microalga ATTUALMENTE producibile su larga scala.
                                              Tu attacchi velatamente ciò che dico, e sempre velatamente mi dai della persona che parla per "sentito dire" ma non SUI MIEI DATI e sull'unica microalga attualmente prodotta in massa (ti ricordo che, ai fini energetici, serve una produzione di massa).
                                              Tiri in ballo un alga diversa, con caratteristiche diverse che non è mai stata prodotta in massa, solo in laboratorio... e che ovviamente fà sembrare tutto ciò che ho scritto delle boiate inenerrabili.
                                              Mi viene semplicemente da chiedermi... Cui Prodes?.
                                              Continui poi dicendomi "Se non conosci il processo, come fai a dire che è antieconomico?"
                                              Torno qui a ripeterti che io ho valutato (con i miei mezzi) la fattibilità della produzione a fini energetici dell'unica microalga per la quale attualmente è abbozzabile un processo industriale di produzione, se vuoi contestarmi ciò che ho scritto sulla antieconomicità della chlorella a fini energetici, prego, sono tutto orecchie. Sicuramente non ho operato una critica al processo di produzione industriale del B. Brauni perchè, semplicemente, allo stato attuale non esiste.

                                              X Sulzer1, è possibile ordinare colonie vive di Spirulina, Chlorella e BB a meno di 200 euro, se ti interessa riusumo il link.

                                              Con i Migliori Saluti
                                              Ultima modifica di TheSandman; 20-10-2008, 15:20.

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                                              • #83
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                                                Grande Armando,
                                                in un attimo la nebbia si dirada e dai corpo alle supposizioni.
                                                Da mesi cerco almeno un litro di olio da alghe per analizzarlo ( mi andrebbe benissimo l'avessi già fatto tu ). Se lo procuri pago io le analisi al SSOG
                                                Posso fare un po di più (forse), ti invio a mezzo DHL o vieni a trovami la settimana prox. (sono all'estero ora), panello secco, olio da alghe e olio prodotto da biocrakking (gassifico le alghe, il gas prodotto viene arricchito con idrogeno [è un sottoprodotto del calore residuo quindi non costa nulla] e poi il tutto in presenza di particolari catalizzatori diventa liquido, nel liquido sono presenti benzina gasolio etc...in varie percentuali...

                                                Per olio e panello da alghe non ci sono problemi te ne posso dare quanto ne vuoi, per l'olio prodotto da biocrakking sto facendo dei test proprio in questi giorni e non sono sicuro di riuscere a portarlo in Italia senza avere problemi in dogana...ma con 50 € di mancia...vediamo al mio ritorno....

                                                Mi interessano le analisi dell'SSOG, le confronteremo con altre analisi che ho già fatto.

                                                A presto
                                                una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                                • #84
                                                  [QUOTE=TheSandman;118880810]Bè, visto che c'è il filtro magico... contenti tutti, e io fissato.
                                                  Con i Migliori Saluti
                                                  Ciao Sand, io non mi permetto più di dare del niente a nessuno , neanche alle domande per non determinare l'acidosi in qualche post adolescente problematico.
                                                  Ti ringrazio per l'offerta di alghe ma l'ultima volta che ne ho coltivate , facevano parte di un kit allegato al piccolo biologo regalatomi a Natale 1000 anni fa e mio nonno divenne una furia perchè gli impestai la vasca dei pesci rossi nel giardino di Nervi.
                                                  Torniamo agli Idrocicloni. Non li ho mai utilizzati sulle alghe ma ovunque ho potuto sugli impianti di lavorazione e selezione di inerti li ho utilizzati per sostituire macchine a coclea e decantatori a cono inverso. Al di là delle usure che sicuramente erano superiori a quelle delle macchine tradizionali ( ma separavano acqua e sabbia silicea) il fattore di disidratazione era 1 a 10. In un vecchio impianto sul Po a Casale , 3 idro in serie permisero di selezionare 3 diverse classi granulometriche in un intervallo di 7 mm e di evitare di buttare nelle vasche di decantazione dei fanghi migliaia di ton di preziosa sabbia ogni anno.Il ciclone è regolabile in maniera semplicissima variando velocità e portata del liquido da separare per cui anche se mi pareva difficile utilizzarlo su una sospensione così leggera rispetto alla pietra potrebbe funzionare.
                                                  Più volte hai parlato di flocculanti e dell'impossibilità di riutilizzare l'acqua dopo averli usati. Io ricordo che sempre nell'ambito che citavo prima iniziammo a usarli nelle vasche ed erano prodotti più dannosi dei fanghi che la legge Merli non ci permetteva di scaricare, a base di cianuri e cianati. Adesso mi risulta che adoperino resine anioniche e cationiche che flocculano anche l'acqua potabile che servono gli acquedotti. Son nozioni raffazzonate nei ricordi e non voglio dar lezioni a nessuno ma sei sicuro che i flocculanti inquinino l'acqua?

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                                                  • #85
                                                    [QUOTE=Sulzer1;118881659][QUOTE=TheSandman;118880810]Bè, visto che c'è il filtro magico... contenti tutti, e io fissato.
                                                    Con i Migliori Saluti
                                                    Ciao Sand, io non mi permetto più di dare del niente a nessuno , neanche alle domande per non determinare l'acidosi in qualche post adolescente problematico.
                                                    Ti ringrazio per l'offerta di alghe ma l'ultima volta che ne ho coltivate , facevano parte di un kit allegato al piccolo biologo regalatomi a Natale 1000 anni fa e mio nonno divenne una furia perchè gli impestai la vasca dei pesci rossi nel giardino di Nervi.
                                                    Torniamo agli Idrocicloni. Non li ho mai utilizzati sulle alghe ma ovunque ho potuto sugli impianti di lavorazione e selezione di inerti li ho utilizzati per sostituire macchine a coclea e decantatori a cono inverso. Al di là delle usure che sicuramente erano superiori a quelle delle macchine tradizionali ( ma separavano acqua e sabbia silicea) il fattore di disidratazione era 1 a 10. In un vecchio impianto sul Po a Casale , 3 idro in serie permisero di selezionare 3 diverse classi granulometriche in un intervallo di 7 mm e di evitare di buttare nelle vasche di decantazione dei fanghi migliaia di ton di preziosa sabbia ogni anno.Il ciclone è regolabile in maniera semplicissima variando velocità e portata del liquido da separare per cui anche se mi pareva difficile utilizzarlo su una sospensione così leggera rispetto alla pietra potrebbe funzionare.
                                                    Più volte hai parlato di flocculanti e dell'impossibilità di riutilizzare l'acqua dopo averli usati. Io ricordo che sempre nell'ambito che citavo prima iniziammo a usarli nelle vasche ed erano prodotti più dannosi dei fanghi che la legge Merli non ci permetteva di scaricare, a base di cianuri e cianati. Adesso mi risulta che adoperino resine anioniche e cationiche che flocculano anche l'acqua potabile che servono gli acquedotti. Son nozioni raffazzonate nei ricordi e non voglio dar lezioni a nessuno ma sei sicuro che i flocculanti inquinino l'acqua?
                                                    Infine , se ricordi qualche post fa ( non so più dove perchè seguendo l'adolescente non mi raccapezzo più di quante discussioni ci sono che trattano lo stesso argomento) ti avevo accennato che vista l'intuizione che avevi di utilizzare gli ultrasuoni per rompere la membrana della cellula per estrarre l'olio , l'ideale era una pompa ultrasonica. Armando ha confermato che è il sistema che han testato
                                                    Gu

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                                                    • #86
                                                      Originariamente inviato da Armando de Para Visualizza il messaggio
                                                      Perdonato...
                                                      Ma non ti prendo in giro.

                                                      L'idrociclone funziona con mezzo bar di pressione, il cavitatore produce 100 l/h di olio a 8800 kcal kg con soli 8 kW, alghe del tipo Brauni.

                                                      La concentrazione normalmente raggiunta è del 4% e non del 0,1%, in via sperimentale ho visto raggiungere concentrazioni superiori al 20% (mi hanno riferito anche un 40%, ma fino a che non lo vedo...), difficile per il momento da riprodurre in scala industriale anche se ci sto provando.

                                                      Scusami, ma mi sorge un dubbio, ma tu riporti informazioni lette in rete o da tue esperienze personali e dirette???

                                                      Nel primo caso capisco, nel secondo capisco che non hai abbastanza esperienza, l'idrociclone sai come funziona e in base a quale principio separa acqua e alghe?

                                                      Un reattore a cavitazione MECCANICO sai come funziona e in base a quale principio?

                                                      Ho letto molti interventi nel forum e molte cose sono state un po (passami il termine) "sparate"...

                                                      C'è molta differenza tra un POUNDS e un PBR WELLS o un TUBOLAR, sia come produttività sia come consumi sia come spazio occupato.....

                                                      Quindi non capisco come puoi affermare che il processo è antieconomico visto che probabilmente non hai esperienza in merito.
                                                      Un saluto a tutti....
                                                      rovistando in rete ho trovato il sito della spectech Special Technologies: Science and production assosiation

                                                      dove utilizzano nuovi sistemi a cavitazione + impulsi magnetici ad alta frequenza.... per la produzione di biodiesel

                                                      data l'ignoranza in materia.... chiedo lumi agli esperti del forum.

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                                                      • #87
                                                        Originariamente inviato da sax Visualizza il messaggio
                                                        Un saluto a tutti....
                                                        rovistando in rete ho trovato il sito della spectech Special Technologies: Science and production assosiation

                                                        dove utilizzano nuovi sistemi a cavitazione + impulsi magnetici ad alta frequenza.... per la produzione di biodiesel

                                                        data l'ignoranza in materia.... chiedo lumi agli esperti del forum.
                                                        In quel caso la pompa a ultrasuoni viene utilizzata come reattore per accelerare la reazione di esterificazione, diciamo la fase dopo , Armando però ci proietta in un mondo in cui l'esterificazione si relega nei garages di coloro che vogliono produrselo autonomamente perchè dice che addirittura stanno già utilizzando la biomassa solida per produrre biocarburanti di terza generazione

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                                                        • #88
                                                          Originariamente inviato da TheSandman Visualizza il messaggio
                                                          I dati che ho riportato parlano della chlorella, i tuoi del BB, sono due microalghe completamente diverse, tuttavia la prima, quella che cito io, è stata anche prodotta in diverse tonnellate/anno, il Brauni non direi proprio........................................... ..................
                                                          .................................................. .....................................Ora a me sorge un dubbio.
                                                          Io ho espressamente e più volte riportato che i dati a cui mi riferisco si basano su una produzione teorica di chlorella, l'unica microalga ATTUALMENTE producibile su larga scala.
                                                          Tu attacchi velatamente ciò che dico, e sempre velatamente mi dai della persona che parla per "sentito dire" ma non SUI MIEI DATI e sull'unica microalga attualmente prodotta in massa (ti ricordo che, ai fini energetici, serve una produzione di massa).
                                                          Tiri in ballo un alga diversa, con caratteristiche diverse che non è mai stata prodotta in massa, solo in laboratorio... e che ovviamente fà sembrare tutto ciò che ho scritto delle boiate inenerrabili.
                                                          Mi viene semplicemente da chiedermi... Cui Prodes?.
                                                          Continui poi dicendomi "Se non conosci il processo, come fai a dire che è antieconomico?"
                                                          Torno qui a ripeterti che io ho valutato (con i miei mezzi) la fattibilità della produzione a fini energetici dell'unica microalga per la quale attualmente è abbozzabile un processo industriale di produzione, se vuoi contestarmi ciò che ho scritto sulla antieconomicità della chlorella a fini energetici, prego, sono tutto orecchie. Sicuramente non ho operato una critica al processo di produzione industriale del B. Brauni perchè, semplicemente, allo stato attuale non esiste.
                                                          Con i Migliori Saluti
                                                          Assolutamente nessun attacco velato e mi scuso se hai percepito questo.

                                                          Non accetto però che si traggano delle conclusioni del tipo "antieconomico" solo sulla base di una ricerca in internet, perdonami ma se ti becchi del superficiale te lo meriti e se non tutto viene spiegato in internet un motivo ci sarà, penso che non te lo devo spiegare.

                                                          Ho volutamente specificato la tipologia di alga BB perchè conscio della difficoltà di coltivazione, ma ottenuto il risultato più difficile il resto è accademia, non sei d'accordo?

                                                          Mai sentito palare di "SELEZIONE GENETICA"?

                                                          Comunque specifico, chlorella et all si separano dall'acqua e si spremono con lo stesso sistema e non è assolutamente antieconomico.

                                                          Ho letto da qualche parte qui nel forum che la gassificazione della chlorella ha gli stessi problemi della gassificazione della biomassa in genere, specifico anche questa se vuoi, il problema del gas sporco non esiste, anzi è ricchissimo d'idrogeno e funziona molto bene in turbina.

                                                          E per finire la chlorella non è l'unica alga oggi prodotta massivamente, la produzione attuale di spirulina supera di molte unità la produzione di chlorella, se vuoi esiste anche la spirulina che produce olio fino al 32% in peso ed è già in produzione massiccia, roba leggermente modificata .

                                                          Ti prego di non leggermi come un attacco velato o non velato, semplicemente ti specifico che quello che scrivi è sbagliato, perchè ovviamente ti mancano informazioni più dettagliate, non perchè sei un cretino anzi....

                                                          Per tornare alla antieconomicità, ti racconto anche questa che però non ho ancora verificato (nei prox. giorni), hai mai visto un impianto di spremitura tradizionale con le fornelle per girasole o colza?

                                                          Sai che prima di passare alla spremitura il prodotto viene umidificato?

                                                          Ecco sembra che sia stata effettuata una prova e che sia andata a buon fine, hanno mescolato le alghe in questi giorni con la colza e poi hanno spremuto il tutto...ripeto che andrò a verificare...

                                                          Lascio alla tua fantasia immaginare il resto e i risvolti di questa semplice applicazione.
                                                          una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                                          • #89
                                                            Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                                            In quel caso la pompa a ultrasuoni viene utilizzata come reattore per accelerare la reazione di esterificazione, diciamo la fase dopo , Armando però ci proietta in un mondo in cui l'esterificazione si relega nei garages di coloro che vogliono produrselo autonomamente perchè dice che addirittura stanno già utilizzando la biomassa solida per produrre biocarburanti di terza generazione


                                                            Bravo!!!
                                                            Esattamente questo, carburanti di terza generazione

                                                            Non ci sono solo adolescenti e smanettoni...hehehe

                                                            Stiamo lavorando anche alla quarta generazione con nanobatteri (direttamente petrolio da acqua e CO2), ma non andiamo OT o ci bannano ;-)
                                                            una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                                            • #90
                                                              In effetti l'autoflocculazione che si verifica con il B Brauni può risolvere diversi problemi relativi al quesito "economicità della produzione di biomassa algale a fini energetici", attendiamo l'inustrializzazione del processo.

                                                              Se alcuni dei miei dati li interpreti superficiali è forse perchè tu hai letto superficialmente i miei post. Io non ho mai voluto dimostrare che la produzione di alghe sia antieconomica, ma ho voluto dimostrare che attualmente produrre alghe a fini energetici è antieconomico, andiamo per gradi.
                                                              Mi citi che l'alga attualmente prodotta in massa è la spirulina, e questo è già noto a tutti, ma ovviamente anche tu sai che questa produzione in massa di spirulina non è a fini energetici.
                                                              Ora, partendo dal presupposto che:
                                                              - l'olio di palma crude viene OGGI scambiato sulla borsa malaysiana a 1650 MYR/TON (349 euro tonnellata) e che i futures fino al 2010 si scambiano massimo a 1750 MYR
                                                              - La spirulina, proprio perchè è più grande e si separa più facilmente, viene venduta all'ingrosso tra i 5 e gli 8 $ al chilo, essiccata.
                                                              - La Chlorella viene venduta a circa 10$-12$ al chilo.
                                                              -Il B. Brauni non ne ho idea, ma secondo me supera i 100 $ al chilo, così a naso.
                                                              - Le analisi che ho io dell'olio di chlorella dimostrano che è assimilabile a quello di palma ai fini energetici (è più ricco di omega quindi migliore per l'alimentazione umana)

                                                              Sulla base di quanto affermato precedentemene (libero di contestarmelo, sia chiaro):
                                                              -quanto siamo vicini ad abbattere i costi di produzione e raffinazione delle alghe per poter vendere l'olio prodotto a 349 euro per tonnellata e stare in economicità, contro i 5000 dollari a tonnellata a cui attualmente viene venduta la spirulina essiccata e in 10000 della chlorella?
                                                              - quanto siamo vicini a ciò che affermo io, ovvero che attualmente "la produzione di biomassa algale a fini energetici è altamente antieconomica", secondo te da che parte propende la bilancia?

                                                              Tornando al tuo "Mai sentito parlare di selezione genetica", se leggi NON SUPERFICIALMENTE il mio thread dal titolo "Ho eseguito uno studio esplorativo bla bla", vedi che io invoco proprio la genetica come possibile soluzione del problema, per avere un alga più grande e con più olio.

                                                              Con i Migliori Saluti

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