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Produrre un liquido da sfaci di erba da prato.

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  • Produrre un liquido da sfaci di erba da prato.

    Sapete cosa devo fare per traformare i miei sfalci di erba da solido a liquido, ci sono impianti o processi a cui posso fare riferimento.
    Grazie.

  • #2
    Ovviamente si. Pirolisi o processi anaerobici.. ma che liquido vuoi ottenere? a che scopo finale? Qualche info in più non sarebbe male.

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    • #3
      Come hai posto la domanda dai l'impressione che ti basterebbe ricavare anche la spremuta di gatto di Half . Se la domanda che volevi porre era " è possibile ottenere un combustibile liquido dagli sfalci di erba ? " , come ha già risposto Grooovo ti rispondo si, tutto sta nello stabilire quanta erba hai e quanto vuoi investire

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      • #4
        Penso proprio intendesse ricavare del liquido infiammabile.. sarei interessato all'argomento, quindi se anche la discussione è un po vecchia, spererei venisse ripresa. Chi sa dire qualcosa di più?

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        • #5
          Il processo più collaudato sarebbe quello che la Comunità Europea ha indicato tra quelli "obbligati" per raggiungere la quota di biocarburanti. Gli sfalci , come tutte le biomasse possono essere gassificati e trasformati in CO e H2 , la miscela di questi gas può , attraverso processi catalitici trasformarsi in molti prodotti di sintesi. Ti allego un link dove potrai trovare una descrizione molto succinta di ciò che si può fare
          BioWeb

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          • #6
            Grazie per la risposta. Mi sembra esauriente. Ho un'altro dubbio, causa la nostra bella Italia e chi la governa..... il mio dubbio è di natura legale: tutto ciò è possibile farlo in termini di legge? Non c'è nulla di illegale insomma? Ci sono tasse dietro ad una realizzazione di questo tipo? Io so che per sfruttamento di biomasse, totalmente naturale e non inquinante, non esiste modo di essere perseguito o di rientrare in obblighi, vedi tasse. Se mi sbaglio o ci sono delle 'clausole', chiarite e specificate pure. Grazie mille

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            • #7
              E' un discorso un po' più complesso. In primo luogo per giungere alla produzione di biocarburanti o biocombustibili liquidi partendo dalla biomassa solida è necessario costruire un impianto chimico composto da una sezione di gassificazione, una sezione che produca ossigeno, uno o più reattori FT , le relative parti accessorie che consentano la raccolta delle fasi liquide e gassose. Tieni presente che impianti di questo tipo sono già presenti nella maggior parte delle raffinerie italiane per la trasformazione dei solidi e degli altobollenti ( petcoke e bitumi) in virgin naphta e susseguente valorizzazione.
              La costruzione di un impianto del genere è giustificata quando supera le centinaia di migliaia di tonnellate annue. Se si assimila la biomassa al carbone a parità di potere calorifico basta superare la gassificazione di 50 tonnellate al giorno per rientrare in una autorizzazione regionale VIA con tutto l'iter burocratico del caso.
              I biocarburanti che ne deriverebbero seguirebbero la tassazione di tutti i carburanti nel nostro paese, a chi ci governa e ci tassa poco importa quanto è pulito il carburante che adoperiamo dal punto di vista delle accise

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