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Biogas! Conviene?

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  • Biogas! Conviene?

    Salve a tutti. Sono un nuovo utente e dopo varie letture ho deciso di iscrivermi data la presenza di molte persone informate ed esperte. Vi spiego la situazione! Attualmente possiedo un macello ma ho intenzione di aprire una stalla contenente circa 100 bovini. Ho avuto in passato problemi per lo smaltimento dei rifiuti e siccome non vorrei passarci più ho letto la questione biogas! in poche parole la spesa vale l'impresa? attualmente macello 150 capi bovini al mese ma è un numero che ho dovuto stabilire altrimenti potrei arrivare al doppio. Il tutto dipende dalla fattibilità del biogas. Vi prego illuminatemi. Grazie

  • #2
    secondo me una taglia interessante per il biogas parte dai 100 kw
    per alimentare un 100 kw totalmente a letame servono circa 4500 tonnellate all'anno di letame
    100 bovini adulti su lettiera ne fanno circa 1300/1600

    più che sui capi devi ragionare sui quantitativi anno/ quantitativi giorno di letame

    ti sono stato di aiuto?

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    • #3
      Sicuramente mi hai reso l'idea! Ma posso compensare il restante con grasso e sangue?

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      • #4
        si, è una buona idea
        oltretutto risparmi i costi di smaltimento

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        • #5
          Guarda anche questa discussione http://www.energeticambiente.it/gas-...-e-biogas.html

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          • #6
            Ma un impianto del genere quanto costa? E se finanziato in quanto si ripaga?

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            • #7
              Difficile rispondere alla tua domanda, sono troppe le variabili.
              Un impianto biogas da 250 kW può costare 1,2 milioni €, un impianto da 100 kW può costare 600.000€, ma dipende molto da come è fatto, cosa c'è già in azienda etc etc. Non si può dare un prezzo sempre valido. Anche per il ritorno economico non si può dare uno standard ma dipende dal caso. Lo puoi ripagare dai 3/4 anni in su.

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              • #8
                Ho letto su internet che si possono raggiungere i 300 000 euro di ricavo all anno per un impianto da 200 kw! Cifra esorbitante! Cioè si potrebbe campare solo con questo impianto? Nel senso di ricavare utili solo da esso sfruttando stalle e scarti di macellazione?

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                • #9
                  Un impianto da 1 MW con la vecchia omnicomprensiva produce 200.000,00 € al mese!
                  Scrivi che è una cifra esorbitante, ma considera che l'impianto va alimentato, mantenuto, supervisionato, curato etc.. proprio come le tue mucche! Non immaginare che sia una cosa tipo il FV che installi metti in funzione e praticamente te ne dimentichi...

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                  • #10
                    Guarda non ho proprio pensato di installarlo per poi starmene con le braccia conserte aspettando la fine del mese! Chiedevo semplicemente se fosse possibile una cosa del genere! Cioè l'allevatore è un mestiere che ti impegna quasi tutta la giornata se viene fatto bene per fare in modo che alla fine del mese ottenga qui pochi spiccioli! Ma se che quest impianto per far si che si raggiungano determinate cifre ha bisogno di tante accortezze non vedo il perché uno non debba farlo! In sostanza quello che mi chiedo io questo impianto veramente produce così tanto? La fregatura dov'è?

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                    • #11
                      So bene che voi allevatori/agricoltori fate di tutto fuorchè starvene con le mani in mano! Il mio commento non voleva essere affatto sarcastico nei tuoi confronti.
                      Il biogas fatto bene e condotto bene produce veramente quello che ti ho scritto!
                      La fregatura è che adesso gli impianti grandi non si fanno più e quelli piccoli costano in proporzione di più dei grandi (come sempre) e quindi la loro remunerabilità non è sempre così scontata. Però qualcosa si riesce ancora a fare.
                      Ho visto imprenditori agricoli che producevano riso in Piemonte convertire tutte le terre a mais e fare l'impianto a biogas perchè rendeva ovviamente molto di più.

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                      • #12
                        Ma volendo iniziare con un piccolo impianto da 100-200 kw di può in un futuro aggiungerne altri piccolini e metterli in serie?

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                        • #13
                          A mio parere l'unica cosa che si può fare in previsione di un ampliamento futuro è prevedere già da subito dei digestori opportunamente sovradimensionati per poter aumentare l'alimentazione dell'impianto e quindi la produzione di biogas. Tutta la componentistica deve essere scelta in funzione della potenza maggiorata, quindi ad esempio le pompe devono essere già prese maggiorate per il futuro ampliamento. Le tubazioni devono essere di diametro opportuno etc etc. Se l'ampliamento si prevede di farlo ell'arco di 2-4 anni procederei così, altrimenti si può pensare eventualmente di cambiare all'occorrenza parte della componentistica.
                          Ad ogni modo non sono molto aggiornato sulla possibilità di aumentare in futuro la potenza. Ci potrebbero essere dei limiti a livello normativo che spesso sono quelli che fanno letteralmente passare la voglia...
                          Se uscissero ad esempio le maledette regole applicative per il biometano e l'immissione in rete quello sì che potrebbe essere allettante e da considerare, ma abbiamo aspettato 5 anni il decreto, chissà le regole applicative...

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                          • #14
                            Ho capito! Comunque in sostanza questo impianto trasforma il bio metano presente negli scarti in energia che poi può essere sia venduta che utilizzata per l'azienda esatto?

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                            • #15
                              L'impianto trasforma i residui organici, a mezzo di una digestione anaerobica, in biogas. Il biogas viene bruciato in un motore che produce calore ed energia elettrica (cogeneratore). In alternativa (ma non è ancora oggi possibile) il biometano (biogas purificato) si può immettere nella rete nazionale del metano oltre che utilizzarlo sui trattori agricoli...
                              L'energia elettrica la versi tutta in rete, perchè con l'incentivo è più conveniente che autoconsumarla in azienda.
                              Il materiale esausto in uscita dall'impianto viene usato come fertilizzante per le colture e così il ciclo si chiude...

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                              • #16
                                Beh allora credo sia una cosa abbastanza conveniente

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                                • #17
                                  Ma mettiamo caso si costruisca un impianto da 100 kw e non si riesca a procurare tutto il materiale necessario richiesto secondo i requisiti che succede?

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                                  • #18
                                    un 100 kw con un buon livello di produzione fattura circa 170/180.000 €/a. per le taglie superiori basta fare la proporzione
                                    fattori chiave per una buon guadagno sono:
                                    - avere alimentazione a costo zero o quasi. nel caso degli scarti di macellazione ho addirittura un risparmio di costi
                                    - avere un piano di alimentazione abbastanza certo e fare il più possibile per conto proprio senza rivolgersi ad altri
                                    - avere un buon impianto che riesca a trasformare la sostanza organica in biogas (cosa tutt'altro che automatica)

                                    giusto il ragionamento del possibile ampliamento, ma di fatto ogni impianto è ampliabile. le pompe per esempio lavorano 2-3 ore al giorno. se l'impianto è grande il doppio la pompa è sempre la stessa ma lavora 4-6 ore giorno (idem per tubazioni ed il resto)
                                    sovradimensionare eccessivamente un digestore può essere pericoloso, perchè aumentano molto gli autoconsumi e si perde il controllo di processo biologico, quindi attenzione
                                    non esiste una relazione diretta tra volume del digestore e potenza installata, la questione è più complessa. Ogni digestore ha le sue caratteristiche di carico organico e capacità di digestione

                                    nei costi di investimento di un 100 kw posso considerare i 600.000 +/-50.000 per l'impianto (a seconda del livello tecnico), ma devo anche considerare i costi delle eventuali opere al contorno, con una forbice tra 50 e 200.000 € a seconda di ciò che è già presente in azienda

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da decsel Visualizza il messaggio
                                      un 100 kw con un buon livello di produzione fattura circa 170/180.000 €/a. per le taglie superiori basta fare la proporzionefattori chiave per una buon guadagno sono:- avere alimentazione a costo zero o quasi. nel caso degli scarti di macellazione ho addirittura un risparmio di costi- avere un piano di alimentazione abbastanza certo e fare il più possibile per conto proprio senza rivolgersi ad altri- avere un buon impianto che riesca a trasformare la sostanza organica in biogas (cosa tutt'altro che automatica)giusto il ragionamento del possibile ampliamento, ma di fatto ogni impianto è ampliabile. le pompe per esempio lavorano 2-3 ore al giorno. se l'impianto è grande il doppio la pompa è sempre la stessa ma lavora 4-6 ore giorno (idem per tubazioni ed il resto)sovradimensionare eccessivamente un digestore può essere pericoloso, perchè aumentano molto gli autoconsumi e si perde il controllo di processo biologico, quindi attenzionenon esiste una relazione diretta tra volume del digestore e potenza installata, la questione è più complessa. Ogni digestore ha le sue caratteristiche di carico organico e capacità di digestionenei costi di investimento di un 100 kw posso considerare i 600.000 +/-50.000 per l'impianto (a seconda del livello tecnico), ma devo anche considerare i costi delle eventuali opere al contorno, con una forbice tra 50 e 200.000 € a seconda di ciò che è già presente in azienda
                                      Fai parte di una ditta che costruisce questi impianti?

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da GianMarioCB Visualizza il messaggio
                                        Ho letto su internet che si possono raggiungere i 300 000 euro di ricavo all anno per un impianto da 200 kw! Cifra esorbitante! Cioè si potrebbe campare solo con questo impianto? Nel senso di ricavare utili solo da esso sfruttando stalle e scarti di macellazione?
                                        L'impianto funziona 24 ore su 24 8500 ore all'anno contro un FV ce ne fa 1200/1300. Non si tratta quindi di una cifra esorbitante essendo un ricavo a cui vanno sottratte tutte le spese: manutenzioni, alimentazione, ammortamento tra le principali spese. Non ne restano poi molti considerato l'impegno nella gestione. E' sicuramente una soluzione efficiente per trattare i reflui zootecnici ma non ci si diventa signori come qualcuno pensa..

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                                        • #21
                                          Ma per la manutenzione ho letto che viene fatta in date prestabilite con la sostituzione di vari componenti! Poi per il resto se il materiale che serve per alimentare lo produco io penso che risparmierei qualcosina o mi sbaglio?

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                                          • #22
                                            No, gestisco un impianto da 1 mw

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da decsel Visualizza il messaggio
                                              No, gestisco un impianto da 1 mw
                                              no al risparmio o alla manutenzione?

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                                              • #24
                                                no alla domanda "fai parte di una ditta che costruisce impianti?"
                                                su risparmio e manutenzione sono assolutamente daccordo; vanno conteggiati

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                                                • #25
                                                  Per la manutenzione si stipulano contratti di service solitamente per il cogeneratore. Il service provvede alla sostituzione dei consumabili e alla regolare manutenzione della macchina. Poi oltre al cogeneratore c'è tutto il resto dell'impianto che non è privo di manutenzione, ma quella praticamente te la devi fare.
                                                  Ti consiglio vivamente di andare a vedere un impianto a biogas dal vero, così ti puoi fare un'idea di cosa c'è e cosa si fa per tirarlo avanti.
                                                  Diciamo che un impianto a biogas è solitamente presidiato in orari lavorativi da personale istruito e comunque anche fuori orario lavorativo capita talvolta di dover intervenire. L'impegno è quotidiano e continuo, proprio come con una mucca....

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                                                  • #26
                                                    *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                                    il fatto di andare a vedere un impianto di biogas è stata la prima cosa che ho pensato ma purtroppo risiedo al sud e come ben sapete c'è un divario di ideologie su questa tematica rispetto al nord
                                                    Ultima modifica di nll; 03-11-2014, 00:31.

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                                                    • #27
                                                      E' molto conveniente!!!

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Da cosa si basa la tua risposta?

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                                                        • #29
                                                          E' molto conveniente!!!
                                                          Sanacc, devi essere uno che crede all'e-cat.

                                                          GianMario, se sei un'azienda agricola con dipendenti o famigliari che possano aiutare nelle opere di costruzione, se hai abbastanza scarti di macellazione e agricoli, se non devi dipendere da altri per la materia prima, a meno che non siate in cooperativa, allora è conveniente.
                                                          Avrai acqua calda sanitaria e non, compost per i campi e venderai elettricità, con materia prima a costo zero o molto basso.
                                                          Non entro nel dimensionamento, mi sembra già trattato.
                                                          Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                                                          • #30
                                                            GianMario fatti un giro in centro italia e al nord, di solito non ci sono problemi a visitare un impianto, guardane 4 o 5 di ditte diverse e al ritorno avrai sicuramente un quadro chiaro sia del funzionamento che dei costi/ricavi. Oggi la tariffa omnicomprensiva è piu bassa, ma per impianti sui 200 kw riesci comunque a stare sui 22/23 centesimi, sufficienti a renderlo remunerativo se alimentato con sottoprodotti.

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