P9 è connessa via dati con P1, ma entrambe sono indipendenti dalla temperatura del bollitore. Il circolatore non deovrebbe attivarsi in funzione della T?
Secondo me la deviatrice mancante dovrebbe servire per modificare il circuito, solo nel caso in cui i diametri dei tubi o il funzionamento del circolatori non riesca a far percorrere le vie di minor resistenza come da te calcolate (DN66).
Poi quando il sistema non richede acqua ed il puffer sia carico, tu dici che è il puffer ed ergoare, ma se il puffer eroga, dopo tx minuti la caldaia riprende la marcia, perchè la T del puffer è diminuita. Visto che hai previsto la miscelazione di zona i radiatori non dovrebbero avere fluttuazione di T.
io so che il circolatore si dimensiona conoscendo portata e prevalenza. Quindi basta sapere kw da trasportare e sezione della tubazione per la portata e poi le perdite di carico del circuito per la prevalenza. Tu parli di salto termico e potenza della caldaia. Io so che il circolatore si dimensiona in base a cosa vede a valle e non in base a cosa ha a monte,poi boh, si vede che tu hai un metodo di calcolo innovativo. La caldaia non la comperi in base alla potenza dei radiatori a loro volta traovata conoscendo i dati dei locali? Per il circolatore credo si faccia allo stesso modo.
Per quanto riguarda P6, mi sembra che diciamo la stessa cosa, ovvero tu dici che serve per caricare il puffer, anche se dici che non deve garantire alcun battente agli altri circolatori (vabbè). ma allora perchè lo hai dimensionato per una portata di 6,5? deve solo caricare il puffer che seppur grande, siccome è messo in parallelo, non ha bisogno di caricarsi con tale portata...lo spunto lo dai in diretta con il generatore.
Se vengono impostate bene le partenze dei circolatori, non ci saranno grossi abbassamenti di T nei circuiti (credo eh) allorquando hai anche installato delle miscelatrici.
Se quando si scarica il puffer, nel caso del puffer in serie, (la mattina come dici nell'esempio) la caldaia non riparte in tempo, allora è un problema, ma basterebbe fare partire il circolatore P6 (e quindi il generatore @ regime nom) nei tempi giusti; se il circuito mi chiede ad esempio 60 kw e la caldaia ne eroga 70, 60 andranno ai circuiti (dopo aver transitato il puffer) e 10 rimarranno nel puffer. Lo sbalzo di T sarà dato da quando il puffer eroga a quando viene ricaricato, e questo lo decidi tu con le impostazioni di accensione del circolatore di ricarica puffer. Le inerzie della caldaia credo che siano minime, anche perchè il puffer serve a questo, visto che sai nbene che si chiama anche accumulo inerziale. la caldaia riceve acqua calda dal puffer raffreeddato e restituisce fluido alla esatta T al puffer stesso.
"dovrei aspettare che la caldaia ripristini la temperatura nello stesso, magari impiegandoci un po' di tempo (visti i volumi)"
ma la temperatura da ripristinare non potresti semolicemente fare in modo che non scenda oltre una soglia tale da soddisfare i circuiti?
Si sei chiaro, ma sono io che non capisco il reale vantaggio di metter eil puffer in parallelo. Secondo me basterebbe metterlo in serie e settare tutto correttamente, evitando di mettere circuti, circolatori e dispositivi in più.
Poi, credo che se tu avessi pienamente ragione, allora a quest'ora tutti, avrebbero abbandonato il puffer in serie, proprio perchè verrebbe meno il suo ruolo di accumulo inerziale (o se vuoi di ammortizzaote dinamico)...giusto?
Secondo me la deviatrice mancante dovrebbe servire per modificare il circuito, solo nel caso in cui i diametri dei tubi o il funzionamento del circolatori non riesca a far percorrere le vie di minor resistenza come da te calcolate (DN66).
Poi quando il sistema non richede acqua ed il puffer sia carico, tu dici che è il puffer ed ergoare, ma se il puffer eroga, dopo tx minuti la caldaia riprende la marcia, perchè la T del puffer è diminuita. Visto che hai previsto la miscelazione di zona i radiatori non dovrebbero avere fluttuazione di T.
io so che il circolatore si dimensiona conoscendo portata e prevalenza. Quindi basta sapere kw da trasportare e sezione della tubazione per la portata e poi le perdite di carico del circuito per la prevalenza. Tu parli di salto termico e potenza della caldaia. Io so che il circolatore si dimensiona in base a cosa vede a valle e non in base a cosa ha a monte,poi boh, si vede che tu hai un metodo di calcolo innovativo. La caldaia non la comperi in base alla potenza dei radiatori a loro volta traovata conoscendo i dati dei locali? Per il circolatore credo si faccia allo stesso modo.
Per quanto riguarda P6, mi sembra che diciamo la stessa cosa, ovvero tu dici che serve per caricare il puffer, anche se dici che non deve garantire alcun battente agli altri circolatori (vabbè). ma allora perchè lo hai dimensionato per una portata di 6,5? deve solo caricare il puffer che seppur grande, siccome è messo in parallelo, non ha bisogno di caricarsi con tale portata...lo spunto lo dai in diretta con il generatore.
Se vengono impostate bene le partenze dei circolatori, non ci saranno grossi abbassamenti di T nei circuiti (credo eh) allorquando hai anche installato delle miscelatrici.
Se quando si scarica il puffer, nel caso del puffer in serie, (la mattina come dici nell'esempio) la caldaia non riparte in tempo, allora è un problema, ma basterebbe fare partire il circolatore P6 (e quindi il generatore @ regime nom) nei tempi giusti; se il circuito mi chiede ad esempio 60 kw e la caldaia ne eroga 70, 60 andranno ai circuiti (dopo aver transitato il puffer) e 10 rimarranno nel puffer. Lo sbalzo di T sarà dato da quando il puffer eroga a quando viene ricaricato, e questo lo decidi tu con le impostazioni di accensione del circolatore di ricarica puffer. Le inerzie della caldaia credo che siano minime, anche perchè il puffer serve a questo, visto che sai nbene che si chiama anche accumulo inerziale. la caldaia riceve acqua calda dal puffer raffreeddato e restituisce fluido alla esatta T al puffer stesso.
"dovrei aspettare che la caldaia ripristini la temperatura nello stesso, magari impiegandoci un po' di tempo (visti i volumi)"
ma la temperatura da ripristinare non potresti semolicemente fare in modo che non scenda oltre una soglia tale da soddisfare i circuiti?
Si sei chiaro, ma sono io che non capisco il reale vantaggio di metter eil puffer in parallelo. Secondo me basterebbe metterlo in serie e settare tutto correttamente, evitando di mettere circuti, circolatori e dispositivi in più.
Poi, credo che se tu avessi pienamente ragione, allora a quest'ora tutti, avrebbero abbandonato il puffer in serie, proprio perchè verrebbe meno il suo ruolo di accumulo inerziale (o se vuoi di ammortizzaote dinamico)...giusto?
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