I "gruppi di acquisto" esistono da decenni, a livello di Grande Distribuzione Organizzata, dove le Aziende si consorziano per regolare gli ordini e lo stoccaggio, gestendo un rilevante potere contrattuale nei confronti del fornitore.
Ovviamente, lo scopo di questa discussione è quello di trovare utenti interessati a formare un "gruppo di acquisto", per gestire acquisti di pellets certificati dalla vicina austria, ribaltando la logica che vede il singolo consumatore in posizione di debolezza. Sommando le ns. limitate forze contrattuali potremmo creare un gruppo che, dai pellets, potrebbe espandersi ad altre merceologie, attraverso il "consorzio temporaneo" tra diversi gruppi di acquisto. La "rete" ci consente una forza di comunicazione ed interazione in grado di stravolgere le logiche ( non le leggi) di mercato: perché non sfruttarla?
Questa discussione nasce dall'esigenza di acquistare una caldaia a pellets che riscalderà una civile abitazione in classe A/B di prossima costruzione in provincia di Udine; la limitata quantità di pellets che verranno bruciati, non mi consentirà di organizzare l'acquisto "eco-conveniente" , se non nell'ambito di un gruppo. Non vorrei arrendermi ed acquistare i pellets in sacchi di plastica, in sé "eco-incompatibile". Ritengo peraltro illogico sovradimensionare le strutture di stivaggio, visto che, il quantitativo minimo di acquisto sfuso - da singolo - comporterebbe la creazione di un deposito in grado di gestire ben tre invernate...E' quindi giusto organizzarsi per tempo! Concordate? Cordialità Artitudine
Ovviamente, lo scopo di questa discussione è quello di trovare utenti interessati a formare un "gruppo di acquisto", per gestire acquisti di pellets certificati dalla vicina austria, ribaltando la logica che vede il singolo consumatore in posizione di debolezza. Sommando le ns. limitate forze contrattuali potremmo creare un gruppo che, dai pellets, potrebbe espandersi ad altre merceologie, attraverso il "consorzio temporaneo" tra diversi gruppi di acquisto. La "rete" ci consente una forza di comunicazione ed interazione in grado di stravolgere le logiche ( non le leggi) di mercato: perché non sfruttarla?
Questa discussione nasce dall'esigenza di acquistare una caldaia a pellets che riscalderà una civile abitazione in classe A/B di prossima costruzione in provincia di Udine; la limitata quantità di pellets che verranno bruciati, non mi consentirà di organizzare l'acquisto "eco-conveniente" , se non nell'ambito di un gruppo. Non vorrei arrendermi ed acquistare i pellets in sacchi di plastica, in sé "eco-incompatibile". Ritengo peraltro illogico sovradimensionare le strutture di stivaggio, visto che, il quantitativo minimo di acquisto sfuso - da singolo - comporterebbe la creazione di un deposito in grado di gestire ben tre invernate...E' quindi giusto organizzarsi per tempo! Concordate? Cordialità Artitudine
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