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Scambiatore a piastre... o no?

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  • Scambiatore a piastre... o no?

    Buongiorno a tutti,posto questo messaggio sul forum per sottoporvi la seguente questione.

    Voglio istallare unatermostufa a pellet nella mia abitazione. Tale termostufa ha lo scopo diprodurre acqua calda per il riscaldamento a mezzo radiatori, ed andrebbe asostituire l'attuale caldaia a gas metano, che rimarrebbe sostanzialmente perla produzione di acqua calda sanitaria. Ho chiamato due idraulici per fare unsopralluogo.
    Il primo mi ha dettoche è necessaria l'installazione di uno scambiatore a piastre per tenereseparati i fluidi; non si devono infatti sommare le potenze della caldaia ametano (circa 31kW) a quella della termostufa (circa 24 kW) perchè superando i35 kW occorrerebbe presentare denuncia all’INAIL e prevedere l’inserimento diopportuni dispositivi di sicurezza, protezione e controllo etc.
    Il secondo mi diceche è effettivamente così (ovvero che non si devono mischiare i fluidigestiti), ma che è sufficiente installare delle valvole che commutano su uncircuito piuttosto che su un altro (caldaia a metano o termostufa). Ovviamentequesta soluzione è anche la meno costosa.
    Navigando in rete hotrovato questo articolo:

    Caldaia a gas Caldaia a pellet - Come evitare pratica INAIL | atuttaidraulica.it - Il primo portale al servizio dell'installatore

    che propone entrambele soluzioni, ma scorrendo le repliche nel blog vi sono parecchi dubbi sulrispetto della normativa nel caso delle valvole.
    Qualcuno di voi haun'esperienza diretta che possa dare una parola definita sull'argomento?

    Grazie in anticipoper le risposte,

    Federico.

  • #2
    Non mi risulta che la valvola a tre vie via accettata dall'ISPESL, comunque puoi provare a interpellare direttamente l'ente. Dai un'occhiata alla "Raccolta R" dell'ISPESL.
    In ogni caso se la caldaia la tieni per sola ACS puoi separare i circuiti ed eviti lo scambiatore, a meno che tu non voglia tenere la caldaia collegata all'impianto radiatori come backup.
    Ciao!

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    • #3
      Effettivamente nella raccolta R non è specificato come separare i fluidi di due impianti, come dice AjPilgrin è meglio sentire cosa dice l'INAIL.

      Attento che se le due caldaie sono nello stesso locale, oppure in due locali direttamente comunicanti superi i 35 kW (anche con separazione dei circuiti) e saresti soggetto alle norme di prevenzione incendi, DM12 aprile 1996.

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      • #4
        Ciao,
        che io sappia, al momento esistono solo due circolari che parlano della somma delle potenze:
        Circolare 15 settembre 2006 che dice:
        “Nel caso in cui il fluido termovettore primario di due distinti generatori entri nell’accumulo termico senza nessun elemento divisorio, si considera la somma delle potenzialità e pertanto, in caso di superamento del valore di 35 Kw, l’impianto rientra nell’obbligo previsto dal D.M. 01/12/1975, tenendo conto degli aggiornamenti normativi citati. La presenza di uno scambiatore di calore, interposto tra i due generatori, costituisce un’interruzione idraulica tra i rispettivi fluidi termo vettori e pertanto si ritiene non si debba procedere alla somma delle potenzialità. “

        Circolare 19 aprile 2011: qui la trovi scorrendo il documento verso metà.
        http://www.ispesl.it/safap/documenti/20 ... ne3_01.pdf

        Esistono dei “ma”:
        1) La soluzione con scambiatore a piastre al momento sembra la sola univocamente accettata, le altre sono opinabili.
        2) Ho contattato una sede Inail chiedendo un parere sul bollitore con serpentino (che è uno scambiatore): mi hanno risposto in via informale (non su carta intestata) dicendomi che preferiscono lo scambiatore a piastre perché se il serpentino si buca i fluidi entrano in contatto e quindi si sommano le potenze
        3) Esistono caldaie con due bruciatori, uno solido e uno di emergenza a gas/gasolio. Ho chiesto ad uno di questi costruttori in fiera come procedono con la questione somma potenze, mi hanno detto che emettono una dichiarazione per la quale i due bruciatori non lavorano mai insieme e quindi sono a posto così senza necessità di valvole o scambiatore. Per loro quindi non esiste la somma delle potenze
        4) So di alcuni progettisti a cui è stata accettata la sola disgiunzione elettrica, tipo termostato per il controllo della temperatura del combustibile solido che disattiva la caldaia a gas
        5) Altri mi hanno parlato di valvola deviatrice come semplice disgiunzione meccanica al posto dei ritegni, altri addirittura dell’uso del separatore idraulico (che di separazione meccanica non ha nulla!)

        Salvo sorprese dell’ultimo momento (=circolari che ancora non conosco), personalmente contatterei sempre la sede Inail locale per avere un parere.
        Ovviamente non sarebbe male un chiarimento univoco e definitivo da parte dell’Inail visto l’aumentare degli impianti con generatore a biomassa + caldaia preesistente e l’uso dei puffer come accumulo di più sorgenti di energia.
        Speriamo di essere accontentati presto.
        R.


        PS: se decidi di usare la caldaia solo per l'ACS e fisicamente stacchi le tubazioni che da questa vanno al riscaldamento allora non serve lo scambiatore, ma se la vuoi usare come back-up in sostituzione della biomassa allora devi metterlo per forza se non vuoi sommare le potenze.

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        • #5
          Grazie a tutti per le risposte, in particolare a rickyguicks per il dettaglio. Credo che opterò per lo scambiatore a piastre per evitare problemi di sorta, sebbene sia la soluzione più costosa. Infatti la mia intenzione è quella di usare principalmente il pellet , ma di avere anche a disposizione il backup del metano in caso di inconvenienti; in ogni caso ho bisogno della caldaia a metano per la produzione di ACS. Sicuramente proverò ad interpellare l'INAIL locale , poi vi farò sapere cosa mi hanno detto.
          Saluti,
          Federico

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          • #6
            perchè lo scambiatore a piastre non può bucarsi?
            come sempre in italia di chiaro c'è ben poco.
            "non sono una persona mattiniera...penso sia perchè ho cosi tanti pensieri profondi ,che la mia mente ha bisogno di molto tempo per rigenerarsi"

            http://gospa87.blogspot.it

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            • #7
              Originariamente inviato da harry potter Visualizza il messaggio
              perchè lo scambiatore a piastre non può bucarsi?
              Sono d'accordo con te al 100%, certo che può bucarsi! Però riferisco quanto mi è stato detto...e non posso farci nulla.

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              • #8
                Se ci pensate bene inoltre la valvola a 3 vie, ad L, assolverebbe meglio il compito di separazione dei circuiti perchè oltre alla separazione del fluido impedisce anche la trasmissione del calore tra i due circuiti. Cosa che non fa uno scambiatore di calore.

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                • #9
                  rob concordo , oltretutto per mè è l'unico vero modo per separare le 2 potenze.
                  35 kw sui termo e in mezzo ci metti uno scambiatore con un'altra caldaia da 35 KW alla fine all'acqua ne dai 70 di kw!
                  con la 3 vie o scaldi con uno , o scaldi con l'altro.

                  ma basta vedere la risposta che gli han dato del serpentino per capire con che grado d'incompetenza abbiamo a che fare.
                  "non sono una persona mattiniera...penso sia perchè ho cosi tanti pensieri profondi ,che la mia mente ha bisogno di molto tempo per rigenerarsi"

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                  • #10
                    Originariamente inviato da harry potter Visualizza il messaggio
                    35 kw sui termo e in mezzo ci metti uno scambiatore con un'altra caldaia da 35 KW alla fine all'acqua ne dai 70 di kw!
                    Credo che all'inail interessi vedere la separazione meccanica dei due circuiti, appunto con lo scambiatore. Poi attraverso una centralina fai partire un generatore oppure in alternativa l'altro. Se li fai lavorare insieme è ovvio che sommi le potenze. Generalmente i kit con scambiatore che trovi in commercio hanno la centralina che esclude o uno o l'altro dei generatori, non lavorano mai insieme altrimenti cade il discorso di evitare la somma delle potenze.
                    R.

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                    • #11
                      Sono d'accordo ricky, intendevo che la 3 vie sarebbe a prova di stupido ed eviterebbe un uso improprio dell'impianto, che con lo scambiatore sarebbe appunto possibile, cambiando i parametri della centralina.

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                      • #12
                        Concordo Rob, dipende però dai "gradi di libertà" della centralina cioè se ti consente effettivamente di farlo. Se invece uno si studia la logica in modo artigianale con termostati vari allora può fare davvero di tutto.
                        Ciao ciao
                        R.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da AjPilgrin Visualizza il messaggio
                          puoi provare a interpellare direttamente l'ente.
                          Questa è sempre la cosa migliore da fare prima di intraprendere qualsiasi iniziativa in modo da avere la certezza di poter optare per una soluzione piuttosto che per un'altra . Se ricevi risposta ci fai sapere? Sono interessato all'argomento! un saluto

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                          • #14
                            Buongiorno a tutti e grazie per il contributo a questa discussione. Vi informo che non ho interpellato l'ente, mi sono semplicemente basato sulle indicazioni dei professionisti che ho consultato e che mi hanno sostanzialmente detto che sì, la valvola a 3 vie sarebbe accettabile, ma lo scambiatore a piastre è sicuramente rispettoso delle normative. In sostanza nessuno degli interpellati si sarebbe preso la briga di firmare un impianto e dichiararlo a norma con la valvola a tre vie, quindi ho optato per lo scambiatore, anche se mi è costato sicuramente di più...Saluti e alla prossima.

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                            • #15
                              è quello che ripeto da anni....
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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