Produzione di monossido di carbonio - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Produzione di monossido di carbonio

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Produzione di monossido di carbonio

    Buonasera a tutti,<br><br>il monossido di carbonio continua a mietere vittime, vorrei sapere se una stufa o caldaia a legna può produrre questo veleno e se bruciando questi tipi di combustibili possiamo stare tranquilli e se così non fosse quali sono le precauzioni da prendere per evitare di rimanere uccisi da questo veleno,<br><br>ma quali sono i combustibili più pericolosi in questo senso?<br><br>grazie a tutti e buon anno

  • #2
    Ciao Gyaco68...<br>Il problema del monossido di carbonio è purtroppo sulle prime pagine dei giornali tutti gli inverni, e anche se è doloroso dirlo, si tratta di un problema di ignoranza... in quanto si tratta spesso di leggere semplicemente le istruzioni della caldaia o della stufa.<br><br>I combustibili c&#39;entrano purtroppo ben poco, in quanto praticamente tutti i combustibili solidi e liquidi sono comunque costituiti da carbonio....e quindi possono potenzialmente generare monossido di carbonio.<br><br>I problemi veri sono invece la mancanza di ossigeno alla combustione e la mancanza di tiraggio dei camini.<br>Nel primo caso, la cosa è semplice: la combustione consuma tutto l&#39;ossigeno presente nella stanza, e quando la quantit&agrave; si riduce di molto la combustione non è totale ma è parziale. Invece di generare come prodotto di combustione l&#39;anidride carbonica CO2, il carbonio riesce a legarsi anche ad un solo atomo di ossigeno, generando monossido di carbonio, che è un gas inodore, incolore e MORTALE.<br><br>La soluzione è semplice: rendere completa la combustione, fornendo l&#39;ossigeno necessario ed anche qualcosa in più per sicurezza (il &quot;qualcosa in più&quot; si chiama eccesso d&#39;aria, e deve essere quasi il 150% in più se si tratta di combustibili solidi, circa l&#39;80% se sono liquidi e il 30% se sono gassosi. Il motivo sta nella imperfetta miscelazione fra combustibile e aria dei combustibili solidi che sono costituiti da grossi pezzi che all&#39;interno non possono essere raggiunti dall&#39;aria. Nei combustibili liquidi la cosa migliora, perchè sono in genere polverizzati, miscelandosi meglio con le molecole d&#39;aria. Se il combustibile è un gas, la miscelazione con un altro gas (l&#39;aria) è quasi perfetta, e la quantit&agrave; di aria in eccesso rispetto a quella teorica può essere minore.)<br><br>Il secondo problema, il mancato tiraggio dei camini, ha anch&#39;esso una soluzione ovvia: controllare che non siano ostruiti&#33; Controllare che non ci siano uccelli che hanno fatto il nido nel comignolo, oppure che il tubo flessibile che collega la caldaia al comignolo non sia piegato formando una specie di sifone (col metano, ad esempio, si forma molta condensa che può stagnare nel tubo e riempirlo d&#39;acqua: l&#39;ho visto coi miei occhi)<br>E&#39; ovvio che se i prodotti di combustione non possono uscire per il camino, allora resteranno nella stanza e saranno respirati dai suoi occupanti...<br><br>Insomma, controllare che ci sia un&#39;uscita da un camino dei gas prodotti dalla combustione e accertarsi che la stufa riceva abbastanza ossigeno: per esempio, basterebbe tenere una finestra socchiusa per evitare queste tragedie.<br><br><span class="edit">Edited by livingreen - 31/12/2007, 23:38</span>

    Commenta


    • #3
      Complimenti Livingreen<br><br>Spiegazione perfetta <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/7c1cc6bfeef8a6e71b75dd5dab7a5d8c.gif" alt="image"><br>a disposizione di tutti quelli che hanno un minimo di cervello per capire

      Commenta


      • #4
        All&#39;ottima spiegazione di livingreen, aggiungo una semplice regoletta che molti installatori di camini/stufe/caldaie poste dentro casa ignorano alla grande:<br>TANTA ARIA ESCE DAL CAMINO, TANTA ARIA DEVE ENTRARE IN CASA DA QUALCHE PARTE.<br>Con i nuovi serramenti a tenuta che si stanno diffondendo sempre più quel &quot;qualche parte&quot; non si sa più cosa sia.
        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

        Commenta


        • #5
          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (livingreen @ 31/12/2007, 22:35)</div><div id="quote" align="left">I problemi veri sono invece la mancanza di ossigeno alla combustione e la mancanza di tiraggio dei camini.<br>Nel primo caso, la cosa è semplice: la combustione consuma tutto l&#39;ossigeno presente nella stanza, e quando la quantit&agrave; si riduce di molto la combustione non è totale ma è parziale. Invece di generare come prodotto di combustione l&#39;anidride carbonica CO2, il carbonio riesce a legarsi anche ad un solo atomo di ossigeno, generando monossido di carbonio, che è un gas inodore, incolore e MORTALE.</div></div><br>Un solo appunto, peraltro secondario<br>Anche l&#39;anidride carbonica è mortale, per il semplice motivo che essendo un prodotto di scarto, non è in grado di sostenere la respirazione cellulare<br>Di contro, il monossido di carbonio è molto più pericoloso perchè si lega all&#39;emoglobina del sangue, molto più tenacemente di ossigeno o anidride carbonica<br>Quindi, anche in concentrazioni minime, può saturare l&#39;emoglobina disponibile, impedendo la respirazione, intossicando o uccidendo molto in fretta<br><br><br>Per la ventilazione e, il rifornimento di aria alle combustioni, spesso, vengono fatte delle canalette tra braciere della stufa o del camino e ambiente esterno<br>In campagna, io ho scelto questa soluzione per il camino con termoconvettore, nel caso, occorre controllare periodicamente che anche questa struttura sia libera<br><br>Odisseo<br>

          Commenta


          • #6
            Per completamento delle informazioni, la pericolosit&agrave; del CO risiede nel fatto che forma con l&#39;emoglobina un composto chiamato carbossiemoglobina. Questo composto è biologicamente inattivo e una volta formato non è più possibile dividerlo come avviene durante la normale respirazione cellulare con scambio O/CO2. Maggiore è la concentrazione di carbossiemoglobina nel sangue, minore sar&agrave; il tempo a disposizione per salvare la vita.<br>Ely

            Commenta


            • #7
              <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/46fb44843ad977133f8269449de3023a.gif" alt=""> Interessanti questi argomenti, infatti io avevo una stufa a legna che non tirava bene, la ho sostituita con una idrostufa a pellet con scarico fumi forzato, inoltre durante i lavori di ristrutturazione di q.uesta casa ho previsto una canaletta per immissione aria che misura 30x20 centimetri che alimenta il caminetto e la idrostufa.<br>In oltre ho previsto la distribuzione del calore misto. cioè 2 ventilconvettori e un termo in ghisa, ora l&#39;ambiente è buono privo di odori ristagnanti e 22 gradi diffusi in tutta la casa<br>Altra scoperta interessante, i muri del pianterreno sono a pietra nera vista sia all&#39;interno che all&#39;esterno, all&#39;interno ho notato che quando si riscaldano le pietre, rilasciano il loro calore lentamente, mantenendo una temperatura di 18 gradi, con 0 gradi esterni con stufa spenta per una giornata.<br>Altra sensazionale scoperta, il reparto notte 1 piano costruito interamente in legno , muri perimetrali esterni dello spessore di 16 centimetri, 3 camere e un bagno si riscaldano a 17-18 gradi senza riscaldamento per riflesso. Nessuno però mi ha saputo dire il coefficente termico di tali muri in legno di abete.<br>Meccatronico

              Commenta

              Attendi un attimo...
              X