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consiglio:passaggio da caldaia a metano ad una legna piu pellet/mais ,AIUTO!

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  • consiglio:passaggio da caldaia a metano ad una legna piu pellet/mais ,AIUTO!

    Anzitutto complimenti per questo forum e per la preparazione di molti iscritti.

    Vorrei sostituire una vecchia caldaia a metano(prima era a gasolio) con una che sfrutti legna ed anche mais/pellet .
    Ho un azienda agricola per cui legna e mais li posso procurare e maneggiare direttamente.
    Mi dareste qualche dritta sulle valutazioni da fare per poter sciegliere a ragion veduta tra le molteplici marche presenti sul mercato?
    Ora ho una caldaia da 84kw,76utili ma è sovradimensionata perché era prevista per scaldare una futura superficie.
    sono nell'hinterland milanese, grazie dell'AIUTO, ne ho vivamente bisogno.

  • #2
    che casa devi scaldare?
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      buon giorno sig. Giuseppe alias dott. nord, speravo buttasse un occhio alla mia discussione essendo a mio parere tra i più preparati come scrivevo in precedenza.
      La situazione è questa: cascinale forma rettangolare , circa 35mt*7mt, su due piani, piano 1 770mc piano 2 815mc, i soffitti sono piuttosto alti mediamente sui 3,5 mt.
      I muri sono spessi, finestre nuove doppi vetri e vecchi termosifoni in ghisa.
      il locale caldaia si trova ad una estremità dei 35mt. grazie saluti gaetano

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      • #4
        hai lo storico di almeno 2/3 anni passati con i consumi del gas?
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          il consumo nel 2015 è stato di circa 8000mc, le finestre con doppi vetri però al piano terreno le ho messe questa estate mentre al primo piano devono arrivare a breve.
          in più solo circa 1000mc sono riscaldati pienamente mentre il resto per ora viene scaldato ma non a temperature di 19/20 non essendo abitato,a breve però lo sara' dovendomi trasferire in quel complesso che quindi ospiterà due famiglie e sarà interamente occupato e riscaldato.

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          • #6
            intanto qui puoi iniziare a fare un confronto reale sulle previsioni di consumo
            da quello che scrivi l'abitazione da scaldare sarà quindi notevole... Importantissimo fare dimensionamenti giusti, per non rimanere poi al freddo.
            Ultima modifica di Dott Nord Est; 03-01-2017, 17:30.
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #7
              complimenti,bello il file exel, una curiosità, ho trovato valori del potere calorico per il mais di 5900/6000 kcal ,gasolio8250 kcal/lt,metano 8500kcal/mc,pellet 4500 e legna 3500. io avevo già fatto i conti con questi valori , comunque la sostanza c'è, la scelta mia era di stare su una policombustibile, che non mi vincoli ad uno solo, mi interessano legna e mais(che produco anche in azienda il primo e che potrei fare il secondo o comprarlo e trasportarlo e stoccarlo con i mezzi miei) ma anche il pellet.

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              • #8
                le reali rese dei vari combustibili variano molto dalla purezza, dall'umidità, dalle ceneri, ecc ecc
                cmnq puoi variare a tuo piacere i dati nel foglio di calcolo, e ragionare bene su cosa ti conviene realmente fare e bruciare
                qui allegata la spiegazione del mais ad esempio

                ora ti serve un dimensionamento serio, perchè tu non ti ritrovi con un "piccolo appartamentino" da scaldare, ma con una cosa molto più seria.
                quindi chi ti seguirà avrà bisogno di sapere le tue esigenze, aspettative, spazi, possibilità, budget, ecc ecc per darti la soluzione migliore.
                ricorda che è meglio perdere più tempo sulle idee, che non sul pezzo di ferro.

                P.S.: altra cosa..... tu hai caldaia a gasolio e sei agricoltore, quindi considera che puoi eventualmente usufruire anche del conto termico 2.0. (agevolazioni fiscali | Erregi - Energie alternative rinnovabili)
                Ultima modifica di Dott Nord Est; 04-01-2017, 19:18.
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  grazie dott , molto interessante, sentivo ad una fiera nel piacentino che avrei potuto aderire al vecchio conto termico ma dovendo rispettare delle prescrizioni come installazione di un puffer(che comunque penso mi sarà necessario) ,montaggio di una valvola termostatica su ogni elemento radiante ed altro... in considerazione della mia potenza richiesta. è ancora cosi'?
                  in più ho un'ossessione : potrò montare nella parte di casa che andrò ad occupare io e che ora risulta parzialmente riscaldata un termocamino collegato magari sul ritorno e che andrà nel futuro puffer in modo che "aiuti" la futura caldaia a biomassa o tecnicamente è impossibile per problemi vari(cavitazione pompe o problemi di gestione T° del puffer)? (tc e locale caldaia si troverebbero agli estremi dell'abitazione).
                  Per il momento ringrazio , saluti

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                  • #10
                    serve in special modo una caldaia che rientri nel conto termico (quindi certificata classe 5, emissioni che rientrino, ente terzo, ecc ecc), oltre alle termostatiche e altro
                    per il discorso tc, tutto si può fare, basta farlo nel giusto modo

                    ti allego i pdf GSE, dove è ben descritto tutto
                    se hai dubbi, contattami pure
                    Ultima modifica di Dott Nord Est; 04-01-2017, 23:37.
                    riscaldamento a biomassa e PDC
                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                    • #11
                      Buongiorno Gaelix, la combustione del mais non credo che faccia rientrare la caldaia nel conto termico per questioni di emissioni. Oltre a questo il mais crea molti altri problemi in combustione.

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                      • #12
                        condivido ciò detto da FaGa
                        il mais è consigliato sulle caldaie a ciclo continuo, e non rientra nel conto termico.
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • #13
                          C'è anche una certa contrarietà ad usare mais per un problema di bilancio etico-alimentare. Stessa cosa nei digestori di biomasse. In fin dei conti si tratta del discusso filosofico se sia giusto consumare alimenti, mentre in alcune parti del mondo manca il cibo. Certo le obiezioni a questo pensiero, sono molte ed è inutile elencarle.
                          Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                          • #14
                            Grazie per le risposte, oggi sono stato preso e confesso di non avere ancora letto gli allegati del dott(cosa che farò a breve), confesso anche ignoranza nel non sapere in cosa consistano le caldaie a ciclo continuo.
                            Ci sono però prodotti che possono sfruttare legna mais/pellet e in classe 5, prescindendo per ora dalla loro efficacia , forse potrebbero rispondere ai requisiti del conto energia?
                            In quanto al discorso etico preferirei non addentrarmi in disquisizioni puramente filosofiche....

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                            • #15
                              ... nella filiera del mais ci sono degli "scarti" che con le attuali norme non possono essere utilizzati come "alimento" ne per uso umano ne tantomeno zootecnico e che normalmente vengono usati negli impianti a biomassa, dai semplici digestori ai vecchi inceneritori. Il costo franco essiccatoio normalmente arriva al 50% max del prezzo finito del mais ad uso zootecnico.

                              Il prodotto ha dei pregi e difetti:

                              1- essendo prodotto a fine ciclo di essiccazione ha un' umidità intorno al 8-10 %
                              2- se l' impianto è provvisto di un buon "depulatore" la presenza di pula di mais e polvere è molto bassa
                              3- resa termica simile a quella del pellet
                              4- non presenta il problema del "sasso" nel braciere, ovvero ceneri a basso punto di fusione che si compattano nel braciere
                              5- costi dimezzati rispetto al pellet (ameno negli ultimi 5 anni)

                              Difetti :

                              1- spesso molto polverulento!
                              2- granulometria fine, con problemi di combustione simili al nocciolino ( ma molto minori in quanto una volta incendiato si agglomera !)
                              3- si trova solo sfuso, necessita di silos di stoccaggio con giuste pendenze delle sponde per evitare che il prodotto faccia ponte e non esca !
                              4- ... presenza di topolini in zona magazzino!!!
                              5- necessita di caldaia con bruciatore in inox ed alcune semplici "attenzioni" impiantistiche!
                              6- meglio sala termica fuori da casa e spazio necessario per i silos.

                              Ne ho bruciato circa 500 qli in 3-4 anni, senza grossi problemi, poi sono passato al nocciolino per convenienza economica!!!

                              Per quanto riguarda la caldaia da quasi 10 anni utilizzo un vecchio modello della hs tarm, specifica per cereali, cippato e pellet.

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                              • #16
                                peccato non rientri nulla nel conto termico......
                                ma questa è un'altra questione.
                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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