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tipologia impianto per casa singola, biomassa per rimpiazzare il gpl

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  • tipologia impianto per casa singola, biomassa per rimpiazzare il gpl

    Ciao a tutti,
    scrivo per avere da voi un consiglio in merito alla tipologia di impianto da scegliere.
    Nella nuova casa è attualmente presente una caldaia gpl, tra l'altro forse non funzionante, avrei intenzione di installare una caldaia a pellet con accumulo o boiler.
    Prima domanda:
    mi consigliate di lasciare la caldaia a gas come riserva quindi ripararla o sostituirla oppure i sistemi a biomassa sono abbastanza affidabili da non avere bisogno di un backup?

    Veniamo al sistema a biomasse ma prima è meglio inquadrare la situazione
    La casa, una villa singola, si sviluppa su un unico livello ed ha una superficie di 165 mq lordi.
    Il piano seminterrato sottostante, che ospiterebbe il sistema a biomasse non è riscaladato ma cmq serve da isolamento della casa rispetto al terreno.
    Sostituirò tutte le finestre installando serramenti in alluminio con taglio termico a bassa emissione, le pareti esterne sono doppie con lana di roccia tra i due strati.

    Ho contattato diversi installatori, dalla scrematura iniziale ne sono rimansti in ballo 2 che mi propongono 2 schemi di impianto differenti ma con la stessa caldaia red compact 24 kW che mi sta anche bene.

    Installatore 1 schema 1:
    termosifoni
    schema-> caldaia valvola a 3 vie ---<
    accumulo acs 200 l

    Installatore 2 schema 2:

    termosifoni
    schema-> caldaia PUFFER 650 LT / 150 LT TANK AND TANK ----<
    acs

    Ebbene la prima i potesi è la più economica dal punto di vista dell'installazione ma forse più onerosa per i costi esercizio.

    La seconda ipotesi comporta una spesa iniziale più elevata ma a detta dell'installatore mi farebbe risparmiare molto sul pellet in quanto la caldaia, utilizzando il volano termico, lavorerebbe sempre al minimo. Inoltre con questa configurazione servirebbe un circolatore aggiuntivo per il riscaldamento a differenza dell'altra soluzione.

    Cosa ne pensate e quale soluzione mi consigliate??
    Io sarei orientato più sulla seconda soluzione. I miei dubbi sono:

    è vero che la seconda soluzione ha costi di esercizio più bassi (l'installatore mi parlava di un terzo del pellet rispetto all'altra)
    la caldaia da 24 kW è sufficiente per quel puffer e per riscaldare quella superficie?
    Dubbio più grande il funzionamento estivo o comunque come gestire periodi di assenza da casa.
    Mi spiego per avere l'acs d'estate dovrò cmq tenere caldi 650 l di puffer e dopo un mese di assenza da casa per ferie o altro dopo quanto tempo avrò di nuovo l'acs? dovrò cmq riscaldare 650 l.
    questa soluzione mi sembra poco elastica per i periodi di utilizzo saltuari.


    Vi ringrazio anticipatemente.

  • #2
    Buongiorno Paco-P sicuramente il secondo schema proposto è più performante, se così si può dire rispetto al primo.
    per quanto riguarda l'ACS credo che la red abbia anche la gestione della stessa quindi d'estate potresti escludere il riscaldamento (credo e dico credo non conoscendo la logica di funzionamento della caldaia da te menzionata) e riscaldare solo una parte del puffer per riscaldare il Tank in tank.
    Nel primo schema invece avresti molte più ore di funzionamento della caldaia anche perchè nelle mezze stagioni, dove la richiesta termica è minima, la caldaia sarebbe sempre in modulazione e quindi un minimo di consumo di pellet ci sarebbe sempre.

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    • #3
      *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

      tante grazie per la risposta.
      la red in effetti ha un kit opzionale per la produzione di acs "istantanea".
      lo avevo valutato inizialmente per non prevedere accumulo ma in inverno sarebbe stato problematico.

      pensavo piuttosto ad una resistenza elettrica collegata al FV per il il solo periodo estivo e solamente per acs. Non no se fattibile.


      altra cosa che avevo trascurato
      l'installatore 1 userebbe tubi in rame certificati fino a 16 bar
      il secondo multistrato

      è proprio necessario il rame?
      Ultima modifica di nll; 21-10-2014, 23:42.

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      • #4
        Io opterei per rame o ferro. Ma multistrato su biomassa storco un po' il naso.

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        • #5
          Originariamente inviato da Paco-P Visualizza il messaggio
          altra cosa che avevo trascurato
          l'installatore 1 userebbe tubi in rame certificati fino a 16 bar
          il secondo multistrato

          è proprio necessario il rame?
          Ma intendi in locale tecnico o in tutta la casa?
          In locale tecnico fino almeno ai collettori tutti consigliano rame o ferro.
          In casa direi che dipende, tra l'altro se fai BT userai multistrato

          MP
          IMHO ovviamente.

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          • #6
            intendo solo nel locale tecnico tra caldaia e puffer e tra puffer e distribuzione acs e termosifoni .


            quindi la secona soluzione vi sembra bilanciata in termini di potenza di caldaia, volume puffer e grandezza della casa?
            grazie

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            • #7
              Tra caldaia e puffer è sconsigliato il multistrato. Anche perché di quale diametro stiamo parlando? 20, 26, 32 o quale diametro?Per ACS e termosifoni va bene.Si è coerente come sistema.

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              • #8
                grazie

                altra cosa, secondo voi per questa installazione quanto incide la manodopera?
                uno degli installatori mi ha chiesto 1200 solo per l'installazione, materiali esclusi a me sembra troppo

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                • #9
                  Dipende cosa ha calcolato nelle ore. Sicuramente sarà nel secondo caso dove deve collegare caldaia, puffer, anticondensa, ACS e mandata e ritorno impianto di riscaldamento.

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                  • #10
                    in realtà nel primo caso,
                    3-4 giorni di lavoro

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                    • #11
                      altra soluzione

                      Un'altra soluzione potrebbe essere un puffer da 650 litri, collegato ad un bollitore da 200 litri, senza mettere il tank in tank.

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                      • #12
                        in questo casa sarebbe da gestire la contemporaneità dei servizi.

                        tutto dipende da quanto ci mette il 600 l ad arrivare in temperatura di utilizzo per la sola acs

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