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Consiglio per impianto a pellet

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  • Consiglio per impianto a pellet

    Buonasera,
    Mi scuso ma non trovo grandi aiuti nelle discussioni già aperte al riguardo.
    Sto facendo dei lavori per l'installazione di un impianto di riscaldamento in immobile classe energetica G, superficie riscaldabile 78mq sito in Veneto a quota 1300. Dispongo gia di una idrostufa palazzetti Martina idro da 21kw nuova da installare. L'idraulico mi ha proposto di abbinare un puffer con scambiatore in acciaio inox per produzione acqua calda sanitaria da 500lt., anche se in prima battuta proponeva da 1000, a cui collegare 4 radiatori tubolari per complessivi 6000 watt e un radiatore scaldasalviette. L'appattamento si compone di 3 stanze più piccolo bagno, vano lavanderia dove metterò il puffer, cantinetta priva di riscaldamento e corridoio. Tenendo conto che utilizzo l'appartamento come casa di montagna 1/2 volte al mese per 1-2 gg e comunque mai per periodi superiori a 7/8 gg se non in estate non pensate che il puffer sia sovradimensionato.? ringrazio per i consigli.

  • #2
    per dimensionare il puffer serve l'esigenza termica dell'abitazione
    in effetti, 21 kw su 78 mt non sono pochi; è seppur vero che vuoi utilizzarla per brevi periodi e per poche volte
    quindi, un puffer studiato in questo modo non è la miglior soluzione.....
    se dovesse essere un lavoro per un mio cliente, farei puffer minore (da dimensionare) normale, piastra istantanea acs e collegamento a T, in modo da usare il puffer come compensatore e di supporto.
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      Se può essere d'aiuto per i suggerimenti ho questi dati ricavati dall'attestato di prestazione energetica fatta da poco:
      - zona climatica F;
      - anno costruzione 1930 circa, piano terra, esposto con i muri per il 50%;
      - superficie utile riscaldata 75 m2;
      - volume lordo riscaldato 271.65 m3;
      - superficie disperdente 197,45 m2 rapporto S/V 0,73;
      Vorrei precisare che al momento l'unico punto fermo è la stufa idropellet che già possiedo, l'impianto di riscaldamento è da fare da zero.
      Siamo in 2 e sino ad ora, per la sola acs abbiamo utilizzato uno scaldabagno a legna/elettrico da 80lt. che comunque necessita di essere acceso e portato al max almeno una volta al giorno.

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      • #4
        .... io metterei la idrostufa in diretta sui termosifoni (ok i tubolari, sovradimensionati) e boiler acs orizzontale a intercapedine nella lavanderia, in alto per non rubare spazio prezioso.

        Una deviatrice a 3 vie, o verso i termosifoni o verso il boiler acs.

        Boiler acs con resistenza per l' estate.

        Un piccolo bypass con una valvola di non ritorno ed una valvola parzializzatrice, che permette ad una parte dell' acqua calda di andare verso il boiler anche quando la deviatrice è impostata su riscaldamento, da regolare al bisogno.

        Circuito primario pieno di glicole per evitare congelamento invernale se la zona è molto rigida, boiler acs da poter svuotare quando assenti, come il circuito dell' acs e dell' acqua potabile (valvola da aprire nel pozzetto esterno in basso in modo da svuotare tutto il circuito).

        Del resto 1-2 gg alla settimana sono pochini per giustificare impianti importanti, al contrario della caldaia sovradimensionata che si sposa bene con il motto accendi e riscalda in 30 minuti bene tutta la casa!

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        • #5
          Innanzitutto vi ringrazio per i suggerimenti,
          il tecnico palazzetti mi sconsiglia di mettere la idrostufa in diretta sui termosifoni optando per la soluzione puffer da almeno 300/500 lt. naturalmente con acs.
          Per l'estate credo opterò per boiler acs con resistenza. Sto valutando anche una soluzione con boiler in pompa di calore per supportare l'impianto in inverno ma soprattutto per l'estate però vista la rigidità del clima non so quanto il costo paghi l'opera.

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          • #6
            ".... più la pende più la rende!!!"

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