Pellet, granulati e triti alternativi per CALDAIE policombustibili. ESCLUSI legna e cippato! - EnergeticAmbiente.it

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Pellet, granulati e triti alternativi per CALDAIE policombustibili. ESCLUSI legna e cippato!

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  • Pellet, granulati e triti alternativi per CALDAIE policombustibili. ESCLUSI legna e cippato!

    Qualcuno ha proprie esperienze da mettere a confronto?

    Cominciamo col PKS (Palm Kernel Shell), cioè il guscio interno (endocarpo) della noce di cocco.

    PRO: prezzo più contenuto, caratteristiche chimico-fisiche inalterate qualsiasi sia la sua provenienza, umidità uguale nel tempo e che non teme anche stoccato all'aperto perchè a cellule chiuse e non igroscopico, potere calorico sempre certo come quello di un buon pellet di legna, ma al contrario di quest'ultimo non si presta ad adulterazioni ed aggiunte di produttori "fantasiosi".
    CONTRO: % di cenere più elevata anche se ci son pellet di "pura segatura" (sic) che ne hanno di più, rumori da "tritatutto" provenienti dalla coclea se non di pezzatura omogenea perchè molto duro come consistenza, varie ed eventuali.
    UTILIZZO: solo per caldaie con bracere eruttivo o a caduta ma non adatto per "stufette" data la sua durezza che potrebbe sollecitare il minimotore della coclea se dovesse ulteriormente "tritare" qualche pezzo non a dimensione corretta.
    File allegati
    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

  • #2
    Sebrerebbe un buon combustibile, l' unica pecca forse è la cenere residua.......1% - 3% (max 5%) è un pò tanta!

    Ciao


    -Ivan-

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    • #3
      La mia esperienza

      Provati ma non mi piacciono!

      - durissimi: se non disponi di motori potenti rischi di scassare tutto
      - presentano una combustione tipo il carbone (verso il basso): un produttore importante di caldaie "grosse" ha dovuto modificare le griglie raffreddandole perche' le deformava

      Aggiungo un dettaglio di natura etica che non freghera' a nessuno ma tant'e':
      i paesi produttori (dall'altra parte del mondo) li utilizzano e vendendoli all'estero li sostituiscono con il carbone. Bruciarli in loco permetterebbe di risparmiare almeno il combustibile del trasporto (considerando grossolanamente pari il carbone non bruciato in quei paesi con un'alternativa di origine fossile qui)
      Bye

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      • #4
        Io da qualche giorno stò provando un pellett di cereali che produce il propretario del Consorzio Agrario della mia zona (l'ho scoperto pochi giorni fa) il pellett è composto a detta del tecnico di produzione da cereali (mais, sorgo, colza) miscelati a sansa, nocciolino e segatura di legno. Il pellett si presenta di colore marrone scuro con un odore particolare, ma non è fastidioso come il nocciolino. Il prezzo è di 18€/ql. in sacchi da 20Kg di carta e 16€/ql in big bag da 5Ql o 10Ql.

        Produce l' 1,2% di cenere, il doppio rispetto al pellett, la cenere inoltre è di colore bianco, sembra borotalco.

        La resa è ottima, la fiamma è di colore blu-viola alla base e bianca al centro, non genera assolutamente klinker e non fa incrostazioni come il nocciolino, per una combustione ottimale ho dovuto diminuire il combustibile e aumentare un pò l'aria comburente.

        La caldaia sale più velocemente rispetto al pellett, i consumi sono leggermente ridotti a causa della maggiore resa (il tecnico mi ha dichiarato una resa termica leggermente superiore alle 5000Kcal).

        Nelle accensioni a freddo parte a meraviglia, in pochi secondi di contatto con la candeletta parte subito il braciere

        Io lo uso in una caldaia tipo marina 40Kw, il tecnico lo sconsiglia nelle stufe aria calda in quanto la temperatura della combustione a detta sua di 1200°C danneggerebbe gli scambiatori (fuoco-aria).

        Per adesso comunque sono molto soddisfatto.

        Ciao

        -Ivan-

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        • #5
          Da Caldodalmais
          ""Aggiungo un dettaglio di natura etica che non freghera' a nessuno ma tant'e':
          i paesi produttori (dall'altra parte del mondo) li utilizzano e vendendoli all'estero li sostituiscono con il carbone. Bruciarli in loco permetterebbe di risparmiare almeno il combustibile del trasporto (considerando grossolanamente pari il carbone non bruciato in quei paesi con un'alternativa di origine fossile qui)""
          A me interessa ma sinceramente non ho compreso gran che, potresti rispiegare il concetto? Soprattutto la dove dici “li utilizzano e vendendoli…” li utilizzano o li vendono? Non conosco la realtà della zona quindi la mia è soltanto una ipotesi ma non è che ne abbiano così tanto e loro non ne abbiano bisogno più di tanto (sono paesi che lo potrebbero utilizzare solo per produrre elettricità in quanto di riscaldamento non ne hanno certo bisogno) che il surplus possa essere destinato a noi?
          Comunque attendo chiarimenti

          Da Drago
          ""Io da qualche giorno stò provando un pellett di cereali che produce il propretario del Consorzio Agrario della mia zona (l'ho scoperto pochi giorni fa) il pellett è composto a detta del tecnico di produzione da cereali (mais, sorgo, colza) miscelati a sansa, nocciolino e segatura di legno. Il pellett si presenta di colore marrone scuro con un odore particolare, ma non è fastidioso come il nocciolino. Il prezzo è di 18€/ql. in sacchi da 20Kg di carta e 16€/ql in big bag da 5Ql o 10Ql.""

          Interessantissimo, mi piacerebbe approfondire se possibile l’argomento. Mi potesti dare anche con MP dove è questo produttore? grazie

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          • #6
            Cerco di essere piu' chiaro:
            attualmente vengono utilizzati al posto del carbone (non so per quale motivo, se per cicli produttivi o per la produzione di energia elettrica). Non penso si tratti di surplus (almeno fino a qualche anno fa), quindi venendo a mancare questo prodotto devono continuare ad utilizzare il carbone (basso costo).
            Ora, ipotizziamo pure che la sostituzione con il carbone corrisponda esattamente al combustibile fossile sostituito qui dai noccioli e molto grossolanamente consideriamo i 2 combustibili fossili equivalenti dal punto di vista del bilancio energetico e CO2, la differenza e' data dal carburante delle navi utilizzate per il trasporto.

            Il concetto base che vale sempre e' che per combustibili a bassa densita' energetica l'energia grigia utilizzata per trasportarli da posti molto lontani puo' essere molto rilevante.
            Il fatto che non venga percepita sul costo finale e' dovuto al fatto che le navi si approvigionano di carburante off-shore o in luoghi dove le accise sul petrolio sono bassissime o nulle, ma l'energia viene spesa comunque.
            Mi sono espresso in termini etici perche' energeticamente abbiamo un saldo negativo mentre in termini di costi positivo.
            Lo stesso discorso vale anche per l'olio di palma: se venisse utilizzato in loco per la produzione di energia elettrica sostituendo il petrolio sarebbe ottimo, ma gli attuali incentivi (viene considerato biomassa) lo rendono economicamente piu' vantaggioso per la produzione elettrica in Italia, ovvero:

            eticamente ed ecologicamente negativo ma economicamente vantaggioso!

            E visto che sono i soldi che fanno girare il mondo, ecco perche' ho detto che non freghera' niente a nessuno!
            Bye

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            • #7
              Per Caldodalmais

              La materia da te proposta oltre ad essere complessa è evidentemente fuori argomento anche se molto interessante. Come ho detto nel mio precedente intervento non conosco la realtà energetica dei paesi produttori di questo tipo di combustibile ma penso che la loro richiesta di elettricità non sia nemmeno un quarto della nostra e di conseguenza il consumo di combustibile correlato a questo se poi ci vendono il PKS a noi e vanno poi a comperare carbone mi sembra che sia una sciocchezza ma non sono nessuno per giudicare. Visto dal nostro punto di vista ci sono alcuni fattori da considerare:
              1. dobbiamo comunque, per produrre energia, importare combustibili e quindi il consumo di energia per far arrivare questi è uguale per tutti i combustibili, e qui non vorrei aprire una lunga parentesi sulle possibilità dei sistemi tipo eolico, fotovoltaico etc. ma la realtà la conosciamo tutti.
              2. bruciando combustibili non fossili almeno abbiamo una parità in emissioni di CO2
              3. i combustibili che fanno marciare le navi non hanno, a mia conoscenza, alcuna accisa anche in Italia e poi sono di un tipo che non si può utilizzare che in quelle caldaie. Il bunker, così si chiama mi risulta che sia una specie di catrame che altrimenti non potrebbe essere utilizzato e poi è comprovato che il trasporto via nave di svariate decine di container dall’America, produca un consumo di combustibile inferiore di quello utilizzato da un camion di poche ton. che provenga, per esempio dall’Ungheria. Comunque sempre di consumo si tratta ma come premesso noi il combustibile lo dobbiamo importare e quindi meglio questo tipo e non idrocarburi.
              Comunque la materia è vasta, interessante ma fuori argomento e mi scuso con tutti per la diversione, perciò io concludo qui.

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              • #8
                Originariamente inviato da Drago Visualizza il messaggio
                (il tecnico mi ha dichiarato una resa termica leggermente superiore alle 5000Kcal).
                Abbi pazienza, ma il "tecnico" spesso dice cosa gli fa più comodo, l'unica certezza è un pezzo di carta di qualcuno che certificando ci mette nome e cognome.....il generico "superiore alle 5.000 kcal/kg" ci porta vicino ai 6 kW/kg, ti ha spiegato da dove vengono queste calorie?....il conto è semplice: basta in % aggiungere i vari PCI dei diversi componenti l'intruglio e si arriva ad un valore totale.
                Questo produttore di "similia" è di Sigillo di PG, come vedi nelle rese si è tenuto dalla parte della ragione e dell'ovvio!
                o forse per non sbagliare si lascia alla libera interpretazione: 4,6 kW/kg oppure 4.600 kcal/kg???....ma la dizione corretta in questo caso dovrebbe essere 4,6 Mcal/kg
                File allegati
                Ultima modifica di biomassoso; 13-03-2010, 09:52.
                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                • #9
                  Si certamente Sig. biomassoso, non sempre ciò che dichiarano corrisponde alla verità assoluta, ma da ciò che mi ha detto il tecnico e ciò che vedo in caldaia, pare che corrisponda a verità.
                  Il potere calorico "a occhio" (in base a come sale di T la caldaia) è maggiore rispetto al pellet di faggio e abete senza corteccia che uso abitualmente (dichiarato 4850 Kcal-Kg).

                  MI ha detto solo i vari componenti del miscuglio (mais, sansa, nocciolino, sorgo, colza, segatura di legno) non conosco le %.

                  Comunque io per adesso mi trovo bene con questo miscuglio di cereali.

                  -Ivan-

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Drago Visualizza il messaggio
                    ciò che vedo in caldaia, pare che corrisponda a verità.
                    Comunque io per adesso mi trovo bene con questo miscuglio di cereali.
                    Ed è l'unica cosa che interessa: in FR e BE per esempio son anni che bruciano misture di cereali e paglie, (tralascio l'aspetto etico che porterebbe molto lontano), ma di pari passo è cresciuta anche la tecnica "caldaista" con griglie mobili casalinghe, cosa che purtroppo qui in IT è snobbata dai più.
                    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                    • #11
                      ...non sono troppo esperto in materia, potreste farmi capire cosa sono queste griglie di cui parlate?
                      Grazie, Salvatore.

                      Commenta


                      • #12
                        Buongiorno a tutti, perdonate l' O.T.
                        L'endocarpo tagliato a quadratini di 2 x 2 cm. viene commercializzato in Italia in modo più remunerativo così : www.gonellaliving.com

                        sarebbe però interessante sapere che fine fanno i pezzi più piccoli di 2 cm.
                        sarebbero già a portata di coclea?
                        Ciao Giacomo

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                        • #13
                          bruciare gli scarti dell'oliva

                          Forse sarebbe ora di mettere in chiaro le differenze fra le diverse sanse e tipo di nocciolino che la confusione è ancora tanta.
                          Questo può essere un buon documento di inizio:
                          File allegati
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                          • #14
                            Mais o granella di granoturco (fra miti & leggende)

                            Visto che i pareri divergono ancora e la confusione è tanta cerco di condensare:

                            1°) il Potere Calorico Superiore di qualsiasi sostanza non può avere un fattore soggettivo di resa ma è assoluto e dettato da norme e metodologie per arrivare a ciò, nello specifico la UNI CEN/TS 14918 che prescrive la procedura utilizzando la bomba calorimetrica o di Mahler che dir si voglia e per deduzione in rapporto all'umidità quale debba poi essere il Potere Calorico Inferiore effettivo che avremo a disposizione.

                            2°) ciò vale naturalmente anche per la granella di mais, e non volendo insultare chi a livello universitario e con applicazione sul campo da anni solo di questo si sta occupando come il Prof. Berruto ed altri, fino a confutazione accademica contraria a questi dati ci si deve attenere e non ad interpretazioni estemporanee e/o personalistiche.

                            3°) poi certo che convenzionalmente nelle tabelle e nei calcoli ci si dovrà affidare ad un valore medio, che nelle analisi delle innumerevoli varietà culturali le variazioni ci possono essere, e ciò anche in relazione al suolo.

                            3°) qui si ha un esempio di un rapporto di prova sul pellet e relative norme applicate, per la granella di mais il procedimento è identico.

                            bomba di Mahler
                            Energymais
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                            • #15
                              Originariamente inviato da donquixote Visualizza il messaggio
                              2. bruciando combustibili non fossili almeno abbiamo una parità in emissioni di CO2
                              Mica vero... abbiamo appena detto che la trasportano dall'altra parte del mondo bruciando combustibili fossili, il bilancio della CO2 non è più zero!

                              Originariamente inviato da Salva5 Visualizza il messaggio
                              ...non sono troppo esperto in materia, potreste farmi capire cosa sono queste griglie di cui parlate?
                              Grazie, Salvatore.
                              in pratica è la parte inferiore della caldaia su cui si trova la biomassa. Una griglia mobile, al contrario di una fissa, avrà il vantaggio di poter movimentare il materiale, migliorando la combustione. D'altra parte questo implicherà costi maggiori. Era solo per darti un'idea, se ti interessa ti conviene approfondire su internet!

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                              • #16
                                una policombustibile che si usa solo a pellet è un controsenso!

                                Per chi ha una caldaia policombustibile bruciare il costosissimo pellet di segatura è come darsi una martellata sui co@@@oni.....quello si deve lasciare agli stufaroli!
                                Si dovrebbe cominciare a provare diversi Agropellet, che prima o poi si trova anche quello che possa andare nella propria pentola.
                                Vedasi come esempio il video Industrial AgroPellets Bagaço de Cana - Teste Industrial Hotel Brasil
                                ....bisogna avere un po' di pazienza e vederlo tutto, che se funziona in quella caldaia funziona in tutte!
                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                • #17
                                  pellet di miscanto

                                  Ho fatto un veloce PDF sul pellet di miscanto confrontato nelle analisi con quello di legno e di paglia.

                                  Naturalmente è per pentolacce di bocca buona, non per stufette!

                                  Chi ha una "vera" policombustibile usi altri triti e gusci ma non il pellet costoso e di dubbia qualità, che questo non sempre risulta digeribile da alcune pentole "sedicenti" policombustibili.

                                  Produciamo pellet in Brasile di classe A e DIN PLUS, ma non per questo sono il difensore d'ufficio dei produttori di pellet, ed in special modo degli Italiani che spesso non hanno sufficiente materia prima a disposizione per un prodotto almeno decente.
                                  File allegati
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                                  • #18
                                    ma altri tipi di pellet tipo quello di scarti delle arachidi(Prodotti) li ha mai provati nessuno? e i prezzi?? cioe se l'agripellet di drago lo vendono a 180 160 e/t non mi sembra propio regalato...certo è un pellet piu vicino al legno che non alle misture che si cercano qua... ho letto di una percentuale di 1,2...rispetto a percentuali molto piu alte dati da prodotti meno "casalinghi"

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                                    • #19
                                      ho avuto un piccolo quantitativo di pks da provare e che mi ha sodisfatto in generale. si presenta molto umido ed il fornitore dice che questo materiale è fornito così bagnato x ragioni che non ho compreso, mentre dalla foto di Biomassoso il materiale è secco. fatta la prova x asciugarlo con il micronde ha perso il 20% di peso. che sia un espediente x maggior guadagno?

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                                      • #20
                                        Se l'hai portato allo "stato anidro" aveva il 20% di acqua che naturalmente hai anche pagato, diciamo che era un 10% di troppo!

                                        Sarebbe interessante sapere il prezzo di acquisto..
                                        OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                        • #21
                                          ciao Biomassoso, confermi perciò, come sospettavo, che è un pochino troppo umido.in effetti si, l'ho ridotto secco secco, 45 min. in micronde. prezzo 11,50 al Q.le. ciao.

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                                          • #22
                                            Come scusante dicono che in zona portuale viene bagnato per questione di sicurezza.

                                            Comunque con umidità 20% se non hai problemi di caricamento è come bruciare legna secca al 25%, ed anche i prezzi suppergiù si equivalgono.

                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                            • #23
                                              ma con il 20% di acqua è come pagare il prodotto 14 euri e rotti al Q.le

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                                              • #24
                                                Fatti lo stesso calcolo anche con la legna U. 25% e con un classico pellet U. 10%
                                                OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                • #25
                                                  quali sono i pro e contro di pks ed i gusci di mandorla, considerando il prezzo di 11,50 x il primo e 14 del secondo?

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                                                  • #26
                                                    Ciao ragazzi ,volevo consigli sul pellet di girasole se ne avete mai usato

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                                                    • #27
                                                      il nocciolo della pesca è il miglior combustibile

                                                      in caldaia dedicata è, come emissioni, meglio di qualsiasi ottimo pellet di legno







                                                      Ultima modifica di biomassoso; 29-08-2011, 09:26.
                                                      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                      • #28
                                                        se non erro, il nocciolo di pesca se derivante da industria di trasformazione, non è rifiuto?
                                                        così, a memoria.....
                                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                        • #29
                                                          no, allo stato attuale è "materia prima secondaria"
                                                          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                                                            in caldaia dedicata è, come emissioni, meglio di qualsiasi ottimo pellet di legno
                                                            se ne sono accorti adesso???? mah......risparmiola.mp4 - YouTube .... e di grazia, su che prezzi sono venduti??
                                                            Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                                                            cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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