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Generazione elettrica alimentata a biomasse

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  • Generazione elettrica alimentata a biomasse

    ecco la notizia di oggi.<br><br><a href="http://www.prenergypower.com" target="_blank">www.prenergypower.com</a><br><br>autorizzato il progetto<br>PORT TALBOT UK<br><br><a href="http://WWW.ALERION.IT" target="_blank">WWW.ALERION.IT</a><br><br><br>BUILDING WORK TO START ON £400M PLANT IN SUMMER<br>Be the first reader to comment on this story<br><br>09:00 - 22 November 2007<br><br>The company behind the power station says it expects work to start next summer, ready for it to open in 2010.Prenergy says 400 construction and 150 permanent jobs will be created, and promises a green operation worth millions of pounds to the local economy.<br><br>Director Matthew Carse said: &quot;This is a groundbreaking step, not only for Port Talbot but for environmentally friendly power generation in the UK.&quot;<br><br>Prenergy says the annual payroll once the £400 million plant is up and running will amount to £7.5 million a year, and will boost the local economy further with around £8 to £10 million worth of local maintenance contracts.<br><br>Generating 2.3 terawatt hours of renewable energy per year, the plant will provide enough electricity for half the homes in Wales and deliver 70 per cent of the Welsh renewable energy target for 2010.<br><br>Sustainable wood chip fuel will be brought to the plant directly by sea using the deepwater harbour.<br><br>Prenergy says the power station is designed to achieve energy efficiencies of around 36 per cent, compared to the typical 22 per cent levels of smaller plants.<br><br>Mr Carse added: &quot;Using wood chip from independently certified sustainable forestry, which ensures harvested trees are replanted, means generation is carbon-neutral and sustainable.&quot;<br><br><span style="color:red">***<br>MODERAZIONE: Cortesemente, la prossima volta inserisci articoli scritti in lingua italiana per consentire a tutti di capire il contenuto. In alternativa avresti potuto inserire una breve sintesi.<br>Grazie<br>Leptone<br>*** </span><br><br><br>(INCORCIAMO CON QUESTA DI 2006/MAGGIO) Alerion Energie Rinnovabili acquista il 50% di EWF ed investe anche nell&#39;eolico<br><br>Alerion, attraverso la controllata Alerion Energie Rinnovabili, è entrata in joint venture con un primario operatore nella logistica e nella commercializzazione di legname a livello mondiale, rilevando il 50% della societ&agrave; Energy Wood Factory (&quot;EWF&quot. EFW, in cui Alerion ha in questa fase apportato 2 milioni di Euro, intende sviluppare una significativa capacit&agrave; di generazione elettrica alimentata a biomasse, ubicata in Italia e all’estero.<br><br>In particolare, EWF ha stipulato un accordo per l’acquisto del 100% della societ&agrave; Prenergy Power Ltd, la quale sta sviluppando un progetto finalizzato alla realizzazione di una centrale termoelettrica da 300 MW nel porto di Talbot in Galles (UK), alimentata a legname. L’energia elettrica prodotta sarebbe destinata al mercato libero ovvero, in base a contatti avanzati, verrebbe interamente ceduta a primari operatori inglesi con contratti di durata quindicennale. In base a stime preliminari, l’investimento complessivo per la realizzazione dell’impianto dovrebbe essere pari a circa 300 milioni di Euro e rimane, tra l’altro, subordinato al completamento dell’iter autorizzativo, previsto entro la fine del 2006. Prenergy ha di recente ottenuto l’autorizzazione di &quot;operatore elettrico&quot; nel Regno Unito; si segnala che nel Regno Unito la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è incentivata attraverso il riconoscimento di strumenti paragonabili ai certificati verdi italiani.<br><br>EWF ha altresì allo studio l’integrazione a monte al fine di collegare la capacit&agrave; di generazione elettrica con un sistema correlato di approvvigionamento e controllo della materia prima (&quot;fabbrica del legno&quot.<br><br><span class="edit">Edited by leptone - 23/11/2007, 11:39</span>

  • #2
    mah, avete provato a capire quanta legna brucia un impianto di quelle dimensioni? Quanti ettari di boschi bisogna abbattere tutti gli anni? Mi senbra il confine della terra di mezzo, al di l&agrave; è tutto buio. Dove lo prendono tutto il combustibile alla faccia delle energie rinnovabili.<br>Se ipotizziamo un ciclo con un rendimento del 48% e la media del potere calorifico dei woochips a 3500Kcalh arriviamo a 1,93 Mwhel per ton di cippato. Pensando di alimentarlo a SRF con una resa di 12 ton anno per ettaro , brucia 153 ton di cippato per ora. Sono circa 12 ettari all&#39;ora , 102.000 ettari di legna all&#39;anno.E&#39; un terzo dell&#39;Italia che brucia ogni anno, forse qualcosa in più perchè ho calcolato un rendimento della centraqle troppo elevato per un combustibile così povero. Per rinnovabile si può spacciare qualunque cosa. Non sar&agrave; un altro pezzo di amazzonia che ci lascia?<br><br><span class="edit">Edited by sulzer - 23/11/2007, 22:52</span>

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    • #3
      la devono persino importare, ed hanno persino un porto per le navi....

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      • #4
        Nell&#39;articolo infatti parlano di un rendimento del 36%. Niente da dire sui calcoli, è sull&#39;Italia che forse hai sbagliato ordine di grandezza (300.000 KM2 e non ha) . Diciamo quindi che è piuttosto un terzo della Valle D&#39;Aosta che va in fumo. E non ogni anno, perche nei tuoi calcoli prevedi una resa &quot;annuale&quot; di 12 t/ha. E&#39; in ogni caso impressionante un &quot;aggeggio&quot; che mangia 15 Ha di produzione all&#39;ora.<br><br>Ciao&#33;

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        • #5
          menomale che mi son sbagliato, hai ragione, 100.000 ettari sono 30 kmX 30 ?

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          • #6
            C&#39;e &#39; nessuno che produce da oli vegetali?<br><br><br>o CHE VORREBBE PRODURRE DA OLI VEGETALI?

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            • #7
              eccomi qui. Proponi

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              • #8
                la piu grande centrale al Mondo per Biomasse Legno nasce a Port Talbot e la legna verr&agrave; importata anche da Paesi oltre europa.<br>Servir&agrave; almeno il 50% del Galles.<br>Le autorit&agrave; britanniche sono serissime ed hanno vagliato attentamente il progetto.<br>Tra l&#39;altro in Australia c&#39;è una Centrale simile.<br><br>Per l&#39;Italietta, bhè siamo indietro, ma okkio,<br><br><br>ROBINWOOD<br><br><br><a href="http://www.prenergypower.com" target="_blank">www.prenergypower.com</a><br><br><br>la notizia è stata riportata da ANSA in italiano <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/991572fd4391d4a8aba05cb157a2f8e5.gif" alt=":P"> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f921e6a64ca9ea56538d6f14cdc6aff1.gif" alt="">

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                • #9
                  Come non capisco?<br>ma no ci siamo anche noi, non in casa ma fuori casa.<br>Guarda qui<br><a href="http://www.turboden.it/it/projects.asp" target="_blank">http://www.turboden.it/it/projects.asp</a><br><br>Coraggio&#33;<br><br>ciao<br><br>

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                  • #10
                    Il governo inglese ha annunciato ieri la costruzione della più grande centrale a biomassa del mondo. Come ha annunciato il ministro per l&#39;energia John Hutton l&#39;impianto sorger&agrave; su terreni industriali dismessi in Galles a Port Talbot.<br>La costruzione della centrale, che avr&agrave; una potenza di 350 Megawatt all&#39;anno, sar&agrave; terminata nel 2010 e coster&agrave; 900 milioni di franchi. L&#39;energia ottenuta coprir&agrave; il fabbisogno di met&agrave; delle economie domestiche del Galles (popolazione totale circa 3 milioni). La centrale sar&agrave; alimentata con trucioli di legno.<br><br>Il sito di Prenergy Power<br><br><br>Ecco la notizia.<br><br><br><br><a href="http://agriticino.splinder.com/" target="_blank">http://agriticino.splinder.com/</a><br><br>

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                    • #11
                      caro Robin non offenderti ma se costruire una centrale che tutti gli anni brucia gli alberi che crescono sulla superficie di un terzo della Val d&#39;Aosta con una tecnologia che risale a Watt ti accontenti di poco, anzi non ti accorgi che di ecologico in tutto questo non c&#39;è nulla. A partire dal fatto che producendo in centrali così grosse si esclude la possibilit&agrave; di utlizzare per il teleriscaldamento il calore di risulta . Pensa che ogni tonnellata di legna bruciata espelle da camino e dalle torri di raffreddamento quasi i 2/3 dell&#39;energia che contiene, che almeno 4 o 5 tonnellate di ceneri ogni ora dovranno essere collocate in discarica..... non so quanti anni hai, io 49 e tutte le volte che abbatto un albero ,purtroppo mi capita , lo guardo e penso che sicuramente , anche ripiantandolo, non avrei il tempo di vederlo crescere al punto in cui l&#39;ho trovato prima di morire. Nella storia ci sono esempi di disastri ecologici determinati dal taglio dei boschi per produrre energia, la Sardegna ne è un esempio. L&#39;ultima glaciazione l&#39;aveva lasciata coperta di foreste, dalla fine del 700&#39; i Savoia in una cinquantina d&#39;anni l&#39;han lasciata com&#39;è adesso per produrre il ferro puddellare ( da puddelli, termine sardo che indica la pezzatura dei tronchi di pino adatta al processo siderurgico ). Un grande storico scrive che le civilt&agrave; nascono sotto gli alberi e muoiono sotto il sole dei deserti. E&#39; questo lo sviluppo sostenibile che auspichi?<br>

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                      • #12
                        Quoto.<br>Le centrali a biomasse hanno un senso solo se sono piccole e distribuite sul territorio, e solo se bruciano biomasse presenti sul posto.<br>Costruire centrali a biomasse senza avercele (e quindi dovendole importare) è una follia. In Italia si è gi&agrave; purtroppo arrivati a fare centrali in Val d?Aosta e far arrivare la sansa dalla Puglia..... ma dover fare addirittura un porto per farle arrivare dai paesi poveri (perchè sarebbe prprio questo, che succederebbe), è contro ogni logica (o dovrei dire <u>eco-logica</u>?)<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">....almeno 4 o 5 tonnellate di ceneri ogni ora dovranno essere collocate in discarica....</div></div><br>Senza contare quelle che verranno disperse in atmosfera e fatte respirare ai felici abitanti delle zone vicine... che magari fino a ieri avevano protestato contro l&#39;installazione dei termovalorizzatori.

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                        • #13
                          quoto in pieno. per fortuna stanno per approvare i CV nuovi con il limite di 70 km dove reperire biomassa

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                          • #14
                            Concordo pienamente.<br>La base di tutte queste tecnologie di sfruttamento della biomassa, è proprio la possibilit&agrave; di sfruttare quello che si trova in zona, meglio se si tratta di un possibile rifiuto.<br><br>Togliere 100 q.li di legna l&#39;anno ad un bosco di 50 ettari è ininfluente.<br>Bruciare gli ossi di pesca, le sanse esauste è ancora meglio perchè ricicla materiali che riempirebbero le discariche.<br><br>Fare un porto per importare legname dall&#39;altra parte del globo...non ha assolutamente senso.<br><br>

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                            • #15
                              wtr ,<br>per fortuna i nuovi C.V. non sono come dici tu perchè significherebbe interrompere la produzione del 90% dell&#39;energia da biomassa in Italia. Però è vero che il regime è stato modificato in maniera che le biomasse non diventino frutto di rapina alla natura e ai più poveri come rischiava di diventare. Il regime dei certificati verdi per le biomasse in Italia è stato differenziato in 3 diverse categorie<br>1) Le biomasse raccolte nell&#39;ambito di 70 km dall&#39;utilizzo, devono essere certificate dal produttore, l&#39;impianto non deve superare la potenza di un Mwh. Questo limita enormemente la possibilit&agrave; di produrre perchè per ogni Mwh prodotto ogni anno ci vogliono circa 2.000 ettari di coltivazioni, che si tratti di alberi o frutti.Questo tipo di impianti può optare per un regime diverso dai certificati verdi che premia la produzione con c.a. 300 € per ogni Mwh prodotto. Se pensi che sino al 31/12 è di c.a. 137€ più 70 € per l&#39;energia elettrica ti rendi conto che è un bell&#39;incentivo a creare queste benedette filiere corte che gli agricoltori non vogliono.<br>2) I contratti di filiera o di programma sono un concetto molto ampio che però permette un buon controllo della filiera &quot; lunga &quot; e tolgono la possibilit&agrave; di speculare più di tanto sui prodotti provenienti dall&#39;estero senza controllo. Questi C.V. vengono emessi in ragione di 1,8 per ogni Mwh prodotto e con un calcolo che sottrae il prezzo dell&#39;energia corrente a 180 e moltiplica il risultato per 1,8 consentono di incassare c.a. 260 - 270 € per Mwh<br>3) Gli impianti alimentati senza controllo da filiera come quelli autorizzati sino ad ora saranno compensati con 1 certificato verde per Mwh che sar&agrave; pagato 180€ - il prezzo della corrente , oggi 70€ X 1,1 . vuol dire 121 € di certificato verde + 70€ di corrente.E&#39; un prezzo che oggi copre con difficolt&agrave; i costi per cui molti impianti in progetto che non hanno previsto la filiera sono a rischio di mancata realizzazione.<br> I certificati verdi per queste applicazioni durano 15 anni , speriamo che per allora si sia deciso di produrre alghe o abbiano inventato il nucleare pulito.<br>

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                              • #16
                                Energia per la Brianza<br>Soluzioni e proposte alla luce dei risultati del<br>Progetto UE &quot;Biomass Use in Brianza&quot;<br>Cavenago Brianza (Mi).<br><br>Alla Fiera di Monza GI&agrave; NEL 2005 è stato presentato il progetto dello studio “Biomass use in Brianza”; quest’anno si intende restituire al territorio ed agli operatori interessati i risultati della ricerca.<br><br>La biomassa legnosa proveniente dai parchi e verde urbano, dell’agricoltura, e quella residuale della lavorazione del legno, tipica del settore mobiliere della Brianza, e della raccolta differenziata, sostiene attualmente ricicli interni al settore del mobile, in particolare dei pannelli, ma presenta anche frazioni importanti utilizzate come risorsa energetica. Questa ultima biomassa, unitamente ad altri residui legnosi ed a produzione di eventuali coltivazioni energetiche, è idonea come Biocombustibile per centrali di teleriscaldamento.<br><br>L’organizzazione attuale del mercato invia gi&agrave; quote importanti di biomassa alle centrali elettriche ubicate in regioni lontane, mentre l’utilizzo locale, attraverso il teleriscaldamento, potrebbe soddisfare la domanda di calore urbano di circa 30.000 abitanti, offrendo razionalizzazione dei trasporti, efficienza energetica e diminuzione della pressione sull’ambiente.<br><br>La elevata urbanizzazione della Brianza presenta numerosi aggregati di edilizia, di grandi dimensioni ed in aree critiche per la qualit&agrave; dell’aria, che motivano progetti di teleriscaldamento. La ricerca svolta nell&#39;ambito dello Studio &quot;Biomass use in Brianza&quot;, parzialmente finanziato dalla Commissione Europea, ha selezionato tre tipici esempi applicati, replicabili in altri centri urbani, che verranno presentati nel convegno:<br><br>§ un servizio di teleriscaldamento esteso a tutto il territorio urbanizzato di Lissone;<br><br>§ un servizio selettivo di teleriscaldamento per aggregati di edilizia di Villasanta;<br><br>§ l’inserimento della biomassa per un qualificato ma parziale sostegno della espansione del teleriscaldamento di Monza.<br><br>Le reti di teleriscaldamento, tuttavia, sono strutture energetiche di elevato costo, non sostenibile senza le incentivazioni proporzionali ai benefici strategici ed ambientali. Importanti strumenti sono il nuovo mercato dei Certificati Verdi (CV) e dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE, detti anche certificati bianchi), connessi agli obblighi di risparmio energetico imposto agli operatori del mercato.<br><br><br>ENERGY WOOD FACTORIES SRL è del 50% di ALERION ed ha sede a Monza Via De Amicis 21.<br>Essa è al 50% con primario operatore MONDIALE per la comm e logistica del legname,e di fatto ha il 100% di PRENERGY POWER LTD progetto PORT TALBOT RENEWABLE ENERGY PLANT IN WALES.<br><br><br><br>VEDO CHE LA DISCUSISONE PRENDE CORPO.<br><br>IL PROBLEMA DELL ITALIA E&#39; STATO SEMPRE UNO:<br>SIAMO IL PAESE DEI GUELFI E GHIBELLINI,DELLE CONTRADE, DEI CAMPANILI,DEL MEGLIO IL MORTO IN CASA CHE IL PISANO FUORI LA PORTA.<br><br>GLI ALTRI FANNO,ECCOME.<br><br>VOGLIAMO DIRE CHE IN GALLES SONO PAZZI? MA SU<br><br>SE SOLO PARTIRE IL PROGETTO BRIANZA<br>E QUELLO DEL TICINO.<br><br>BHE&#39; ALTRO CHE<br><br>ITALIETTA.<br><br>ROBIN<br>WOOD

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                                • #17
                                  Scusa Robin, sai mica dirci , dopo tutta la tiritera riguardante la biomassa raccoglibile in Brianza di quante tonnellate all&#39;anno si tratta?Magari sai anche se è prevista una discarica per le ceneri? Il fatto che dalla Brianza si vada nel Galles del sud per fare una ecoporcata non significa che in Galles siano meno guelfi bianchi o meno guelfi neri di noi, forse han più bisogno di lavoro o son più depressi di noi. ( depressi economicamente intendo) . Forse non ti rendi conto che il modello di centrale che tanto ti affascina ( hai parecchie azioni di Alerion?) più degli altri non è un nuovo sistema per produrre energia ma un sistema per produrre certificati verdi e produrne tanti in un colpo solo . Le dimensioni non servono a razionalizzare il ciclo , a ottimizzarlo e ridurne le emissioni. Servono esclusivamente a concentrare nelle mani di pochi operatori finanziari il regime dei certificati verdi e dei biocombustibili per specularci. Se il gioco funzionasse magari un altr&#39;anno riusciremmo a macinare un altro pezzo della foresta amazzonica pagando ancora meno gli schiavi gi&agrave; poveri che tagliano. Se così avvenisse dappertutto il risultato sarebbe l&#39;unione dei mercati , il tradizionale da fonte fossile e quello da rinnovabili nelle mani degli stessi operatori. Che bella prospettiva, meglio tornare all&#39;ENEL pubblica piuttosto. Ma dicci la verit&agrave; ne hai tante di quelle azioncine? Le hai sottoscritte o sei uno di quelli che le hanno emesse ? Cosa han reso quest&#39;anno? Son sopra o sotto le tue previsioni?

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                                  • #18
                                    NON è COSI&#39;.<br>LA BRIANZA LO FA IN MODO AUTONOMO ED IN LOCO.<br>LO STESSO ACCADREBBE IN ABRUZZO PER ESEMPIO.<br><br>SU ALERION, HO AZIONI,QUESTO SI&#39;. E&#39; CHIRO.<br><br>MA TUTTO IL SETTORE E&#39; PER ME INTERESSANTE.<br><br>CIAO++ROBINWODD<br><br>SVILUP PO SOSTENIBILE OTTENUTO DALLA GESTIONE INTEGRATA DELLE FORESTE<br><br><br>Robinwood è cofinanziato dalla Commissione Europea - Programma Interreg III C sud<br><br><br><a href="http://www.robin-wood.it/Home.asp" target="_blank">http://www.robin-wood.it/Home.asp</a><br><br><br>ecco i fatti<br><br>studiate<br><br><br>Cuore del progetto Robin Wood è la rivitalizzazione delle zone interne basando il nuovo modello di sviluppo sostenibile sulla filiera del legno.<br><br><br>Il progetto muove dall&#39;opportunit&agrave; di utilizzare il legname di bassa qualit&agrave; a scopi energetici: questo consente di poter prevedere interventi nei boschi degradati e di poter pianificare l&#39;utilizzo di queste formazioni forestali per diversi scopi.<br><br><br>L&#39;obiettivo è quello di creare un articolato quadro di sviluppo socio-economico che generi un mercato stabile delle produzioni di maggiore qualit&agrave; destinate all&#39;edilizia oppure all&#39;industria dei mobili, nuove opportunit&agrave; di impiego per professionalit&agrave; legate alle attivit&agrave; forestali o dell&#39;utilizzo del legno o di forme di turismo verde, la produzione di energia rinnovabile, l&#39;opportunit&agrave; della manutenzione del territorio e la prevenzione del degrado idrogeologico.<br><br><br><br><br><br>Credits copyright 2005 Regione Liguria - note legali<br>Regione Liguria - piazza De Ferrari 1 - 16121 Genova<br>tel. +39 010 54851 - fax +39 010 5488742<br>webmaster<br><br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/973f555bb60a57406410978aa51ac6c0.gif" alt=":P"><br><br><span class="edit">Edited by robinwood - 28/11/2007, 11:56</span>

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                                    • #19
                                      Ben vengano le iniziative anche in Brianza, se studi la finanziaria e il nuovo regime dei certificati ti accorgerai che in Italia ciò che avviene in Galles è stato reso antieconomico, aggiungo, per fortuna.Ti rendi conto che bruciare alberi è come scaldarsi buttando nel camino i mobili del salotto della nonna ? Dopo che li hai bruciati non li hai più e in giro ce ne sono sempre meno. Comunque non ci hai detto quanta legna c&#39;è da bruciare in Brianza senza abbattere gli alberi dei viali. IL progetto robinwood che citi si basa su 4 esigenze prioritarie, l&#39;ultima delle quali è la produzione di energia da biomasse. Significa che dopo aver ripristinato l&#39;equilibrio idrogeologico con l&#39;ingegneria ambientale e aver gestito il patrimonio forestale al meglio con gli scarti prevede di produrre energia, sopratutto termica a favore di &quot; istituzioni&quot; . Sai che lavoro facevo prima di occuparmi di energie rinnovabili? INGEGNERIA AMBIENTALE. Robinwood coster&agrave; alla comunit&agrave; 10 volte i ricavi da vendita di energia che ne scaturiranno . Saranno costi giustificati perchè lo scopo è la valorizzazione del patrimonio forestale non il suo abbattimento per bruciarlo ma che nesso ha con una multinazionale quotata in borsa che compera in tutto il mondo legna al prezzo più basso ?<br><br><span class="edit">Edited by sulzer - 28/11/2007, 12:06</span>

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                                      • #20
                                        <a href="http://www.robin-wood.it/template1.asp?itemID=2&amp;livello=1&amp;label=Pro getto" target="_blank">http://www.robin-wood.it/template1.asp?ite...&label=Progetto</a>

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                                        • #21
                                          22/08/2007 - Emesso dalla Regione Liguria un bando per la concessione di contributi per la sostituzione o nuova installazione di impianti termici alimentati con pellet per il riscaldamento di ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria. Il contributo pubblico è a valere su risorse economiche statali per complessivi Euro 600.000. Possono presentare domanda di contributo tutti i soggetti, pubblici e privati, proprietari della struttura cui si riferisce l&#39;intervento o che siano autorizzati dal proprietario stesso.<br><br>18/05/2007 - Approvata dal Consiglio Regionale della Regione Liguria la legge: &quot;Nuove norme in materia di energia&quot;.<br><br>23/03/2007 - Per raggiungere le finalit&agrave; dello sviluppo e della diffusione delle fonti di energie alternative, la Provincia e la Camera di Commercio di Genova incentivano gli operatori del settore turistico e del settore agricolo localizzati nel territorio provinciale all&#39;autoproduzione di energia da piccoli impianti alimentati da fonti alternative. Il Bando prevede risorse per € 500.000 e un accesso al credito agevolato mediante uno specifico &quot;prodotto&quot; bancario da parte di Banca Carige Spa. Gli interventi ammissibili al contributo sono la progettazione e la realizzazione delle seguenti tipologie di impianti: biomasse, solare termico, fotovoltaico, mini eolico, geotermico, mini idraulico.<br><br>16/03/2007 - La Regione Liguria con D.G.R. n. 279 del 16 marzo 2007 ha approvato un bando per la realizzazione di investimenti materiali volti al risparmio energetico e all&#39;utilizzo delle fonti rinnovabili per l&#39;autoproduzione di energia. Il bando pubblico è rivolto a soggetti sia pubblici che privati operanti nel settore produttivo per la realizzazione di interventi finalizzati all&#39;utilizzo delle fonti rinnovabili per l&#39;autoproduzione di energia elettica (idroelettrico, eolico, fotovoltaico), termica (sistemi alternativi al combustibile proveniente da fonte fossile) energia termica ed elettrica combinata (sistemi di cogenerazione o trigenerazione). La dotazione finanziaria ammonta a Euro 2.220.000.<br><br>07/06/2006 - Emesso dalla Regione Liguria un nuovo bando nell&#39;ambito del programma del Ministero dell&#39;Ambiente &quot;Solare Termico&quot;. La somma complessiva disponibile è di € 153.749,51.<br><br>07/07/2006 - Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Liguria un bando diretto alla concessione di contributi a soggetti pubblici per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza non superiore ai 20 kW ai sensi del d. lgs. 29.12.03 n. 387. La disponibilit&agrave; finanziaria ammonta a 400.352,00 euro.<br><br><br><br>NORMATIVA IN MATERIA DI ENERGIA<br><br><br>Legge regionale n. 2 del 03-01-2002: Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 21 giugno 1999 n. 18 (adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia). Bollettino ufficiale della regione Liguria n. 1 del 9 gennaio 2002.<br><br>Le linee guida per l&#39;efficienza energetica nel sistema ospedaliero Ligure sono state approvate dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 873 in data 02/08/2002 e pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria del 18/09/2002.<br><br>Legge regionale n. 29 del 27-03-2000: Modifiche della legge regionale 21 giugno 1999 n. 18 (adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia) e successive modifiche ed integrazioni. Bollettino ufficiale della regione Liguria n. 8 del 19 aprile 2000.<br><br>Legge regionale n. 3 del 22-01-1999: Conferimento agli enti locali di funzioni e compiti amministrativi della regione in materia di edilizia residenziale pubblica, opere pubbliche, espropriazione, viabilit&agrave;, trasporti e aree naturali protette. Bollettino ufficiale della regione Liguria n. 3 del 10 febbraio 1999.<br><br>Legge regionale n. 18 del 21-06-1999: Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia. Bollettino ufficiale della regione Liguria n. 10 del 14 luglio 1999.<br><br>PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE<br><br><br><br><br><br>LINK UTILI<br>Arpa Liguria<br>Agenzia Regionale per l&#39;Energia della Liguria<br><br>

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                                          • #22
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                                            • #23
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                                              • #24
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                                                • #25
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Questa ultima biomassa, unitamente ad altri residui legnosi ed a produzione di eventuali coltivazioni energetiche, è idonea come Biocombustibile per centrali di teleriscaldamento.<br><br>L’organizzazione attuale del mercato invia gi&agrave; quote importanti di biomassa alle centrali elettriche ubicate in regioni lontane, mentre l’utilizzo locale, attraverso il teleriscaldamento, potrebbe soddisfare la domanda di calore urbano di circa 30.000 abitanti, offrendo razionalizzazione dei trasporti, efficienza energetica e diminuzione della pressione sull’ambiente.<br><br>La elevata urbanizzazione della Brianza presenta numerosi aggregati di edilizia, di grandi dimensioni ed in aree critiche per la qualit&agrave; dell’aria, che motivano progetti di teleriscaldamento. La ricerca svolta nell&#39;ambito dello Studio &quot;Biomass use in Brianza&quot;, parzialmente finanziato dalla Commissione Europea, ha selezionato tre tipici esempi applicati, replicabili in altri centri urbani, che verranno presentati nel convegno:<br><br>§ un servizio di teleriscaldamento esteso a tutto il territorio urbanizzato di Lissone;<br><br>§ un servizio selettivo di teleriscaldamento per aggregati di edilizia di Villasanta;<br><br>§ l’inserimento della biomassa per un qualificato ma parziale sostegno della espansione del teleriscaldamento di Monza.<br><br>Le reti di teleriscaldamento, tuttavia, sono strutture energetiche di elevato costo, non sostenibile senza le incentivazioni proporzionali ai benefici strategici ed ambientali. Importanti strumenti sono il nuovo mercato dei Certificati Verdi (CV) e dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE, detti anche certificati bianchi), connessi agli obblighi di risparmio energetico imposto agli operatori del mercato.<br><br><br>ENERGY WOOD FACTORIES SRL è del 50% di ALERION ed ha sede a Monza Via De Amicis 21.<br>Essa è al 50% con primario operatore MONDIALE per la comm e logistica del legname,e di fatto ha il 100% di PRENERGY POWER LTD progetto PORT TALBOT RENEWABLE ENERGY PLANT IN WALES.<br><br><br><br>VEDO CHE LA DISCUSISONE PRENDE CORPO.<br><br>IL PROBLEMA DELL ITALIA E&#39; STATO SEMPRE UNO:<br>SIAMO IL PAESE DEI GUELFI E GHIBELLINI,DELLE CONTRADE, DEI CAMPANILI,DEL MEGLIO IL MORTO IN CASA CHE IL PISANO FUORI LA PORTA.<br><br>GLI ALTRI FANNO,ECCOME.<br><br>VOGLIAMO DIRE CHE IN GALLES SONO PAZZI? MA SU<br><br>SE SOLO PARTIRE IL PROGETTO BRIANZA<br>E QUELLO DEL TICINO.<br><br>BHE&#39; ALTRO CHE<br><br>ITALIETTA.<br><br>ROBIN<br>WOOD</div></div><br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/265eb38366d55bcb1c4828ab2ae66072.gif" alt=":huh:"><br><br>28.11.07/15:06<br><br>SunPower ha fatto sapere che Morgan Stanley finanzier&agrave;, fino a un ammontare massimo di 190 milioni di dollari, una serie di installazioni nel campo dell&#39;energia elettrica solare. Il gruppo californiano ha precisato inoltre che deterr&agrave; insieme con la banca americana una holding per finanziare le installazioni individuali delle project company. Le project company acquisteranno sistemi solari e rivenderanno elettricit&agrave; agli utenti.<br><br>Italietta,muoviamoci anke noi<br><br><br>28 novembre 2007 – Due buone notizie per lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Toscana. La prima riguarda oltre 700 edifici, collocati in aree rurali della Toscana, che riceveranno energia termica da impianti a biomasse legnose. La seconda invece è un’iniziativa della Provincia di Firenze che, sempre ieri, ha annunciato il via, a partire dal 2008, all’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di tutte le scuole superiori della provincia.<br><br>La Toscana ha dunque deciso di puntare su due fonti preziose, come il sole e il legno, che non hanno nessun impatto sull’ambiente.<br><br>Le biomasse legnose, di cui è ricca la regione, riscalderanno infatti più di 700 case nelle aeree rurali. È il risultato del bando promosso dalla Regione, la cui graduatoria finale è stata presentata ieri mattina dall’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Susanna Cenni.<br><br>Il bando disponeva di un budget complessivo di 4 milioni con i quali cofinanziare fino al 50 per cento (fino a un massimo di 400 mila euro) progetti di enti pubblici. Grazie a questo intervento saranno 14 i borghi montani in cui gran parte delle case potranno passare al teleriscaldamento con il cippato di legno al posto delle vecchie e inquinanti centrali a gasolio.<br><br>“Gli impianti che nasceranno - ha spiegato la Cenni - attiveranno nuove prospettive economiche e occupazionali per le aree montane: la filiera produttiva legata al legno potr&agrave; infatti trovare nuovi allettanti spazi”.<br><br>Il legno necessario per produrre il cippato arriver&agrave; da residui forestali e dalle potature dei dintorni. Serviranno quasi 10 mila tonnellate all’anno di biomasse per alimentare questi impianti che raggiungeranno in totale 11 MW di potenza termica e 250 KW elettrica. Saranno così risparmiate 11 mila tonnellate annue di petrolio, corrispondenti a un risparmio di CO2 evitata ogni anno all’atmosfera pari a circa 100 mila tonnellate di anidride carbonica. Secondo una stima della regione, la quantit&agrave; di biomassa legnosa che potrebbe essere destinata a uso energetico senza impoverire le foreste regionali supera il milione di tonnellate annue: con queste cifre potrebbero essere realizzati impianti capaci di produrre oltre 2 milioni e mezzo di megawatt, con cui servire oltre 125mila abitazioni e circa 500mila abitanti.<br><br>A presentare invece la campagna per il fotovoltaico nelle scule superiori della Provincia di Firenze è stato il suo presidente Matteo Renzi: “Si tratta di un’operazione di grosso impatto sia di carattere ambientale che sotto il profilo economico”.<br><br>“L’impianto fotovoltaico delle scuole – ha commentato l’assessore all’Ambiente, Luigi Nigi, - può diventare un modello virtuoso per i cittadini, grazie anche alla testimonianza degli stessi studenti, i quali possono verificare direttamente la funzionalit&agrave; e il risparmio indotto dagli impianti che hanno proprio sopra la loro testa”.<br><br>La Provincia prevede risparmi economici dalle nuove installazioni “che inizialmente saranno dell’ordine del 30 per cento per arrivare, a regime – nell’arco di un decennio circa - ad ottenere un risparmio del 100 per cento sulla bolletta energetica delle scuole superiori”.<br><br>

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                                                  • #26
                                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sulzer @ 27/11/2007, 15:28)</div><div id="quote" align="left">wtr ,<br>per fortuna i nuovi C.V. non sono come dici tu perchè significherebbe interrompere la produzione del 90% dell&#39;energia da biomassa in Italia. Però è vero che il regime è stato modificato in maniera che le biomasse non diventino frutto di rapina alla natura e ai più poveri come rischiava di diventare.</div></div><br>Grazie per la precisazione, sono stato inesatto. Cmq il concetto è questo.<br><br>Mi potresti delucidare ulteriormente sui punti da te citati:<br>1)In cosa consiste la certificazione della biomassa? Hai qualke link?<br>2)Mi potresti fare un esempio del calcolo da te effettuato?<br><br>Grazie ancora

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                                                    • #27
                                                      L&#39;economista americano Jeremy Rifkin alla Camera dei Deputati L&#39;Italia è l&#39;Arabia delle energie rinnovabili «Paese straordinariamente ricco di fonti alternative. È il luogo migliore per avviare la terza rivoluzione industriale»<br><br>Jeremy Rifkin<br>ROMA - La fine dell&#39;era del petrolio - obbligata dalla questione inderogabile dell&#39;eccesso di gas serra nell&#39;atmosfera - non dovrebbe spaventare affatto l&#39;Italia, Paese straordinariamente ricco di fonti energetiche rinnovabili. E l&#39;opinione di un addetto ai lavori di fama internazionale, l&#39;economista americano Jeremy Rifkin, che martedì si è recato a Roma, da sempre critico nei confronti dell&#39;economia americana e spesso autore di analisi controcorrente e sferzanti sul tema dell&#39;energia (un suo libro si intitola, per esempio, «Economia all&#39;idrogeno. La creazione del Worldwide Energy Web e la redistribuzione del potere sulla Terra»).<br>L&#39;ARABIA SAUDITA DEL FUTURO - L&#39;Italia, secondo Rifkin, che martedì ha partecipato alla Camera dei Deputati a una conferenza (L&#39;Economia dell&#39;Idrogeno. Verso una nuova era energetica), è «leader mondiale per creativitá e idee. Ed è il luogo migliore per dare inizio alla terza rivoluzione industriale». Anche perché «è l&#39;Arabia Saudita delle energie rinnovabili». Per il presidente della Foundation on Economic Trends l&#39;Italia «può assumere la guida della terza rivoluzione industriale», quella che sar&agrave; alimentata dall&#39;ascesa dell&#39;idrogeno e da forme avanzate di comunicazioni.<br>FONTI RINNOVABILI - L&#39;Italia con le sue risorse può sviluppare più degli altri, infatti, l&#39;eolico, il solare, l&#39;idroelettrico. Insomma «è l&#39;Arabia Saudita delle energie rinnovabili. Il nostro paese può anche sfruttare la sua posizione geografica e può rivelarsi il ponte naturale tra l&#39;Unione europea e l&#39;Africa. «L&#39;Italia - ha detto Rifkin - può consegnare alle generazioni future un&#39;eredit&agrave;: quella della nostra presenza sul pianeta». Anche se la svolta energetica, ha sottolineato Rifkin, resta nelle mani dei politici: «Mai hanno avuto una responsabilit&agrave; così importante: spetta a loro realizzare il consenso e aprire l&#39;era dell&#39;idrogeno e salvare così la razza umana»<br>

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                                                      • #28
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                                                        • #29
                                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (sulzer @ 28/11/2007, 16:53)</div><div id="quote" align="left">Spero di esser stato esauiriente</div></div><br>Grazie <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/be7382eff19834ce59bb3677d5b765a3.gif" alt="">

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                                                          • #30
                                                            come l&#39;era dell&#39;idrogeno?<br>come lo produci l&#39;idrogeno?<br>le celle a combustione vanno ad idrogeno peccato che non dicono che lo ottengono dal metano (CH4) e qundi liberano CO2 nell&#39;aria e siamo da capo.<br>Idrogeno dalla scissione dell&#39;acqua ma ha che costi?<br>

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