se la certificazione la riporta a certificazione EN 14785:2006, non serve puffer
secondo me serve cmnq l'asseverazione per aumento potenza
se la certificazione la riporta a certificazione EN 14785:2006, non serve puffer
secondo me serve cmnq l'asseverazione per aumento potenza
Ultima modifica di Dott Nord Est; 16-10-2018 a 23:48
IL RISCALDAMENTO A LEGNA, PELLET, CIPPATO E SOLARE TERMICO
SOLARFOCUS - WINDHAGER - SOLARBAYER - RED
Sito internet e contatto: www.erregisas.org / 348-8581140
Si la certificazione che è scaricabile dal sito la equipara a stufe e termocamini. Per la asseverazione, non è un problema il termotecnico è disposto a farla.
allora sei apposto, non ti dovrebbe servire altro
IL RISCALDAMENTO A LEGNA, PELLET, CIPPATO E SOLARE TERMICO
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Allora scusate, perdonatemi per essere precisi qual'è la norma che mi eviterebbe di mettere il puffer??
la
1. E’conforme alla norma EN 14785:2006
o la
4. Accede al coefficiente premiante Ce=1,5 previsto per stufe e termocamini (tabella 14 all. II, D.M.
16.02.2016)
Se il produttore della termostufa fornisce un certificato valido ai fini del conto termico, come fosse una normale stufa (senza acqua dentro) basta quello.
Nel catalogo del GSE risulta già prequalificata, quindi la pratica dovrebbe essere piu' semplice.
Ti rimane la dichiarazione del termotecnico (o ingegnere) per l' aumento di potenza rispetto a quella che vai a sostituire.
Buongiorno a tutti! Sto affrontando un caso simile per l'aumento della potenza maggiore del 10% di quella esistente.
Il cliente ha sostituito una vecchia stufa a legna da circa 10 kw con una termostufa da 22 kw che alimenta, oltre al locale d'installazione, anche i radiatori delle varie stanze. Il Gse però durante la telefonata appena intercorsa sostiene che oltre al modello 7 (asseverazione) serve una sorta di relazione di calcolo atta a dimostrare la necessità di maggior potenza. Vi risulta? la motivazione non potrebbe essere semplicemente che prima la stufa scaldava solo il soggiorno mentre ora tutta la casa?
PS Se allego il modello 7, servono ugualmente le dichiarazioni di conclusione e della potenza esistente firmate dal Soggetto Responsabile?
ecco una risposta diretta del GSE (riporto quando postato da altro utente Ertrag) sul discorso delle caldaie "furbette" che pubblicizzano la non necessità del puffer dimensionato in ragione di 20 lt/kw per poter aderire al conto termico 2.0.
Senza la certificazione di un tecnico terzo, e che quindi se ne assume la responsabilità, il puffer è obbligatorio.
Allegato 68033
Sito GSE !!! (all'undicesima faq)
https://www.gse.it/servizi-per-te/su...-incentivabili
Ultima modifica di Dott Nord Est; 06-11-2018 a 22:59
IL RISCALDAMENTO A LEGNA, PELLET, CIPPATO E SOLARE TERMICO
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salve, ho una domanda
il gse da la possibilità di sostituire un camino aperto con una stufa/termostufa o caldaia a pellet purché non supera del 10% la potenza del vecchio generatore,
ma come è mai possibile che una stufa non superi la potenza di un vecchio camino aperto?
ipotiziamo di avere un nuovo generatore da 20kw e un camino di 25kw
il rendimento di un camino in media è intorno al 20%, (o sbaglio) quindi la potenza utile sarà 5kw contro i 20kw del nuovo generatore
è impossibile stare sotto la soglia del 10% o sto sbagliando qualcosa io?
grazie in anticipo per le risposte
Ciao,
le strade son 2.
1 - la dichiarazione sulla potenza del caminetto,se senza targhetta di potenza, la fai tu. Avere una prova di rendimento di un caminetto è pressochè impossibile. E il caminetto viene pure smantellato. Ovvio non si può andare a dichiarare valori inverosimili...però anche vero che i valori di rendimento e potenza di un caminetto a legna sono molto "difficili e variabili".
2 - Il GSE accetta anche un superamento del 10%, solo devi avere una dichiarazione asseverata di un tecnico che dichiara che l'aumento di poteza è giustificato. Quindi se il tuo fabbisogno di 20 KW è congruo all'ambiente da riscaldare, puoi sforare il 10%. Ma devi avere un tecnico che certifica la cosa.
Devo fare pratica GSE con cessione credito. Durante la compilazione della richiesta devo inserire il totale fattura, che una volta caricato sul portale non è più modificabile. Solo che la fattura deve corrispondere esattamente alla somma tra l'importo bonificato dal cliente ed il contributo netto calcolato dal GSE. Domanda: come faccio ad inserire l'importo della fattura se il calcolo esatto del contributo netto mi esce fuori solo alla fine della compilazione della richiesta di contributo? Tramite la formula posso anche calcolarlo con buona approssimazione , ma ho paura di sbagliare anche di pochi euro. Voi come procedete?
Ti conviene contattare direttamente il GSE, soprattutto se diventerà un modo continuo di operare per la tua azienda!
Errori formali di un certo tipo non passano e potresti ricevere un diniego.
Se non puoi fare altrimenti, immagino che "chiedere di meno" di quanto dovuto, non dovrebbe compromettere la domanda, ma sono solo mie semplici supposizioni!
Aspetto se qualcuno interviene sull'argomento e poi invierò mail al cc del Gse. Tel.re al n.ro verde non serve più a niente in quanto rispondono i dipendenti di Almaviva.
Ho inviato mail a Gse: mi hanno risposto con i soliti riferimenti normativi senza darmi una soluzione. Comunque poi mi sono accorto che nel prospetto RENDICONTAZIONE COSTI è possibile variare importo della fattura cliccando sulla spunta della dicitura "Si confermano importi" e su quella " Si conferma che i dati sono coerenti con la fattura". Eliminando le due voci , l'importo della fattura può essere modificato.
La dicitura che appare sulla non modificabilità della fattura si riferisce quindi alla accettazione finale della richiesta di contributo e non al semplice salvataggio della schermata in corso.