Buon giorno a tutti, questo è il mio primo post, ma è da un po' che vi seguo e quindi grazie per i consigli che ho ricavato dai vostri messaggi.
Ho un problema con un "impianto": un caro amico prete mi ha chiesto di pensare ad un sistema per riscaldare una chiesetta storica in montagna. solo che ci sono infiniti vincoli!!! (lui pensava alle strisce radianti elettriche che si possono rimuovere!!! ...mi rifiuto....).
vincoli principali
1-nessuna possibilità di collegarsi ad una rete gas
2-nesuna possibilità di produrre calore con combustibili fossili (dato che la caldaia deve stare in una stanza)
3-in inverno la temperatura scende facilmente sotto zero
4-l'impianto viene usato una volta alla settimana per 4 ore
5-un solo terminale (un aerotermo nascosto nel pulpito o altro..)
6-il carico dell'impianto deve essere fatto "manualmente" la rete idrica è lontana e viene scaricata ogni volta (in inverno)

Io sono arrivato ad una "conclusione fantasiosa" che è la seguente: caldaia a pellets (8-24KW) + piccolo puffer (200L ?)+ caldaia elettrica (8KW ?) + aerotermo.
perchè la caldaia elettrica?
1-perchè è programmabile e il suo corretto funzionamento è assicurato al 90% (no blocchi no manutenzione)
2- perchè mi permette di utilizzarla per salvare il circuito dal gelo
3- perchè in automatico mi parte di preriscaldare l'acqua del puffer così quando arriva il prete e accende la caldaia a pellets il transitorio è minimo.

c'è qualcuno che mi può consigliare un'alternativa o confermare ciò che ho pensato o correggermi? AIUTO

grazie a tutti
jo