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contratti di fornitura di insilato di mais e liquami per biogas + altri contratti

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  • contratti di fornitura di insilato di mais e liquami per biogas + altri contratti

    Salve a tutti, mi sto occupando della parte contrattuale di un progetto relativo all installazione di un impianto di 1 mw che dovrà essere alimentato da liquami e insilato di mais, dovrò stilare i relativi contratti di fornitura a lungo termine (15 anni) tenendo conto della variabile del prezzo nel tempo, purtroppo non ho trovato niente in proposito, potreste farmi vedere qualche modello contrattuale attinente?o darmi informazioni al riguardo?
    Inoltre il progetto prevede la costituzione di un apposita società di progetto che gestisca l impianto destinato a produrre e vendere calore ( ad una fabbrica vicina) ed energia, quindi neccessito anche di contratto di management da stipularsi tra il committente e la mia ipotetica società che fa solo progettazione e che si appoggia ad un general contractor per l aquisto e vendita dell impianto, nonchè contratti di assicurazione rischi e manutenzione, potreste aiutarmi??
    grazie infinite!

  • #2
    Ciao Rosa,

    mi sa' tanto che hai proprio sbagliato forum...qui di legale..c'e' ben poco !!! Ti serve un Avvocato...
    ciao Divione
    Ing. DValastro

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    • #3
      Ma sei sicura che trovi un agricoltore che ti firma un contratto per 15 anni?

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      • #4
        Originariamente inviato da Rosa Visualizza il messaggio
        Salve a tutti, mi sto occupando della parte contrattuale di un progetto relativo all installazione di un impianto di 1 mw che dovrà essere alimentato da liquami e insilato di mais, dovrò stilare i relativi contratti di fornitura a lungo termine (15 anni)
        Ma sei mai andata da un agricoltore o da un allevatore?
        Ti aspetti che firmino un contratto per 15 anni?

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        • #5
          stai chiedendo davvero poco...
          le quattro cosine che hai chiesto costituiscono il know how che, ad un'azienda che li possegga, sono costati centinaia di ore/uomo di avvocati economisti ed ingegneri.
          Qui non si parla di farsi passare la versione di latino, il malloppo assomma a almeno 7-8 contratti e altrettanti allegati.
          Solo il database delle variazioni degli ultimi 15 anni dei prezzi delle materie prime più comuni (mais, sorgo, ecc) sono alcune decine di mega di dati.
          Qualche indizio lo si potrebbe anche dare, ma servirebbe un quadro più chiaro dell'assetto societario che avete in mente di realizzare.

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          • #6
            Ciao, potrei dirti che se prende piede la pratica di bruciare cibo ( l'insilato di mais ) non so quale spirale perversa di prezzi ne scaturirebbe. Per quanto riguarda i paesi così detti del primo mondo i prezzi dell'alimentazione per il bestiame si moltiplicherebbe, come è già successo un paio di anni fa, con la conseguenza che i pochi produttori nostrani che ancora hanno il coraggio di fare questo lavoro mollerebbero perchè le spese sarebbero superiori alle entrate. Per quanto riguarda i paesi più poveri i prezzi delle granaglie duplicati triplicati etc li ridurrebbe , cosa già successa, alla fame letteralmente.
            Avete considerato questo nella scelta del materiale per la produzione di energia?

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            • #7
              se si avvera questo panorama potrebbe succedere come in Austria, che hanno ridotto la tariffa dell'incentivo sull'energia da biomasse...
              Secondo me chi veramente mette a rischio il mercato sono quegli impianti che si vogliono far funzionare esclusivamente a cereali. Le Regioni, secondo me, dovrebbero autorizzare in primis gli impianti che funzionano principalmente a scarti.

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              • #8
                Originariamente inviato da Pably Visualizza il messaggio
                Ciao, potrei dirti che se prende piede la pratica di bruciare cibo ( l'insilato di mais ) non so quale spirale perversa di prezzi ne scaturirebbe. Per quanto riguarda i paesi così detti del primo mondo i prezzi dell'alimentazione per il bestiame si moltiplicherebbe, come è già successo un paio di anni fa, con la conseguenza che i pochi produttori nostrani che ancora hanno il coraggio di fare questo lavoro mollerebbero perchè le spese sarebbero superiori alle entrate. Per quanto riguarda i paesi più poveri i prezzi delle granaglie duplicati triplicati etc li ridurrebbe , cosa già successa, alla fame letteralmente.
                Avete considerato questo nella scelta del materiale per la produzione di energia?
                Affronti l'argomento in maniera disorganica.
                Parli dell'aumento dei prezzi dello scorso anno come se la colpa fosse delle energie rinnovabili mentre è stato esclusivamente un moto speculativo ( l' utilizzo delle biomasse è aumentato e i prezzi sono diminuiti )
                Forse non è chiaro che il meccanismo che regola la produzione di energia da biomasse per impianti di taglia inferiore al Mwe è stato attuato proprio per salvare gli agricoltori nostrani che non saranno mai in grado di competere con l'agricoltura dei paesi extraeuropei , se non trasformeranno in coltivazioni di biomassa energetica le loro coltivazioni la conseguenza non sarà un aumento di prodotti alimentari ma la sparizione della nostra agricoltura messa in competizione con economie di sussistenza . Guardare questo argomento come un problema mondiale è fuorviante , in nessun altro posto pagano agli agricoltori la bioenergia 280 € al Mwh , ergo negli altri posti continueranno a fare prodotti alimentari a basso prezzo .
                Non ti preoccupare che non saranno anche 2000 impiantini italiani condotti da agricoltori che sovvertiranno l'ordine mondiale dei mercati cerealicoli, mentre con ogni probabilità salveranno da grame prospettive migliaia di famiglie italiane indifese davanti alla concorrenza dei paesi emergenti.
                Non ho più le foto di un gruppo di farmers in South Dakota che protestavano contro l'amministrazione Clinton perchè aveva aperto il mercato ai paesi del Sud e loro non riuscivano a competere. Avevano proprio un brutto aspetto, scarpe rotte, macchine sgarrupate , abiti dimessi , bambini con il moccolo . Sembrava una foto di " Furore " di Steinbeck, solo che era il 1998 e non i 1929. Io tengo ai miei contadini , non mi piacerebbe proprio vedere delle scene del genere dalle mie parti.

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                • #9
                  La tua risposta mi conforta.
                  Ma vedere il cibo così associato ai dei calcoli puramente speculativi mi preoccupa.
                  Tenendo conto della filiera della carne e del latte credo che gli inevitabili aumenti dei costi dei cereali strozzi ancor più il settore.
                  Mi piacerebbe che a intervenire a questi forum fossero anche i contadini veri perchè spesso chi prende decisioni che coinvolgono questo settore sono totalmete ignoranti in materia. Anche la gente comune lo è ( e spesso non sa cosa ha nel piatto ) ( e compra carne non italiana perchè costa meno ). Pensa: ho dei colleghi di ciraca 20 22 anni che erano convinti che vacche e capre facessero latte raggiunta, si fa per dire, la meggiore età ( senza fecondazione intendo ) come un distributore automatico.....
                  A presto

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                  • #10
                    vagavo nel sito... ciao

                    http://www.energeticambiente.it/agri...-alimenti.html

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