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biochar, carbone con finalità agricole

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  • #61
    crediti per la CO2 non emessa...

    mmm...
    grazie del link. sara' il caso di approfondire le ricerche. avevo trovato altri enti NON meno fumosi... alla faccia di tutti i pirogassificatori che producendo biochar NON ne producono di fumo!!! come fanno questi a quantificare la CO2 non emessa... piantando alberi???
    li piantano piccoli giustamente poi questi crescono continuando ad assorbire CO2.
    quindi il *loro* conto e' in base a cosa??? alla CO2 che gli alberi piccoli NON hanno ancora assorbito???

    bisogna spiegargli la questione dei pesi atomici:
    C = 12, O = 16
    CO2 = 44

    peso percentuale del C sul totale del CO2 = 27,27%

    percio' interrando 272 kg di biochar una tonnellata di CO2 e' tolta per i prossimi (almeno) mille anni...

    e' come guidare a metano: bisognerebbe essere pagati per farlo!!!

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    • #62
      Originariamente inviato da MuccaGialla Visualizza il messaggio
      mmm...
      grazie del link. sara' il caso di approfondire le ricerche. avevo trovato altri enti NON meno fumosi...
      forse questi sembrano disponibili a rispondere più concretamente...
      File allegati
      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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      • #63
        La scorsa settimana a Roma a Zero Emission ci sono state più conferenze sull'argomento . Forse l'approccio più realista è quello dell'ultimo post di Biomassoso. Le industrie italiane sino ad ora hanno fatto da sole inventandosi cose come le assimilabili. Una cementeria ha fermato una centrale a vapore con le caldaie BTZ ( non conveniva più per i bassi rendimenti) e conteggia come crediti di carbonio il BTZ non bruciato , anche se la EE che consuma viene da una ENEL a carbone. Un altra cementeria va a CDR e li conteggia come CO2 risparmiata. Siamo il paese del fai da te. La proposta di Carbomark non mi sembra molto dissimile da quella fatta da altri, è comunque chiara. Si tratta di trovare un organismo certificatore del processo e un soggetto che commercializzi i certificati senza tenersi tutto il valore di mercato degli stessi.

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        • #64
          ben tornato caro sulzer, e al riguardo tutti in italia si arrangiono e sono anche contenti di farlo, saluti

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          • #65
            Ah ah, iGordi,n questo ambito il verbo potrebbe essere interpretato in maniera diversa.....Per Mucca Gialla .Comunque una volta trovato il modo di certificare l'anidride carbonica risparmiata , i certificati possono essere venduti fuori dal paese delle assimilabili. Nel resto del mondo il calcolo non si basa sul mero quantitativo di carbonella che interreresti, quello è il metodo che stanno cercando e certamente riusciranno a far valere Scaroni e assimilabili con il pompaggio sottoterra dei gas di scarico delle centrali. In un processo complesso come una filiera agroalimentare o silviculturale sono diversi i punti in cui intervenire per ridurre le emissioni e di conseguenza certificare il risparmi di CO2.Come è già successo per il settore energetico, temo che coloro che potrebbero dedicarsi alla opportunità derivante da questo settore in Italia, non saranno capaci di unirsi e finirà tutto nelle mani di qualche speculatore s.........o il settore. O stavolta saremo più "fattivi"

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            • #66
              Biomasse: bando POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013
              OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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