Impianto nuovo termocamino-puffer serietà poca - EnergeticAmbiente.it

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Impianto nuovo termocamino-puffer serietà poca

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  • #31
    Ma no, quando gli ho parlato dell'autonomia mi ha detto che probabilmente la mia casa ha un isolamento pessimo, di fare la prova per due o tre giorni a 18 gradi fissi, ma ci ho messo 50 kg al giorno e l'autonomia non è bastata ugualmente. Comunque su altre lamentele mi ha sempre inventato un sacco di frottole, tipo sulla mancanza della seconda sonda, collegamenti alla caldaia eccetera.
    Il mio avvocato è un amico, non vuole che anticipo le spese, neanche a insistere per ore. L'ultima volta che gli ho fatto mandare una lettera non c'è stato verso di dargli neanche 100 euro. Devo solo avvisarli che ci sono due strade, una pacifica e l'altra no, spero veramente che non serva.

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    • #32
      18° sarebbe pochino in una casa come abitazione......
      riscaldamento a biomassa e PDC
      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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      • #33
        Ale sò che il tuo avvocato è un amico, ma è la tua parola contro la loro.
        Se non hai nulla di scritto da parte loro che ti garantivano un'autonomia di 24H la vedo dura.
        Poi in questi casi credo che una causa duri anni: te continueresti ad avere malfunzionamenti del tuo impianto.
        Si sono addirittura fatti pagare anticipatamente?
        Piuttosto se con i nostri consigli non riesci a convincerli nel modificare l'impianto, rivolgiti ad un termotecnico che potrà aiutarti con disegni e calcoli vari anche di dispersione della casa ecc ecc.
        La scusa che la casa è un colabrodo mi sembra un pò superficiale.
        Se e dico se l'impianto fosse stato esguito normalmente sicuramente avresti avuto l'autonomia da loro tanto decantata.

        Ale altra domanda: rileggendo tutti i post non menzioni mai quanti metri quadri è la tua casa.
        Ultima modifica di FaGa86; 22-01-2015, 09:17.

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        • #34
          Beh funziona così: dopo che ho raccolto più elementi possibile speigo tutto all'avvocato, mi dirà lui quante possibilità ci sono, ne avrà già viste di simili, poi chiedo una consulenza qualificata, pensavo di rivolgermi al servizio tecnico del costruttore del camino. Carte alla mano chiedo pacificamente all'installatore di adeguare tutto l'impianto secondo la documentazione tecnica certificata, se inventano ancora frottole gli parlo dell'avvocato, qui se insistono ancora non stanno tanto bene con la testa, comunque se l'avv. considera buone possibilità si può anche procedere. Non mi sento sinceramente scorretto. Non si potrà chiedere un controllo alle autorità competenti per gli impianti termici? Sarà la Regione Lombardia? L'Enea? In fin dei conti in questo momento io sono il responsabile formale dell'impianto, se non rispetta i requisiti di legge?

          In caso di controversia civile posso adeguare l'impianto a spese mie e chi perde la causa rimborsa l'intervento + le spese legali.

          Hanno chiesto il 50% subito e il resto a lavoro finito.

          Il fatto che la casa è un colabrodo comporta un calcolo che porta a materiali diversi, chessò potenza maggiore di 15 Kw, puffer più capiente, tecnicamente non so i dettagli, ma andavano calcolati prima.
          Appena comprato casa avevo chiesto una consulenza ad un termotecnico, che mi ha fatto una relazione, ho ancora il fascicolo. Se devo essere sincero mi è sembrata un pò troppo generica, mi aspettavo più dettagli, voglio dire che la maggior parte sono consigli che con un pò di buon senso potrebbero dare tanti "non tecnici", si qualcosa di utile c'è.

          Ah si hai ragione: è una casa indipendente (no taverna) esposta su tutti i lati, ex cascina sezionata poi ristrutturata negli anni '80, 75 Mq fisici (non calpestabili) per piano, vespaio sotto il piano terra, sottotetto parzialmente isolato e pavimentato da me. Cassonetti delle tapparelle isolati maniacalmente da me. Ho fatto le 11 finestre in Pvc nel 2011, sostituito una metà dei termosifoni, caldaia Beretta Exclusive Mix Csi 26. Valvole cronotermostatiche e domotica artigianale(raspberry + una ragnatela assurda di sonde) ancora da fare. Isolare il vespaio al piano terra credo che sia impossibile, ci ho rinunciato.

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          • #35
            Buongiorno Ale,

            se rileggi quanto hai postato, dici che il tuo termocamino ha una resa all'acqua di 8,5 kW, resa dichiarata da laboratorio nelle migliori condizioni possibili di:
            - combustibile
            - canna fumaria
            - prese aria ecc ecc

            A occhio e croce a casa tua servono per il riscaldamento circa 15 kW, trai te le tue conclusioni.

            Magari sulle carte redatte dal termotecnico troverai un valore pari a quello da me indicato aumentato del 25% (norma di legge per i calcoli) più eventuale ACS.

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            • #36
              ok, comunque ho ancora un sacco di curiosità tecniche...
              Nel boiler ho 4 pozzetti,

              • termometro
              • termostato
              • termometro
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              il termostato inibisce il circolatore del riscaldamento e contemporaneamente la caldaia a metano, ma non è sbagliato? Pensavo che quando l'acqua non arriva a 45°C non deve girare nei caloriferi ma può accendersi la caldaia.

              Essendo il termostato alla 3a posizione partendo dal basso, l'acqua viene prelevata all'altezza del quarto pozzetto, stratificando quando alla 3a ci sono 45 gradi, alla 4a ce ne saranno 50 o 55, ma ho notato che in accensione si comporta diversamente che in spegnimento, cioè dopo un'oretta che ho acceso il camino ho fatto in modo che la prima acqua arrivi ai caloriferi a 60 gradi, ma quando si spegne, l'acqua che sarebbe partita verso i caloriferi è parecchio più calda. (si capisce il discorso?) Mi verrebbe l'istinto di mettere il termostato nel quarto pozzetto...?
              Ho verificato che i termometri misurano almeno 7°C in meno della temp reale, possibile?

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              • #37
                Ciao a tutti, riprendo dopo che ho fatto fare una relazione da un installatore qualificato presente nella lista del costruttore del camino. Ho già attivato l'avvocato che mi aspetta con tutte le carte da visionare, questo perché l'installatore del camino è sparito e fa finta di niente.
                Nel frattempo ho sentito anche l'assistenza Montegrappa, che mi ha consigliato di spostare il termostato nel pozzetto più alto dei 4, fatto. però mi resta il dubbio sulla logica del termostato, come nel mio post precedente:

                Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio
                il termostato inibisce il circolatore del riscaldamento e contemporaneamente la caldaia a metano, ma non è sbagliato?
                Qualche idea? Il termostato ha 2 contatti, uno normalmente chiuso, l'altro normalmente aperto.
                Grazie.

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                • #38
                  Buongiorno Ale, per semplicità di funzionamento dovresti avere un termostato per la pompa riscaldamento e uno per la caldaia a gas. Il termostato pompa avrà la fase collegata sul comune, poi imposti la T al di sotto del quale la pompa impianto deve fermarsi; quindi al di sotto della T impostata il termostato diventa NA, al di sopra della T impostata diventa NC e da il consenso alla pompa impianto; in serie A questo contatto potresti collegare un TA in casa. Viceversa il termostato caldaia ( che comanderà il contatto TA della caldaia a gas) al di sopra della T impostata sarà NA (no consenso alla caldaia) al di sotto della T impostata diventerà NC e farà partire la caldaia a gas. Solitamente si da un delta T di 10/15 gradi fra T pompe e T caldaia a gas (riscaldamento ad alta T) oppure un delta T più basso sul radiante.
                  Ultima modifica di FaGa86; 26-03-2015, 09:50.

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                  • #39
                    Grazie Faga. Dunque la parte del termostato pompa l'ho capita: Imposto il termostato pompa a 60° (pozzetto più in alto) e il TA a fasce orarie. La pompa circola solo quando il TA richiede E la temperatura nel puffer è >60°
                    Per la parte del termostato caldaia vediamo se ho capito bene: metto un altro termostato (sempre nella posizione più alta?) impostato a 70°, quindi la caldaia parte sempre quando l'acqua del puffer è sotto i 70°, indipendentemente dal TA.
                    Non credo di aver capito bene il senso della seconda parte però.
                    (ho i termosifoni)

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                    • #40
                      Ok per il termostato pompa impianto, anche se potresti impostare la partenza è il fermo pompe a 50 gradi. Per il termostato caldaia a gas: se la caldaia a gas la usi in soccorso devi farla partire se nel puffer non c'è abbastanza T e quindi vuol dire che o non sei a casa per mettere legna, non hai voglia di mettere la legna. A questo punto il puffer scende di T e non riesce a darti la T giusta per il riscaldamento. Quindi o imposti come hai già fatto la T di fermo e partenza pompe a 60 gradi e la partenza caldaia a gas al di sotto dei 45 (così almeno preservi anche l'ACS; oppure 50 gradi fermo e partenza pompe e 40 gradi partenza caldaia a gas sempre per preservare l'ACS. Perché volevi impostare la partenza caldaia a gas a 70 gradi?

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                      • #41
                        Ho letto tutta la discussione, alla fine come hai risolto?

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                        • #42
                          wow sono curioso anchio

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                          • #43
                            Ciao a tutti. Dunque, ho un ottimo progettino fatto sul posto da un professionista (beh lo conoscete, il Dr. N.E.), non ancora messo in pratica. Nel frattempo ho cambiato quel carcassone di termostato che mi ha messo la Dial Group, che aveva uno scarto di una decina di gradi, con uno digitale più comodo e preciso, spostato nella posizione più alta. La seconda sonda mancante l'ho messa io e infatti funziona come deve. I signori della Dial sono spariti, avevano smesso di rispondere dopo la lettera del mio avvocato, e dopo una marea di balle che lo capirebbe pure mia nonna, nella più sfacciata strafottenza.
                            L'idea finale è di tenere duro ancora qualche anno, mettere da parte qualche soldo e fare un lavoro più completo: tra un po' il camino si sarà ripagato dell'investimento, diventerà marcio e lo butterò dal rottamaio (che comunque 320 kg di ferro qualcosa frutta), poi l'ideale è fare il riscaldamento a pavimento, se poi mi bastano i soldi alimentarlo a geotermico. Dico geotermico perchè ho scoperto che nelle zone con terreno umido si può scavare meno in profondità e rende meglio, e nella mia zona la prima falda acquifera è a 2 metri di profondità. In questo caso avrei:
                            Un metro quadro in più in soggiorno al posto del camino.
                            I pavimenti nuovi.
                            Risparmio energetico senza paragone con quello attuale.
                            Due metri quadri in più in garage al posto del puffer.
                            La caldaia a metano quasi quasi si può buttare.
                            No caloriferi da pulire.
                            Un sacco di spazio in box anche in inverno al posto della legna.
                            Tanta tanta fatica in meno per impilare la legna, accendere, controllare le temperature, buttare la cenere, pulire lo scambiatore del camino, pulire i residui della corteccia ovunque.
                            Se ci saranno ancora, le dertazioni fiscali.
                            Caldo uniforme.
                            Meno inquinamento.

                            Osservazioni?

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                            • #44
                              Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio

                              Osservazioni?
                              Nulla, se non la frustrazione di vedere ancora una volta gente che scredita il settore, una piaga particolarmente presente nel settore biomassa/solare/fotovoltaico/depurazione acqua potabile
                              Quot homines tot sententiae

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                              • #45
                                Ale1, e tu chi sei ??
                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                • #46
                                  Ciao Ale1 alla fine il termocamino l'hai buttato o funziona? Ero interessato a comprare un modello uguale non da 15 kw ma da 27 kw e volevo sapere a parte le problematiche che hai avuto se il termocamino è un buon prodotto o da evitare?

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                                  • #47
                                    Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                    Ale1, e tu chi sei ??
                                    Ciao Doc, sei venuto a Settala (Mi) per analizzare lo scassatissimo impianto che mi ha fatto la pessima dial group, penso che poteva essere il 2016. Cercavo una soluzione nelle termostufe a pellet, ho chiesto diversi preventivi ma quelle buone costano troppo, l'iva sul pellet è salita al 22% e il pellet è aumentato, quindi la vedrei valida per un'installazione da zero. Ho fatto fare una piccola modifica da un idraulico affidabile e nei 3 mesi piú freddi vado a metano, così vediamo la differenza. Per ora nelle giornate con -1? / 7? sto consumando sui 13 Mc/giorno che in soldi saranno... 320euro al mese?

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                                    • #48
                                      Originariamente inviato da GIBRUN Visualizza il messaggio
                                      Ciao Ale1 alla fine il termocamino ...
                                      Il modello mi sembra robusto, non si è guastato niente, premetto che l'installatore è stato una capra, ed ha montato male una sonda, un'altra non l'ha neanche messa per risparmiare 20 euro. Nonostante questo il camino ha fatto ció che doveva. Secondo me ha un grosso difetto: la parte dello scambiatore d'acciaio non è accessibile, quindi per pulirlo devo smontare delle griglie interne, poi seduto a terra grattare lo scambiatore con una spatola, certi punti non sono raggiungibili e restano incrostati. Totale più di un'ora con la mascherina, guanti, tuta in mezzo a mucchietti di creosoto. Non mi sono azzardato a togliere i rivetti. Se non lo scrosto almeno una volta al mese, l'alto rendimento non so che fine faccia. Secondo me è uno sbattimento che vale la pena solo se hai della legna buona a 6/7 euro al q.le. Qui la trovo a 16/18.

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio
                                        Ciao Doc, sei venuto a Settala (Mi) per analizzare lo scassatissimo impianto che mi ha fatto la pessima dial group, penso che poteva essere il 2016Ho fatto fare una piccola modifica da un idraulico affidabile e nei 3 mesi piú freddi vado a metano, così vediamo la differenza. Per ora nelle giornate con -1? / 7? sto consumando sui 13 Mc/giorno che in soldi saranno... 320euro al mese?
                                        ah si, ora ricordo.....
                                        dopo aver fatto la prova col gas, valuterai.
                                        nel caso, sai che usufruendo del CT2.0, qualcosa potresti anche ipotizzare....
                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                        • #50
                                          Grazie per la risposta , certo che avere un termocamino e pulire i scambiatori una volta al mese non è il massimo , nel mio caso sarebbe peggio in quanto uso legna non perfettamente secca ma essendo ad aria posso stracaricarlo e problemi si creosoto non ne ho tranna sulla canna fumaria che è in muratura e quindi una volta all'anno una bella grattata . Altra cosa che ti volevo chiedere se puoi dirlo quante ore lo tieni acceso perché da più parti dicono che ad acqua non conviene per poche ore tipo la sera l'ideale sarebbe 8/10 ore per scaldare e accumulare calore . Ciao si accettano consigli anche da altri che hanno termocamini ad acqua funzionanti a legna.

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