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Impianto nuovo termocamino-puffer serietà poca

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  • Impianto nuovo termocamino-puffer serietà poca

    Salve a tutti, ho letto diverse discussioni qui sul forum, di casi molto simili al mio non ne ho visti, vorrei gentilmente qualche vostro parere giusto per assicurarmi che non sono io ad essere troppo esigente.

    Da qualche anno pensavo ad un termocamino a legna con accumulo, ho chiesto 3 sopralluoghi con preventivo e alla fine ho scelto non quello più economico, neanche quello più costoso, ma quello che mi sembrava più convincente.
    Mi è costato poco meno di 10.000 euro, è composto da
    • Termocamino Montegrappa Light80 15Kw con centralina dedicata
    • Puffer 600 lt (marca sconosciuta) con serpentina e diverse predisposizioni accessorie
    • Canna fumaria inox esterna diam. 250/300
    • Vasi di espansione, valvole eccetera


    Ce l'ho da inizio ottobre, finora sono rimasto perplesso su questi punti:

    I materiali mi sembrano buoni, l'installazione e l'impianto mica tanto.
    La canna fumaria è lunga circa 6 metri e mezzo, il diametro interno è di 250mm per uscire in facciata hanno fatto due curve a 90°. Con legna abbastanza secca e ciocchi di una quindicina di centimetri di diametro, se non apro completamente l'aria secondaria, dopo un pò vanno a spegnersi.

    Il manuale del camino con centralina dedicata mostra diverse configurazioni, e spiega chiaramente la configurazione2 come "gestione puffer", in cui due sonde, una in uscita del termocamino e l'altra sul puffer comunicano la temperatura dell'acqua alla centralina, che in base alla differenza stacca o attacca il circolatore primario, "evitando che ad apparecchio spento si abbia la dispersione di calore accumulato nel puffer stesso".
    Ora se smetto di caricare legna verso le 23:30 e a mezzanotte considero il focolare con un pò di brace ma fiamma finita, e la stratificazione più alta del puffer a 75 gradi, quando mi alzo la mattina dopo 7 ore, il circolatore non ha mai smesso di funzionare e la temperatura del puffer è decisamente scesa. L'installatore dice che di impianti se ne possono fare di tanti tipi, quello che mi hanno installato con una sola sonda lo fanno sempre ed è sempre andato bene (?) Ho l'impressione che abbiano voluto risparmiare 100 euro di sonda.

    Prima avevo la caldaia col circolatore interno diretta sui caloriferi, adesso entra ed esce dal puffer, non fa nient'altro. C'è un termostato che inibisce la caldaia quando il puffer è > 45°C. Ma se dovessi trovarmi senza legna o con qualche guasto (come infatti è successo) per avere i caloriferi caldi devo riscaldare 600 litri d'acqua del puffer con la caldaia? E quanto mi costa? L'installatore dice che non si possono sommare le potenze e non si possono fare valvole automatiche/rubinetti manuali per motivi di sicurezza.

    C'è un tubo dell'acqua fredda che passa per una valvola di scarico termico tarata a 95°C ed entra in uno scambiatore di sicurezza del primario, è intervenuta quando la sonda elettronica leggeva 75, poi 80, poi 82 gradi, ma non era tarata a 95? È vero che tra la sonda di sicurezza e la sonda elettronica le posizioni differiscono di qualche centimetro, ma 20 gradi di differenza mi sembrano eccessivi: o quella di sicurezza scatta troppo presto o quella elettronica è parecchio starata. Ma non credo, ho fatto questa prova: Porto il primario a lettura 80° - chiudo il rubinetto dell'acqua fredda e continuo ad alimentare legna, finché la centralina non mi legge 94°, se fosse starata la sonda elettronica e avesse ragione quella di sicurezza, considerando la differenza di 20 gradi, a quest'ora l'acqua sarebbe a 114° - impossibile.
    Ma se devo smettere di alimentare il puffer 10 gradi prima, quanto risente l'autonomia dell'impianto?

    Coi soldi che gli ho dato, una valvola anticondensa non ci stava proprio? Poteva dirlo che gliela avrei pagata.

    Tutti i pareri ben accetti, GRAZIE!

  • #2
    Buonasera Ale1 potresti postare uno schema del tuo impianto?

    Per essere più precisi e arrivare subito all'errore, se l'errore c'è ovviamente.

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    • #3
      Ciao, non mi hanno dato schemi, effettivamente avevo pensato che tenerne uno sia sempre utile, conosci mica un programma per disegnare gli schemi?
      Grazie

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      • #4
        Ale1 puoi farlo a mano (anche senza programmi) lo trasformi in PDF o JPG e poi lo posti.

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        • #5
          Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio
          conosci mica un programma per disegnare gli schemi?
          Grazie
          basta usare semplicemente il Paint presente nel pc
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            Ciao a tutti, ecco lo schema, ci ho messo una settimana, ma almeno mi resta, potrebbe sempre servire.
            Sicuramente mancherà qualcosa, al limite lo aggiorno, spero che basti per quello che volevamo capire qui.

            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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            • #7
              Come da te disegnato il TC e la caldaia a gas sono collegati a serpentini interni al puffer distinti?

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              • #8
                Si, sembra che per legge non si possano sommare le potenze di due fonti, o meglio non oltre un totale di Kw.
                Nel disegno ho dimenticato i vasi di espansione, poi li aggiungo. Che simbolo ha la valvola di sicurezza da 3 bar? Forse ha il simbolo del pressostato...

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                • #9
                  Ok sul fatto delle potenze. Ma il TC gira in una serpentina? Se si la serpentina ha una potenza tale da sopperire alla potenza del TC? Perché non hanno collegato il TC con anticondensa al puffer tramite l'attacco più alto e basso e la caldaia a gas nel serpentina?

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                  • #10
                    Si, il Tc (Montegrappa Light80 15Kw - PT utile resa all'acqua 8,5 Kw - rendimento 84,6%) manda ad una serpentina del puffer (PHR600, non conosco la marca) con un circolatore semplice Grundfos a 3 velocità (settata sul 3) passando fuori da casa con dei tubi isolati. La caldaia manda ad un'altra serpentina del puffer .
                    Non hanno messo valvola anticondensa, perché? Non lo so ma sono convinto che abbiano la filosofia di guadagnare più possibile spendendo il meno possibile, ovviamente al primo sopralluogo tutto bello, offertona lancio, poi al momento di scrivere il preventivo su carta si sono ricordati quei 3000 euro in più...
                    Comunque torniamo alla parte tecnica: la serpentina del puffer lato Tc non so che potenza raggiunge, ti posso trascrivere alcuni dati presi dal manuale del puffer:

                    • Temperatura massima lato riscaldamento: 95°C
                    • Superficie scambiatore tubo corrugato: 5,5 m2
                    • Superficie scambiatore inferiore: 1,8 m2
                    • Contenuto scambiatore inferiore: 10,8 l
                    • Indice caratteristico "NL" 3

                    Ci sono altri dati ma non credo che c'entrino con la potenza. Nel manuale c'è anche lo schema dei tubi interni, ma non mi è molto chiaro.

                    Mi hanno tanto sviolinato che la caldaia a gas dovrebbe sfruttare il volano termico bla bla bla, ma a me piacerebbe usarla solo per emergenza, girando qualche rubinetto all'occorrenza, o magari con qualcosa di automatico.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio
                      Si, il Tc (Montegrappa Light80 15Kw - PT utile resa all'acqua 8,5 Kw - rendimento 84,6%) manda ad una serpentina del puffer (PHR600, non conosco la marca) con un circolatore semplice Grundfos a 3 velocità (settata sul 3) passando fuori da casa con dei tubi isolati. La caldaia manda ad un'altra serpentina del puffer .
                      se il puffer è a vaso aperto, ok scaricarlo nella serpentina
                      quella a gas invece non serviva, in quanto già la serpentina del TC divide gli impianti
                      se non volevi scaldare il puffer con il gas (che appunto è solo di emergenza), andava montata a valle e gestita tramite un semplice termostato nel puffer collegato all on/off del gas e a una valvola tre vie

                      - hanno fatto due curve a 90°
                      assolutamente da evitare curve del genere; spero almeno sia in doppia parete....

                      -
                      Ho l'impressione che abbiano voluto risparmiare 100 euro di sonda
                      servono due sonde, una sul tc e una sul puffer che lavorano in delta termico (come il solare) se non vuoi scaricare dal calore il puffer
                      quando il tc ha finito la legna

                      -
                      L'installatore dice che non si possono sommare le potenze e non si possono fare valvole automatiche/rubinetti manuali per motivi di sicurezza.
                      Infatti, già la sola serpentina del TC separa gli impianti, basta quella. Quella sul gas è inutile.

                      -
                      Ma se devo smettere di alimentare il puffer 10 gradi prima, quanto risente l'autonomia dell'impianto?
                      scaricando il TC sulla serpentina, avrai sempre un delta di circa 10° tra T° del TC e T° del puffer, in quanto appunto la serpentina ti "ruba" circa 7/10° di differenza.
                      Cioè, se il TC è a 80° interni, nel puffer avrai circa 70/72°.
                      Quindi, quando il TC raggiunge i 95°, la valvola si apre anche se sul puffer hai 85°.
                      Però.... questa valvola presuppone che il tuo TC è installato a vaso chiuso allora.

                      Ma sto TC è montato a vaso chiuso o a vaso aperto ????

                      perchè, se a vaso chiuso (scaricando poi in serpentina), mi dispiace, ma è abbastanza sbagliato allora l'impianto, e mai avrai le prestazioni che potresti avere con il giusto impianto.
                      Casomai, se mi dici vaso chiuso/aperto, ti posto uno schemino veloce di come doveva essere.
                      Attendiamo di sapere come è montato per dare o non dare l'appellativo di "pasticcere" all'installatore.
                      Ultima modifica di Dott Nord Est; 17-01-2015, 08:04.
                      riscaldamento a biomassa e PDC
                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                      • #12
                        Ops scusate, mi sono dimenticato: vaso chiuso, ci sono due vasi a membrana sopra il puffer e uno più piccolo che comunica col primario alla base del puffer.

                        Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                        andava montata a valle e gestita tramite un semplice termostato nel puffer collegato all on/off del gas e a una valvola tre vie
                        Il termostato è quello che ho messo nello schema impostato a 50°C, legge il 3° pozzetto (dal basso) del puffer: sotto i 50 abilita la caldaia e inibisce il circolatore del riscaldamento. Ma la caldaia comunque scalda solo il puffer, non si poteva far gestire un deviatore, (non so come si chiama) che gira il secondario sul puffer o sulla caldaia?

                        Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                        - hanno fatto due curve a 90°
                        assolutamente da evitare curve del genere; spero almeno sia in doppia parete....


                        Certo, se mi avessero proposto un tubo singolo sarei andato da un'altro. So già che gli farò rifare il buco a 45°, mi sa che i segmenti non li devono neanche cambiare, ma prima che accetteranno passeranno anni, alla fine andremo agli avvocati. In fin dei conti sto camino non tira.

                        Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio

                        servono due sonde, una sul tc e una sul puffer che lavorano in delta termico (come il solare) se non vuoi scaricare dal calore il puffer
                        quando il tc ha finito la legna


                        Esattamente quello che gli ho spiegato decine di volte, abbiamo passato delle mezzore al telefono, mi ha riempito di balle su balle, tipo che il circolatore deve girare all'infinito per tenere calde le tasche di scambio del camino, che altrimenti sfrutto meno calore che rimane sulle braci eccetera. Hai voglia a spiegargli che se l'acqua del puffer è già a 80, la sonda sul camino ti dice che c'è caldo, non per la brace, ma perché l'acqua calda gliela manda il puffer. Basta fare la prova: lascio finire le fiamme, spengo la centralina che sta segnando 75°, la riaccendo dopo 3 minuti ed è scesa almeno di 5 gradi! Vabbè che non sono del mestiere, ma mi hanno preso per scemo mi sa.


                        Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                        Ma se devo smettere di alimentare il puffer 10 gradi prima, quanto risente l'autonomia dell'impianto?
                        Cioè, se il TC è a 80° interni, nel puffer avrai circa 70/72°.
                        Quindi, quando il TC raggiunge i 95°, la valvola si apre anche se sul puffer hai 85°.
                        Ok, il problema è che la valvola di scarico termico di sicurezza interviene quando la sonda sul camino legge 75°C. Non c'è un modo per spremere altri 5 gradi sul puffer? Tipo comandare una velocità diversa del circolatore. La centralina prevede l'impostazione di altri parametri, tipo la temperatura di intervento dell'AUX che non uso, questo contatto lo potrei usare per commutare la velocità all'interno della morsettiera del circolatore Grundfos? Ma poi diminuendo al velocità del circolatore il delta non aumenta?

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                        • #13
                          Sarebbe stato più giusto collegare il TC direttamente al puffer con un sistema anticondensa e al massimo la sola caldaia a gas al serpentino del puffer in caso di emergenza. Il serpentino della caldaia a gas almeno scalda solo la parte alta del puffer? Il TC scambia nella serpentina bassa? Oppure le serpentine sono disposte come da disegno? La pompa che scambia tra TC e puffer a fine combustione va fatta fermare altrimenti continui a disperdere l'energia accumulata nel puffer. La pompa riscaldamento è sempre ON oppure si ferma se il TC o la caldaia a gas o la stessa T in casa ha raggiunto un set point?

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio
                            . Non c'è un modo per spremere altri 5 gradi sul puffer?
                            certo, facendo il giusto impianto...
                            riscaldamento a biomassa e PDC
                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da FaGa86 Visualizza il messaggio
                              *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***
                              Ecco, qui interpretando la mentalità di quello che ha fatto l'impianto, avrà pensato che le serpentine dentro il puffer ci sono già e le ha usate, invece una valvola andicondensa l'avrebbe dovuta comprare a parte, quindi l'installatore guadagna di più, il cliente cammina con un impianto che fa schifo.

                              Guardando i tubi credo che siano sopra per la caldaia e sotto per il primario, lo schema del puffer non l'ho capito bene.

                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                              Comunque ho preso nota dei tubi: io fisicamente ho

                              B mandata riscaldamento
                              C mandata caldaia
                              D ritorno caldaia
                              E ritorno riscaldamento

                              H mandata primario
                              I ritorno primario

                              Se il termostato del puffer non raggiunge la temperatura impostata non partono - il circolatore del riscaldamento - la caldaia
                              Per il circolatore ho capito, ma la caldaia non dovrebbe fare il contrario?

                              Per il controllo ambiente ho un cronotermostato wireless in bagno, sono in attesa di mettere le valvole cronotermostatiche e un sistema di domotica con raspberry, ma solo quando la base funzionerà decentemente.

                              Chi ci capisce è bravo. Comunque grazie per l'aiuto perchè da solo non ci arrivo a capire tutto l'impianto.
                              Ultima modifica di nll; 18-01-2015, 14:21.

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                              • #16
                                ecco in parole povere come doveva essere
                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                • #17
                                  A cosa serve il puffer?- accumulare calore in surplus prodotto da una fonte non controllabile e utilizzarlo in un secondo momento.-può servire a dividere l'impianto per non superare i 35kw.Che senso ha collegarci una gestibilissima caldaia a gas? Niente di più sbagliato..Segui il consiglio del dott. e utilizza la serpentina libera per produrre ACS...

                                  Commenta


                                  • #18
                                    anzi.....
                                    ale, sei sicuro che il puffer montato è quello?
                                    chi te lo ha venduto?
                                    e per curiosità...cosa ti è costato ???
                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Grazie per lo schema Dott. lo sto guardando. dinque per capire io, quello che c'è a dx del circolatore del primario è la valvola anticondensa? Quindi capisco che mi serve una 220v vicino al camino per spostare il circolatore, giusto?
                                      I due TR in alto e in basso nel puffer cosa sono? La valvola a tre vie a sx del termosifone è qualcosa che commuta tra caldaia e puffer?
                                      A dire il vero non ho capito bene neanche lo schema interno del mio puffer...

                                      *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                      Si il puffer dovrebbe essere quello, la posizione degli attacchi corrisponde.
                                      Non so dire il costo dei singoli pezzi, in fattura mi hanno messo solo il totale.

                                      Montegrappa light 80 15 kw
                                      canna fumaria doppia parete e comignolo antivento
                                      impianto idraulico
                                      puffer 600 lt

                                      9800 euro compresa iva 10%
                                      Scalerò la detrazione del 50% (perché non 65%?)

                                      Diciamo che il circolatore del riscaldamento è una KSB Calio-s
                                      L'azienda lasciamo perdere che è meglio... l'installatore è il titolare, sono venuti in 4, due per camino e canna (8 ore di lavoro) e due idraulici (15 ore di lavoro)
                                      Ultima modifica di nll; 18-01-2015, 14:20. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                      • #20
                                        quel puffer è un pipe in tank con produzione acs + 2 serpentine di scarico calore.
                                        quel puffer costa come minimo due/tre volte il puffer normale che serviva a te, quindi o il venditore ci ha "marciato su" alla grande, oppure è così incompetente da non sapere cosa serve.

                                        per detrarre il 65% devi togliere del tutto il gas e avere l'edificio in una certa classe di isolamento. Tu puoi fare il 50%
                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                        • #21
                                          Ciao Ale1, non disperare!

                                          Gli impianti a biomassa, dove l' utente è parte attiva dell' impianto stesso vanno gestiti, o meglio si deve saper come e quanta legna mettere nel termocamino!

                                          Se l' ambiente non riceve calore, il puffer è carico e continui ad aggiungere legna è chiaro che il sistema va in sovratemperatura ed interviene la valvola di scarico termico.

                                          Il collegamento del termocamino al serpentino, poi, non aiuta perché la temperatura dell' acqua del termocamino-serpenti sarà necessariamente sempre piu' alta del puffer. Ora 8,5 kw non sono una potenza esagerata, ma il serpentino è piccolo, e con acqua all' interno del puffer intorno ai 70-75 gradi è possibile che ti ritrovi con l' acqua nel termocamino di 10-15 gradi superiore a cui devi aggiungerci il calore immesso dal fuoco (altri 10-15 gradi) e sei sopra i 95 gradi con intervento della valvola di scarico termico.

                                          Per il discorso anticondensa, con quel tipo di collegamento credo basti l' intervento della centralino del termocamino, che immagino inibisca il circolatore se nel termocamino non ci sono almeno 55 gradi.

                                          La caldaia a gpl, di emergenza collegata al serpentino alto non dovrebbe essere un grosso problema, ovvero come costi-benefici è una buona soluzione, che ti permette con un semplice termostato posizionato sul puffer di attivare la caldaia e soddisfare le esigenze temporanee dell' impianto:

                                          1- puoi fare acs direttamente con il puffer combi, semplificandoti i collegamenti ridondati dell' acs sulla caldaia, valvole a tre vie, tubi acs lunghi che poi si raffreddano e ti complicano la vita se hai delle valvole miscelatrici per acs, o sensori collegati ad una deviatrice.......
                                          2- costo ridicolo ....b asta collegare due tubi al serpentino
                                          3- acs prodotta da un accumulo garantisce prestazioni e temperature molto lineari della acs, sicuramente migliori delle caldaiette a produzione rapida..
                                          4- la caldaia è perfettamente integrata nell' impianto di riscaldamento, senza centraline, valvole deviatrici ... sempre e solo 2 tubi, che difficilmente ti daranno problemi per i prossimi 50 anni!

                                          Direi che potresti migliorare l' impianto o:

                                          1- a puffer carico ... evitare di riempire di legna il termocamino
                                          2- inserire un termostato all' altezza del serpentino basso del puffer che attiva il riscaldamento (circolatore dei termosifoni) forzando i termostati di zona, quando la temperatura in quel punto è intorno ai 60-65 gradi (o meno, devi fare delle prove e tarare il tutto)
                                          3- modificare l' impianto come consigliato da dott, limitatamente al collegamento del termocamino ..... per evitare di rivoluzionare di nuovo tutto.

                                          Intanto potresti andare per gradi, dall' 1 al 3 e vedere cosa succede!!

                                          Buon lavoro.

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                            il venditore ci ha "marciato su" alla grande, oppure è così incompetente da non sapere cosa serve.
                                            Che ci abbia marciato su lo avevo immaginato, però non ho ancora capito se sono incompetenti o fanno apposta.

                                            @Scresan:
                                            In che senso 10-15 gradi più altri 10-15? Il fatto che l'acqua del primario sia più calda del puffer non è sempre a causa del calore immesso dal fuoco? Ovviamente non ci ho messo 8 kg di legna quando il puffer era già caldo, ma comunque quando è intervenuta la valvola di sicurezza, i 75 gradi che ho visto erano sulla centralina che leggeva la sonda in uscita del termocamino. Lo stesso fabbricante (Montegrappa) dice che una piccola differenza tra la sonda della centralina e l'attuatore dello scarico di sicurezza ci può essere, ma non più di 5 gradi.
                                            Questo quando è venuto a prendere la firma e mezzo pagamento come acconto, mi ha detto che l'autonomia del puffer con una casa come la mia arriva tranquillamente a quasi 24 ore, che è una balla enorme, perché se porto il puffer a 80 gradi a mezzanotte, e smetto di alimentarlo, a mezzogiorno del giorno dopo l'acqua calda è già finita. A che condizioni? 15 gradi il cronotermostato per tutta la notte e dalle 7:00 alle 12:00 passa a 16 gradi. Fuori c'erano da -2 a 4 gradi C. Metà dei caloriferi di casa accesi. Ma lui dice che bisogna scaldare tutta la casa per un paio di giorni ad alemo 18°C e poi fare la prova, risultato: il terzo giorno ero ancora lì che ci mettevo 50 kg di legna e ho ri abbassato tutto come prima. Il mio problema sull'autonomia è che abito da solo, se il puffer finisce l'autonomia a mezzogiorno, quando torno dal lavoro alle 18:00 la temperatura è scesa troppo, a sto punto risparmiavo qualche migliaio di euro e andavo diretto ai caloriferi, almeno in mezzora avrei avuto il caldo.

                                            Per la caldaia a metano: Non mi azzardo neanche ad accenderla, se parte col puffer freddo, ora che partono i caloriferi quanto ho speso? Non vorrei mai usarla tranne in casi di emergenza, tipo che ho finito la legna e non ho il tempo per andare a prenderla, oppure che si guasta qualcosa dal lato camino (già successo), o se arrivo a casa troppo tardi per fare tutto il carosello di svuotare/pulire/caricare/accendere/aspettare ore che si scaldano 600 litri. Se è possibile avere una qualche commutazione del riscaldamento tra puffer e caldaia, lo facciano. Infatti dopo che si è guastato il circolatore che hanno messo loro, l'installatore finalmente si è arreso e ha ammesso di poterlo fare, salvo poi lasciar passare mesi nella speranza che mi dimentico.

                                            Per i tuoi suggerimenti vediamo, l'Acs ho scelto io di tenerla a metano, perchè la mia caldaia Beretta ha una buona efficienza e di gas spendo 0,25 / 0,35 Mc al giorno, dell'impiano TC ormai non mi fido, se mi dà fastidio fare la doccia con la stanza da bagno fredda, mi darebbe più fastidio farla con l'acqua fredda.

                                            1- a puffer carico si, lo immaginavo.
                                            2- un termostato che sopra ad una certa temperatura forza i termostati e fa partire il circolatore per evitare sovratemperature? Non ci avevo pensato, posso provare, magari mentre faccio le prove con il Raspberry, ho già ordinato 4 sonde I2c per i 4 pozzetti del puffer + una sonda da mettere come seconda della centralina, quella che non mi hanno voluto mettere gli installatori.
                                            3- si, lo schema del dott. lo stavo guardando, avevo pensato di chiedergli qualche suggerimento, soprattutto perché non ho capito bene che giri fa il puffer all'interno. Poi glielo chiedo con calma quando ho più tempo e dopo che mi sono guardato bene gli schemi.

                                            Grazie dei consigli.

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                                            • #23
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                                              Posso solo darti dei consigli da utilizzatore ad utilizzatore:
                                              -è una cavolata installare il puffer in quel modo, il puffer nasce per accumulare l'energia in eccesso prodotta, il tuo impianto doveva essere gestito molto più semplicemente. hai i radiatori, sono già una fonte di accumulo.
                                              -Non mi ricordo qual'è l'isolamento passivo della casa, dei serramenti, è essenziale calcolare bene il fabbisogno energetico e investire su quello.
                                              -Se iniziamo a buttare 50 kg di legna al giorno,e se questa non è a costo zero, va valutato il rapporto costo/ beneficio, se poi il risultato sono 15-16°.
                                              a questo punto era meglio una bella stube,la carichi due volte al giorno e amen...

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                                              • #24
                                                @Alessandro.mi
                                                Si, io sono aperto ai consigli, se ne discute e ci sono tanti buoni scambi di opinione, infatti ringrazio tutti quelli che mi danno retta.
                                                L'installatore mi ha consigliato e promesso prestazioni che non vedo minimamente, se non è un incompetente e se non ha fatto il furbo doveva dirmi le cose come stanno. Non so se il suo vero scopo è solo recuperare calore in eccesso o anche per dare autonomia, ma in questo caso un impianto utilizzabile solo quando c'è qualcuno in casa non và assolutamente venduto ad una persona che ti dice chiaramente che vive da solo. Questo mi ha parlato proprio di autonomia, "arrivi quasia 24 ore"...
                                                In generale si dice che riscaldando a legna si spende poco più di un terzo che col metano, a parità di condizioni, questo sommato alle detrazioni fiscali porta ad ammortizzare l'investimento in sei anni. Avevo considerato anche il cappotto termico, ma il tempo di ammortamento sarebbe molto più lungo, per il fotovoltaico non ho fatto il paragone numerico, sicuramente più vantaggioso del cappotto, non ho fatto il paragone numerico col TC, difficile che arrivi a questi numero, ma in quel caso avrei dovuto stravolgere anche il reso dell'impianto/muri/split/tubi eccetera, col fastidio del rumore delle ventole e il piacere in meno di vedere una bella fiamma seduto sul divano.
                                                Se avessi saputo che sòla mi stavano tirando, mi sarei rivolto ad un altro, sono sicuro che un buon impianto conveniente si può fare in qualsiasi casa.

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                                                • #25
                                                  Ale1, io non voglio buttare troppa carne sul fuoco con il risultato di confonderti ancora di più le idee.Accumulare calore in eccesso e dare autonomia sono due cose strettamente collegate e se hai la prima, di conseguenza avrai la seconda.Il cappotto esterno non esclude l'impianto a biomassa. Fa parte di una serie di accorgimenti che assieme permettono di raggiungere ottimi risultati.Detto questo, posso assicurarti che c'è molta ignoranza in materia e soprattutto ognuno dovrebbe fare bene il proprio lavoro.il progettista il progetto, l'installatore l'installazione.Mi spiego meglio,se decidi di invertire una cifra del genere, vale sicuramente la pena aggiungerci qualche centinaio di euro e fare un progetto da un tecnico. Il quale studia la situazione, progetta l'impianto e propone al cliente la scelta migliore in base alla disponibilità.Dopo di che fa installare il prodotto da chi lo sa fare manualmente.Se se la sente, come ho fatto io, inizia a informarsi a lungo, si basa su progetti recenti, simili, conosce bene l'involucro e ha dati recenti, e ci mette un minimo di....incertezza.Altrimenti rischi di trovare chi si inventa tuttologo con lo scopo di fatturare a fine mese...

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio
                                                    Questo mi ha parlato proprio di autonomia, "arrivi quasia 24 ore"...
                                                    non è una chimera
                                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                    • #27
                                                      Sono d'accordo che sono due cose strettamente collegate, ma ci possono essere proporzioni molto diverse: per recuperare il calore in eccesso basta un puffer più piccolo e più semplice, per avere un'autonomia che abbia senso serve un focolare adeguato e un puffer di capienza ben precisa, né di più né di meno: con troppi litri e meno potenza ci metti troppo tempo, con pochi litri e abbastanza potenza non arrivi alla successiva accensione e conseguente serie di problemi.
                                                      Per il cappotto non sono d'accordo, ti spiego perché. Tornando al calcolo del rientro di investimento, abbiamo detto che risparmio circa 900 euro/anno su una precedente spesa annuale di 1500 di metano, in 6 anni rientro dei 10.000 spesi. Fatto questo, se ne spendo altri 22.000 per il cappotto, non risparmio più il 20% di metano - cioè 300 euro/anno, ma risparmio il 20% di legna, cioè 114 euro/anno, e il cappotto da 22.000 lo ammortizzo in 192 anni. Ti torna il conto?


                                                      Originariamente inviato da alessandro.mi Visualizza il messaggio
                                                      vale sicuramente la pena aggiungerci qualche centinaio di euro e fare un progetto da un tecnico
                                                      Ooook questa mi sembra un'ottima idea, non ci avevo pensato. Stavo proprio pensando a come muovermi dopo aver fatto tutte le valutazione del caso, potrei investire qualcosa ancora, far progettare l'impianto in un modo decente e obbligare l'installatore a sistemare tutto (gratis ovviamente), con la minaccia del mio avvocato che si affila i canini tutte le mattine.
                                                      Ottimo, grazie.

                                                      @dott nordest: Infatti sono convinto che sia possibile, il materiale me lo hanno installato e l'ho pagato per intero, mi hanno promesso autonomia 24 ore, vorrei che mi sistemassero tutto a spese loro. Giusto?

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da Ale1 Visualizza il messaggio
                                                        @dott nordest: Infatti sono convinto che sia possibile, il materiale me lo hanno installato e l'ho pagato per intero, mi hanno promesso autonomia 24 ore, vorrei che mi sistemassero tutto a spese loro. Giusto?
                                                        sarebbe "giusto" professionalmente..... però loro cosa dicono ?
                                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                        • #29
                                                          L'idea di Alessandro.mi l'ho letta stasera, non l'ho ancora detta all'installatore. Quando sarà non glielo chiedo, gli espongo cosa fare altrimenti avvocato.

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                                                          • #30
                                                            meglio lasciare gli avvocati dove sono...costano sempre soldi !!!! prima magari prova a farti spiegare da loro come pensavano durasse l'autonomia promessa.... con calcoli alla mano.
                                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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