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Combustione del Pellet e colore della fiamma

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  • Combustione del Pellet e colore della fiamma

    Salve a tutti e per prima cosa complimenti per il Forum.
    Sono uno studente ormai prossimo alla laurea in Ingegneria e sto iniziando a cimentarmi da poco con la combustione del pellet, dovendo realizzare una tesi sperimentale sul funzionamento di una termostufa a pellet in conformità con la 14785. (realizzando poi il tedraedro e così via).
    Ovviamente vado avanti con l'ausilio di un assistente del mio professore, ma ho alcuni quesiti per i quali preferirei sentire più pareri.
    In particolare, in questa fase mi sto occupando della pura e semplice combustione del pellet in una termostufa da 30 kW, cercando di rientrare nei termini di emissioni richiesti dalla norma (utilizzo un analizzatore di combustione). Noto come sia difficile cercare di portare l'O2 al 13%, cercando poi al contempo di rimanere sotto il livello di 500 mg/Nmc per il CO. Al momento agisco solo sul numero di giri dell'aspiratore per variare, a parità di portata di combustibile, la portata d'aria nella camera di combustione.
    Inoltre, durante la combustione, noto che il pellet cade al centro del braciere, ma lì diventa solo nero, mentre la fimma si propaga dalla sola cenere intorno. E' normale? Potrei migliorarla?
    Inoltre, credo che la mia fiamma sia un po troppo arancione, segno (credo) di mancanza di aria comburente. Ma come potrei aggiungerne?Aumentando i fori del braciere oppure mettendo aria secondaria?
    Lo so, ho fatto troppe domande e vi chiedo un po di pazienza, essendo io davvero alle prime armi con la combustione.
    Attendo qualche vostro suggerimento. Grazie e buona giornata a tutti.

  • #2
    Ciao And3 Benvenuto nel forum,

    Mi fà piacere che stai dedicando la tua tesi sul funzionamento di una termostufa a pellet.

    Potresti indicare marca e modello della termostufa citata?
    Scheda tecnica del pellet utilizzato durante i test?
    Spaccato tecnico della termostufa?
    Se riesci fai una foto del bracere vuoto; un video in fase di combustione; e del condotto fumario utilizzato.

    La combustione dei generatori a pellet, può variare a seguito di numerose variabili.
    Essa può essere influenzata dalla tipologia e dalla conformazione del bracere impiegato, dal sistema d'immissione dell'aria comburente, dalla tipologia di pellet, dal condotto fumario, dalla gestione elettronica, ecc, ecc.
    In commercio sono presenti molte tipologie di generatori a pellet, inviaci più dati possibili per valutare bene il caso.

    Saluti
    Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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    • #3
      Ciao Renatomeloni, per prima cosa grazie per la risposta.
      Allora, non sono ancora riuscito a risalire alla marca precisa della termostufa (anche l'assistente del professore non mi ha saputo indicare la marca). So però dirti che la stessa ha 5 tubi in cui vengono convogliati i fumi, che, partendo dalla camera di combustione salgono prima per 35 cm a 45° fino ad una camera dove poi vengono aspirati da altrettanti tubi verso il basso, fino ad arrivare all'aspiratore ed essere poi espulsi.
      Al momento sto utilizzando il pellet Abellion Chiaro, con un contenuto di carbonio del 32%, e idrogeno al 7%. Ha un pcs di circa 4500 cal/g. Da qui un'altra domanda: è meglio utilizzare un Pellet con meno idrogeno, in modo tale da avere meno ricombinazioni con l'O2, oppure ho detto un'eresia?
      Il braciere che utilizzo è questo in foto.
      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG_20130313_105654.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 1.14 MB 
ID: 1934941
      Ha 77 fori da 6 cm ognuno. La base è di 11 cm larga. Ma non so se la geometria dei fori stessi va bene.
      L'aria, come dicevo, la immetto variando il numero di giri dell'aspiratore. Da calcoli sulla velocità dell'aria in ingresso, credo che in ingresso do circa 40g/s di aria, in confronto di circa 6 g/s di combustibile.
      Non appena recupero più informazioni, ve le fornisco.
      Buona giornata a tutti.
      Ultima modifica di Zanna91; 13-03-2013, 17:10.

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      • #4
        Somiglia a questa?
        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   spaccato pasqualicchio.jpg 
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ID: 1934942
        Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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        • #5
          Ciao renatomeloni. Si, credo che lo spaccato la rappresenti bene. Anzi, grazie dello stesso, mi potrà essere utile, così come la marca, ammesso che poi sia quella giusta e non sia solo un modello simile. Magari provo a contattarli.
          Grazie.
          Altri suggerimenti sono sempre ben accetti.

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          • #6
            Ciao And3,
            le normali stufe a pellet son più o meno realizzate come nello spaccato tecnico postato.
            Purtroppo in questi modelli non ci sono grandi spazi di manovra, riguardo l'ottimizzare della combustione.
            Come si evince dallo spaccato tecnico, viene utilizzato solo un soffiante, il quale svolge la duplice funzione di aspirazione fumi e immissione aria comburente.
            Nei modelli più tecnologicamente avanzati invece, si utilizzano dispositivi specifici indipendenti, sonde lambda sul collettore uscita fumi, ntc/ptc che rilevano T° varie, ecc.ecc.. Il tutto viene gestito da centraline elettroniche evolute, che vanno a controllare ogni singolo componente, in modo da ottenere una combustione sempre ottimale.
            Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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            • #7
              non sono ancora riuscito a risalire alla marca precisa della termostufa (anche l'assistente del professore non mi ha saputo indicare la marca). So però dirti che la stessa ha 5 tubi.....pellet Abellion Chiaro, con un contenuto di carbonio del 32%, e idrogeno al 7%
              certo gli è che se l'industria itaGliota dovesse basarsi sulle università per suggere scienza mi sa che il Burundi sia messo meglio di noi

              comincia col dare un'occhiata a questa tesi già preconfenzionata, ma se non vai su studi di documenti esteri per avere delle idee mi sa che il copia incolla medio nazionale sarà sempre più o meno il medesimo
              File allegati
              OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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              • #8
                Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggio
                certo gli è che se l'industria itaGliota dovesse basarsi sulle università per suggere scienza mi sa che il Burundi sia messo meglio di noi
                Purtroppo devo concordare con Biomassoso.

                Ci siamo quasi .....

                Sottoscritta una convenzione quadro quinquennale per avviare programmi congiunti di formazione e ricerca con l'università del Burundi


                Altri suggerimenti sono sempre ben accetti.
                Dai un'occhiata qui giusto per capire a che livello sono arrivati i nostri cugini d'oltralpe
                Ultima modifica di renatomeloni; 15-03-2013, 21:00.
                Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                • #9
                  Salve a tutti e grazie per le risposte fornite.
                  Grazie anche per i link.
                  Lo so che la questione universitaria italiana è quella che è, ma io purtoppo la laurea la devo pur finire.....Comunque, al momento mi sto cimentando a variare forma al bruciatore e vedere l'effetto che porta sulla fiamma e sulle emissioni.
                  Ancora un saluto a tutti

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