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caldaia a legna o stufa in pietra ollare in nuova abitazione?

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  • caldaia a legna o stufa in pietra ollare in nuova abitazione?

    Ciao a tutti
    Sto realizzando una nuova costruzione su piano unico (110 mq abitazione+35mq garage con rimessa adiacente) in bioedilizia (casa clima sostanzialmente in classe A/B con pannelli solari per riscaldamento acqua sanitaria e bidone d'accumulo da 300 lt) e avendo la possibilità di avere legna a ottimo prezzo volevo valutare la possibilità di:
    -montare caldaia a legna per riscaldamento completo casa e acqua sanitaria
    -montare una stufa in pietra ollare per il riscaldamento della casa (non facendo l'impianto di riscaldamento sfruttando l'ottimo isolamento della casa) e utilizzare pannello solare per riscaldamento dell'acqua e/o eventualmente valutare di riscaldare l'acqua con la stufa se fattibile
    premetto che normalmente per il riscaldamento utilizziamo gas metano.
    Premetto anche di non avere competenza in materia e proprio per questo volevo sentire i pareri di molti di voi che mi sembrano molto preparati!
    Grazie Marco

  • #2
    Sai che ci sono stufe in pietra ollare che scaldano anche l'acqua dell'impianto a pavimento?

    Hanno un circuito tipo quello dei pannelli solari immerso nella pietra e sono consigliate per case con poco fabbisogno energetico. Nello stesso tempo hai il fascino della pietra. Dicono che con tre ore di accensione hai un rilascio dell'energia in circa 20 ore.
    Ultima modifica di Stefano2010; 13-11-2013, 14:13.

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    • #3
      Grazie
      In realtà non lo sapevo (lo immaginavo ma assolutamente non lo sapevo per certo).Ma si tratta di stufe di uno dei due produttori Finlandesi?
      Cmq il mio scopo primario (e il mio dubbio più grosso) era eventualmente evitarte l'impianto di riscaldamento e risparmiare sul costo di quello...proprio a riguardo avrei voluto sentire il parere di qualcuno nella mia stessa situazione di tipologia abitativa che abbia già adottato una soluzione simile.
      Ciao Marco

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      • #4
        Si tratta di quello che inizia con la T. Io ho una casa in classe B zona climatica E e non ho rinunciato all'impianto di riscaldamento.

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        • #5
          Se la stufa ollare (Tulikivi o altra) è alternativa all'impianto di riscaldamento, allora il risparmio non è enorme... a quanto ne so una di medie dimensioni (di quelle "semplici" senza sistemi idraulici) costa sugli 8000€, a quel prezzo arrivi a pagare tutto il pavimento radiante e almeno parte dell'impiantistica. Comunque non occorre nascondere i nomi delle marche, quantomeno non in questa sezione.

          Per valutare bisognerebbe conoscere un po' meglio il fabbisogno della casa e le tue esigenze. Posto che anche andando a gas una casetta da 105mq in classe A (o vicina) non dovrebbe costare molto, bisogna capire quali sono le alternative. In che zona climatica (e magari provincia) si trova la bicocca?
          Bisogna bilanciare costo e complicazione degli impianti con la semplicità di utilizzo e l'economicità del combustibile... una caldaia a legna a fiamma inversa con puffer e impianto radiante funziona sicuramente bene, ma è "sprecata" per una casa così piccola. La sola stufa può essere relativamente efficiente e semplice, ma richiede più manutenzione e da meno sicurezze se decidi di fare (quasi) a meno di un impianto di riscaldamento... l'ibrido tulikivi avrà sicuramente il costo di una stufa e più, ma rimane l'incognita di cosa offra (sembra comunque meno pratico di una caldaia a legna o una idro-pellet, ed avendo un accumulo integrato non è qualcosa di molto sperimentato qui in Italia...)
          Ultima modifica di Yapok; 13-11-2013, 15:03.

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          • #6
            Be io possiedo anche una stufa in pietra ollare di marca diversa dalle due più famose è non sono stato molto fortunato, dopo poco alcune pietre si sono fessurate e deformate, vero che dopo le ore di fuoco la stufa irraggia per 6-8 ore questo dipende anche dalla massa della stessa, la vedo bene a riscaldare comunque un locale unico senza ostacoli, in queste stufe finito il fuoco il calore viene diffuso meglio che con stufe diverse, ma comunque il calore percepito rimane maggiore nei pressi e minore agli estremi del locale.
            Ora è monumentale fà arredamento, la accendo 2-3 volte l'anno per sport, su una spesa di gpl di 3600 ai tempi con la stufa a regime 2 cicli al giorno(16 ore calcolato 1-2 ore fuoco e 6 irraggiamento per un totale di 8 ore volendo con 3 accensione copri le 24 ore) risparmio di 600-700 euro senza detrarre la legna perchè "gratis" a stagione nel 2007 circa, questo esempio per renderti conto di un risparmio indicativo e non rappresentante in quanto la disposizione della abitazione è molto influente, infatti al nord si costruiva la stufa in pietra enorme e poi la casa introno per sfruttarne al massimo le caratteristiche, nel mio caso cascinale su due piani rettangolare risulta impossibile riscaldare l'intero e tanto meno il piano superiore.

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            • #7
              Allora la provincia è quella di Bergamo.
              Sul discorso dell'alternativa al riscaldamento e del risparmio il tuo ragionamento non fa una piega,però ho dimenticato una premessa e cioè che parto dal presupposto che in ogni caso (sia facendo il riscaldamento che non facendolo) la presenza di una stufa/camino in casa l'avevo messa in conto per piacere personale quindi mi potrei trovare nella condizione di non dover spendere i soldi dell'impianto di riscaldamento (che sitmiamo in 8/10000 €?).Il dubbio sta proprio nell'azzardo di non realizzare il riscaldamento a pavimento...una volta non fatto immagino (ma non ne ho la competenza) sia dura tornare indietro a costi contenuti...
              Nel caso non venga realizzato l'impianto di riscaldamento,a quel punto potrei evitare anche la caldaia?

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              • #8
                Ah riguardo all'economicità del combustibile compro legna che poi taglio e faccio seccare a 7/8 € al quintale
                Per quanto riguarda il fabgbisogno della casa non so risponderti in quanto è appunto di nuova costruzione quindi non ho riscontro con gli anni passati

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                • #9
                  Premessa: chi segue il progetto termico? Hai bisogno di qualcuno che ti dia dati di progetto più precisi, ed anche una mano a scegliere (ma soprattutto il primo, quello qui non lo può fare nessuno).

                  Non mettere alcun sistema di riscaldamento in una casa nuova è una scelta che si può fare in una passiva... nel tuo caso c'è incertezza persino sula classe energetica, che probabilmente sarà quella "italiana" (non casaklima) basata semplicemente sul bilancio consumo/fonti rinnovabili (hai fotovoltaico sul tetto?), e quindi ancora "peggio". Se non metti il pavimento dovrai almeno mettere qualcosa ad aria (magari integrato nella VMC), o almeno qualche termoarredo qua e la (non so poi se hai bisogna di climatizzazione in una Bergamo, ma in quel caso devi comunque mettere qualcosa).

                  Il costo della caldaia a gas è piuttosto contenuto (1000-2000€), e con quello risolvi completamente le possibili carenze su riscaldamento invernale e acs nelle mezze stagioni. Se la stufa ollare è una conditio-sinequa-non, e la PDC per l'estate non serve, allora bisogna vedere cosa rimane fuori da coprire: se l'unico problema è fare acqua calda e tenere la casa calda quando non ci sei si potrebbe anche usare il gas (occhio però a costi fissi e di allacciamento), ma se la stufa ollare riscalda solo una stanza della casa allora il sistema è carente... l'alternativa sarebbe qualcosa che vada a biomassa e faccia acqua calda, ma sulla idro-ollare andrei avanti con i piedi di piombo (ti costa come un automobile e non si sa quanto bene possa andare). A quel punto potresti valutare una idrostufa o similare a pellet, anche in aggiunta alla tulikivi, il costo non è enorme, che ti fa da tappa-buco dove la legna ad aria no basta...

                  Se invece vai di pdc basterebbe qualcosa di piccolo, ma a quel punto il pavimento radiante diventa indispensabile, a meno che tu non voglia invece fare una bella UTA (VMC con riscaldamento). Quest'utlima soluzione è quella che va per la maggiore nelle nuove case quasi passive, e potrebbe lavorare bene anche con la stufa (basta per le piccole richieste di calore, fa acqua calda e aiuta a distribuire il calore in casa, mentre non ti devi preoccupare della gelata perché a quello ci pensa la stufa).

                  Una spesa da valutare attentamente invece è il solare termico: al giorno d'oggi conviene solo raramente rispetto ad un più flessibile FV + PDC, costa parecchio e l'integrazione al riscaldamento alle nostre latitudini è un qualcosa piuttosto problematico da ottenere (sostanzialmente a far bene serve un buon accumulo, parecchi pannelli, pavimento radiante ed un'ottima gestione del tutto...).

                  Il costo dell'impianto di riscaldamento varia molto in funzione di cosa metti... il costo del pavimento radiante in se si aggira sui 40-50€/mq posato (volendo anche meno), non è una spesa enorme ed apre a tutte le fonti di riscaldamento quasi, però bisogna valutare anche il resto... sinceramente devo ammettere di non essere un fan delle ollari: se devo spendere 8000€ e comunque patire il freddo in bagno ed in camera dopo che ho caricato la legna due volte al giorno... preferisco prendermi una PDC o una termostufa, meno eleganti ma più funzionali.

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                  • #10
                    scusami ma vista la mia poca competenza fatico un pò a seguirti con le sigle...
                    allora il progetto termico lo segue direttamente il costruttore dato che si tratta di un "chiavi in mano" (costruttore altoatesino W......s) e al momento prevede riscaldamento a pavimento+fotovoltaico sul tetto per adempiere agli obblighi di legge.
                    Per quanto riguarda la classe energetica non ho sotto mano nulla al riguardo al momento ma dovrebbe riferirsi a certificazioni casaklima (per la classe A avremmo dovuto aggiungere ventilazione forzata e certificazione a seguito prova della casa atenuta d'aria)
                    che signfica PDC?e VMC?e ads?UTA?
                    Il gas l'avrò cmq in quanto lo utilizzerò anche per cucinare
                    Grazie per la risposta

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                    • #11
                      Wolf Haus...? Li avevo contattati anch'io per la casa nuova, poi non si fece nulla causa soci della cooperativa... Ad ogni modo in genere gli Alto-Atesini sanno quello che fanno, dovresti essere in buone mani.

                      La VMC è la ventilazione meccanica controllata. Serve a ricambiare l'aria recuperando almeno in parte il calore dell'aria viziata che butti fuori. In una classe A è d'obbligo, e comunque consigliata in qualunque casa ermetica (migliora molto anche il comfort, a differenza di quanto si creda ci si ritrova con aria molto più fresca che aprendo le finestre 5 min al giorno)

                      UTA è l'unità di trattamento aria. E? un termine utilizzato in genere per le macchine di condizionamento e ricambio d'aria in ambito commerciale e industriale, viene usato anche per le macchine tutto fare che mettono insieme una VMC e altri componenti per il riscaldamento/climatizzazione. Sostanzialmente è una VMC che scalda, e magari raffredda, umidifica e fa acqua calda.

                      La PDC (pompa di calore) è sostanzialmente un condizionatore. Se lo usi al contrario in inverno scalda la casa e "raffredda" l'esterno. E' particolarmente comoda per casa che richiedono piccole potenze in riscaldamento/raffreddamento, in esate gode dell'apporto del FotoVoltaico (FV) mentre in inverno bisogna usarla entro certi limiti perché più è grande la differenza di temperatura tra interno ed esterno peggiore è il rendimento.

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                      • #12
                        Ciao a tutti, sfrutto questa discussione per non aprirne un'altra: a breve porterò a casa una stufa ad accumulo Tulikivi, con la possibilità di utilizzare sia la legna che il pellets. In giro non ho trovato informazioni utili per il 2017: è possibile portare in detrazione al 50% nel 730 la stufa?

                        La stufa viene acquistata per riscaldare casa, anche se quest'ultima è già provvista di un impianto di riscaldamento autonomo con caldaia a condensazione a gasolio. Semplicemente vorrei ridurre i costi e il dubbio che mi sorge è: posso usufruire della detrazione solo se sostituisco la caldaia?

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