Trattasi di una macchina a ciclo chiuso ideata nel lontano 1816 dall'emerito Robert Stirling.
In sintesi e' un sistema bicilindrico che sfrutta il salto termico tra due fonti (caldo-freddo) e lo converte in lavoro.
Se consideriamo la formula pratica della potenza sviluppata(vi risparmio quella sul rendimento termodinamico),
ps=0.111xPxVxN
dove:
0.111= costante empirica delle perdite dovute all'attrito.
P=pressione media all'interno del motore.
V= cilindrata.
N= numero giri asse.
Trascurando momentaneamente (V/N) considerati come dati di progetto,risultano evidenti quali siano le priorita'da affrontare per una corretta progettazione.
Provo ad elencarle:
1°) salto termico.
Accentuazione del delta termico tra la fonte calda e fredda,e in una termostufa a pirolisi la cosa e' facilmente realizzabile considerate le temperature di combustione dei gas.
2°)Perdite per attrito.
Minimizzare al massimo utilizzando appositi accorgimenti(cuscinetti,lubrificazione,tolleranze dimensionali,ecc.).
3°)Pressione media all'interno del motore.
Risulta evidente che per ottenere un buon rendimento, occorre pressurizzare il sistema,cosa facilmente realizzabile per quanto riguarda la fonte fredda, piu' complicato nelle realizzazione per la fonte calda,mi riferisco in particolare alle tenute tra pistone e camicia.
4°)Scopo.
Produzione di energia elettrica.
In sintesi e' un sistema bicilindrico che sfrutta il salto termico tra due fonti (caldo-freddo) e lo converte in lavoro.
Se consideriamo la formula pratica della potenza sviluppata(vi risparmio quella sul rendimento termodinamico),
ps=0.111xPxVxN
dove:
0.111= costante empirica delle perdite dovute all'attrito.
P=pressione media all'interno del motore.
V= cilindrata.
N= numero giri asse.
Trascurando momentaneamente (V/N) considerati come dati di progetto,risultano evidenti quali siano le priorita'da affrontare per una corretta progettazione.
Provo ad elencarle:
1°) salto termico.
Accentuazione del delta termico tra la fonte calda e fredda,e in una termostufa a pirolisi la cosa e' facilmente realizzabile considerate le temperature di combustione dei gas.
2°)Perdite per attrito.
Minimizzare al massimo utilizzando appositi accorgimenti(cuscinetti,lubrificazione,tolleranze dimensionali,ecc.).
3°)Pressione media all'interno del motore.
Risulta evidente che per ottenere un buon rendimento, occorre pressurizzare il sistema,cosa facilmente realizzabile per quanto riguarda la fonte fredda, piu' complicato nelle realizzazione per la fonte calda,mi riferisco in particolare alle tenute tra pistone e camicia.
4°)Scopo.
Produzione di energia elettrica.
Commenta