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Gek power pellets 10kw

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  • Gek power pellets 10kw

    Produrre 10 kW di elettricita, direttamente da gassificazione del legno.

    Power Pallets: Integrated Gasifier-Genset Skids

  • #2
    Belle macchine Hamurraby, sono predisposte anche per mantenere l'equilibrio di Bouduard costante ?

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    • #3
      Grazie sulzer1, ho provato a leggere la definizione,
      ma mi sa che devo prdendere piu tempo per capire cosa sia.....
      sto equilibrio di Bouduard...
      hai di meglio?

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      • #4
        Ho guardato meglio e nella pagina WIKI ci sono tutti i diagrammi , è un sito molto ben fatto , se studi lo capisci facilmente .

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        • #5
          HAMMURABY:
          Ho dato un'occhiata e non mi sembra male per uno studio, una ricerca. Non per nulla parlano di "università". Per un impianto sfruttabile sul serio forse ci vuole qualcosa di più. Dotato di tutto quello che serve, ammesso che esista, come depuratori, impianto antiacidità ed ammennicoli vari quanto viene a costare? Quello da dieci Kwel, se costa 1 dollaro per wh, ha già un prezzo interessante, ma a parità di prestazioni con le cose conosciute. Se dopo 5.000 ore di funzionamento è da sostituire è meglio spendere 2,5 volte tanto per un impianto da 30.000 ore completo.
          Riconosco che a quest'ultimo manca il piacere della scoperta.
          Ciao

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          • #6
            ma anche solo guardando foto e filmati riuscite a vedere la differenza tra un giocattolo fatto con dei fusti di olio riciclati e uno costruito basandosi su un progetto dedicato ?

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            • #7
              bhe l'unico modo per esserne sicuri e quello di dire addio a 10000 dollari.
              comunque penso che come inizio non c'è male, ce ne fossero in italia di gente alle prese con questi accrocchi
              riguardo alle 5000 ore e poi lo butti via, perchè continuare ad usare motori a scoppio, un ottima soluzione per queste piccole taglie sono i motori a combustione esterna, ma questo è solo il mio modesto parere
              saluti
              reciclatore

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              • #8
                bhe l'unico modo per esserne sicuri e quello di dire addio a 10000 dollari
                Non ce n'è affatto bisogno, basta guardarlo anche solo in fotografia.

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                • #9
                  Se puo' interessare, ho trovato questo:http://taylor.ifas.ufl.edu/documents...ne_Systems.pdf
                  Comunque, a leggersi il sito precedente, si possono avere quasi tutti i dettagli costruttivi secondo Creative Commons. L'unica cosa che ancora non sono riuscito a vedere, una descrizione costruttiva della loro unita' di controllo processo, descritta come un simil-Arduino dedicato, per poter sfruttare le librerie di Arduino. E, a quanto pare e' un componente critico per un fine trimming automatico.
                  Ultima modifica di bwana; 20-04-2012, 02:14.

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                  • #10
                    Questo non toglie che si tratti solo di un impianto didattico, buono solo per brevi dimostrazioni in piazze e scuole. Se vuoi qualcosa che funzioni sul serio per un periodo decente, ci vuole ben altro. Rimangono quindi valide tutte le critiche precedenti.

                    Quanto al link, si tratta di uno delle decine di manuali pubblici, diffusi da governi ed istituzioni, sull'utilizzo di un downdraft a favore dei principianti, o per i paesi in via di sviluppo. Purtroppo, fin dalla prima pagina si vede che si tratta di sistemi che finita la carica vanno fermati, aperti svuotati, puliti e ricaricati...
                    Oltretutto, molti sistemi italiani degli anni 30 erano già più avanzati... ci siamo fatti tutta la seconda guerra mondiale, coi gasogeni.
                    Ultima modifica di livingreen; 20-04-2012, 07:33.

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                    • #11
                      Grazie per le critiche, non ho esperienza in questo settore, e mi sembrava di aver trovato qualcosa di interessante. Mi sto rileggendo il thread, ma ci sono tante cose su cui riflettere e ci metto un po'.
                      Se mi puoi consigliare qualcosa che reputi piu' valido, te ne saro' grato.

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                      • #12
                        Beh, diciamo che dagli anni 50 non c'è più niente da scoprire, in quel campo... le novità riguardano solo i nuovi materiali e la gestione coi plc. Direi che se comprendi bene quel manuale, coi flussi e le reazioni, sei già a cavallo.

                        Il problema, semmai, è rimasto ancora quello di una volta: i gasificatori funzionano, ma sono le biomasse che non sono adatte... a meno di usare sistemi complicatissimi e costosi, e quindi impianti di taglie superiori ai 10 MW. Al disotto, la bassa disponibilità di denaro e quindi di tecnologia si fa sentire molto presto, con bassissime rese, grande dispendio di lavoro, spese di manutenzione esagerate e problemi agli eventuali motori endotermici.
                        Non per niente l'evoluzione dei gasificatori si è rivolta alla produzione del solo gas per utilizzarlo come base di composti chimici, e NON verso l'utilizzazione in generatori di energia elettrica.

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                        • #13
                          Ti ringrazio, ma, come ho gia' detto, non vedo ancora oltre la punta del mio naso, e quindi, se ne hai voglia, mi piacerebbe che tu scendessi un po' in profondita' nei problemi che hai accennato: per quale ragione le biomasse non sono adatte e il gas da loro prodotto non va bene per i motori endotermici? Da quanto capisco, la soluzione potrebbe allora essere un motore Stirling, che pero' non si trova dallo sfasciacarrozze.

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                          • #14
                            Se studi un po' l'argomento, finisci sempre allo stesso punto... tutti gli apparecchi sono (per questioni chimiche e meccaniche) per la gasificazione del carbone, e non per le biomasse. Con qualche accorgimento si riesce ad usarli, ma si paga con formazioni di clinker, di catrami, di polveri ed in generale con un gas così sporco che rovina il motore molto in fretta.
                            Insomma, sono in generale dei distruttori di motori... anche perchè non si tratta più dei motori del 1940, ma di meccanismi molto più sofisticati.

                            Lo stirling? Che vantaggio darebbe? E visto che uno stirling a pari potenza costa quattro volte un motore a scoppio, quando verrebe ammortizzato?

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                            • #15
                              Il fatto che sia un motore a combustione esterna implica che le eventuali incrostazioni dovute agli inquinanti non interagiscono con la sua meccanica interna, ma solo con lo scambiatore caldo, che potrebbe venir progettato per una facile pulizia ciclica. Ma, ora che mi sono letto tutto il thread delle char stoves, ho visto che l'unico tentativo industriale in tal senso (sunmachine) e' collassato ancora prima di partire a causa dei costi fuori mercato. Grazie per l'aiuto

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                              • #16
                                Dimentichi che lo stirling dev'essere come minimo progettato e costruito dalla Nasa, per arrivare al rendimento di un comune motore diesel/gas...

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                                • #17
                                  Confermo: gli unici stirling funzionanti sono i modellini dimostrativi che trovi anche sul web (Magari ce n'è anche qualcuno più grande, ma è sempre roba per gente che si deve prima innamorare).

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                                  • #18
                                    Beh, per la verità ce ne sono di veramente fantastici... ma sono appunto progettati e costruiti dalla NASA, e con costi stratosferici.
                                    Ottima durata, ma comunque bassa efficienza e soprattutto bassa potenza.

                                    http://esto.nasa.gov/conferences/nst...TC-07-0138.pdf
                                    Reliability of the SRG110 Stirling Convertor Quantified
                                    Stirling Convertor Technologies for Stirling Radioisotope Generator
                                    Stirling Convertor for the Stirling Radioisotope Generator Tested as a Prelude to Transition to Flight

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                                    • #19
                                      Living, fai malissimo a postare certi argomenti, da un momento all'altro Amu li prende e va alla Nasa dicendo che li ha sviluppati lui e che l'hanno copiato ..... sopratutto quello a radioisotopi o isotòpi ?

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                                      • #20
                                        "li prende e va alla Nasa dicendo che li ha sviluppati lui e che l'hanno copiato"... è esattamente quel che succede, in un certo ambiente.
                                        Hai notato la sua assenza? Ne starà combinando una delle sue...
                                        Ricordati che sul Giornale di Sicilia aveva sollecitato un incontro con Zichichi per potergli spiegare la Fisica.....

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                                        • #21
                                          appunto, da un momento all'altro ci troveremo invasi da isotòpi in tutto il forum e dovremo mettere le trappole, non farlo più che poi dovrà scappare anche Zichichi

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                                          • #22
                                            Hai ragione, del resto era argomento OT (Off Tòpi)

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                                            • #23
                                              Ho trovato questa tesi molto interessante, che raccorda alcune tematiche della cogenerazione e le traduce in uno studio di fattibilita`.
                                              http://tesi.cab.unipd.it/26063/1/Tesi.pdf

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                                              • #24
                                                Bwana, è molto interessante e personalmente cercherò di leggerla, come ha scritto precedentemente Living, stiamo andando OT. Se riparti dal pannello iniziale ti accorgerai che esiste una sezione apposta " motori a combustione esterna " postando li, troverai molti più appassionati dell'argomento con cui discutere, compresi alcuni esperti con cui approfondire l'argomento. Qui si parla di biochar e pirolisi.

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                                                • #25
                                                  livingreen:
                                                  so che ci sono anche stirling funzionanti, e bene, diversi dai modellini, ma di sfruttabile per l'utenza non c'è praticamente nulla.
                                                  Manca la parte pratica, quella che li rende sfruttabili. Io ne ho usato una volta uno di un'azienda australiana,di cui così d'amblè non ricordo il nome, tra le poche ad avere uno stirling pronto da usare, e sono stati più i grattacapi che altro.
                                                  Mai una volta che i rendimenti fossero quelli che dovevano essere. Una vera piaga.

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                                                  • #26
                                                    so che ci sono anche stirling funzionanti, e bene, diversi dai modellini, ma di sfruttabile per l'utenza non c'è praticamente nulla.
                                                    Era proprio quello, il senso del mio post.

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