Finalmente......
Ciao Spagho....
Ottimo!!!! Almeno d'ora in avanti si potrà ragionare con qualcuno competente!!!!!
Pensa invece a come siamo messi dalle mie parti.....
Alla faccia della classe "B"!!!! Invece siamo scesi tra la "D" e la "E" !!!
Parole Sante!!!!!! Sto Termotecnico inizia ad essermi simpatico sai!!!!!
Ma Va???
A proposito, ricordati di mandarmi in PM il codice fiscale che devo riportarlo nella Parcella.......
Su questo punto sono d'accordo; avevo anche idea di integrare lo schema.....ma poi ci si è orientati su altri sistemi e il discorso TC ecc, si era un po abbandonato.
Che poi era +/- quanto avevamo già ipotizzato!!! Trattandosi di generatore modulante, si tratterà di affinare alcuni set point in base alle esigenze REALI compatibili con quelle degli abitanti, e in funzione delle stagioni.
Visti i vari preventivi......terrei la configurazione originaria: BT zona giorno e AT per la zona notte....e stop!!!
Saluti
Ciao Spagho....
Originariamente inviato da Spagho
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In generale è molto difficile trovare questa figura nel centro italia. Figuriamoci trovarne di competenti
QUESTIONE FABBISOGNO: mi ha fornito per il momento un'indicazione di massima: 100 kWh/m2/anno......è illusorio pensare di raggiungere prestazioni migliori con l'applicazione della sola coibentazione interna
QUESTIONE PUFFER: lo considera un elemento utlile nell'impianto, MA, diffida dall'utilizzo di mega accumuli. Indica sempre due strade da percorrere:
1) generatore modulante ben dimensionato e assenza puffer
2) generatore a biomassa ben dimensionato, puffer per ammortizzare (solo) picchi di produzione, gestione oculata del generatore, no cariche da farnace
1) generatore modulante ben dimensionato e assenza puffer
2) generatore a biomassa ben dimensionato, puffer per ammortizzare (solo) picchi di produzione, gestione oculata del generatore, no cariche da farnace
abbiamo discusso anche dello schema suggerito da Renato . Bhè, premesso che era d'accordo con il punto precedente, è d'accordo anche sullo schema in questione.
A proposito, ricordati di mandarmi in PM il codice fiscale che devo riportarlo nella Parcella.......
Unico suggerimento: NON UTILIZZARE IL PUFFER PER LA PRODUZIONE DI ACS IN INVERNO. Questo consente di vincolare la T dell'accumulo SOLO all'utilizzo del radiante, dando così più possibilità di intervento al solare. Dunque, ok nello scaldino a GAS per integrare l'ACS, ma consiglia ancor di più di utilizzare lo stesso TC per la produzione dell'ACS visto che si tratta diuna caldaia da 100 litri e d'inverno ci saranno sempre T compatibili per la produzione di ACS in inverno.
per la modalità di funzionamento, consiglia di accendere il TC solo quando il termostato dell'AT chiama o se la caldaia del TC scende sotto un T che consente la produzione di ACS. Addirittura, stava riflettendo sulla reale necessità di accendere il TC quando l'accumulo scende su valori per il funzionamento del radiante (in pratica la situazione in cui il solare da apporto zero). Ha detto che ci deve pensare su e fare qualche conto dedicato, ma crede sia meglio fermare il circuito del radiante e stop, tanto il massetto si trova comunque già carico e continua a dare apporto. A quel punto alla sera, quando la zona notte accende il TC, si scalda il piano dell'AT, si carica il massetto, e il surplus viene stoccato nel sanicube per dare una certa autonomia (che dipende da fabbisogno) nelle prime ore del mattino, prima di un'orario compatibile con il funzionamento del solare.
Esiste una piccola possibilità di adottare fan coil radianti al piano terra al posto del pavimento radiante, ma al momento abbastanza remota.
Saluti
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