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Realizzare impianto bio-gas piccolo pro e contro.

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  • #61
    Come procede il biodigestore casalingo ?

    Ciao Patrik
    Mi sono inserito da poco nel forum Ho letto con interesse il procedere della tua esperienza con il tentativo di costruire un bio-digestore casalingo.
    Ho visto che vivi a circa 1.000 metri di quota ma non esiste la corrente elettrica da rete lì da te ? Visto che parli di gruppi elettrogeni sempre in funzione ! Trovo la tua esperienza interessante ma è chiaro che usufruendo di energia elettrica e calore prelevati diciamo a sbaffo da uno o più gruppi elettrogeni locali ti poni in una condizione particolare.
    Ovvero il tuo piccolo digestore potrebbe anche funzionare ma non ci saremmo con le rese visto che tu puoi sfruttare elettricità e calore che puoi permetterti di non mettere nel conteggio delle energie consumate.
    Ma è chiaro che volendo esportare la tua esperienza non potremmo contare su queste condizioni di favore.

    Comunque a questo punto sono curioso
    Come sta andando avanti il tuo progetto ?
    Sbaglio o il tuo ultimo intervento si ferma al 08 09 2009 ?
    Hai costruito il nuovo serbatoio in muratora rinforzata ?
    Quali problemi stai affrontando ora ?
    Si tratta comunque di un'esperienza interessante in particolare per la natura del forum.
    Facendo delle buone analisi si potrebbe scoprire che un impianto di biodigestione può dare risultati utili a quantitativi e energie in gioco ben minori di quanto si pensa attualmente e di quanto consigliano gli ingenieri.

    Come consigli posso dirti che l'ambiente batterico si crea da sè. Per l'avvio di solito si prende del liquame da biodigestori già funzionanti o si usano resti d'intestino di vitelli. Ci sono dei prodotti confezionati appositamante ma presumo siano costosi La presenza di lignina può ostacolare il processo come la presenza del cloro ( acqua potabilizzata ) ma solitamente il tutto si traduce solo in maggiore tempo per ottenere l'avvio. Certo che per un piccolo impianto, probabilmente questi inquinanti ( lignina, cloro o altri ) possono essere più dannosi perché presenti in maggiore quantità relativa. Si tratta di un'esperienza da fare ! Secondo me però i maggiori problemi che troverai saranno di natura tecnico costruttiva come stai già sperimentando e non tanto biologica.


    Se puoi aggiornami sul forum grazie

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    • #62
      Originariamente inviato da dadecresce Visualizza il messaggio
      Il C/N è il rapporto carbonio/azoto , ovvero del contenuto, dei suddetti elementi, nella biomassa in digestione.Gli ibridi sono digestori in cui i batteri sono sia dispersi nella melma che adesi ad appositi supportiposti nei 2/3 superiori del digestore...l'ingresso è dal basso, man mano che digerisce passa attraverso questa specie di filtro composto da batteri ed esce da sopra digerito... si dovrebbe abbassare parecchio l'hrt, l'ho solo letto e studiato, ma se funziona, per piccoli impianti, è una bomba!!!
      mah, secondo me funzonerebbe con gli impianti a soli fanghi di depurazione dove abbiamo un materiale molto omogeneo, con l'apporto di vegetali i batteri aderiscono già a quelli.

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      • #63
        Ciao ,era un bio-digestore casalingo adesso sto aspettando per un preventivo di progettazione .

        Si siamo a 1000 mt e qui disponibile c'è solo 1,5 kw monofase .

        Utilizziamo 400kw trifase per la trasformazione pietra / roccia in sabbia / ghiaia e affini + un 20 kw per 3 abitazioni .


        Che ci facciamo con 1,5 kw a 3 famiglie ??? Era prevista un modifica alla linea se paghiamo parte della linea , ma non ci conviene , costa meno il carburante che utilizziamo.

        I gruppi grandi non lavorano sempre , ad esempio adesso gia c'è neve e lavoriamo molto poco anche se c'è abbondante materiale
        lavorato in deposito.Gira sempre solo il gruppo piccolo .

        Ho provato a modificarlo per recuperare il calore ma è troppo piccolo per reggere 3 appartamenti specie qui che la notte si tocca gia lo Zero .

        Ho reallizato un digestore in muratura rinforzato perchè utilizzando uno in pvc ,non ha tenuto la pressione . Serve per fare delle prove e capire quanto gas esce.

        Il risultato è piuttosto deludente ho verificato + volte circa 1,5 mt3 di gas al dì con erba .

        Se penso che una caldaia a pieno carico ( 60° ma va oltre) consuma da 3 mt3 di questo gas alla partenza per scendere ad 1 mt3 ad ora al minimo mi vien da piangere ....

        Serve un digestore grande con tanto materiale a disposizione allora ho il gas per far andare 3 caldaie in liberta .

        Oppure dovrei trovare un giusto equilibrio tra il calore del gruppo e
        quello prodotto con il gas.

        Anche quest'anno 900 € di gpl ogni 2 mesi , e si a 1000 mt il metano non c'è .

        Per l'avvio non avendo del liquame di altri digestori funzionanti o messo intestini di animali vari .

        Sono ancora in attesa per ricevere un preventivo di progetto e siccome mi pare di aver capito che il preventivo sarà gratis perchè
        è d'interesse comune , chissa in quale secolo lo avrò ...

        Interessante invece sarebbe se veritira la gassificazione della legna , visto che di legna qui ne ho tanta ma non la uso , ma è sempre tutto da provare.

        Nessuno qui del forum sa spiegare come funziona il processo ???

        Salutoni a tutti.....

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        • #64
          Ciao Patrik
          A mio parere che di fronte alle esigenze concrete, nel tuo caso risparmiare sul riscaldamento; che deduco essere attualmente con radiatori e caldaia alimentata a GPL bisogna essere pratici e guardare a quello ch'è disponibile in commercio ma alla stesso tempo ti permette di risparmiare perchè usufruisci di risorse disponibili localmente.
          Non ricordo in che regione o provincia ti trovi ma ha poca importanza.
          Mi dici che hai della legna a disposizione e allora la cosa più logica è una moderna caldaia onnivara a fiamma rovesciata con centralina di controllo elettronica, insomma tutta la tecnologia oggi disponibile che ti permette di aumentare la resa della combustione. Onnivara perché se finisci la legna puoi usare altri combustibili tipo il pellet che permette una alimentazione automatica e quindi evita la ricarica della legna manuale ogni 3 4 ore. Ma anche altri combustibili tipo, se disponibili, cippato, cereali. Al limite puoi passare al bruciatore a gpl se ti stanchi della legna. Però le due opzioni si esludono a vicenda per normativa di sicurezza cioè o vai esclusivamante a gas o vai esclusivamente a legna. Ma nulla vieta che la caldaia sia la stessa con le due funzionalità intercambiabili.
          Di costruttori di queste caldaie ne trovi diversi sul mercato con varie soluzioni diverse nei dettagli. Solo per fare degli esempi: Tatano, reenergy, riello allargando la ricerca ci sono e validi i costruttori tedeschi e austriaci.
          Puntando alla legna, tieni presente che ce ne vuole tanta e bisogna pure lavorarla per tempo. Se devi andare a comperarla già il risparmio si fa meno consistente. Tieni presente che se dovessi comperarla tutta, ad oggi, niente niente il gpl ti costa meno.
          Il vero inconveniente della legna è il fatto di doverla caricare ogni 3 4 ore anche se ci sono modelli che mantengono la brace viva e pronta al riavvio fino a 5 8 ore senza ricarica.
          Mi risulta non esistano dei caricatori automatici per la legna anche perchè sembra ci siano questioni di sicurezza principalmente sulla chiusura apertura del portello della caldaia ma anche per il rischio incendi in genere.
          Infatti, a rigori, la lenga non va accatastata vicino alla caldaia.
          Però, per una applicazione casereccia, nulla ti vieta di usare la tua fantasia per autocostruirti un caricatore, infondo bastano fra 3 e 5 ricariche per graantirti una autonomia più che giornaliera.
          Produrre gas dalla legna significa sostanzialmente fare una carbonaia per produrre appunto carbone da legna e poi gassificare il carbone. Sono processi complessi e non credo proprio che ci siano delle rese per piccole quantità e le complicazioni tecniche e di conduzione sono molteplici.
          Poi se adotti un buon serbatoio a strati per l'accumolo dell'acqua calda ( Brastech ne produce di validi anche se costosi in base ovviamente al numero di strati che scegli ) a strati vuol dire che hai diverse uscite disponibili
          2 ma perfino 3 o 4 per prelevare l'acqua calda a diverse temperature secondo le varie esigenze. Nel tuo caso possono bastare due prese.
          Puoi crearti un accumolo duraturo ( anche giorni ) di acqua calda.
          Fatto questo, ma anche indipendentemente da ciò puoi dotarti di un bel solare termico che non solo produca, ovviamante quando c'è il sole, dal 60 all'80% del'acqua calda di cui hai bisogno ma anche aiuti un poco a scaldare l'acqua del serbatoio ovvero della caldaia risprmiando non poco.
          Ovviamante sono investimenti significativi ma non avrai più la spesa continuativa dell'acquisto del gpl e ci sono pure i contributi che si aggirano sul 55%.

          Detto tutto questo se poi ti piace pure sperimentare e informare il forum sui tuoi progressi ben venga.

          Fammi sapere come pensi di progredire

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          • #65
            Ciao , usufriamo gia degli incentivi per il gpl ,ma tutto in italia è predisposto a Doc. Gli incentivi fino al 55% sono applicabili per chi consuma un tot mensilmente. Noi di quel tot ne consumiamo una parte , solo hotel e affini usufruisco di tale incentivi , per noi resta solo lo sconto di alta montagna e quello di zona non metanizzata.

            Ho bisogno di gas per non stravolgere o modificare gli impianti esistenti di riscaldamento , 3 caldaie 3 impianti indipendenti .

            Una o 3 caldaie a legna non sarebbe molto indicato, anche perchè poi le devo caricare sempre io anche se son 3 . Eppoi non avrei lo spazio per depositare la legna , l'unica è il gas , ho provato con una a gasolio modificata ma quando si spegne poi va in blocco ed è sempre un caos farla ripartire .Va in blocco perchè non va a gasolio come i gruppi questo era ovvio mi pare.

            Procurarsi la legna trovandosi a ridosso del bosco non dovrebbe essere difficile,invece il bosco trovandosi all'interno di un parco la cosa diventa abbastanza complessa.

            Ho gia abbastanza problemi con l'impianto che è confinante con il parco .


            Quando è acceso il 400 con lo scambiatore di calore e il recupero
            calore sui fumi, modifiche fatte in casa riesco a reggere 2 abitazioni con l'acqua dei radiatori a 50°.Anche se sembra poco come temperatura ti assicuro che tenendo per + di 8 ore i radiatori a 50° scaldo a sufficienza .

            Che io sappia la legna si può gassificare anche senza trasformarla in carbone ma è una teoria descritta anche su questo forum.

            Dovrei avere le idee + chiare sulla resa del biogas da prodotto, in modo da realizzare un digestore che possa fornire 90/100 mt3 di gas al dì , ma mi accontento anche con 75/80 mt3 al dì.

            E quando avrò la certezza che potrò fornire tutto il materiale necessario riferito alla quantità giornaliera , stavolta il digestore lo interro , così salto l'iter burocratico rispettando la sicurezza .

            Basta convertire le caldaie a metano e sono a posto .
            Però mi serve il biogas da produrre con letame e scarti vegetali.
            Bye...

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            • #66
              dovresti cercare dati sui gassogeni che si usavano nel dopo guerra per lavori agricoli e andavano a legna, merce pregiata, e in base alla qualità della legna il motore rendeva meglio, sono racconti di mio padre che li ha usati, se teorizziamo una cinquantina di cavalli vapore, per 10 12 ore di duro lavoro, permè mè arriviamo al tuo fabbisogno, saluti

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              • #67
                Ciao Gordini-motori , si ho trovato uno schemino in rete , ma non ci sono misure , andare a tentativi mi sa un pò di insolito , speriamo di trovare qualcosa di + concreto ...

                Ciao e grazie ....

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                • #68
                  ho trovato questo sito
                  http://www.rotaguido.it/prodotti/recupero-biogas.html
                  e c' è uno schema con equivalenza tonnellata liquami=mc gas...credevo si ricavasse più gas da una tonnellata di liquame bovino accipicchia...ora capisco perchè la tentazione di mettere il mais è forte
                  Ultima modifica di themose; 23-10-2009, 17:38.

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                  • #69
                    si non so darti misure ma se pensi che erano istallati sui trattori, vedrai che a spanne non erano più di un 80cm di diametro, per una altezza di metro, e li caricavano dall'alto, poi mi sono ricordato di aver visto in discovery chanel un servizio di due che hanno costrito un gassogeno su un vecchio toyota Pikup, (i mecchanici del pianeta credo),saluti

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                    • #70
                      Originariamente inviato da gordini-motori Visualizza il messaggio
                      si non so darti misure ma se pensi che erano istallati sui trattori, vedrai che a spanne non erano più di un 80cm di diametro, per una altezza di metro, e li caricavano dall'alto, poi mi sono ricordato di aver visto in discovery chanel un servizio di due che hanno costrito un gassogeno su un vecchio toyota Pikup, (i mecchanici del pianeta credo),saluti

                      Si Gordini , ho trovato un pò di foto e posso confermare le tue misure . C'è anche una spiegazione del funzionamento(in tedesco) , da una parte si parla di pezzi di 1 cm per 1 cm max , su un'altro documento invece non parla di misure particolari e dalle immagini si vedono pezzi lunghi . Quale sarà la verità ???? Ciao

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                      • #71
                        In pratica state tentando di realizzare qualcosa del genere???
                        digestore del biogas-alibaba.com

                        non so se è la stessa cosa ma anche questo sembra interessante
                        YouTube - Fertilizer & Biogas systems

                        in ogni caso complimenti per l'impegno.
                        Saluti
                        22-09-2010 ENEL allaccia alla rete il mio impianto fotovoltaico da 2,94 Kwp composto da 14 moduli REC AE210 inverter Kaco Powador 3002

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                        • #72
                          che non siano le misure della griglia interna per separare il bracere dal gas

                          Commenta


                          • #73
                            Ciao ,salutoni a tutti , si gordini, con la griglia e braciere facciamo una bella grigliata .

                            1 cm per 1 cm non va bene , ma se lo fai + piccolo tipo segatura funziona , ma non mi soddisfa un granchè .

                            Devo adesso provare con i pezzi lunghi vediamo che riesco a tirar fuori.

                            Ciaooooooooooooooo....................

                            Commenta


                            • #74
                              alla fine è un braciere quello che devi fare, dove al suo interno raggiungerai circa 800-1000 gradi, e all'esterno si crea un anello protettivo verso il contenitore ecco perchè non serve il refrettario nei gasogeni, e l'ungello di imissione aria lo devi calcolare bene sia la lungezza il numero e il diametro, ciao buona fortuna

                              Commenta


                              • #75
                                bio gas

                                salve a tutti sono nuovo del forum o seguito con molta attenzione tutte le discussioni volevo dare solo un consiglio,per il biogas va bene per chi ha un'azienda agricola e ah la materia prima in casa altrimente e un po faticosa,io ho una caldaia a sansa e mi bastano 500 euro l'anno per riscaldare una casa da 200 mq fate un po i conti voi.

                                Commenta


                                • #76
                                  Buonasera, vorrei porre un quesito. Sto effettuando uno studio sulla possibilità di modulazione delle fonti rinnovabili. La mia questione è: posso regolare o controllare la produzione oraria o giornaliera di biogas del digestore e contenere le dimensioni del gasometro oppure il processo di fermentazione deve operare costantemente? Ringrazio anticipatamente.

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                                  • #77
                                    impianto biogas da autocostruire

                                    buongiorno a tutti! AIUTO!
                                    rappresento una cooperativa agricola e stiamo realizzando un eco-villaggio in provincia di Udine. Tra le varie energie rinnovabili (vento, fotovoltaico e aria compressa), vorremmo inserire la produzione di biogas. Annulamente abbiamo a disposizione circa 150 m3 di letame (con paglia) e altrettanti di scarti agricoli (verdure) che, al caso, possiamo aumentare. L'utilizzo sarebbe per illuminazione e cucina per circa 15 famiglie.
                                    Chiedo: chi ci può aiutare a costruirlo? ci sono già dei progetti validi? Eventualmente possiamo anche pagare il lavoro di consulenza.
                                    Ho chiesto in India ad ARTI ma non rispondono!
                                    Grazie a chiunque ci potrà aiutare
                                    Enzo

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                                    • #78
                                      c'è un impianto in reggio emillia che è di soli 100 kwe, e lo fa funzionare anche con scarti alimentari, lui si chiama..... non sò forse è meglio un mp appena mi leggi e visto che è un amico so già cosa posso darti di lui, saluti

                                      Commenta


                                      • #79
                                        eco-villaggio

                                        scusa l'ignoranza: cosa significa "collegarsi mp"?

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                                        • #80
                                          Salve enzo, conosco anch'io un impianto nel nord-est che funziona con soli scarti se ti può interessare. Poi se ti interessa sto studiando sistemi che consentano la gestione ottimale delle fonti rinnovabili in modo da far coincidere generazione e carico con conseguenti vantaggi economici.

                                          Commenta


                                          • #81
                                            messaggio privato, non so di solito è cosi che si chiama, saluti

                                            Commenta


                                            • #82
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                                              Può essere la soluzione per le acque nere ed il Forsu, fatto su piccola scala (case condomini, quartiere) si avrebbe un digestato di maggior qualità perché privo d'inquinanti artigianali e industriali, ed in più si eviterebbe d'inviare reflui con molti patogeni ai depuratori e COD inferiore, da usare direttamente in giardino, quindi senza costi di trasporto

                                              Si veda a riguardo il progetto AQUANOVA

                                              http://www.forumrisparmioacqua.it/dm.../Lavagnolo.pdf

                                              Concludendo abbiamo ancora ancora molti passi da fare, in Italia QUANDO si depurano i reflui civili (ricordiamo che più del 30% a livello nazionale va in corsi superficiali senz'alcun trattamento) viene mescolato tutto assieme, con il risultato di richiedere poi costosissimi e complicati impianti

                                              In quel progetto c'è addirittura un trattamento per ogni acqua, per iniziare secondo me si potrebbero trattare acqua gialle e brune assieme al Forsu in un microdigestore anaerobico

                                              E mandare al depuratore centralizzato solo quelle griglie

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                                              • #83
                                                io che lavoro in Polonia, e mantengo inpianti a gas da 300KWE l'uno, l'ora trattano l'acqua a secondo della provenienza, e dicono che è molto più semplice, e fanno anche un buon gas, ricordo che gli impianti anno di media 30 anni di vita, capire per capirci, saluti gordini

                                                Commenta


                                                • #84
                                                  in Polonia quindi separano le acque brune, da quelle gialle a quelle grigie?

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                                                  • #85
                                                    credo di si ,poi finiscono tutte nelle enormi vasche finali, ma da quello che ho visto e chiedo loro ricevono le acque separete, perchè non tutto è canalizzato, poi fanno gas e i fanghi li riclicano ancora bruciandoli, saluti gordini

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                                                    • #86
                                                      Quindi fanno il biogas usando solo le acque brune immagino, ed una piccola frazione di acque gialle

                                                      Acque gialle e grigie vanno ai sistemi di trattamento convenzionali

                                                      Cosa ne fanno del digestato delle acque brune?

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                                                      • #87
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                                                        • #88
                                                          Ti do pienmanete ragione Gordini,in molti paesi meno ricchi del nostro e considerati meno evoluti ci sono sorprese tecnologiche interessanti,in molte cose sono più avanti di noi

                                                          La separazione delle acque reflui civili è secondo me il FUTURO, basterebbe dividere le

                                                          acque brune, dalle

                                                          acque gialle, dalle

                                                          acque grigie

                                                          con le prime assieme ad un po di gialle, e ai Forsu triturati, si produce un ottimo biogas in impianti però di piccola/media taglia ben contestualizzati con le comunità, il digestato, una volta essiccato può essere un buon ammendante per il florovivavismo e tutte le applicazioni non-food (basta coi fanghi nell'agroalimentare)

                                                          Per le acque gialle basterebbe poi una fitodepurazione con piante ornamentali e poi riusarle per WC o per irrigare o per pulire le strade

                                                          Le acque grigie infine le convoglierei in grossi depuratori centralizzati (solo questi grossi),ma a quel punto basterebbero soluzioni semplici e poco costose, perché abbiano già separato a monte i solidi sospesi, quasi tutto l'azoto e più della metà del BOD e del COD

                                                          Nella nostra Italia conoscete comunità dove vengono separate le acque, a livello di conodomini o quartieri? con produzione di biogas

                                                          scusate il piccolo OT

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                                                          • #89
                                                            Impinati di biogas

                                                            Salve a tutti, sono nuovo del forum. Sto cercando da giorni informazioni su internet, anche tramite le normative che regolano gli impianti di biogas, ma non ho trovato la risposta alla mia domanda, sempre se ce n'è una. Il quesito è queto:
                                                            -Si possono costruire due impianti di biogas "attaccati"? Ho usato questo termine per sottolineare il fatto se ci sia bisogno oppure no di una fascia di intervallo tra di essi. Questa fascia esiste per gli impianti fotovoltaici ma non so se è prevista anche per quest'altro tipo di impianti.

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