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Stocchi di mais

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  • Stocchi di mais

    Buon giorno e un saluto a tutti.
    Sono una new entry e provo a cimentarmi nella mia prima discussione.
    Un mio conoscente possiede 400 ha coltivati a mais e vorrebbe utilizzarne gli stocchi residui per fare un impianto a biomassa. Secondo voi è meglio una digestione anaerobica o una combustione? Quali sono i pro e contro? Avete conoscenza di impianti che funzionano già con questa biomassa? E con che risultati? Non ho trovato molte info in giro.
    Grazie
    Bumbar
    Ultima modifica di CaloRE; 09-09-2008, 11:30.
    <Bumbar>

  • #2
    400 ettari?

    La regola numero 1 (non obbligatoria ma nell'interesse proprio) sarebbe di qualificarsi "geograficamente" per poter dare indicazioni il più possibile zonali.
    Con queste estensioni se in zona hai anche potenziali produttori di deiezioni animali con la famigerata "direttiva nitrati" incombente potresti prendere in considerazione questo:
    Biogas A Candiolo energia elettrica e termica da liquami e biomasse
    saluti...
    Ultima modifica di biomassoso; 09-09-2008, 12:55.
    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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    • #3
      Ciao Bumbar e benvenuto, mi sono permesso di modificare il titolo della discussione in "Stocchi di mais".
      Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...

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      • #4
        Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
        La regola numero 1 (non obbligatoria ma nell'interesse proprio) sarebbe di qualificarsi "geograficamente" per poter dare indicazioni il più possibile zonali.
        Con queste estensioni se in zona hai anche potenziali produttori di deiezioni animali con la famigerata "direttiva nitrati" incombente potresti prendere in considerazione questo:
        Biogas A Candiolo energia elettrica e termica da liquami e biomasse
        saluti...
        Grazie mille, molto interessante.
        Ho visto che in Piemonte usano stocchi e liquami per fare biogas. Si possono anche bruciare eventualmente? Ho letto che il potere calorifico degli stocchi non è malvagio, intorno a 3500 Kcal al Kg.
        Io sono nella pianura veneta e vorrei evitare effettivamente la questione dei nitrati.
        Ciao
        <Bumbar>

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        • #5
          di dove sei precisamente?

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          • #6
            Originariamente inviato da Bumbar Visualizza il messaggio
            Grazie mille, molto interessante.
            Ho visto che in Piemonte usano stocchi e liquami per fare biogas. Si possono anche bruciare eventualmente? Ho letto che il potere calorifico degli stocchi non è malvagio, intorno a 3500 Kcal al Kg.
            Io sono nella pianura veneta e vorrei evitare effettivamente la questione dei nitrati.
            Ciao
            prova a vedere BioHyst -
            Forse insieme ad altri coltivatori di mais potrebbe consorziarsi per creare e gestire un impianto per trasformare le paglie di mais in farine per l'alimntazione umana o per la zootecnia e anche per produrre bioetanolo.

            articolo del sole24ore
            Hyst trasforma la paglia in energia e farina - Il Sole 24 ORE

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            • #7
              Come giò anticipato in un altra discussione presente in questo sito sarebbe opportuno che gli internauti vengano messi al corrente che il macchinario dell'ing. Manola è stato sequestrato dalla Procura della Repubblica di Roma lo scorso maggio 2011. Il motivo principale sarebbe da ricercare nel fatto che il sig. Manola avrebbe già presentato in america la sua tecnologia nel lontano 2003. La società che doveva commercializzare questa tecnologia sarebbe successivamente fallita. La storia è accessibile consultando il sito della DDS
              http://www.vegacomputing.com/ddstechusa/index.htm L'aspetto curioso di questa vicenda è che le conclusioni tecniche presenti nel vecchio sito americano della DDS sono molto simili al nuovo sito italiano della Biohyst.

              Ci sono, inoltre, notizie che l'ing. Manola non stia collaborando con l'autorità giudiziaria per ripetere gli esperimenti già condotti di fronte ad un pubblico. Come già dichiarato in un altro post io spero vivamente che la faccenda non sia una truffa perché è molto triste scoprire che qualcuno abbia avuto il coraggio di sfruttare i bisogni del popolo africano per farsi pubblicità allo scopo di compiere atti illeciti.

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              • #8
                Ciao a tutti volevo sapere se qualcuno sa dove posso comprare mais per termostufa zona (Abruzzo, Lazio,Marche,Molise) possbilmente datemi contatti e/o link per cui possa chiedere informazioni.
                Grazie.

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                • #9
                  Una volta tolto il cereale che è la maggior fonte di carboidrati, ciò che resta è difficilmente digeribile nei digestori,

                  Ho visto delle analisi di digestati e la parte non confacente il cereale era praticamente integra

                  Secondo me, sia per investimento che per resa eneregtica, quando si tratta di stocchi la combustione è la via più logica ed intelligente

                  Le ceneri oltretutto dovrebbero essere solo qualche punto percentuale sul secco

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                  • #10
                    Nei digestori viene usato + spesso mais integro con pianta non ancora maturato, es. secondo raccolto seminato in estate dopo la raccolta sullo stesso fondo es. del grano. Gli stocchi ma + i tutoli venivano usati xche' avevano un forte potere calorico e scaldavano subito ma duravano poco.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da wildcat Visualizza il messaggio
                      Nei digestori viene usato + spesso mais integro con pianta non ancora maturato, es. secondo raccolto seminato in estate dopo la raccolta sullo stesso fondo es. del grano. Gli stocchi ma + i tutoli venivano usati xche' avevano un forte potere calorico e scaldavano subito ma duravano poco.
                      voglio dire che venivano bruciati anni fa da chi era di cultura contadina e dipendeva meno dal petrolio, ora sono abbastanza ricercati (itutoli)
                      dai mangimisti x le loro fibre ecc.

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                      • #12
                        [QUOTE=LauraL;119227273]
                        Ci sono, inoltre, notizie che l'ing. Manola non stia collaborando con l'autorità giudiziaria per ripetere gli esperimenti già condotti di fronte ad un pubblico.

                        Ma che M.....a di esperimenti deve fare l'autorità giudiziaria ? Chi è il perito ? Moreno Morello ?
                        Ogni tanto qualcuno entra nel forum con un nick e cerca di s*******re qualcun altro ....
                        Non siamo una pubblica gazzetta, facciamo discussioni tecniche , scientifiche o almeno cerchiamo di farle.
                        Se le cose che racconta Manola non sono vere dimostralo, avrai letto che tutti bene o male lo abbiamo provocato direttamente o indirettamente . Usare articoli o pseudoarticoli , notizie riportate, ma dai....

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                          Una volta tolto il cereale che è la maggior fonte di carboidrati, ciò che resta è difficilmente digeribile nei digestori,
                          Ho visto delle analisi di digestati e la parte non confacente il cereale era praticamente integra
                          Secondo me, sia per investimento che per resa eneregtica, quando si tratta di stocchi la combustione è la via più logica ed intelligente
                          Le ceneri oltretutto dovrebbero essere solo qualche punto percentuale sul secco
                          Originariamente inviato da Bumbar Visualizza il messaggio
                          Grazie mille, molto interessante.
                          Ho visto che in Piemonte usano stocchi e liquami per fare biogas. Si possono anche bruciare eventualmente? Ho letto che il potere calorifico degli stocchi non è malvagio, intorno a 3500 Kcal al Kg.
                          Io sono nella pianura veneta e vorrei evitare effettivamente la questione dei nitrati.
                          Ciao
                          Mi autoquoto e ti faccio una domanda Bumbar

                          Invece di scegliere tra digestione e combustione, perché non entrambe?

                          Potresti fare una digestione anaerobica con tempi di residenza inferiori alla media e quindi risparmiare molto sull'investimento delle vasche

                          Il surnatante lo tratti e lo scarichi in fognatura o in corso superificiale

                          Il digestato, una volta essiccato potresti bruciarlo, e produrre ulteriore energia elettrica

                          Il biogas potresti venderlo o produrre energia elettrica
                          Che ne dici?

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                          • #14
                            Stocchi di mais ed avanzi di cereali in genere

                            Originariamente inviato da Bumbar Visualizza il messaggio
                            Buon giorno e un saluto a tutti.
                            Sono una new entry e provo a cimentarmi nella mia prima discussione.
                            Un mio conoscente possiede 400 ha coltivati a mais e vorrebbe utilizzarne gli stocchi residui per fare un impianto a biomassa. Secondo voi è meglio una digestione anaerobica o una combustione? Quali sono i pro e contro? Avete conoscenza di impianti che funzionano già con questa biomassa? E con che risultati? Non ho trovato molte info in giro.
                            Grazie
                            Bumbar
                            Sul mercato c'è già da anni un sistema a "combustore" , cioè non un semplice bruciatore o forno o caldaia, che brucia questi scarti e usa il calore per scaldare gli essiccatoi del mais con temperatura controllata a 2÷4°C di precisione e avanza solo ceneri della frazione minerale con pochissimo carbone.
                            La ditta che produce appunto gli essiccatoi , a Pavia, li applica ai propri essiccatoi e offre sistemi di produzione energia da cascami di cereali che sono convenienti per gli essiccatori conto terzi o grandi estensioni con avanzi superiori a 1500 ÷2000 t/anno di biomasse .
                            Purtroppo il sistema è poco noto proprio perchè applicabile ad una nicchia sperimentata dal 2005 al 2007 e solo dal 2008 in marcia industriale su 3÷4 impianti.
                            li trovi su internet
                            Ciao

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                            • #15
                              Novità 2012 sulla biohyst

                              Novità 2012 sulla biohyst:
                              BioHyst - Tecnologia HYST: dalle biomasse alimenti ed energia sostenibile - 23 Febbraio 2012

                              Ad un convegno del 23 febbraio 2012 il CNR ha presenato i risultati di analisi sulle farine prodotte con la tecnologia Hyst e i loro possibili utilizzi

                              Prospettive molto interessanti.

                              Da ascoltare anche le puntate di Smatcity andate in onda su radio24 e altri articoli di vari giornali

                              BioHyst - Rassegna stampa

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