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dubbi biogas

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  • dubbi biogas

    salve a tutti è la prima volta che scrivo su questo forum che trovo molto interessante.
    stavo valutando la possibilità di un piccolo impianto a biogas alimentato con letame bovino e 50ha di triticale ma ho trovato un articolo di un ricercatore tedesco che mette in relazione la morte di animali selvatici e casi di botulismo bovino con l'utilizzo agronomico del digestato poichè nel processo di fermentazione in assenza di ossigeno aumenta di molto il numero dei clostridi. nella zona del parmigiano in via cautelativa hanno vietato l'uso dei degestati.
    il biogas può esserer un valido motore per l'economia della nostra azienda ma vorrei essere certo di utilizzare il digestato sui nostri campi senza mettere in pericolo la salute dei nostri bovini e di chi mangerà la loro carne.
    c'è qualcuno tra chi legge in grado di dire con certezza che non è pericoloso?
    sto esaminando un impiego diverso del letame (la combustione/cogenerazione ) ma ho dubbi sulla fattibilità tecnica ed autorizativa.
    ringrazio per eventuali utili notizie

  • #2
    nel forum anche in altre sezioni esempio biomasse vi sono migliaia di post, che il digestato sia dannoso io non sono uno specialista ma mi giunge nuova, parma un'altra storia di mal costume italiano, e la solita truffa, spesa a danni di tutti, saluti

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    • #3
      salve,
      anche se non sono un grande esperto in materia ritengo possibile che colture vegetali, trattate con digestato, siano infettate da spore di Clostridium botulinum.
      Le spore di Clostridium botulinum sono spesso presenti nel terreno e nei vegetali in quantità non rilevante, tuttavia lo spargimento di digestato all'interno del quale sicuramente ci sono colonie di spore di Clostridium botulinum potrebbe aumentarne di molto la presenza.
      E' possibile avere i riferimenti dell'articolo del ricercatore tedesco? (anche in pvt)
      grazie in anticipo
      sergiogra

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      • #4
        salve sergiogra prova a questo indirizzo Biogas: rischi mortali? ma pui trovare altre notizie mettendo nel motore di ricerca "clostridi e biogas" o "clostridi e digestato"

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        • #5
          l'articolo che è stato citato è stato smentito dai fatti.
          probabilmente è stato scritto a caldo dopo il fatto.
          le successive indagini hanno scoperto che le morti per questo batterio (35 e non 18 come indicate dall'articolo), sono state causate da verdure provenienti dall'Egitto.
          decine di studi di università ed enti governativi tedeschi hanno inoltre dimostrato l'esatto opposto di quanto teorizzato in quell'articolo, e cioè che il trattamento di digestione anaerobica pur non distruggendo la carica patogena normalmente presente nei reflui, la abbatte di diversi ordini di grandezza. per molte tipologie di batteri c'era una presenza di 1/1000 dei batteri entrati coi reflui
          questo evidenzia come il trattamento di digestione anaerobica sia assolutamente da applicare alle deiezioni animali. oggi vengono sparsi nei terreni molti patogeni quando si distribuiscono i liquami
          anche la maturazione stessa dei liquami nelle vasche di stoccaggio, dove la digestione è aerobica, permette una diminuzione della carica patogena, ma non così alta come in un ambiente anaerobico
          bisogna anche considerare che se la digestione è aerobica, il biogas prodotto viene rilasciato in atmosfera, e questo ambientalmente non è una buona cosa perchè il metano è un fortissimo gas serra (circa 20 volte l'effetto serra della CO2) ecco perchè è meglio comunque bruciarlo

          per quanto riguarda i clostridi, il problema non è il rischio salute per l'uomo, ma l'effetto che hanno i clostridi nella maturazione del parmigiano reggiano, poichè possono creare "bolle" all'interno della pasta del formaggio
          la cosa potrebbe essere risolta impiegando un enzima naturale in fase di caseificazione. il grana padano infatti impiega nella produzione questo enzima e non ha problemi ad utilizzare insilati in alimentazione bovina
          la digestione anaerobica non produce clostridi, anzi uccide i batteri, ma non riesce ad intaccare le spore. può solo rallentarne la diffusione perchè uccidendo il batterio non gli permette di creare nuove spore. per uccidere la spora servirebbe un trattamento termico ad oltre 70 gradi o un trattamento ad ultrasuoni
          in realtà il problema del parmigiano è un falso problema. nelle stalle le bovine in lattazione hanno la mangiatoia vicino alle manze in crescita a cui vengono dati insilati quindi la contaminazione di fatto potenzialmente potrebbe avvenire. bastano poche accortezze (trinciare ad una altezza di almeno 30 cm da terra) per minimizzare i rischi (che comunque riguardano la stagionabilità del formaggio e non la salute umana)

          mi sembra che con tutti questi argomenti si stia facendo un sacco di confusione
          nessuno di noi può essere esperto di tutti gli argomenti, ma diffondere false informazioni..

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          • #6
            ma guarda qualcuno realmente informato, io sapevo nella mia testa che era una bufala, e sapevo del falso problema del parmigiano per altre considerazioni e vie non ufficiali, sono proprio contento grazie Apperol, ciao

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            • #7
              Trino Vercellese...
              diniego alla costruzione di centrale a biomassa ( liquami bovini, insilato di mais ) 998 Kw da ARPA e ASL..
              appena si saprà la/le motivazioni verranno postate.

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              • #8
                Ciao Elmetime, io lavoro in un azienda che produce impianti di compostaggio che attualmente sono molto richiesti ed utilizzati per smaltire/trasformare il digestato in compost,con questo metodo puoi portare un prodotto palabile stabilizzato privo di muffe infestanti, miceli ecc. se di tuo interesse , ti posso indicare dove ricavare dati e informazioni.

                Saluti

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