Salve ho una caldaia a biomassa, vi spiego il mio problema perchè con il mio idraulico sto impazzendo. Dunque, ho una caldaia con un puffer, quando accendo la caldaia oltre al riscaldarsi del puffer i termosifoni iniziano a riscaldarsi pure, premetto che non sono collegati termosifoni e puffer insieme, cioè una mandata va al puffer mentre l'altra ai termosifoni, ogni mandata ha un suo circolatore. Essendo che a casa ho un cronotermostato digitale impostando la temperatura a 21 gradi la caldaia porta calore fino a 21 gradi, e per staccarsi subito dopo? L'idraulico mi ha montato un elettrovalvola sulla mandata dei termosifoni vicino la caldaia ma aimè l'elettrovalvola anzi già due elettrovalvole si sono guastate e quindi appena attacco la caldaia anche se voglio fare solo acqua calda per il puffer i termosifoni diventano caldi, l'idraulico mi ha detto che tutte le elettrovalvole prima o poi si guastano perchè hanno una pallina all'interno di plastica che con il passare del tempo essendo che passa acqua calda si fonde. mi sta prendendo in giro? esistono elettrovalvole buone?
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Differenza tra puffer e accumulo acs? Forse ho un accumulo perchè serve solamente a riscaldare l'acqua e a farla arrivare omogenea a temperatura quando ne ho di bisogno, in parole povere è uno scaldabagno che si riscalda tramite caldaia , in questo modo aiuta anche la caldaia a lavorare meglio. Questo scaldabagno che è coibentato marca cordivari ha anche un termostato manuale regolato a 50 gradi, e appena l'acqua dello scaldabagno raggiunge la temperatura si stacca il circolatore. mentre nell'altro tubo c'è un altro circolatore dove subito dopo è montata una elettrovalvola che la comando con il termostato di casa, però il primo giorno ha funzionato cioè regolo il termostato di casa a 21 gradi funziona tutto appena la temperatura di casa raggiunge 21 gradi l'elettrovalvola si chiude e non fa passare più acqua calda nei termosifoni, ma dopo un giorno di funzionamento anche se la temperatura va oltre 21 gradi i termosifoni restano caldi. Come mai?
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quello è un boiler acs, non un puffer.....
se questo boiler ha la sua pompa, e il riscaldamento ha la sua pompa, il termostato ambiente deve fermare la pompa riscaldamento (tramite relè o tramite caldaia, dipende), ma non agire su nessuna elettrovalvola (che anzi non deve essere proprio presente tra pompa e riscaldamento, se hai zona unica)
posta uno schema o un disegno, così vediamo dove stanno gli errori.
caldaia nuova? marca e modello? casa con che esigenza? chi ha installato?
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Salve, la caldaia e la suddetta: Prima SLB la serie 50, vi spiego lo schema sopra la caldaia c'è un tubo coibendato subito dopo c'è il circolatore poi 50 cm più avanti sempre nello stesso tubo c'è l'elettrovalvola e poi il tubo continua per 15 metri fino dentro casa e si collega con i termosifoni. La cosa bella è che dal termostato di casa quando si raggiunge la temperatura desiderata oppure si mette su off la luce del circolatore si spegne, quindi l'acqua non dovrebbe circolare più invece i termosifoni restano caldi, come mai?
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spero non abbia messo una caldaia da 50 kW magari per 120 mq.
il fatto poi che quando il termostato ambiente raggiunge la T spegne fisicamente la caldaia senza finire il ciclo di spegnimento o che..
mi pare di capire che l'elettrovalvola devia il flusso dai termo al boiler quando questo chiama.. a parte il fatto che poi le elettrovalvole
non fondono così facilmente. magari è sbagliato il modo come è collegata elettricamente.. se rimane sempre in tensione ad esempio
perchè sono errate o invertite le polarità nc/na etc..
ma senza disegno che spieghi i collegamenti è inutile fare supposizioni..Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..
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.... quindi :
---caldaia---circolatore---elettrovalvola ===== 1 e 2
1- accumulo acs
2- termosifoni
Dove stanno gli altri circolatori (e per quale motivo li ha installati???) dato che la elettrovalvola devia il flusso dell' acqua calda che esce dalla caldaia o verso il boiler dell' acqua calda o verso i termosifoni di casa???
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No caldaia----circolatore---- dopo c'è una t il primo tubo porta ai termosifoni appunto dove c'è l'elettrovalvola e invece nel secondo tubo è attaccato acs, poi in basso della caldaia c'è un altro tubo che arriva pure quello nell' acs dove c'è installato un secondo circolatore. Non so se vi è chiaro. Comunque riacaldo 2 appartamenti di 120 mq cadauno.
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.... sembra un problema di interferenza fra i circolatori che potrebbero rendere difficile il lavoro della elettrovalvola e impedirne il funzionamento....
In pratica con caldaia in funzione, vista la potenza della stessa, il tuo idraulico vorrebbe fare sia acs ed in contemporanea riscaldamento dei due appartamenti.... un modo ingegnoso di complicarsi la vita.
Credo che la portata del circolatore sulla caldaia sia calcolata per alimentare i i due appartamenti, e il circolatore sul ritorno del boiler, insieme alla elettrovalvola sia un tentativo di garantire la portata verso il boiler quando serve acqua calda.
Dovresti modificare l' impianto aggiungendo un collettore principale e dimensionato con 3 uscite/entrate dove:
1. immette l' acqua la caldaia sul ramo caldo e la preleva su quello freddo
2. da li partono i due tubi con relativi circolatori che saranno attivati dai corrispondenti termostati dei due appartamenti
3. un terso tubo si collega all' attuale boiler acs con relativo circolatore. Potresti togliere la elettrovalvola e sostituirla con una semplice valvola di non ritorno. Se vuoi mantenere il tutto, dovresti collegare il termostato del boiler alla elettrovalvola che dovrebbe avere 2 contatti liberi necessari a far partire il relativo circolatore (cioè il circolatore deve partire quando la elettrovalvola è aperta, non in contemporanea)
... grossomodo da quanto capito dalla tua descrizione!!!
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goblin....
lo sai vero che in questo impianto ci sono un sacco di cose che non sono a norma? se hai un controllo, sono pene amare....... (oltre a non essere assolutamente sicuro come impianto, specialmente per una caldaia da 49 kw palesemente sovradimensionata senza le varie sicurezze)
spero tu sappia questo..... altrimenti è sempre la solita storia: l'itaGGGGGGGGGGGGGlia è divisa in due....
un monumento all'installatore che ti ha fatto quel lavoro, ma non un monumento al merito, ma un monumento a "da evitare come artigiano". Quando nel primo post chiedi "mi sta prendendo in giro", non saprei cosa rispondere... Una cosa è certa: E' DI UNA INCOMPETENZA UNICA !!!!!!!!!!!!!!!!
a parte questo, l'impianto è sbagliato
bastava una pompa e valvola deviatrice, oppure un collettore con due pompe separate senza nessuna elettrovalvola.Ultima modifica di Dott Nord Est; 08-01-2017, 11:23.
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tutto non è a norma
- caldaia oltre i 35 kw quindi serve centrale termica a norma
- tutte le sicurezze a norma inail mancano
- tutte quelle saracinesche non ci devono essere per norma
- tubazioni in multistrato
- ecc ecc
praticamente ti ha ben fregato (non sò se volutamente o per espressa INCOMPETENZA)
oltre a questo, è proprio l'impianto sbagliato, e infatti hai problemi.
scusa lo sfogo, ma chi ha fatto sto lavoro è un ASINO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
P.S.: quella canna fumaria fa ribrezzo.... (colature di condensa, scurita per alte T°, ecc ecc)
spero che appena esce dalla casetta abbia lo scarico condensa e sia, se esterna, in doppia parete.
goblin.... inizi questa discussione preoccupandoti dell'elettrovalvola, e non ti preoccupi di tutti gli altri immensi problemi che il tuo impianto ha? Oddio.........
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Goblin le norme che regolano gli impianti termici a biomassa non sono come il terzo segreto di Fatima, sono facilmente fruibili e immagino che la tua regione, come le altre, abbia messo a disposizione degli artigiani i corsi "gratuiti" di aggiornamento.
Il funzionamento delle caldaie a biomassa è sempre lo stesso, da anni, e con la possibilità di fare impianti (caldaie certificate per pressioni fino a 3 atm) a vaso chiuso pari pari sono state introdotte una serie di norme necessarie a garantirne la sicurezza.
La caleffi, ottima azienda italiana di idraulica, mette a disposizione delle schede di aggiornamento gratuitamente ..... anche in rete. Prova a dare una letta a questo pdf, vedrai che ti renderai conto da solo di cosa ha combinato il tuo idraulico sul tuo impianto!!
http://www.caleffi.com/sites/default...raulica_40.pdf
Spero, anche se non a norma lo stesso!!, che abbia almeno lasciato quell' impianto a vaso aperto.....
Dai una letta al documento, molto semplice da capire anche per i non addetti ai lavori, poi in caso chiedi chiarimenti sul forum!
Buon lavoro!
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Non so cosa sia vaso aperto o vaso chiuso, dovete capirmi, io sono inesperto in materia e dovete capire che mi sono fidato di una persona che avendo montato moltissimi impianti come il mio fosse esperta. Adesso vi chiedo cosa potrei fare per sistemare quantomeno il sistemabile.
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Originariamente inviato da goblin833 Visualizza il messaggioAdesso vi chiedo cosa potrei fare per sistemare quantomeno il sistemabile.
se ti dice che bisogna rifare tutto con cognizione, significa che è un bravo tecnico..
sicuramente ti dirà anche di mettere un puffer e cambiare quel boiler a intercapedine con uno boiler verticale..Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..
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Originariamente inviato da goblin833 Visualizza il messaggioNon so cosa sia vaso aperto o vaso chiuso, dovete capirmi, io sono inesperto in materia e dovete capire che mi sono fidato di una persona che avendo montato moltissimi impianti come il mio fosse esperta.
cosa ha scritto nella fattura?
chi ti ha venduto la caldaia?
ma è mai possibile che in certi posti d'itaGGGGGGGGGGGGGlia si lavori così e nessuno dica nulla ??????????????
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non può averti fatto tutto....
cioè, non può certificare quello che non è certificabile, altrimenti ha commesso un'illecito, e tu sei responsabile al pari di lui di fronte all'autorità.
infatti, il conducente di un'impianto (nel tuo caso te), è responsabile.
quindi, in primis devi trovare un'installatore che umilmente installi qualcosa che un'esperto avrà dimensionato e schematizzato. Poi devi pensare che vai oltre i 35 kw e quindi anche il locale tecnico deve essere adeguato.Ultima modifica di Dott Nord Est; 08-01-2017, 16:07.
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