Pellet che schizza fuori durante la combustione - Rimedi ? - EnergeticAmbiente.it

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Pellet che schizza fuori durante la combustione - Rimedi ?

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  • #61
    Auguri di Buone Feste a tutti i frequentatori del Forum

    Ok, farò come dici...
    Non ho però lo spazio per un boiler aggiuntivo.

    Aproffitto per fare a te e agli altri un caloroso augurio di Buon Natale e buone feste.

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    • #62
      se non hai lo spazio per il boiller, allora dovrai avere pazienza ad ogni avvio da freddo: dopo 4/5 altalene la caldaia tiene il "ritmo"....
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • #63
        Si, si quello l'ho capito.... però durante queste "altalene" si forma condensa all'interno della caldaia ?
        E' questa la mia preoccupazione, altrimenti non mi preoccupo più.
        Per eliminare il problema condensa mi farò installare una valvola apposita.
        Consigli sul tipo di valvola ?
        A proposito è sufficiente al compito anche un miscelatore termostatico ?

        Saluti e grazie ...... come sempre......

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        • #64
          Sempre io........
          Per rimanere in pieno nel tema della discussione vi informo che sono riuscito ad avere una soddisfacente combustione.
          Dopo svariatissime regolazioni, prove (e consigli ricevuti), i pezzetti di pellet incombusto che schizzano fuori sono ridotti credo al minimo consentito dalla tipologia di caldaia (ad alimetazione dall'alto).
          La fiamma è di un colore arancione vivo tendente al giallo, a regime non si vede fumo dal camino e la temperatura fumi è di circa 145°C.
          Direte voi... allora tutto OK?
          Quasi...., il fatto è che per ottenere questo risultato ho dovuto abbassare di parecchio la quantità di alimentazione del pellet (oltre che l'aria di conseguenza), con il risultato che adesso la caldaia mi sembra un pò "depotenziata" (vedi anche i 2 -3 cicli altalenanti all'avvio).
          La temperatura acqua è impostata a 66 °C e, a regime mi si mantiene con la "potenza 1" a circa 62 - 63° in uscita dalla caldaia.
          Che ne pensi Dr Nord Est?
          Devo ricominciare a rialzare il valore di caduta pellet (e di conseguenza l'aria in aspirazione) per trovare un valore di combustione soddisfacente ad una potenza maggiore della caldaia ?
          Oppure, anche per il fatto di avere una canna fumaria con parecchio tiraggio, mi devo "accontentare" del risultato raggiunto senza più toccare nulla ?
          Bel dilemma.....
          Saluti

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          • #65
            62/63 sono pochini.....
            aumenta aria e in rapporto il pellet di pochino, gradatamente.......
            piano piano diventi un certosino, eheheheheh
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #66
              Proverò, però ho paura che aumentando l'aria (in conseguenza all'aumento del pellet), tornerò ad avere problemi di combustione con pezzetti di pellet incombusto che "schizzano" fuori......

              Rimanendo sul problema condensa,
              durante le 3/4 "altalene" che mi hai detto, credi che si formi condensa all'interno della caldaia ?
              Alla fine dell'inverno ho intenzione di installare una valvola anticondensa sul ritorno dell'acqua in caldaia.
              Secondo te va bene una come quella in foto ? oppure (della stessa ditta) quella nel link qui sotto ?

              http://www.rossatogroup.com/document...ownload-2.html

              Oppure è sufficiente un miscelatore termostatico ?

              ...
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              • #67
                a che temperatura minima và la caldaia?
                la tua caldaia ha una scheda elettronica che fa partire o ferma la pompa di circolazione a una certa temperatura impostata? se si, non serve nessuna valvola anticondensa
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #68
                  La scheda elettronica della mia caldaia fa partire o ferma la pompa di circolazione alla temperatura impostata.
                  Di fabbrica era:
                  - maggiore di 40 °C partenza;
                  - Due gradi sotto la temperatura impostata (quindi 38 °C) stop.
                  Io ho attualmente impostato (seguendo il tuo consiglio per evitare troppe "altalene" all'accensione):
                  - maggiore di 48°C partenza;
                  - di conseguenza sotto i 46 °C stop.

                  Quindi mi stai dicendo che impostando correttamente la temperatura sulla pompa di circolazione, la mia caldaia non andrà incontro a problemi di condensa?
                  E quindi non ho bisogno di montare una valvola "anticondensa" ?

                  Secondo te, a che temperatura dovrei far partire la pompa.
                  Tieni presente che lo scambiatore della mia caldaia è in rame.

                  Saluti
                  Ultima modifica di syntetic; 28-12-2008, 18:32.

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                  • #69
                    fai partire la pompa a 55 fai girare il riscaldamento a 65, non avrai bisogno di valvole anticondensa.
                    riscaldamento a biomassa e PDC
                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                    • #70
                      Grazie, puntuale e preciso come sempre.....

                      Ultima annotazione... le tubazioni dalla caldaia alla colonna montante (tubo in rame) sono in acciaio zincato (3/4").
                      Ho letto che il pasaggio di acqua a temperatura superiore ai 60 - 62 °C provoca nel tempo la "dezincatura" dei tubi zincati.

                      Per questo motivo cerco sempre di non superare la temperatura di mandata di 62°C.

                      Secondo te mi sto facendo delle paranoie ?

                      Saluti

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                      • #71
                        questi dati tecnici riguardo alle tubazioni, non li conosco....
                        mi spiace, ma qui mi trovi in fallo, eheheheh
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • #72
                          .. di solito le tubazioni sono zincate all' esterno e non all' interno, quindi non credo che questa teoria sia valida. Problemi di corrosione, sulle curve, esiste negli impianti a vapore, che io sappia. Esistono anche le correnti galvaniche, che sono poco influenzate dalla temperatura. Certo che queste sono mie idee, del resto sono passati 20 anni da quando ho finito le scuole!!!!

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                          • #73
                            Anch'io credo che sia l'ultimo dei problemi che possono capitare ai tubi...

                            Commenta


                            • #74
                              E' una notizia che ho trovato nel sito della Caleffi Idraulica.
                              Contiene moltissime dispense e quaderni "tecnici" sul solare e in genere sugli impianti termici.
                              Precisamente il quaderno n° 29 del 2005 a pagina 27, di cui vi posto il link.

                              http://www.caleffi.it/it_IT/caleffi/...lica_29_it.pdf

                              Per quanto riguarda la zincatura dei tubi, è realizzata sia internamente che esternamente (provate a guardare all'interno di un tubo zincato...).
                              Del resto vengono zincati in vasche di zinco fuso, senza necessità di "tappare" il tubo....

                              Saluti

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                              • #75
                                ciao Syntetic, non ci avevo pensato. Ma alla fine, quando smonto dei vecchi tubi zincati sono sempre arruginiti all' interno, come mai? Non mi è mai capitato di vederne di bucati, pensa che un paio d' anni fa ho smontato un'impianto in ferro saldato (no zinco!) che aveva quasi 50 anni, e non ho visto tubi assottigliati dalla corrosione, anzi, magari alla dalmine li facessero certi tubi in ferro dolce (intendo ferro e non acciaio ririririfuso!!!).
                                Credo sia un problema legato alle correnti galvaniche, al fatto che si utilizzi piu' materiali mescolati insieme ed al trasporto di certi ioni che da un materiale passano all' altro.
                                Forse ora con quei tubi (una volta li chiamavano mobilio!) in acciaio zincato leggerissimi, a pressare (enon quelli normali a filetto!!) possano nscere problemi di corrosione, intesa come vita utile del tubo stesso!! Personalmente nonho buttato la madrevite e la stoppa, e non credo di avere per questa vita problemi sugli impianti.

                                P.S.: dammi la pagina del pdf caleffi!!! Non mi va di leggere tutto!! Ciao e grazie per le dritte!

                                Commenta


                                • #76
                                  La corrosione dei tubi dipende essenzialmente da quel che circola al loro interno: ossigenazione differenziata e cloruri possono disintegrare un tubo ferroso in pochissimo tempo... ed anche quelli in acciaio inox.
                                  Nei grandi impianti si utilizzano additivi degasanti o acqua demineralizzata per evitare questi inconvenienti. Come dice anche la Caleffi, il fenomeno corrosivo è invece incrementatto con l'uso di sostanze antigelo, che evidentemente hanno l'effetto opposto ai passivanti addivivati.

                                  Comunque è vero, i tubi zincati sono sconsigliati sopra i 60°, perchè progressivamente perderebbero la zincatura: in ogni caso, resterebbe però il ferro (che non avrebbe problemi, con additivi passivanti e degasanti).
                                  Dato il maggior costo di acquisto, sarebbe uno spreco....

                                  La mia frase nel post precedente si riferiva al fatto che la perdità di zinco è in genere il problema minore, i tubi si bucano molto prima per altre cause.

                                  Commenta


                                  • #77
                                    Ciao Scresan,
                                    il link sottostante si riferisce alla pagina che contiene tutte le "Riviste di Idraulica".
                                    La rivista che parla della max temperatura per i tubi zincati (era riferita all'uso sul solare termico), è la n° 29 del 2005 a pagina 27.
                                    Qui sotto il link alla pagina delle riviste:

                                    Caleffi - Rivista Idraulica -

                                    X livingreen
                                    Grazie per la precisazione e l'approfondimento.
                                    Io all'idraulico che mi ha installato la caldaia, avevvo evidenziato la mia perplessità sul fatto di usare tubo zincato tra la caldaia e la colonna montante del riscaldamento (in rame).
                                    Mi ha detto di non preoccuparmi perchè non vi sono problemi di corrosione dovuta ai materiali (durata di almeno per 50 anni !).

                                    Sono inoltre daccordo con te sul fatto che i tubi di zinco si buchino essenzialmente per altre problematiche....

                                    Saluti

                                    Commenta


                                    • #78
                                      Corrosione da contatti bimetallici

                                      I metalli hanno potenziale elettrochimico sensibilmente diverso:
                                      Es: rame +0,35V, ferro -0,44V, zinco -0,76V, magnesio -2,40V.
                                      Il magnesio viene spesso usato come anodo sacrificale nei bollitori (si consuma prima di altri metalli) e dev'essere rinnovato periodicamente. Lo zinco viene utilizzato per le barche in acqua di mare (mai visto la saponetta di zinco appesa ad una cima delle barche a vela all'ormeggio?)
                                      Personalmente avevo realizzato dei bollitori a partire da fusti di acciaio (i normali fusti da 220 litri) con delle serpentine di rame come scambiatori ma sono durati circa 3 mesi prima che si formassero microforature nel metallo meno nobile (acciaio) ad opera delle correnti galvaniche.
                                      Mi risulta che le acque leggermente clorurate siano maggiormente aggressive, in ogni caso le corrosioni aumentano all'aumentare della temperatura: i bollitori solari vengono consigliati vetrificati a causa delle possibili sovratemperature.
                                      Un altro esempio: boiler elettrici di una primaria casa di elettrodomestici che dal passaggio della garanzia da 1 a 2 anni ha ridotto la temperatura massima raggiungibile dall'acqua (max 65°C). Per avere un accumulo ragionevole ho dovuto recuperare una vecchia termocoppia di controllo sostituendola alla nuova presente nel boiler.
                                      Bye

                                      PS
                                      Vengono consigliati giunti dielettrici per ovviare all'inconveniente ma l'acqua non e' mai neutra: saranno davvero sufficienti?
                                      Bye

                                      Commenta


                                      • #79
                                        Ciao a tutti, non conoscevo di preciso tutte le questioni termo-elettriche. Credo che il problema comunque siano le correnti galvaniche e che comunque incida il tempo. Se i tubi in acciaio zincato vengono corrosi in 50 anni, non è piu' un mio problema!! Per quanto ne so, si utilizza l'anodo sacrificale in lega di magnesio sui puffer, che va sostituito ongi 2 anni circa. Ormai le ditte piu' serie montano di serie quello elettronico, con durata molto piu' lunga.
                                        Per rendere l' idea, ho una casa con caldaia a gpl, installata nel 1983, impianto in ferro saldato e non perde ancora. Il problema peggiore in questo impianto un pezzo di calata nel muro, mal ricoperta (una volta le si rivestiva con la carta di giornale!!!!! per isolarle e proteggerle!!!) che a contatto con la calce della malta è stata completamente sciolta (comunque in 10 anni circa). A si la caldaia ha tubi in rame, raccordi e collettori in bronzo!!!!

                                        Commenta


                                        • #80
                                          Programmazione della caldaia CTU 24

                                          Ciao Doremi,
                                          in allegato trovi un file di excel contenente tutti i parametri che puoi regolare attraverso il menù "F1".
                                          I valori riportati sul display D2 sono quelli "di fabbrica".

                                          Attenzione provare è una bella cosa, ma occorre sempre sapere cosa si sta facendo.....

                                          Nel manuale di istruzione troverai inoltre le "uniche regolazioni" possibili dall'utente, attraverso il parametro "55".

                                          Buon lavoro
                                          File allegati

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                                          • #81
                                            x syntetic
                                            grazie tante per l'info speriamo di trarne vantaggio,

                                            Commenta


                                            • #82
                                              X syntetic
                                              diverse volte hai citato " aria comburente " ma da dove si regola nella ctu 24 ?

                                              Commenta


                                              • #83
                                                L'aria comburente (quella che per intenderci serve nel processo di combustione), si regola variando la velocità dell'aspiratore fumi (giri/min.) alle varie potenze (da 1 a 5).
                                                Chiaramente 1 = minimo; 5 = max.

                                                Per questo le nostre caldaie sono chiamate "aspirate"....

                                                Ciao

                                                Commenta


                                                • #84
                                                  Buongiorno a tutti, ho comprato da circa un mese una stufa Montegrappa idro LW20, l'ho installata io e a parte tutti gli inconvenienti iniziali, tipo la guarnizione del vetro che andava tolta e non lo sapevo, ho dei problemi che ancora non so, il deflettore superiore con tre viti non so se rimane o va tolto, in teoria sul manuale dice che non va montato; ho chiuso i buchi superiori con la piastra d'acciaio in dotazione che in teoria sentendo le discussioni va montata. Ma il vero problema che rimane è il pellet che salta dal braciere a potenza 5, ho sentito nelle discussioni che alcuni hanno allargato i fori del braciere, altri hanno alzato le sponde, vorrei sapere cosa posso fare xché secondo me non dovrebbe saltare, è un consumo in più, il sacco mi dura 4,5 - 5 ore. Grazi

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                                                  • #85
                                                    troppa aria comburente.....
                                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                    • #86
                                                      ma la mia è una idro, fa tutto in automatico.

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                                                      • #87
                                                        certo, ma chi ti ha fatto l'avviamento deve regolarti l'aria comburente, in base al tiraggio della canna fumaria.
                                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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