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Nuovo impianto per seconda casa

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  • Nuovo impianto per seconda casa

    Buongiorno a tutti, mi chiamo Enrico e sono nuovo del forum e anche inesperto in termini di impianti energetici; detto questo vi espongo il mio dubbio:ho acquistato un rudere in pietra dei primi del 900, l'immobile verrà riconsolidato mantenendo la pietra e rifacendo un tetto in legno senza ventilazione. Installerò degli infissi in pvc con doppia camera. La casa è su due livelli circa 55mq per piano, esposta su 4 lati, i muri in pietra sono di circa 60cm di spessore. Si trova in provincia di Perugia a circa 500 mt. di altitudine. Detto ciò vorrei essere completamente indipendente dal gas, la mia idea è di installare una caldaia a pellet(avrei un locale adibito) che funzioni sia per il riscaldamento che per l'acqua sanitaria, per cucinare userei l'induzione. Secondo voi quanti kw dovrebbe essere la caldaia? Visto che si tratta di una casa che sfrutterei 1/2 week end al mese, secondo voi è il caso di poter gestire la caldaia da remoto ed accenderla prima di andarci per non morire di freddo? Scusate se non sono stato troppo esaustivo, attendo i vostri consigli. grazie

  • #2
    Ciao,
    io ho esattamente la tua stessa casa ed ho esattamente la tua stessa esigenza.

    Un consiglio: investi in coibentazione , perchè no tetto ventilato ?
    Minimo 130 mm di poliuretano espanso per il tetto e 60 mm per le pareti .

    La mia caldaia è interamente gestibile remotamente da web o telefonino cosi come il termoregolatore, è assolutamente indispensabile se la usi nei weekend come faccio spesso io.

    Come dimensionamento ti basta una 15Kw , la Lazar da 15Kw ha una efficienza molto buona ed un prezzo contenuto rispetto alle sue caratteristiche e qualità. .
    Caldaia Lazar Smartfire 22kw , sonda lambda,240 lt serbatoio pellet, modulo Econet300 , Puffer Galmet multiinox 600 lt, Collettori solari Ksg21.

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    • #3
      Intanto ti ringrazio, diciamo che il budget è abbastanza ridotto, comunque sul tetto sicuramente coibenterò bene, alle pareti vedrò cosa posso fare;-) Tornando alla caldaia, è possibile che generi acqua calda sanitaria e serva la casa senza l'aiuto di un boiler? In poche parole come la caldaia classica a metano... Un ultima domanda, quando tu vai per il week end e la casa è stata chiusa per molti giorni, quanto tempo prima la accendi? Grazie.

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      • #4
        Non sono un tecnico ma immagino che con un boiler ACS da 200 -300 litri risolvi il problema.
        Oppure installi un puffer con la serpentina per ACS , io l'impianto l'ho cosi , inoltre il puffer mi serve per per i pannelli solari termici avendo allo scopo una seconda serpentina.

        Dipende tutto da che temperatura vuoi raggiungere e da quella in cui si trova la casa che dipende da quella esterna .
        Ovviamente dipende anche se hai lasciato spenta la caldaia oppure hai impostato una temperatura di "mantenimento".

        Ho fatto molte prove e ci sono molte variabili .
        La principale è l'inerzia termica della casa, cioè la velocità con la quale la casa si raffredda e si riscalda.
        In parole povere se hai una casa molto coibentata cioè efficiente puoi lasciare la casa raffreddarsi perchè recuperera velocemente la temperatura voiluta se invece la casa è un colabrodo termico allora potrebbe essere più conveniente non fare scendere la temperatura sotto un certo valore.

        L'altra variabile è la durata del periodo di assenza: più è breve meno conviene far raffreddare la casa, più è lungo , più conviene farla invece raffreddare.

        Infine vi è un ulteriore varialbile e cioè la potenza del radiante termico , cioè dei termosifoni .
        Un consiglio: "esagera" , perchè avrai bisogno di cedere molto calore rapidamente all'ambiente , se hai dei temosifoni sottodimensionati ci metterai molto tempo a riscaldare la casa e non riuscirai a sfruttare i Kw della caldaia.

        Comunque, se la temperatura in casa è 12° e fuori ci sono 0°, per arrivare a 18° ci mette circa 12 ore , ma appunto, ho dei termosifoni al momento sottodimensionati.
        Nel grafico seguente puoi vedere che il termostato era impostato sui 12 ° , poi alle ore 10.00 viene impostata la temperatura di 16° e la temperatura sale di 4 ° in circa 10 ore.
        Nel grafico la traccia azzurra è la temperatura esterna , quella gialla , la temperatura ambiente.

        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   gkrellShoot_01-31-16_185449.jpg 
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        Caldaia Lazar Smartfire 22kw , sonda lambda,240 lt serbatoio pellet, modulo Econet300 , Puffer Galmet multiinox 600 lt, Collettori solari Ksg21.

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        • #5
          Per me se il budget è limitato, l' utilizzo della casa saltuario, potresti pensare di:

          1- utilizzare una caldaia remotabile (serve collegamento a internet o scheda gsm ) per controllarla a distanza in modo da accenderla qualche ora prima di arrivare a casa per trovarla almeno tiepida!
          2- caldaia di potenza almeno di 25 kw, direi per due motivi:

          a- necessità di portare in temperatura la casa velocemente nel giro di qualche ora, non credo sia utile accendere la caldaia a il giorno prima
          b- avere la possibilità di produrre acs rapida tramite un semplice ed economico scambiatore a piastre con una portata compatibile ad un utilizzo normale (10-15 lt al minuto di portata per fare la doccia !)

          La caldaia di luca sembra proprio quella piu' adatta alle tue esigenze!

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          • #6
            Grazie ragazzi;-)

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            • #7
              Poi aprirò un'altra discussione sui termosifoni allora...:-))

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              • #8
                Non è necessario acquistare una caldaia remotabile. Esistono delle centraline di gestione che possono regolare sia l'impianto che tutti i componenti. Con circa 500€ puoi gestire una zona in climatica, una zona in on-off, il solare, l'accensione della caldaia a pellet,l'eventuale ricircolo.

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                • #9
                  Stefano, 500 euro non sono pochi...
                  Conviene a mio parere prendere una caldaia già predisposta per il modulo remoto.
                  Certe funzioni , ad esempio il livello combustibile basato sul numero di giri della coclea (dopo procedura taratura) ce l'hai solamente se la centralina "colloquia" in modo perfetto con il modulo remoto.
                  Nel caso di un modulo esterno di gestione della caldaia come faresti a sapere il numero di giri della coclea ?

                  Poi un conto è agire direttamente sulla centralina della caldaia , un altro è aggiungere una centralina che comanda quella presente nella caldaia o al limite aggiunge sensori e funzioni.

                  La mia costava di listino meno di 250 euro , io l'ho avuto come extra sconto dopo che già avevo tirato il prezzo.
                  L'ho montato io in 15 minuti tra montaggio e configurazione, funziona molto bene e oltretutto mantiene sul server tutta la cronologia dell'impianto, comodo per fare raffronti a distanza di tempo.
                  Aggiungo che di serie la mia centralina, della Plum , ha la regolazione in climatica.
                  Caldaia Lazar Smartfire 22kw , sonda lambda,240 lt serbatoio pellet, modulo Econet300 , Puffer Galmet multiinox 600 lt, Collettori solari Ksg21.

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