Ciao a tutti , volevo sapere se qualcuno è a conoscenza di rivenditori di gusci triti , nocciolino di ciliegio e quant'altro nella zona tra Bologna e Ravenna. Ho una una caldaia policombustibile e vorrei smettere di usare il pellet . Grazie a tutti.
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Gusci triti
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Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggioCiao Fedemont...
Informati anche sul PKS!!!
Saluti
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A lavezzola fino a 2anni fa era presente un venditore di noccioli....non so ora.....pure io che vado a noccioli di pesche interi sono arrivato in fondo....che sono fallite le industrie di trasformazione ...ho già messo in vendita la mia risparmiola e converto tutto a legna .....meno beghe..la valfrutta unica rimasta ha un biodigestore interno....
tutto a legna.....meno beghe...Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html
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qui è un vecchio GIUGGIOLO dixit: Io brucio noccioli che sono di libera vendita a lavezzola... E tra l'altro e' un collaboratore dalessandro.... Le rondelle sono meno inquinanti della mia legna impregnata di antiparassitari.....per finire brucio in caldaie con rese da82%.... E non in camini "aperti" sai con cosa inqino????? Con i fuochi da campagna che brucio circa 2000qli di potature!!!!e sono anche ricche di antiparassitari..... Ma se non li brucio li viene a prendere un mio vicino che fa caebonella e con la quale voi cuocete le fiorentine!!!!!!!!
OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Quando dicono che il montaggio dei servizi giornalistici valgono più delle dichiarazioni stesse è proprio vero....solo andare a riprendere tutti i miei post.....vecchi di anni...ma scusa...non ho capito la pertinenza.....cosa intendeva "trasmettere"?????Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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La crisi ha colpito anche qui....Comunque con le conoscenze di adesso anche le caldaie\impianti a legna sono ottimi impianti con ottime possibilità di automatismo.....in più io ho sia risparmiola (solo triti) che alpina (triti \legna) che comprai 1anno dopo prevedendo una situazione del genere...ed effettivamente avevo ragione....Ultima modifica di giuggiolo0107; 08-06-2015, 13:27.Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggioal limite fa pena
a me fa pena chi vuole sostenere un discorso, qualsiasi esso sia, con i paraocchi come i muli.....
bisogna invece sapersi adeguare, correre con i tempi, altrimenti si fa la fine di Don Chiscotte....
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Ciao a Tutti...
Personalmente ritengo che la scelta che feci di acquistare un generatore policombustibile, fu quanto mai la più azzeccata!!!!
Vero che hanno una resa leggermente inferiore di quelli mono combustibile, ma però consentono l'utilizzo di ogni tipologia di biomassa.
In pratica non si è mai legati ad una biomassa specifica che, alla fine della fiera e visti i trascorsi del pellet, i maggiori costi del combustibile si mangiano i risparmi dati dalla resa del generatore. Inoltre con queste macchine si mantiene anche una gestione automatica, il che non è poco!!!
SalutiIl dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)
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perchè mai "pena" ?
(che poi "godano" i rivenditori di pentolame è altra cosa)OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Era riferito a me????Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
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Renato, concordo con te. Io ho fatto un percorso opposto di Giuggiolo da caldaia a fiamma inversa a policombustibile e ne sono contento e anche se ho boschi non me ne pento. Ero abbondantemente stanco di non potermi assentare visto che quando succedeva tornavo con la casa fredda e in montagna d’inverno non è certamente bello. Ora ho un’autonomia di quasi tre giorni che sto aumentando affiancando un serio serbatoio supplementare. Inoltre come costi non ho avuto aumenti visto che la legna ha un basso potere calorifico e inoltre penso che dopo il tuo test con il PKS otterrò ulteriori risparm
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Ciao donquixote,
che le policombustibili siano più pratiche e che diano un pò più di autonomia, ci sta anche, ma che come costi di riscaldamento (materia prima: pellet, triti vari e pks) costi come la legna, ho dei grossi dubbi, a meno di avere un impianto non troppo funzionante o bruciare legna non secca (solo quella non secca ha basso potere calorifico), allora lì anche i costi della legna possono salire.
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naturalmente ognuno a casa propria brucerà la legna più secca che esista almeno per non sentirsi un fesso,
ma se andiamo sui numeri ed in letteratura il 90% degli utilizzatori che la compra usa a casa propria legna col 35% di umidità che sviluppa 2,85 kWh/kg e che mediamente si paga ALMENO 12€/q.le, donquixote ha invece il PKS da 4,94 kWh/kg in bigbag sotto casa a 18€/q.le
quindi per ipotetici 15.000 kWh il conto sarà:
15.000 : (2,85 x 0,12) = 631€ di legna
15.000 : (4,94 x 0,18) = 546€ di PKS
e non 'è bisogno del fuochista in casa: chiamalo fessoOSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Ciao a Tutti...
Originariamente inviato da biomassoso Visualizza il messaggiolegna col 35% di umidità che sviluppa 2,85 kWh/kg e che mediamente si paga ALMENO 12€/q.le
La maggior parte dei taglia legna locali delle mie parti invece, la spaccia a 14/15€/q.le con "stagionatura" 15/30 giorni!!!
Poi sento gli amici "furbi", vantarsi si dell'affare fatto, ma SOPRATUTTO lagnarsi che la pentola non scalda, chissà perché, he!!!
Quindi la morale è: se non si vuole incappare in sonore fregature, o ci si auto produce la legna tagliandola almeno 12 mesi prima di bruciarla; o la si acquista da fonte sicura al giusto prezzo che si vale; diversamente prodotti alternativi come il PKS o il nocciolino d'oliva, sono sicuramente migliori, sia sotto l'aspetto pratico d'utilizzo, ma sopratutto rispetto alla resa kWh/kg, che alla fine è ciò che conta davvero!!!
SalutiIl dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)
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Ciao biomassoso,
hai pienamente ragione, c'è in giro veramente tanta gente che si illude/crede di comprare legna secca (anche pagandola come tale) che poi utilizza subito, quando in realtà comprare legna sotto il 35% di umidità è praticamente un utopia (a meno, forse, di pagarla cifre astronomiche), quando poi su quasi tutti i manuali di uso e manutenzione delle pentole specificano che la legna deve essere tagliata e spaccata almeno 1 anno / 1 anno e mezzo prima del suo utilizzo (già spaccata, perchè quella in pali da 1,5/2 mt tagliata da 1 anno, per esperienza può essere considerata asciutta, non secca).
Del resto se non hai spazio per farla seccare, e non hai la possibilità/voglia di dedicare un pò più tempo alla gestione il risparmio risulta sicuramente poco o nullo (secondo me la convenienza/risparmio dipende tutto dal tempo che uno a intenzione di dedicare alla gestione).
Come dicono diversi utenti la legna non è per tutti, ma se sei consapevole dei suoi "limiti/esigenze", per me la convenienza c'è
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LORE, sulla convenienza della legna si è dibattuto e lo si farà ancora. Il triste della faccenda è che la stragrande maggioranza degli utilizzatori, esclusi i partecipanti a questa discussione, calcolano il costo dei combustibili a peso e non a potenza erogata e poi se del pellet, nocciolino, PKS ed altri prodotti si sa, con una fedeltà molto vicina alla realtà, l’umidità, quella della legna è sempre e di volta in volta molto aleatoria. Secondo me è una illusione che anche dopo due anni la legna scenda di umidità dotto il 35%, so solo che appena tagliata supera il 50% e poi se dei prodotti triti si sa e si può controllare il peso, della legna bisogna fidarsi del rifornitore.
Mia conclusione: dopo anni di utilizzo legna ( ricordo sempre che era dei miei boschi ), tre anni fa sono passato ai triti e la spesa totale non è quasi aumentata anche se poi in casa la temperatura è salita di almeno due gradi, soprattutto alla mattina, visto che la caldaia attuale continua a bruciare anche di notte e non si spegne per mancanza di combustibile verso le 3 del mattino, di conseguenza non torno indietro. Biomassoso una precisazione: il PKS che ho io non è in big bags ma in comodi sacchetti da Kg. 15 ed il costo è di circa € 0,20 al Kg, confesso che non è stato semplice far funzionare la caldaia con il PKS al massimo, senza sprecare nemmeno un etto della potenza che riesce ad erogare ma dopo alcuni tentativi, in un paio di giorni ci sono riuscito e quest’inverno mi divertirò.
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Ciao donquixote,
ti confermo che legna in pali (1,5 / 2 m) dopo 2 anni hanno molto, ma molto di più del 35% di umidità, tranquillamente più del 40%, spaccata, se il locale è areato no, è sotto il 35% (sempre per esperienza personale).
Poi scusa, ma faccio fatica a pensare che hai costi simili a quando andavi a legna, se autoprodotta dai tuoi boschi, a meno di avere un impianto non adeguato al tipo di pentola e alle tue esigenze.
Impianto che probabilmente, se non sono state apportate modifiche, è risultato adeguato per una policombustibile, che sicuramente compensa i difetti dell'impianto, difetti/colpe che nel 99% dei casi danno alla caldaia, ma che in realtà sono un problema dell'impianto in generale che non è corretto per la caldaia e per le aspettative dell'utente.
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LORE, preciso che la legna non era autoprodotta e per questo avevo comunque un costo calcolato in € 10,50 q.le.
Risulta a me anomalo che l’impianto, come ipotizzi tu, non fosse adeguato alla caldaia, visto che erano stati progettati
e realizzati contemporaneamente ma non essendo un tecnico non escludo che tu abbia ragione, la questione di base è e rimane
che con la legna mi toccava, volente o nolente, anche con la febbre o il mal di pancia, andare a ricaricare la caldaia
almeno tre volte al giorno mentre ora mi bastano una ventina di minuti ogni due/tre giorni e poi la pentola funziona
e per me questo è una favola, me ne posso andare anche per due giorni via che quando torno non ho la casa fredda e
non devo attendere delle ore prima che, fatta ripartire la caldaia, sia calda di nuovo. Sui costi non so che dirti
quanto ho detto è quello che ho rilevato.
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Ciao donquixote,
adesso ho capito, ti facevi tagliare il bosco, per avere quel costo lì, che comunque è la metà del pks e sinceramente non credo proprio che renda il doppio rispetto alla legna spaccata in ciocchi e lasciata stagionare per 2 anni a meno di avere un impianto non adeguato ad una caldaia a legna.
Guarda preciso che neanche io sono un tecnico, ma il mio discorso sul impianto non adeguato è dovuto al fatto che eri costretto a caricare almeno 3 volte al giorno la caldaia, quindi presumo che la caldaia era installata diretta al riscaldamento senza un adeguato accumulo, oppure se c'era non era dimensionato correttamente, e questo oltre a non permetterti una soddisfacente autonomia tra una carica e l'altra comprometteva anche la resa della caldaia a legna, che ha una gestione completamente diversa da una a triti
Per farti un esempio, io la mia caldaia a legna la carico mediamente ogni 36 ore nel periodo di freddo (massimo 10 minuti per caricarla e farla ripartire), per avere in casa una TA di 21,5° con semplici termo in acciaio, climatica e accumulo da 2.000 litri.
Purtroppo ci sono in giro parecchi installatori che di biomassa ne capiscono gran poco e pensano che l'impianto sia solo la caldaia.
Su questo forum ci sono parecchi utenti che sono rimasti delusi dalla legna proprio perchè purtroppo si sono affidati a installatori che di biomassa se ne intendevano poco.
Per finire, sono contento per te che adesso sei pienamente soddisfatto della tua attuale situazione ed è una favola, però, secondo me, fai confronti con la legna da utente deluso, in quando prima non avevi un impianto che soddisfava le tue esigenze e dai tutta la colpa alla caldaia a legna.Ultima modifica di Lore_; 18-06-2015, 16:54.
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Lore, probabilmente la caldaia era sotto dimensionata, ma questo non è il fulcro del mio intervento so solo che il PKS
ha certamente il doppio del potere calorifico della legna che utilizzavo io vssto che non mi potevo certamente permettere di farla
essiccare per due anni per questione di spazio, a conti finanziari fatti ora spendo meno di quando consumavo legna anche se
devo dire che abbiamo passato due inverni non proprio rigidi. La riprova sarà il prossimo ma sono sicuro che manterrò i
costo sotto quelli della legna. Con questo da parte mia chiudo gli interventi anche perchè ho molte difficoltà nel postare i miei
interventi il sistema mi dice che sono sempre troppo lunghi e quindi desisto.
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confronto nocciolino e PKS
infatti donquixote fai bene a chiuderla lì visto che se consumavi troppo a legna stava diventando un processo al tuo impianto o alla tua pentola, quindi meglio rimanere sui numeri nudi & crudi e poi su quelli ognuno si trarrà i propri giudizi
che i confronti è meglio farli su combustibili INTERCAMBIABILI e similari fra di loro, che io personalmente la legna neppure la considero visto le migliaia di variabili che si porta appresso: qui son altri numeri di confronto, questa volta nocciolino, confronta il tuo PKS con questo specialmente se hai un prezzo di paragone a quanto venga venduto
N.B. ancora una volta SCONSIGLIO il pks in stufette, che non è per tutte ed assolutamente NON per chi pensa di schiacciare un bottone e che funzioni tutto come col metano, anche se ringraziando già ci sono alcuni marchi che lo stanno testando apportando le modifiche del caso in scheda
OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Ciao biomassoso,
hai pienamente ragione, se donquixote fosse stato più chiaro subito, dicendo che prima, con bosco proprio e caldaia a legna, spendeva come adesso con pks solo perchè si faceva tagliare il bosco e bruciava legna non secca perchè non aveva abbastanza spazio per farla seccare, l'avrei chiusa molto prima anche io.
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