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Biomassa da sfalci di erba

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  • Biomassa da sfalci di erba

    Volevo sapere se risulta possibile attraverso un procedimento a biomassa trasformare in liquido sfalci di erba da prato.
    Mi spiego meglio,partendo da erba tagliata nel prato, esiste la possibilità di trasformarla in un prodotto liquido , facilmente trasposrtabile in discarica.
    Grazie.

  • #2
    E' il famoso miracolo di San Gennaro , liquefa , liquefa....
    Dovresti chiarirmi il problema, in genere gli sfalci creano problemi di trasporto per il loro peso e per altri inconvenienti ,la puzza da fermentazione per esempio. La liquefazione porterebbe a una diminuzione di volume ma non ridurrebbe il contenuto d'acqua che a volte giunge allo 80%. Forse sarebbe più profiquo ai fini del trasporto un processo di disidratazione alimentato dai gas di pirolisi prodotti dalla biomassa dopo la essicazione . Il risultato finale sarebbe una polvere che peserebbe c.a. il 7% del peso iniziale e occuperebbe il 10% del volume . Potrebbe diventare un ottimo " additivo " ai terreni che han prodotto l'erba ( vai a leggere la sezione biochar) . Non porteresti più un kg . di scarto in discarica....

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    • #3
      Grazie Sulzer1.
      Hai perfettamente centrato il mio problema, a parte leggermi la sezione Biocarburanti , sai se ci sono degli impianti di piccola teglia sul mercato a cui rivolgermi ?
      Grazie.
      Ciao.




      E' il famoso miracolo di San Gennaro , liquefa , liquefa....
      Dovresti chiarirmi il problema, in genere gli sfalci creano problemi di trasporto per il loro peso e per altri inconvenienti ,la puzza da fermentazione per esempio. La liquefazione porterebbe a una diminuzione di volume ma non ridurrebbe il contenuto d'acqua che a volte giunge allo 80%. Forse sarebbe più profiquo ai fini del trasporto un processo di disidratazione alimentato dai gas di pirolisi prodotti dalla biomassa dopo la essicazione . Il risultato finale sarebbe una polvere che peserebbe c.a. il 7% del peso iniziale e occuperebbe il 10% del volume . Potrebbe diventare un ottimo " additivo " ai terreni che han prodotto l'erba ( vai a leggere la sezione biochar) . Non porteresti più un kg . di scarto in discarica....
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      • #4
        [QUOTE=titurbina;119083994]Grazie Sulzer1.
        Hai perfettamente centrato il mio problema, a parte leggermi la sezione Biocarburanti , sai se ci sono degli impianti di piccola teglia sul mercato a cui rivolgermi ?
        Grazie.
        Ciao.

        Cosa intendi per " piccola taglia" sarà come la modica quantità di Fini ? Scrivi dei numeri che prima di giocarli al lotto li valutiamo...

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        • #5
          Parlare di piccola taglia per il prato di casa pochi m^2 forse è ancora un eufemismo.
          Grazie
          Cao.

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          • #6
            cambiamenti di stato

            Originariamente inviato da titurbina Visualizza il messaggio
            partendo da erba tagliata nel prato, esiste la possibilità di trasformarla in un prodotto liquido
            Se non vuoi postare la domanda in una sezione dedicata in cui potrebbe entrare la trasformazione dell'acqua in vino, moltiplicazione di pani e pesci e facezie simili, se vogliamo rimanere nelle possibilità termodinamiche si può, volendo, trasformare una qualsiasi biomassa in liquido, basta che ti fai il calcolo su quanta energia devi somministrare per arrivare a ciò e da dove pensi di ricavarla.....comincia col dare un'occhiata QUI...
            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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            • #7
              Ridurre in peso gli sfalci d'erba in tempi brevi non è cosa facile.

              Il potere calorifico proprio degli sfalci recuperato in combustione o gasificazione o pirolisi, non sviluppa sufficente calore per disidratare gli sfalci stessi al fine di avviarli ad un proficuo recupero energetico.

              In pratica non è possibile ottenere un impianto autonomo da un punto di vista energetico.

              Il moto perpetuo non esiste, almeno su questa terra!
              Ultima modifica di Harley; 25-08-2010, 14:59.

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              • #8
                Beh, l'obiettivo non era la produzione di EE ma l'eliminazione del materiale di risulta degli sfalci obbligati ( hai idea ogni km di strada al nord quanti sfalci produca in stagione?) senza i costi assurdi di trasporti e discariche sostenuti al giorno d'oggi

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                • #9
                  Gli sfalci dei cigli stradali non sono sfalci comuni. Sono pieni di rifiuti, plastica, carta, vetro, lattine, tetrapack. Lo smaltimento di questi sfalci è un vero problema.
                  Penso che l'unica soluzione di un qualche interesse energetico sia l'incenerimento in un termovalorizzatore per rifiuti.

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                  • #10
                    Come scrivevo nello intervento iniziale , la soluzione che proponevo non era mirata alla produzione di energia . Servirebbe al risparmi di energia, al nord alcune amministrazioni stanno rinunciando allo sfalcio e al conseguente mantenimento degli standard di sicurezza , a causa degli insostenibili costi di trasporto e discarica degli sfalci. Il fatto che nella raccolta si trovino piccole percentuali di sostanze estranee non modifica molto la prospettiva di trasformazione. Le temperature di pirolisi non raggiungono la temperatura di fusione dei metalli ( neanche dello alluminio ) e qualche cartaccia pirolizzata non cambierebbe il grado di salubrità dell'atmosfera. In conpenso ( oggi, a volte si percorrono centinaia di Km ) si risparmierebbe molto gasolio per il trasporto e spazio inutile nelle discariche . Secondo me non hai ancora esaminato la sezione riguardante il biochar e le sue applicazioni .....

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                    • #11
                      Attento Sulzer il buon Harley , non è un novizio novizio è entrato nel forum per capire se realmente siamo tosti ho solo filosofia antica, giusto Harley, e per confrontarsi, naturalmente vede le cose dal'alto della posizione che avrà da dove lavora, e vede tutto un poco solo macro, non riesce ad capire che piccolo a volte funziona anche meglio, ma è scaltro

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                      • #12
                        Si , benvenuto , ce ne fossero... Però di manutenzione stradale non è così ferrato , quando legge sfalci , gli vengono in mente quelli del giardino con qualche lattina ...

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                        • #13
                          Notevole influenza sulla gestione degli sfalci e delle potature l'ha l'ente che ne autorizza lo "smaltimento". Dove lavoro io è la regione o la provincia su delega della regione. Nella cultura dei tecnici della regione o della provincia, che si occupano di sfalci, o si tratta di sfalcio di prato per farne foraggio per il bestiame oppure è un rifiuto e qui nascono mille problemi.
                          A parte la produzione del rifiuto, nello specifico la trinciatura delle arbacce e degli arbusti a bordo strada è considerata una trasformazione di rifiuti e quindi dve essere autorizzata.

                          Non si fan le nozze con i fichi secchi: gli impianti di recupero o smaltimento dei rifiuti costano e costano tanto anche se trattano semplici "sfalci".
                          Ultima modifica di Harley; 30-08-2010, 16:44.

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                          • #14
                            si ok, ma scusa un banale macchinario che separa sfalci da altro non è possibile in maniera economica,è possibile che tutto quello che con buon senso si puo fare nel privato nel pubblico non è possibile, prendere come domanda e curiosità

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                            • #15
                              Lo sfalcio stradale che contiene rifiuti è tutto rifiuto, questa è la legge nazionale.
                              Non vorrei forviare la discussione in base a quel che è una rigida interpretazione della legge.
                              Ciò non vuol dire che se metto a punto una macchina che separa barattoli vetro, carta dagli sfalci al momento del taglio non possa poi esserne autorizzato all'utilizzo, di certo quel che ne esce sono due rifiuti con due codici CER differeti.

                              Riportare allo stato di materia prima, gli sfalci mondati dal resto dei rifiuti, è forse possibile, ma in questo caso il prodotto ricavato dovrebbe rispettare delle norme tecniche di riferimento e dovrebbe esserne indicato l'utilizzo e meglio ancora la destinazione.

                              Vi assicutro un bel casotto!.

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                              • #16
                                condivido ma non voglio credere che non vi sia soluzione accettabile dal punto vista funzionale e finanziario, in effetti lungo i fossi i co..... buttano di tutto, ma se il peso specifico è diverso la separazione è fattibile, almeno sfalcio da tutto, il tutto poi altro problema ma se raccolto in un differente contenitore al traino del mezzo tagliatore racoglitore, forse c'è speranza,conosco un amico che ha inventato una potatrice che non lascia nulla per terra, e puo anche trinciare, sarebbe interessante, saluti

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                                • #17
                                  Beh, lo sfalcio disidratato e successivamente pirolizzato non è un rifiuto . provate a immaginare una macchina come questa YouTube - VORTEX PROCESSING TECHNOLOGY che segue le operazioni di sfalcio e subito dietro un'altra che pirolizza in continuo interrando sulle banchine e sulle scarpate il biochar di risulta. Chi può dire che è un rifiuto? nemmeno nella mia regione , che su questi argomenti è veramente esagerata , hanno avuto il coraggio di definire rifiuto il char

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