Salve a tutti! mia prima richiesta dopo anni di consultazione del forum del quale mi sono molto appassionato.
Vengo al dunque.
Da 4 anni ho in funzione un impianto composto da caldaia thermorossi aspirotronic da 35 kw che sfoga diretta in un puffer da 2000 lt. a mezzo circolatore. Dal puffer attingo con un secondo circolatore e vado ai radiatori.
La caldaia da il consenso al circolatore quando raggiunge i 60°C e da qui iniziano i dubbi .
Velocità 1 la caldaia raggiunge valori di T° prossimi agli 80 (oltre 82 si spegne), lavora molto lentamente, dura molte ore ed il flusso che riempe il puffer è molto lento.
Velocità 2 la caldaia raggiunge valori di T° prossimi ai 72 lavora già in modulazione .
Velocità 3 la caldaia raggiunge valori di T° prossimi agli 66/67 lavora al massimo, non so esattamente quanto dura ed il flusso che riempe il puffer è decisamente più veloce.
Credo si intuisca che il dubbio (uno dei tanti) sia su quale velocità scegliere.
Visto che proprio su questo forum ho imparato che la caldaia dovrebbe lavorare sempre al massimo ho passato i primi 2 inverni lasciando velocità 3 cioè la massima.
Poi ho iniziato a fare prove e visto che sempre qui sul forum leggevo di quanto sia dannoso accendere e spegnere la caldaia, non riuscendo a tenerla sempre accesa, impostavo la velocità 1 e riuscivo quantomeno a tenerla accesa per più tempo sapendo però che avrei potuto danneggiarla per via della combustione più lenta ... insomma ho un casino nella testa.
Per completezza : riscaldo una casa monofamiliare di c.ca 170mq, accendo la caldaia tardo pom e la riempo completamente; verso le 23:00 aggiungo circa 1/3 del pieno ( di più non posso perchè la notte finisce di riempire il puffer e si spegnerebbe con la legna dentro); al mattino la trovo spenta con ciclo terminato.
La quantità di calore accumulata mi permette di gestire il riscaldamento fino alla sera successiva.
Scusate se ho scritto molto e grazie a chiunque voglia darmi un parere.
Vengo al dunque.
Da 4 anni ho in funzione un impianto composto da caldaia thermorossi aspirotronic da 35 kw che sfoga diretta in un puffer da 2000 lt. a mezzo circolatore. Dal puffer attingo con un secondo circolatore e vado ai radiatori.
La caldaia da il consenso al circolatore quando raggiunge i 60°C e da qui iniziano i dubbi .
Velocità 1 la caldaia raggiunge valori di T° prossimi agli 80 (oltre 82 si spegne), lavora molto lentamente, dura molte ore ed il flusso che riempe il puffer è molto lento.
Velocità 2 la caldaia raggiunge valori di T° prossimi ai 72 lavora già in modulazione .
Velocità 3 la caldaia raggiunge valori di T° prossimi agli 66/67 lavora al massimo, non so esattamente quanto dura ed il flusso che riempe il puffer è decisamente più veloce.
Credo si intuisca che il dubbio (uno dei tanti) sia su quale velocità scegliere.
Visto che proprio su questo forum ho imparato che la caldaia dovrebbe lavorare sempre al massimo ho passato i primi 2 inverni lasciando velocità 3 cioè la massima.
Poi ho iniziato a fare prove e visto che sempre qui sul forum leggevo di quanto sia dannoso accendere e spegnere la caldaia, non riuscendo a tenerla sempre accesa, impostavo la velocità 1 e riuscivo quantomeno a tenerla accesa per più tempo sapendo però che avrei potuto danneggiarla per via della combustione più lenta ... insomma ho un casino nella testa.
Per completezza : riscaldo una casa monofamiliare di c.ca 170mq, accendo la caldaia tardo pom e la riempo completamente; verso le 23:00 aggiungo circa 1/3 del pieno ( di più non posso perchè la notte finisce di riempire il puffer e si spegnerebbe con la legna dentro); al mattino la trovo spenta con ciclo terminato.
La quantità di calore accumulata mi permette di gestire il riscaldamento fino alla sera successiva.
Scusate se ho scritto molto e grazie a chiunque voglia darmi un parere.
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