Salve a tutti.
Apro questo post per raccogliere le vostre opinioni circa la direzione che prenderanno le biomasse (fattibilità TECNICA ed ECONOMICA) alla luce delle nuove tariffe incentivanti in vigore dal 01/01/2013.
Premesso che non sono un esperto del settore vi riassumo l'idea che mi sono fatto:
1) Impianti a BIOGAS (Tecnologia discretamente affidabile, buoni rendimenti con la vecchia tariffa omnicomprensiva 0,28 €/kW per dimensioni<= 1MW) ormai sono visti di cattivo occhio dall'opinione pubblica con conseguente ostacolo all'autorizzazione da parte delle PA (ogni giorno leggo sul mio quotidiano locale un ricorso al TAR). La loro vocazione ideale rimane (giustamente) il settore agricolo. Le tariffe 2013 mi sembrano calate di molto...parola FINE su questi tipi di impianti?;
2) Impianti di COGENERAZIONE ad OLIO VEGETALE (Tecnologia molto affidabile, rendimenti molto "incerti" per via della speculazione sul prezzo della materia prima soggetta a "cartello"). Anche qui le tariffe incentivanti (se così si può ancora dire) sono molto scese.
La tipologia di impianto si sposa, oltre che con il comparto agricolo, anche con quello artigianale e/o industriale. Credo che nemmeno ottimizzando al massimo il recupero di energia termica (autoconsumo, vendita o abbinamento a piccolo ORC) questi tipi di impianti possono stare in piedi. Attendo eventuali smentite. Anche qui THE END?
3) Impianti di PIROGASSIFICAZIONE a SYNGAS (Tecnologia meno matura, rendimenti "forse" accettabili nel caso di filiera corta e utilizzo di sottoprodotti di origine biologica).
Detto che non ho MAI visto uno di questi impianti in opera (a differenza dei due casi precedenti) sono interassato a conoscere il vostro parere. Sono affidabili questo tipo di impianto? Quanto costa il cippato? Il suo prezzo oscilla come l'olio vegetale? Mi riferisco a dimensioni inferiori ai 200 kWe.
Anche qui il recupero dell'energia termica è cruciale.
Mi spiegate cosa si intende per la norma "Cogenerazione ad alto rendimento" (art.8 c.8)?
Ringrazio in anticipo per i vostri preziosi contributi.
Apro questo post per raccogliere le vostre opinioni circa la direzione che prenderanno le biomasse (fattibilità TECNICA ed ECONOMICA) alla luce delle nuove tariffe incentivanti in vigore dal 01/01/2013.
Premesso che non sono un esperto del settore vi riassumo l'idea che mi sono fatto:
1) Impianti a BIOGAS (Tecnologia discretamente affidabile, buoni rendimenti con la vecchia tariffa omnicomprensiva 0,28 €/kW per dimensioni<= 1MW) ormai sono visti di cattivo occhio dall'opinione pubblica con conseguente ostacolo all'autorizzazione da parte delle PA (ogni giorno leggo sul mio quotidiano locale un ricorso al TAR). La loro vocazione ideale rimane (giustamente) il settore agricolo. Le tariffe 2013 mi sembrano calate di molto...parola FINE su questi tipi di impianti?;
2) Impianti di COGENERAZIONE ad OLIO VEGETALE (Tecnologia molto affidabile, rendimenti molto "incerti" per via della speculazione sul prezzo della materia prima soggetta a "cartello"). Anche qui le tariffe incentivanti (se così si può ancora dire) sono molto scese.
La tipologia di impianto si sposa, oltre che con il comparto agricolo, anche con quello artigianale e/o industriale. Credo che nemmeno ottimizzando al massimo il recupero di energia termica (autoconsumo, vendita o abbinamento a piccolo ORC) questi tipi di impianti possono stare in piedi. Attendo eventuali smentite. Anche qui THE END?
3) Impianti di PIROGASSIFICAZIONE a SYNGAS (Tecnologia meno matura, rendimenti "forse" accettabili nel caso di filiera corta e utilizzo di sottoprodotti di origine biologica).
Detto che non ho MAI visto uno di questi impianti in opera (a differenza dei due casi precedenti) sono interassato a conoscere il vostro parere. Sono affidabili questo tipo di impianto? Quanto costa il cippato? Il suo prezzo oscilla come l'olio vegetale? Mi riferisco a dimensioni inferiori ai 200 kWe.
Anche qui il recupero dell'energia termica è cruciale.
Mi spiegate cosa si intende per la norma "Cogenerazione ad alto rendimento" (art.8 c.8)?
Ringrazio in anticipo per i vostri preziosi contributi.
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