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Sui gassificatori

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  • Sui gassificatori

    Sulla scia di questa discussione
    http://www.energeticambiente.it/biom...il-top-38.html

    Il gassificatore è di gran lunga il componente con minori dati reperibili. D'altra parte si può ben dire che nessuno sa bene come farli, e se lo sa si tiene i segreti del mestiere ben stretti perchè può essere definito pienamente un pioniere.

    Ad esempio, uno dei pochi impianti con dati dice che per ogni kg di biomassa escono 2,5 Nm3 di syngas, che questo ha un PCI di 1200 kcal/kg aumentabili a 1800 con iniezione di ossigeno. Inoltre si specifica che il gassificatore ha rendimento dell'80%, cioè l’80% del potere calorifico della biomassa viene convertito in syngas.

    Ora, non voglio fare nomi perchè poi si scatena la solita ridda di "interessati", ma a mio parere i numeri sono incompatibili. O fai una cosa o fai l'altra.
    Per esempio, l'80% di 3500 (kcal/kg) è 2800. Da 2800 a 1800 c'è un bel salto.
    Poi, quei 2,5 Nm3/kg da dove saltano fuori? C'è un modo per determinarli, un calcolo una formula qualcosa?

    Morale della favola...qualcuno ha dati più affidabili? Non mi interessa sapere chi li fa e come li fa (sennò arriva tizio a parlar male di caio...) ma di qualcosa per poter fare un abbozzo di impianto sulla carta.

  • #2
    Inoltre, dicono anche che serve 1kg di biomassa per ogni kWh elettrico prodotto. Questo numero è forse quello più affidabile, in linea con quello che mi aspettavo.
    Ma purtroppo questo non va d'accordo con il PCI del syngas, e ancora peggio con i 2,5 Nm3/kg...

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    • #3
      beh si efficenze (o rendimento) dell'80%...mi sembrano un po esagerati.
      in ogni caso devi considerare che a valle del gassificatore il syngas subisce comunque, qualsiasi sia l'approccio di processo, dei trattamenti per lo più fisici (cicloni - filtri - scrubber - ecc) che in ogni caso hanno anche loro una efficenza non unitaria per quanto riguarda il contenuto energetico.

      Detto ciò circa la correlazione PCI vs. portata dipende da alcuni fattori quali ad esempio:
      il PCI della biomassa;
      l'agente gassificante (aria? - ossigeno?)
      ecc

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      • #4
        no parti dal concetto che stai straformando una massa in un altra massa,e poi vedrai che è molto più semplice di quel che si dica, e gli scrubber lasciateli perdere, il gas e l'aria non si puliscono con gli scruber, andate nel petrolchimico a vedere un poco,saluti

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        • #5
          Ciao,ma allora perché TUTTI i produttori di gassificatori ne usano almeno uno di scrubber nel ciclo di pulizia del syngas? (ovvio che é solo un pezzo della catena di pulizia)
          Ciao

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          • #6
            devi chiederlo ha loro, io sono per altri sistemi che ho visto e devo dire molto funzionali, e comunque usano gli grubber perche non sanno anche come affreddarlo,saluti

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            • #7
              L'utilizzo così diffuso degli scrubber ad acqua per i gassificatori di biomassa ha più motivazioni. Sicuramente il raffreddamento è una di quelle ( è molto più semplice il passaggio di stato dell'acqua da liquido a gassoso che il recupero del prezioso salto termico da > 500° a <50° ). Anche l'eliminazione di un acido debole come l'acido acetico senza la necessità di farlo reagire con una base , semplicemente sciogliendolo nell'acqua ( altrimenti ci sarebbe altra CO2 in eccesso) e la condensazione e l'emulsionamento dei catrami con l'acqua riescono più facilmente.
              Dal punto di vista energetico è un po' un controsenso, dal punto di vista ambientale è un po' come chi scopa la polvere sotto al tappeto .....
              se si può evitare , come dice Gordini .....

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              • #8
                beh si ...si può anche evitare.

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                • #9
                  e cosa si fa in alternativa?

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                  • #10
                    Ciao,quello che ha detto Sulz vale per tutti i sitemi ad acqua e non solo,pure lo spegnimento delle ceneri in uscita,o il gorgogliamento.

                    Anni fa ho abbozzato un downdraft tipo Imbert in pressione,il ciclo era nel mio caso con scambiatore a fascio tubiero in imox a tubi di fumo per preriscaldare l'aria in ingresso,uno scambiatore sempre a tubi di fumo a U con ingresso e uscita in alto (a giri di fumo "gas")ad acqua,in tal modo rafreddando il gas si riesce a ciclonare con paio di cicloni economici,per finire magari in un multiciclonico da 8/10 cm,da li un gorgogliatore come sicurezza incendio,per finire in un grosso filtro a biomassa,poi in un filtro a maniche (molto costoso),pulente ad aria compressa in controcorrente,per finire in un serbatoio tampone orizzontale e un gorgoliatore anti ritorno in olio vegetale, per finire con una T dove da un lato c'era l'aspiratore con la fiaccola e dall'altra verso il carburatore del cruppo cogenerativo a ciclo otto.

                    Praticamente un impianto completo,per via della piccola taglia sarebbe antieconomico,bisognerebbe farlo almeno ma non oltre da 100 kwe,poi però girando in rete ho visto un tizzio che ha costruito un gassificatore ciclonico miniaturizzato al confronto del down,con un elettroventilatore soffiante introduceva la biomassa macinata in continua e con un semplice ciclone e filtro ad acqua corrente in un tubo a U andava direttamente in un gruppo da 20kwe ! (la cosa mi ha scioccato!)

                    Altro che elettrofiltri,scrubber filtri chimici (catalizzatori) deumidificatori a PDC ecc ecc
                    Ciao

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                    • #11
                      vedo e leggo con piacere che vi sono ancora osservatori in giro, e che anno copreso la realtà, ora il tuo impianto è sicuramento troppo completo ma per un mega ci sta il tutto, se si hanno molti soldi, ma ci sta, qualche cosina si può togliere che non cambia molto, comunque complimenti hai colto nel segno, saluti ancora dall'africa nera

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                      • #12
                        Ciao,si é il classico impianto,oramai da anni che seguo la cosa,qualcosina ho anche visto,spesso non capisco i costi così inreali,un impianto completo e sicuro,deve garantire affidabilità e funzionamento,cosa che non fanno gli accrocchi,non mi pare un eccesso,mqa un classico,avevo pure studiato di usare un compressore di turbina da camion,trascinato da un motore e inverter,poi varie vicessitudini,come anche l'evoluzione del EFGT e il costo dell'AISI 310 mi ha fermato dal sperimentare,non avendo da investire... osservo se nel frattempo esce qualcosa di "nuovo" a parte http://www.gekgasifier.com e similari
                        Sei andato li a riparare qualche gruppo?

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                        • #13
                          si visione della situazione e piano di intervento, le macchine spaziano dai vecchi precamera Cat, ai super elettronici, la maggioranza che vedrò ora sono a bordi di piattaforme petrolifere, comunque tornardo i gassificatori più sono semplici e più funzionano, bisigna trovare un conpromesso nelle dimensioni, io prediligo ad esempio più reattori in batteria e eun bel polmone sulla linea prima di alimentare a bassa pressione ma mi toglie uno dei tanti problemi dei gas i pendolamenti di approvigionamento e oltre tutto fa da cassa pulente,ora nonvorrei dire come deve essere un gssificatore, ma in tanto pezzi alla volta se uno comprende, si capisce, e i bubbolatore anche li sono d'accordo,saluti

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                          • #14
                            Visto che ormai si parla di tutt'altro, divago anch'io: è corretto ritenere che il motore vada rifatto ogni 40000 ore, ossia circa ogni 5 anni?
                            Se si, normalmente è una cosa che rientra nei compiti di chi mi fa la manutenzione (verosimilmente la stessa ditta che ha installato l'impianto, con cui di solito si fa un contratto di manutenzione)? Ossia, fatto il contratto, questo include anche il rifacimento motore?

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                            • #15
                              No, rambo, nessuno ti rifà il motore con i soldi della manutenzione. Per la gassificazione con l'insalata, il problema sta nell'acqua. L'insalata arriva a contenerne l'85% , ergo , tu dovresti gassificare nella realtà 3 ton ti biomassa secca dopo aver fatto un enorme lavoro per estrarre 17 ton di acqua .... E' per quello che tutti puntano a biodigerire la verdura , magari il rendimento è scarso ma non devi adoperare energia per disidratarla .

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                              • #16
                                Originariamente inviato da Sulzer1 Visualizza il messaggio
                                No, rambo, nessuno ti rifà il motore con i soldi della manutenzione. Per la gassificazione con l'insalata, il problema sta nell'acqua. L'insalata arriva a contenerne l'85% , ergo , tu dovresti gassificare nella realtà 3 ton ti biomassa secca dopo aver fatto un enorme lavoro per estrarre 17 ton di acqua .... E' per quello che tutti puntano a biodigerire la verdura , magari il rendimento è scarso ma non devi adoperare energia per disidratarla .
                                Ok.
                                Per gli ortaggi, sembra proprio che sia il biogas l'unica soluzione. In realtà si potrebbe fare anche come multifuel, ma rimane l'ostacolo umidità e soprattutto la pezzatura. Insomma, si sta prima a fare un biogas a fianco

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                                • #17
                                  ho si e sarebbe ottimo per via del risultato, ma ha syngas in italia la vedo dura, col biogas possibile, e la revisione di solito viene tenuta fuori dalla manutenzione ordinaria di conduzzione, è fatto apposta, e poi dipende anche dal fattore qualità gas e come lo hanno trattato prima di darlo al motore, saluti

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