Stufette a biomassa e biochar - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Stufette a biomassa e biochar

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Originariamente inviato da MAXTHEBOSS Visualizza il messaggio
    S (Lui) continua ad averne stima mi ha detto che da quando si è avuto il sisma si è ritrasferito ad haiti dove sta fornendo in ORG stufette ai locali ma dice Lui che sta facendo tutto perchè ci crede veramente e non per tornaconto... °°°°°° Miglietta sarebbe bello poterlo avere con noi a spiegarci tante cose interessanti non lo credi anche Tu biomassoso ??
    Certamente sarebbe il benvenuto, poi non metto sicuramente in dubbio l'onestà del NAT ed il suo spirito filantropico, solo che qualche spiegazione a coloro che han cacciato i "piccioli" la dovrebbe pur dare prima o poi, direttamente o per interposta persona!

    Per l'accrocchio vedi anche l'ANILA stove....
    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

    Commenta


    • Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
      solo che qualche spiegazione a coloro che han cacciato i "piccioli" la dovrebbe pur dare prima o poi, direttamente o per interposta persona!

      Per l'accrocchio vedi anche l'ANILA stove....
      di questo ne sono convinto anche io non può prendersi in giro la gente e pensare di continuare a fare il filantropico per cui prima di ritornare a parlare publicamente dovrebbe quanto meno risolvere tutte le cose mal fatte che ha lasciato.

      di accrocchi come li chiami scherzosamente Tu ce ne sono tanti ed alcuni anche molto ben fatti e progettati fra questi anche quelli del nostro amico daniels che deve darci ancora risposta io credo però che il passo successivo dopo avere visto ed ammirato il giocattolino bellissimo e di grande impatto per un bella grigliata con gli amici sia quello di:
      1) provare ad esaminare partendo dal piccolo giocattolino i problemi che esso presenta: ad esempio possibilità di caricare nuova materia da gassificare ed estrarre il biochar prodotto senza interrompere il procedimento di gassificazione, e cosi via;
      2) capire se sia possibile arrivare alla costruzione di una caldaia a gassificazione da potere usare per piccoli usi civili o agricoli (acqua calda sanitaria riscaldamento per stalle o serre etc.)
      3) individuare quali sono le reali potenzialità del Biochar prodotto da un impianto del genere quale materiale di scarto può essere usato per ottenere del biochar che possa avere un valore commerciale e nello stesso tempo possa sostituire i concimi chimici ....
      ecco secondo me cosa si dovrebbe cercare di fare per far si che la cosa possa evere un futuro.
      è chiaro che quello di cui parlo dovrebbero esserci strutture diverse di un forum a farlo ma perchè non possiamo parlarne anche noi ??

      Commenta


      • Max, una precisazione , il biochar che nella applicazione della " terra preta" apre grandi scenari di rinaturalizzazione , non è un fertilizzante tout court. Non sostituisce l'uso dei fertilizzanti chimici o naturali . la sua funzione , a parte l'importante " carbon segregation " è quella di migliorare le caratteristiche chimico fisiche del suolo e consentire un minor utilizzo di irrigazione e di fertilizzanti . Ma non è un fertilizzante

        Commenta


        • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
          il biochar che nella applicazione della " terra preta" apre grandi scenari di rinaturalizzazione , non è un fertilizzante tout court. Non sostituisce l'uso dei fertilizzanti chimici o naturali . la sua funzione , a parte l'importante " carbon segregation " è quella di migliorare le caratteristiche chimico fisiche del suolo e consentire un minor utilizzo di irrigazione e di fertilizzanti . Ma non è un fertilizzante
          Sulzer è chiaro che Biochar non vuol dire fertilizzante tout court ma da più parti leggo (siti specializzati in agricoltura specie del tipo biologico) che se opportunamente aggiunto di altre sostanze organiche potrebbe essere (si in quel caso) sostituito ad altri tipi di concimazione chimica.
          Oltretutto il fatto che la sua porosità permetta una ritenzione idrica che rende più idratato il terreno in cui vanno a farsi le coltivazioni rende maggiormente fertili anche siti poco avvezzi alle colture.
          Giusto ??

          Commenta


          • Nell'attesa che il Prof. Miglietta decida (o ne abbia il tempo) di entrare a parlare con noi nel forum intanto Vi riporto quanto mi ha riferito nell'ultima mail che mi ha inviato:

            R: BIOCHAR E GASSIFICAZIONE COSA E' SUCCESSO ?'
            Caro Massimo,
            le nostre prove con Biochar stanno dando risultati interessanti. Abbiamo osservato nel 2008 un significativo aumento produttivo in frumento duro (presto verranno pubblicati i dati sulla rivista Italian Journal of Agronomy) ed il risultato è stato confermato nel 2009. Positivi anche i primi dati di applicazioni in un vigneto dell'Italia Centrale. Al momento stiamo espandendo le indiagini al riso (Vercelli) e a piccole aziende che si sono offerte di sperimentare vari tipi di biochar. L'associuazione ICHAR sta promuovendo vari studi presso i suoi associati. Gli aspetti economici e normativi sono ancora molto complessi e saranno oggetto di attente analisi ed iniziative nei prossimi mesi. E' prevista una iniziativa LCA (Life Cycle Assessment) a scala europea, se il nostro Progetto EuroChar verrà finanziato dalla Commissione Europea (le prospettive sono ottime, al momento).

            Per quanto riguarda Nathaniel Mulcahy e Worldstove, non ritengo che il prezzo richiesto per una stufa da ricerca sia esagerato. L'azienda ha investito molto per arrivare ai risultati che ha ottenuto e questi prezzi tengono anche conto dei costi sopportati. E' evidente, come già le ho scritto, che Nat ha una grande attenzione verso i PVS; cosa che lo tiene molto occupato e che forse è la causa di diverse lamentele che ho udito. Ma la persona è sicuramente di grandissima onestà ed ha un forte impegno sociale.

            Sulla gassificazione / pirolisi infine, io osservo che molte aziende stanno proponendo diversi sistemi: Questo è un fatto positivo, anche se sarebbe necessaria, a questo punto, una forte iniziativa di benchmarking per mettere un po' d'ordine nel settore. Tutti i produttori che ho conosciuto sono motivati e competenti, ma mancano dati certi di riferimento in un settore che è ancora nella sua infanzia. Non vi è dubbio però, come anche lei nota, che il settore è in grande fermento e che l'integrazione fra sistemi rurali e produzione di energia sia un'area prioritaria da non sottovalutare negli investimenti. Sarà però necessaria molta attenzione per evitare sbagli ed abbagli clamorosi.

            Cari saluti anche a lei, a presto
            Franco Miglietta

            Commenta


            • è finito tutto cosi ?? nessun ulteriore interesse ??
              ok come volete farò da solo

              Commenta


              • Pirolisi in continuo.

                [QUOTE=MAXTHEBOSS;119064204]è finito tutto cosi ?? nessun ulteriore interesse ??


                Almeno da parte mia l'interesse c'e'.
                Partendo dal principio della "Lucia stove",mitica nella sua semplicita', ma fine a se stessa per i motivi in precedenza discussi,
                ho realizzato uno studio che dovrebbe risolvere il problema di fondo della discontinuita' dell'energia prodotta.
                Il sitema assicura la pirolizzazione in continuo di notevoli volumi di biomassa pirolizzabile.
                La macchina, ancora a livello di studio, eroga una potenza proporzionale alle sue dimensioni di progetto,quindi adattabile a diversi utilizzi.
                Il carico della biomassa(anche di notevole pezzatura),e lo scarico del biochar sono automatizzati.
                In sintesi il sistema produce syngas e biochar.
                C'e' ancora un problema da risolvere che riguarda l'innesco di combustione,ma e' sicuramente risolvibile.
                Rimane da definire l'utilizzo dell'energia prodotta,ma questa e' un'altra storia.
                A tal proposito mi piacerebbe leggere i pareri e i suggerimenti dei vari esperti che frequentano questo nostro forum.

                Commenta


                • anche io sono qui pronto per ulteriori approfondimenti. Ritengo però che più che il carico e lo scarico della stufa , cosa sicuramente da risolvere, sia più importante concentrarsi sulla qualità del biochar che dipende ( oltre che dal materiale di partenza) dalla regolazione del processo di pirolisi. Mi spiego meglio : produrre un biochar con ph neutro non è così facile come sembra, in un attimo la gassificazione piò sfuggire di mano e cominciare ad incenerire il carbone rendendolo veramente molto caustico. Sto provando vari materiali e varie pellettizzazioni. Per quanto riguarda il carico e lo scarico sappaiate che se allungate i tubi di una lucia stove fino a 80 cm la carica dura quasi 5 ore.
                  Sono molto interessato comunque a progetti alternativi e soprattutto alla loro realizzazione.

                  Commenta


                  • Originariamente inviato da carlofds Visualizza il messaggio
                    anche io sono qui pronto per ulteriori approfondimenti. Sto provando vari materiali e varie pellettizzazioni. Per quanto riguarda il carico e lo scarico sappaiate che se allungate i tubi di una lucia stove fino a 80 cm la carica dura quasi 5 ore.
                    Sono molto interessato comunque a progetti alternativi e soprattutto alla loro realizzazione.

                    Molto interessanti le tue affermazioni, e sei il benvenuto se vorrai collaborare.Come dicevo il progetto e' ancora a livello di studio,puo' accogliere quindi tutti i suggerimenti idonei a migliorarlo.
                    Interessante la tua affermazione riguardo alla durata della carica in funzione della lunghezza.Ti sarei grato se potessi specificare le modalita' della prova eseguita e i relativi parametri(volumi,aria immessa,biomassa utilizzata).
                    Ti informo comunque che non intendo utilizzare dei materiali pregiati tipo pellet,ma scarti di biomassa pirolizzabile.
                    Ultima modifica di lino49; 07-05-2010, 09:25.

                    Commenta


                    • Grazie a Carlofds per essere intervenuto nella discussione anche perchè credo possa esserci utile nell'approfondimento;
                      grazie pure all'amico Lino che io erroneamente credevo desaparesido ma che in realtà sta ancora lavorando all'idea.
                      Ralativamente al problema del ph del biochar penso di poter chiedere al Prof. Miglietta per sentire il suo parere ed in ogni caso presuppongo (ma attenzione prendete sempre con le pinze le mie valutazioni stante che sono un dottore commercialista non un ingengere o progettista) che la gassificazione potrebbe essere controllata per evitare appunto che si attivi il processo di carbonificazione.
                      Concordo infine con Lino sull'idea di utilizzare gli scarti che seppur non è ciò che sta cercando di studiare il Porf Miglietta per l'analisi del biochar prodotto resta una importante parte dell'idea poichè la gassificazione dovrebbe a mio parere avere tanti obiettivi finali riducibili o meglio elencabili intanto come segue :
                      - riduzione dell'inquinamento (produrre biochar vuol dire addirittura togliere CO2 dall'ambiente;
                      - produzione di biochar utile per la normalizzazione idrologica di diverse zone scarse d'acqua
                      - produzione di energia altamente ecologica (dagli scarti agricoli)
                      - applicazioni pratiche ed immediate (impianti termici e se del caso di generazione elettrica per piccole comunità)
                      Ora Vi proporrei, se interessati, di organizzarci meglio e provare a divulgare la nostra intenzione coinvolgendo ancora gente che potrebbe dare una mano allo sviluppo della nostra idea e magari anche incontrarci per attivare dei reali gruppi di lavoro .... datemi anche su questo un Vs. parere

                      ciao e grazie

                      Commenta


                      • Ciao Max,come vedi non sono "desaparecido".
                        In merito alla "pirolisi in continuo" io procederei "step to step".
                        Mi spiego meglio:
                        Allo stato attuale abbandonerei l'idea (troppo costosa) dell'ORC,tale idea potrebbe riprendersi in un prossimo futuro.
                        Io partirei con lo studio di un sistema che produca in continuo energia termica e biochar,utilizzando scarti agricoli (o altro materiale gasificabile) che adesso rappresentano solo un onere per i produttori.Ovviamente nessuno impedisce che il sistema venga alimentato con materiali piu' pregiati,ma questo e' un discorso ancora prematuro.
                        Occorre in sintesi un gruppo di lavoro "qualificato"che sviluppi nei dettagli l'idea e lo studio.
                        Disponibile anche ad un'eventuale incontro, a condizione che non manchi quel buon "marsala" della tua zona.

                        Commenta


                        • Lino ciao Ti rinnovo ancora i saluti ed i ringraziamenti per la Tua pregiata presenza.
                          (Piccola parentesi, il Marsala quello buono agli incontri del gruppo che sapremo creare sarà compito mio recuperarLo) riprendendo invece il discorso Pirolisi in continuo sono perfettamente daccordo con Te e del resto Tu sei un progettista io semplicemente un commerciale appassionato, e quell'idea della produzione di energia era stata gettata li da qualcuno che aveva parlato di collegare un motore stirling per produrre anche energia... io se vedo business nelle cose buone sono ancora più contento ecco il perchè della mia affermazione ma se cosi non dovesse essere non è un problema! già biochar ed energia termica sarebbe un buon inizio purchè chiaramente industrializzabile e non fine a se stesso come può essere la LuciaStove.
                          ora comincio a punzecchiare quelli che nel forum si erano interessati all'argomento e vediamo se riusciamo ad avviare il gruppo di lavoro... a presto

                          Max

                          Commenta


                          • Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                            Max, una precisazione , il biochar ...
                            Sulzer ci sei nel gruppo ?? abbiamo bisogno di idee ed anche se come mi avevi detto la scorsa volta non è il tuo campo sei in ogni caso brillante nelle osservazioni Ti aspettiamo

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                              Certamente sarebbe il benvenuto, ..
                              Biomassoso anche di Te avremmo bisogno ci sei ??

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da amir Visualizza il messaggio
                                No, solo quel po' che ho letto qua e là,
                                Amir anche Tu sei il benvenuto

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da Folder Visualizza il messaggio
                                  un saluto a tutti e buona sperimentazione
                                  Folder se hai interesse a partecipare al gruppo e vuoi portarci anche le tue esperienze sei graditissimo

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da daniels Visualizza il messaggio
                                    Ciao a tutti
                                    Questo è il mio primo intervento nel forum.
                                    .
                                    Daniels ti stiamo aspettando sei molto intraprendente e sicuramente sarai importante al gruppo

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da carlofds Visualizza il messaggio
                                      per maxtheboss
                                      Carlo Tu sei fondamentale per il nostro gruppo perchè sei interessato alla pirolisi e poi lavorando in campagna potresti darci riscontri diretti sia delle applicazioni sia sul biochar dai avvicinati al gruppo

                                      Commenta


                                      • Originariamente inviato da alexraffa Visualizza il messaggio
                                        Ma fare una lucia stove gigante mi pare una siocchezza,

                                        Ciao
                                        Alexander
                                        Alexander sembri molto preparato anche Tu perchè non ci dai una mano ?? anche con le critiche e le informazioni purchè siano reali e concrete Grazie

                                        Commenta


                                        • Ciao,

                                          preparato, forse è un'esagerazione, comunque mi interesso...

                                          Se posso aiutare in uqlcosa...

                                          Ciao
                                          Alex

                                          Commenta


                                          • Ciao Alex certo che ci sei utile in particolare ho letto che tu parlavi di grandi impianti di pirolisi, bene potresti fare una ricerca in tl senso e metterci a disposizione tutte le informazioni possibili per capire quali sono le caratteristiche i difetti le utilizzazioni pratiche e le aziende produttrici intanto ??
                                            iniziamo a collaborare tutti insieme per potere essere nelle condizioni di conoscere meglio l'argomento
                                            ed intanto grazie
                                            Max

                                            Commenta


                                            • Credo che allungare i tubi serva come aumento della gradezza della camera di stoccaggio combustibile con un conseguente aumento della durata della combustione

                                              Vista la riduzione dopo la pirolizzazione si può nuovamente riempire la camera di materiale combustibile per un 80% circa del volume e così via per 2 3 volte avendo solo un po meno di autonomia della prima volta prima di svuotare il tutto e riempire di nuovo (operazione che casalingarmente si può fare senza troppo incomodo)

                                              Sempre parlando della LuciaStove non credo che dovremmo incappare in carbone che brucia visto che tende a spegnersi quando l'effetto della pirolizazione è esaurito magari solo un po di accortezza subito dopo lo spegnimento sarebbe utile per evitare combustioni non gradite

                                              Commenta


                                              • Non so come mai la prima parte dove spiegavo che ringraziavo per l'invito è sparita dopo l'invio e così rieccomi qui...

                                                Come altri, mi pare di aver capito, anche io non sono un esperto ma solo un curioso sperimentatore della domenica e non credo che il mio apporto sia così utile, continuerò a sperimentare come sempre e adesso sto cercando un modo per prendere il calore e distribuirlo/spostarlo, incrociate per me :-)
                                                Comunque seguirò con passione le vostre evoluzioni e per quello che mi riguarda la tecnica di nat è un buon punto di partenza solo da migliorare un po

                                                Commenta


                                                • Folder Tu come me probabilmente potrai dare un piccolo aiuto al gruppo di studio ma tutti insieme e grazie ai molti esperti che ci sono possiamo crescere quindi se le nostre discussioni si faranno via via più interessanti avremo anche l'aiuto e l'intervento di chi invece potrebbe davvero fare evolvere questi studi
                                                  Grazie

                                                  Commenta


                                                  • Se vogliamo giocare fra di noi ben venga, ma vi sembra che ai piani alti qualcuno sia interessato alla questione?....a Copenhagen non han speso neppure una parola nello specifico, e qui sull'Italico suolo se non c'è becchime da spartirsi nell'aia di tutti i colori nulla si muove, anche se le parole dell'esimio sarebbero incoraggianti e molto "politacally correct" e pro-sognatori salva pianeta...

                                                    "Fino ad un secolo fa - ha spiegato Franco Miglietta ricercatore dell'Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze conosciuto come Ibimet in una intervista a Il Sole24Ore,i suoli agrari italiani contenevano 130 tonnellate di carbonio per ettaro, oggi quasi la metà. Aggiungendo 700 chili di biochar all'anno, si potrebbe aumentare la loro fertilità e immagazzinare lì per secoli l'anidride carbonica che le piante hanno preso dall'atmosfera per crescere". Secondo le considerazioni di Miglietta se questa strada venisse sequita da tutti gli agricoltori italiani, si toglierebbero dall'atmosfera 45 milioni di tonnellate di CO2 all'anno superando i limiti richiesti dal Protocollo di Kyoto. Con l'ulteriore vantaggio che per ricavare questi 700 chili di carbone vegetale, potrebbe bastare la pirolisi di due tonnellate di potature di ulivi che si producono di solito per ogni ettaro"

                                                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                                                      Se vogliamo giocare fra di noi ben venga, ma vi sembra che ai piani alti qualcuno sia interessato alla questione?....a Copenhagen non han speso neppure una parola nello specifico, e qui sull'Italico suolo se non c'è becchime da spartirsi nell'aia di tutti i colori nulla si muove, anche se le parole dell'esimio sarebbero incoraggianti e molto "politacally correct" e pro-sognatori salva pianeta...

                                                      .....Secondo le considerazioni di Miglietta se questa strada venisse sequita da tutti gli agricoltori italiani, si toglierebbero dall'atmosfera 45 milioni di tonnellate di CO2 all'anno superando i limiti richiesti dal Protocollo di Kyoto. Con l'ulteriore vantaggio che per ricavare questi 700 chili di carbone vegetale, potrebbe bastare la pirolisi di due tonnellate di potature di ulivi che si producono di solito per ogni ettaro"




                                                      Biomassoso Tu hai ragione dalla prima all'ultima parola:
                                                      primo perchè noi qua si può giocare... ma io preferisco giocare parlando con Te che sei di sicuro un professionista nel campo delle biocolture delle materie prime per molte applicazioni termiche etc. piuttosto che sentire Brunetta dire che il fotovoltaico è niente e che il futuro è il nucleare;
                                                      sentire Sulzer che seppur esperto in altri tipi di centrali si appassiona e mette le sue conoscenze a disposizione etc.
                                                      Anche crucco (dall'altro lato) che Tu hai criticato perchè in effetti è un po confso nelle spiegazioni mi sembra molto interessante e preparato; poi Lino che con molta disponibilità si mette a studiare possibili applicazioni tecniche;
                                                      sai quante volte da idee ingenue si è riuscito a sviluppare grandi progetti ??
                                                      se la cosa cresce e abbiamo la capacità di fare un bel lavoro dopo possiamo provare a coinvolgere le Università io in qualcuna qua nel sud avrei pure qualche conoscenza;
                                                      Con il Prof. Miglietta ho già parlato diverse volte è si è dimostrato disponibile eventualmente ad incontrarci per dare il suo contributo al suo lavoro insomma proviamo per una volta a sognare che dalla base baipassando i piani alti si riesca il qualcosa di buono
                                                      dai Biomassoso credici anche Tu

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente scritto da biomassoso
                                                        Se vogliamo giocare fra di noi ben venga, ma vi sembra che ai piani alti qualcuno sia interessato alla questione?....

                                                        Beh, fosse stata un'opera publica con tanti "piccioli" in gioco,ci sarebbe stata la fila,
                                                        ma cose del genere, che non assicurano ai "piani alti" alcun ritorno, non li trovano certamente entusiasti.
                                                        Mi sembra comunque che alcune regioni concedano degli incentivi (protocollo di Kyoto) per la costruzione di impianti a biomassa.
                                                        Ci sono informazioni in tal senso?
                                                        Per quanto riguarda la parte tecnica,ritengo che un impianto non oltremodo complesso, e che a costi accettabili dal mercato, produca energia termica e biochar, sia fattibile.
                                                        A chi potrebbe interessare?
                                                        Quale nicchia di mercato potrebbe occupare?
                                                        Sono domande a cui bisognerebbe dare delle risposte per meglio definire le potenzialita' dell'impianto.

                                                        Commenta


                                                        • "...è un po confso nelle spiegazioni..."

                                                          Ametto che faccio fatica. Fatica anche di cogliere quale cognizioni possano essere ritenute d essere presente in giro. Cosi solo dopo molte parole veniva accetato la enorme differenza tra torrefatto e carbonizzato.

                                                          Cmq voglio esternare alcuni pensieri non ordinati.

                                                          In qualsiasi carbonella si trovano carboidrati ciclici e policiclici velenosi in quantita anche rilevanti. In caso dell citato torrefatto molto elevati. E da tenere presente, che solo i microorganismi aerobi sono in grado di metabolizzare questi. Quindi conviene un uso misto in mezzo al compostato aerobo. Per piu grandi quantita conviene l´utilizzo di un compost tea che puo gia arrichire il biochar di una notevole infrastruttura microbica.

                                                          L´utilizzo del biochar e la sua immissione nell terreno ha due motivazioni differenti. Quella climatica dell carbon sequestring e quella pedogenesi artificiale. Quest ultima ormai degnata di diverse strutture istituzionalizzati a livello europeo. Quindi attivita legislativi dall alto ci saranno e come.

                                                          Nella mia ottica di "...pro-sognatori salva pianeta..." e molto importante non smettere di evidenziare ripetutamente cosa stiamo combinando come societa e cosa abbiamo gia combinato, anche con l´aiuto delle "doppie" ed a rischio di essere deriso.

                                                          Io credo che l´utilizzo della carbonella a livello di uso individuale dovrebbe innanzitutto avenire per motivi di pedogenesi, la ricreazione dell suolo. Al livello di potere vitale il suolo ricco della pianura padana non e "molto" piu vivo dei suoli africani citati da Sulzer. Son morti tutti e due. (So che esagero)

                                                          Se volete capire meglio cosa voglio dire, andate a vedere il documentario bellissimo "Farm of the future" della BBC. Il footing che mi ha toccato di piu erano le riprese dell trattore che si tirava dietro stormi di ucelli quando arava il campo 20-30 anni fa e che oggi gira in solitudine sul campo.

                                                          La carbonella per un "curatore di terra" e come la pialla nella mano dell falegname. Non si prende in mano la pialla perche si ha voglia di piallare, ma perche serve. E solo UN mezzo per ottenere qualcosa. Un mezzo di tutta una serie di mezzi a disposizione. Mezzi per ottenere cosa?

                                                          Un suolo VIVO ed RICCO! Un suolo fertile di SUO. Sano e resistente contro tutti possibili squilibri che si possono verificare.

                                                          Un mezzo che io ritengo per esempio molto piu potente della carbonella e il vetiver nonostante che userei SEMPRE anche il biochar come la "tisana di microorganismi" e tant´altro. La profondita alla quale il vetiver inserisce sostanza organica nell terreno e alta.

                                                          buona notte

                                                          Frank
                                                          ??????
                                                          ?????????????
                                                          ????????????

                                                          Commenta


                                                          • Credo che i nostri scopi siano leggermente differenti, questo non toglie che se posso dare un contributo di certo non mi tiro indietro.
                                                            Per il problema che hai piani alti nessuno sia interessato è l'ovvia conseguenza di quello che succede sempre cioè privilegiare i guadagni alla funzionalità e alla qualità, quindi nulla di nuovo sotto questo cielo e visto che questo lo sappiamo tutti pianterei qui le sterili polemiche e mi concentrerei su vantaggi e svantaggi di quello che vogliamo fare e cercare soluzioni pratiche.
                                                            Chi si incarica di fare una lista di tutto?
                                                            o le analiziamo insieme e confrontiamo pro e contro?
                                                            Un augurio a tutti noi di buona continuazione.

                                                            Commenta


                                                            • Originariamente inviato da Folder Visualizza il messaggio
                                                              mi concentrerei su vantaggi e svantaggi di quello che vogliamo fare e cercare soluzioni pratiche.
                                                              Chi si incarica di fare una lista di tutto?
                                                              o le analiziamo insieme e confrontiamo pro e contro?
                                                              Un augurio a tutti noi di buona continuazione.
                                                              Ottimo intervento.
                                                              Nel precedente post. ho fatto delle domande,che ne pensi?
                                                              Poi comincia pure con la lista.

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X