Consiglio su scelta caldaia da aggiungere a quella a metano. - EnergeticAmbiente.it

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Consiglio su scelta caldaia da aggiungere a quella a metano.

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  • Consiglio su scelta caldaia da aggiungere a quella a metano.

    Buongiorno a tutti,
    mi chiamo Antonio e scrivo da Ravenna. Vi leggo da diverso tempo e trovo il forum davvero interessante, chiarificatore e frequentato da persone competenti.
    Oggi, però, ho deciso di iscrivermi e approfittare della vostra competenza per un consiglio sull'impiantistica dell'immobile che ho acquisto qualche mese fa. Si tratta di una casa singola monofamiliare costruita nel 1975, di circa 200 mq, con 4 lati liberi che si sviluppa su due piani, di cui il piano terra identificato come servizi ed al primo piano è collocato l'appartamento che verrà (ipoteticamente) più vissuto. E' presente l'allacciamento al metano dove nella centrale termica (nominata C.T. nell'allegato) è presente una caldaia Viessman, modello Vitodens 111 (scheda tecnica allegata) che approvvigiona 11 radiatori in ghisa (impianto monotubo) posti a nicchia sotto le varie finestre o in corridoio. La casa è attualmente sana, non è presente la minima traccia di umidità / condensa, fondamenta in calcestruzzo, come i piloni portanti, poi mattoni pieni e nel primo piano dovrebbe esserci un'intercapedine d'aria (non ho fatto carotaggi, ma battendo nel muro si percepisce questo). Presente anche sottotetto calpestabile dove si accede con scala retrattile dalla botola posta sopra la scala del primo piano.
    Anticipo che sto svolgendo dei lavori di ristrutturazione con le seguenti demolizioni:
    - al piano terra (altezza muri 2.70 m): garage, lavanderia, bagno, taverna e studio;
    - al primo piano (altezza muri 3 m): cucina e bagno.
    Inoltre, i radiatori in ghisa verranno sostituiti da dei nuovi in acciaio, montate valvole termostatiche e verranno isolate le varie nicchie. Sostituirò gli infissi, attualmente in alluminio a singolo vetro, con dei nuovi in pvc a bassa trasmittanza come anche i cassonetti delle tapparelle, nonchè le tapparelle stesse. Per il momento niente cappotto, sia per budget che per paura condense e muffe.
    Detto ciò, siccome sarei in procinto di eliminare il camino posto in taverna ed una stufa in questa posizione genererebbe troppo caldo per la ridotta metratura dell'ambiente, pensavo di sfruttare gli incentivi del conto termico per l'installazione di una caldaia a biomassa (per comodità di gestione e stoccaggio pensavo al pellet) posta nella centrale termica, magari in tandem con la caldaia a metano attraverso uno scambiatore, magari a quest'ultima potrei far produrre solo acs.
    Orbene, nell'infinito universo delle caldaie a biomassa mi trovo innanzi ad un bivio frutto di due consulenze ricevute da rivenditori della mia zona:
    - il primo mi ha proposto una caldaia Laminox termoboiler da 24 kw, che un piccolo puffer da circa 100 litri integrato (su circa 7500 euro di spesa ne recupererei circa 5000 euro , con un costo effettivo di 2500 euro);
    - il secondo mi ha proposto una caldaia della Herz a condensazione con un puffer esterno da circa 300 litri (costi ancora non preventivati, ma a detta del tecnico non dovrebbero essere molto differenti).
    Il mio budget arriverebbe massimo a 5000 euro, ma preferirei stare sotto viste le sorprese che riserva la ristrutturazione. Certo voglio fare una spesa ragionata e non pentirmene tra breve...
    Cosa importante, al momento nell'immobile saremo solo io e la mia compagna, ma in un futuro potremmo allargarci
    Spero di essere stato abbastanza esauriente, ho allegato anche vari documenti e resto in attesa delle vostre opinioni.
    Grazie.
    Antonio
    File allegati

  • #2
    Originariamente inviato da Anto80 Visualizza il messaggio
    Il mio budget arriverebbe massimo a 5000 euro, ma preferirei stare sotto viste le sorprese che riserva la ristrutturazione. Certo voglio fare una spesa ragionata e non pentirmene tra breve...
    intendi al netto del conto termico o al lordo? (che per la città di Ravenna e una 25 kw ad esempio, ammonta a 3.825/4.590/5.737 a seconda del fattore premiante)
    inoltre, installazione compresa o a parte?
    iva compresa o esclusa?
    canna fumaria compresa o esclusa?

    P.S.: con il pellet, la caldaia a gas puoi eliminarla definitivamente. Ti risparmi lo scambiatore.
    Ultima modifica di Dott Nord Est; 09-09-2018, 17:13.
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      Come correttamente dici, mi è stato reso noto che potrei eliminare definitivamente la Viessman, tuttavia la mia compagna non ne vuole sapere ed almeno per il momento vuole la garanzia delle assodate abitudini del metano. Inoltre, qualora dovessi optare per la Laminox, dubito che il piccolo accumulo di 100 litri possa essere sufficiente a fornire acs per tutta la casa (poi magari sbaglio eh!).
      Per il prezzo, i 2500 euro per l'installazione della Laminox sono omnicomprensivi (caldaia, installazione, canna, IVA......e quant'altro) come tale dovrà essere il budget massimo di 5000 euro.

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      • #4
        le due caldaie nella stessa centrale termica o separate?

        se intendi spendere 5000 lordi (tutto compreso e al lordo CT), si, ti consiglio di tenere anche la caldaia a gas........... ()

        P.S.: se dettagli i costi, vedrai che con quella cifra fai gran poco...direi un'impianto di fasci superbassa.......
        Ultima modifica di Dott Nord Est; 09-09-2018, 17:52.
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        • #5
          Volevo tenerle nella stessa centrale termica.
          Il discorso lordo e netto mi ha un po' confuso
          Ricapitolando: Laminox (tutto compreso) € 7.500,00 - 5.000,00 (conto temico) = 2.500,00 di costo effettivo
          Il mio budget contempla anche altre soluzioni che arrivino ad un costo effettivo che posso sostenere di massimo € 5.000,00.
          Consiglio sulle due caldaie proposte o su altre che potrei prendere in esame?
          P.S.: Ho letto la vostra discussione sulla P4 della Froling, però ho visto che deve essere alimentata da solo pellet certificato e di qualità...ecco, se fosse possibile vorrei una caldaia più rustica e meno schizzinosa

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          • #6
            - non puoi tenere le due caldaie nella stessa centrale termica (sia per normativa, ma cosa più importante per sicurezza. Pensa se la caldaia a gas perde e l'altra sta funzionando.......BUUUUMMMMMM)

            - con 5000 di costo netto puoi considerare ben altri tipi di impianto.....

            - consigli sul tipo di caldaia non posso in pbl, in quanto essendo il un tecnico/venditore non posso parlare in pbl di quel che tratto (se vuoi in pvt)

            - se vuoi aderire al conto termico, qualsiasi caldaia deve usare pellet certificato di qualità. Devi tenere la fattura ogni anno in cui è specificata la certificazione del pellet

            - mi sa che non hai le idee molto chiare..... su come funziona il CT2.0
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #7
              Possiamo sentirci in pvt, certamente.
              Per il conto termico so che devo acquistare pellet certificato i primi 5 anni, ma io intendevo dopo tale periodo in un'ottica futura.
              Per la presenza delle due caldaie in un unico ambiente, il rivenditore mi ha detto che ciò è possibile se non si supera una potenza massima di 50 kw. Questo è quanto mi è stato riferito, ma non essendo un tecnico e svolgendo tutt'altro lavoro, mi risulta difficile essere informato al 100% di tutti i dettagli in merito

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              • #8
                ma oltre a quello (35 kW e non 50 kW), io a casa mia MAI metterei del gas assieme a una fiamma di pellet, che aspira aria comburente....
                se il gas perde, e la caldaia a pellet lo aspira, che succede ?
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  Ciao Anto e benvenuto nel forum.

                  In pratica vorresti investire 7500 euro per aggiungere una caldaia a pellet in parallelo a quella a metano, nell' impossibilità di staccarti completamente dal metano, con benefici del conto termico 2 che su 7500 euro potrebbe renderti massimo il 65% della spesa, circa 4900 euro.

                  Permettimi alcuni consigli:

                  1- metti in secondo piano il discorso impianto di riscaldamento, ed investi per primi i soldi in isolamento dell' edificio: porte e finestre nuove, nicchie termosifoni isolate, chiaramente capotto o almeno verifica dei ponti termici (quando sostituisci le finestre verifica se fra soglie esterne ed interne c'è la possibilità di inserire un isolante...)

                  2- ottimizza l' attuale impianto di riscaldamento, aggiungendo se non presente la sonda esterna per la caldaia a metano, in modo da attivare la regolazione climatica integrata (non mi sono letto il manuale, ma di solito è possibile nel 90% delle caldaia a condensazione), regola se presenti le portate verso i termosifoni (equilibra impianto) e come detto sopra ok, aggiungi le teste termostatiche sui termosifoni (ne esistono elettroniche e programmabili con regolazione molto precisa, anche se la caldaia in climatica regola molto bene da se la T dentro la casa)

                  3- verifica i consumi annuali di metano, con casa regolata a T voluta, e la ricerca di un buon contratto di fornitura, quanto importante quanto tutto il resto!

                  4- considera che in casa ci sono delle zone molto "energivore", tipicamente la zona giorno, in quanto è una parte della casa che:

                  a- ha molte finestre, per una questione di luminosità della zona
                  b- ha porta di ingresso che si apre anche diverse volte in un giorno
                  c- è zona vissuta per molte ore al giorno, e di solito viene tenuta a T piu' altre del resto della casa, proprio per il piacere di stare sul divano/in tavola, al caldo!
                  d- zona ampia, di solito sotto alle camere, e sopra la taverna: sotto parte fredda, mentre l' aria calda tende a salire verso i piani alti.

                  Questo per dirti che alla fine è la parte della casa che "consuma" piu' calore.

                  Molti utenti con allaccio al metano, scelgono una soluzione "ibrida" molto "piacevole ed economica" in quanto installano nella zona giorno (soggiorno, o entrata se ampia, o meglio se open space) una semplice stufa a pellet, ma non presa al brico (senza nulla togliere a chi vuole risparmiare!) ma una bella stufa, rivestita in maioliche pregiate, ceramiche, pietra ollare da accendere (anche automaticamente o tramite app) prima dell' arrivo a casa per chi è al lavoro, a piacere se la casa è sempre abitata, magari la sera dopo cena.

                  Nel tuo caso, se non opti per una sala termica solo a biomassa, piano di cottura ad induzione (dovrai aumentare la potenza al contatore) in modo da eliminare il metano e suoi costi fissi, sarebbe un' ottima soluzione, e credo accontenterai anche la dolce metà, che di solito amano le belle stufe (le mostrano orgogliose ad amiche e parenti) , odiano le caldaie da sala termica (non saprei dirti il motivo!!....).

                  Ti ricordo che la sostituzione di un vecchio camino/stufa con una nuova da diritto al conto termico, comunque.

                  In conclusione ... un passo alla volta e senza fretta!!!

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                  • #10
                    Grazie mille Scresan per il tuo intervento ed i preziosi consigli che mi hai elargito. Fortunatamente tutti gli interventi da te citati li ho già previsti e verranno realizzati.
                    Per quanto riguarda il discorso stufa, non ti nascondo che la prima idea era proprio quella! Avevamo visto la Amy della MCZ e ci era piaciuta parecchio, ovviamente nell'ottica di vivere maggiormente la taverna (sia dopo il lavoro per riscaldarsi in relax, che per lavorare ed anche nell'eventuale dopocena). Tuttavia c'è anche da considerare che la camera è piccola, è sita al piano terra e non al primo piano ed una stufa lì collocata sarebbe un po' "sprecata" oltre a farci morire di caldo
                    A fronte di questo, ci è stato consigliata la caldaia della Laminox, perchè spendendo poco di più rispetto alla stufa (visto l'importante incentivo del C.T. 2, avremmo la possibilità di scaldare tutta la casa risparmiando un abbondante 30% annuo rispetto al metano e non di fuggire come topi in taverna per rincorrere un po' di tepore.
                    Hai inoltre perfettamente ragione sul discorso di non avere fretta, concordo al 101% (poi c'è anche il famoso detto ), ma dato che dovrò ristrutturare anche la taverna e demolire quel vecchio camino, ritengo importante sfruttare al massimo l'incentivo del CT, in quanto al momento ho solo quella cartuccia da sparare. In definitiva mi piace molto l'idea della stufa, ma al tempo stesso sono invogliato nello sfruttare maggiormente il CT a beneficio dell'intera casa e non solo del ristoro / tepore che potrei avere in un'unica camera della casa.
                    Grazie ancora e mi scuso per tediarvi con tutti i miei dubbi

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                    • #11
                      per fare un conteggio veritiero sul consumo, puoi usare il foglio di calcolo allegato
                      indica nelle celle gialle i prezzi della tua zona

                      1 Confronto consumi combustibili.xls
                      riscaldamento a biomassa e PDC
                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                      • #12
                        Ciao Anto80,

                        fossi in te andrei per gradi.
                        Prima curerei bene l'isolamento soprattutto dei circa 90 mq dell'appartamento al 1° piano, quello che sfrutterai maggiormente immagino, sistemerei lo studio al piano terreno se serve nell'immediato e per il momento aspetterei a toccare il camino in taverna (per eventuale CT).
                        A stò punto dopo tutti questi interventi, proverei a fare un inverno per vedere cosa spendi alla fine in metano e solo a quel punto fare una valutazione per ulteriore generatore di calore o sostituzione dell'attuale.
                        Con i termo e se magari hai necessità anche di raffrescare in estate potresti pensare anche ad un ibrido metano/pdc e split, tipo Daikin Hybrid Multi.
                        Considera anche il posto per stoccare il pellet che dovrai comprare per l'intera stagione per cercare di avere un minimo di convenienza, e il garage non sembra grandissimo, sopratutto se magari si hanno 2 macchine (credo che ora forse ti ci staranno 2 utilitarie in garage)

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Anto80 Visualizza il messaggio
                          Grazie mille Scresan per il tuo intervento ed i preziosi consigli che mi hai elargito. Fortunatamente tutti gli interventi da te citati li ho già previsti e verranno realizzati.
                          ..... avremmo la possibilità di scaldare tutta la casa risparmiando un abbondante 30% annuo rispetto al metano e non di fuggire come topi in taverna per rincorrere un po' di tepore.
                          ......
                          Grazie ancora e mi scuso per tediarvi con tutti i miei dubbi

                          Ciao Anto, ... dovere!

                          Ti ringrazio anche per la presentazione completa e chiara del tuo intervento sulla casa. Non sempre gli utenti presentano le loro richieste e loro dubbi in modo chiaro e definito. Anzi credo sposterò la discussione sulle biomasse, in quanto gli argomenti discussi sono generali: risparmio energetico, confronto combustibili, conto termico e scelta caldaia/stufa.

                          Posso solo darti altre info, generali:

                          1- la termoboiler della laminox, per quanto ne so, è un buon prodotto medio, con la caratteristica che riesce a funzionare bene in assenza di accumulo, ovvero sfruttando quei 100-130 lt di acqua tecnica dentro la caldaia stessa, in un micropuffer. Ha accesso al conto termico con il massimo indice (1,5 ovvero il 50% di premio oltre al conto termico normale) anche se alla fine il rimborso massimo sarà fino al 65% del costo dell' intero intervento.
                          La caldaia è studiata (centralina di controllo e tipo di bruciatore) per lavorare con piccoli accumuli, ovvero ha un brciere che va subito in T, candelette di accensione potenti per un rapido avvio, centralina di controllo ottimizzata per quel lavoro.

                          2- mettere insieme una caldaia a condensazione con T di lavoro ottimale il piu' bassa possibile e tutte le regolazioni del caso a bordo macchina (controllo portata, potenza bruciatore, T esterna e t acqua mandata, spesso anche qualla di ritorno) con una caldaia a biomassa, con T di lavoro il piu' alte possibili, climatica separata e non facilmente interfacciabile con la caldaia a metano..... significa andare incontro a dei compromessi: a- bassa resa della caldaia a metano, b- cattiva gestione climatica, c- difficile controllo "climatico" della casa/zone.

                          3- il 30% di risparmio del pellet sul metano, lo otterrai solo se da un lato utilizzi male la caldaia a metano(niente condensazione) e dall' altro punti ad una caldaia top di gamma.

                          4- valuta attentamente il discorso stufa di qualità, ne esistono di tutte le potenze e gusti. Il calore prodotto nella stanza con una stufa è anche per irraggiamento, molto diverso da quello dei termosifoni, anche se fatti funzionare a bassa T. (un tentativo potrebbe essere quello di utilizzare termosifoni a tubi tipo irsap, molto alti, nelle varie stanze della zona giorno).

                          I dubbi nascono quando si valutano diverse soluzioni, e sono un' ottimo punto di partenza!

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                          • #14
                            Grazie Scresan, sia per la risposta completa, che per gli apprezzamenti che mi hai rivolto. Penso che per avere consigli mirati sia necessaria la maggiore chiarezza possibile in modo da non "sbrodolare" la discussione ed il confronto.
                            Tornando a noi, quanto mi riferisci non fa altro che confermare l'idea che sto maturando, anche da un approfondimento di calcoli che da profano sto iniziando ad abbozzare, avendo come guida la certificazione energetica (seppur in uno stato ex ante interventi che sto facendo, quindi peggiorativa). Ho utilizzato anche il prospetto in Excel che molto gentilmente il Dott. Nord Est mi ha indicato e devo dire, controllando quanto mi è stato riferito dal gestore del gas al quale sono appena passato (non dico il nome per non fare pubblicità gratuita), pagherei il metano ad € 0,67 a m3, prezzo finito. Aspetto la prima bolletta per verificare, dato che mi sembra un prezzo molto concorrenziale e di fatto renderebbe poco appetibile il cambio di combustibile.
                            Inoltre, considerando la mia zona (temperata dal vicino mare) e dagli inverni sempre meno rigidi (raramente sotto lo 0) e che interessano massimo 3 / 4 mesi all'anno, rendono sempre più sottile la differenza tra metano e pellet.
                            Attualmente sono in attesa del termotecnico che ha svolto il sopralluogo presso la mia abitazione verso la fine di maggio, ma che ancora non ho avuto modo di reincontrare (ho davvero sbagliato lavoro ). Se gradite vi tengo aggiornati ai primi sviluppi .
                            Nel frattempo spero di ricevere altri vostri stimoli e spunti di riflessione.
                            Buonaserata.
                            Antonio

                            Commenta


                            • #15
                              Salve a tutti,
                              continuo questa discussione in quanto è già presente la descrizione dell'immobile con i relativi documenti allegati.
                              Sono sempre in difficoltà nella scelta dell'impianto di riscaldamento, ma ad ogni modo sono abbastanza fermo sulla BT per sfruttare la buona caldaia a condensazione che già ho. Ho interessato il termotecnico per alcuni consigli e per il relativo progetto, orbene, viste le caratteristiche della mia abitazione (mancanza di isolamento esterno del capotto, ma solo cambio infissi e chiusura vecchie nicchie radiatori) mi consiglia il sovradimensionamento dei radiatori per mandarli a bassa temperatura (maggiorati anche del 50%). Ciò a fronte delle sue repliche in merito alle mie idee:
                              - Ventilconvettori: lui afferma che anche quelli provvisti di piastra radiante, visto il poco afflusso che possono apportare solo con questa e la dispersione della casa, sarebbe sempre attiva la ventola e non si genererebbe un gran comfort, sia in relazione all'aria movimentata, che al rumore generato.
                              - Riscaldamento a pavimento e a soffitto (nelle camere dove conservo il pavimento): per il pavimento non ci sarebbero grossi problemi (al massimo l'acqua girerebbe un pochino più calda), tuttavia ci sarebbe scarso comfort per quello a soffitto, dato che per la stessa ragione avrei aria calda che graverebbe sulla testa e spalle. Per questo motivo lui me lo sconsiglia.
                              Ho letto molti articoli e tantissime discussioni nei vari forum, addirittura c'è chi sostiene che i radiatori maggiorati possano essere paragonati ai radianti e addirittura far consumare anche meno in determinate occasioni. Sinceramente faccio davvero fatica ad orientarmi, ma il mio cruccio è che devo scegliere ora che ho da fare alcuni pavimenti + massetti....dopo sarà troppo tardi e mi dispiacerebbe mangiarmi le mani un domani.
                              Sto aspettando il progetto del termotecnico, ma in vista delle mie perplessità ho chiesto comunque di sovradimensionare le nuove tubazioni che andrò a posare per renderle compatibili con dei ventilconvettori, nell'ipotesi che un domani volessi optare per questi.
                              Voi cosa ne pensate?
                              Grazie.
                              Antonio

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                              • #16
                                Buonasera a tutti,
                                rievoco la mia discussione in quanto, a lavori ripresi dopo la scelta dell'idraulico, penso di essere uscito dal tunnel dell'indecisione e di optare per il montaggio di una stufa idro nella taverna. La scelta è motivata dai seguenti punti:
                                1) Punto di prelievo pellet (in garage) a poca distanza dalla taverna e senza necessità di uscire all'esterno per l'approvvigionamento (cosa che sarebbe stata nel caso di montaggio caldaia in locale tecnico);
                                2) Poter sfruttare all'interno dell'abitazione l'irraggiamento della stufa, scaldando non solo la taverna (che sarà più vissuta come salotto in inverno), ma anche il vano scale (punto critico di tutte le case);
                                3) Avrei in perfetta corrispondenza già la canna fumaria del vecchio camino = spese in meno
                                4) Minori problemi per usufruire del conto termico, in quanto la stufa viene installata nel medesimo punto in cui insisteva il camino;
                                5) Ultimo, ma non per importanza, il poter godere di una fiamma all'interno delle mura domestiche.
                                Al netto di questo chiedo a voi un consiglio per la stufa idonea (il termotecnico mi ha consigliato una stufa che rendere circa 15/56 kw all'acqua e di potenza non superiore ai 22/23 kw). Guardandomi intorno, anche come rivenditori e assistenza, sono arrivato ad una scrematura con la scelta tra due prodotti:
                                - MCZ: SUITE HYDROMATIC 24 (Suite stufa a pellet - MCZ)
                                - COLA: TERMO PERLA PLUS da 22,9 kw (Rivestimento in acciaio verniciato - Top e griglie frontali in maiolica - Porta curva in ghisa con vetro ceramicato - Camera di combustione ad alto rendimento - Valvola antiscoppio - Sistema di pulizia manuale degli scambiatori con leve superiori - Pompa di circolazione riscaldamento ad alta efficienza - Vaso di espansione da 8 lt. - Valvola sicurezza 3 bar - Rubinetto di scarico impianto - Valvola di sfiato aria - Braciere in ghisa con post combustione - Cassetto cenere estraibile - Maniglia estraibile - Display a scomparsa - Telecomando - Kit scheda supplementare per valvola sanitario optional - Kit valvola a sfera 3 vie per sanitario optiona)
                                Specifico che al momento farò ACS con la caldaia a metano, quindi solo predisposizione ad eventuale puffer, ma non montaggio.
                                Cosa consigliereste tra questi prodotti?
                                Con le caratteristiche da me indicate conoscete altri prodotti validi (magari anche per esperienza diretta)?
                                In attesa, vi ringrazio per la disponibilità.
                                Antonio

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                                • #17
                                  A quanto ammonta il tuo consumo di metano? Tenerti comunque la caldaia per fare ACS (specialmente in estate) e spendere dei soldi (ok che hai conto termico) per mettere un altro generatore potrebbe non farti ritornare della spesa.
                                  Considera che le dispersioni avvengono in base alla superficie disperdente e che il calore si muove dal basso verso l'alto, quindi seguiranno questo ordine: pareti, tetto, infissi. Un infisso ti costa 200€/mq, un cappotto 50€/mq, mentre isolare l'intercapedine e il solaio 20€/mq. Valuta quindi di isolare almeno il sottotetto e riempire l'intercapedine se vuoi avere un isolamento efficace.

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                                  • #18
                                    Grazie per la risposta, allora gli infissi verranno cambiati tutti assieme ai cassinetti delle tapparelle ed isolate le nicchie dei radiatori (montati sovradimensionati per sfruttare la condensazione della caldaia a metano). Il sottotetto verrà isolato (con poliuretano e/o isocal). Intercapedine la lascio vuota (non ho ricevuto opinioni convincenti sull'insufflaggio) e il cappotto, almeno per il momento, non verrà fatto.
                                    Non ho storici di consumi di metano, però se voglio usufruire del conto termico mi conviene fare subito il lavoro in quanto ci sono delle pratiche e foto da presentare per fare il tutto in modo corretto. Leggendo vari articoli ho visto che il risparmio non sarà esagerato tra pellet e metano (al momento almeno...un domani però?), ma mi attira avere il caldo di una stufa da godermi in inverno e una fiamma che fa sempre atmosfera e compagnia.
                                    Per il resto...il tempo mi dirà se ho fatto bene o meno....

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                                    • #19
                                      Cos'è che non ti convince dell'insufflaggio? Io lo reputo un lavoro molto più efficace per quanto riguarda la spesa/resa, molto di più di un cappotto o della sostituzione infissi.

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                                      • #20
                                        Non mi convince il fatto che con l'insufflaggio non si eliminino i ponti termici, favorendo così lo sviluppo di muffe e condense.
                                        Inoltre, la difficoltà nel raggiungere tutti i punti dell'intercapedine (tra l'altro presente solo al primo piano e non a piano terra) e l'importante lavoro di rasatura dovuto al vario sforacchiamento del muro, sono ulteriori elementi deterrenti. A mio modesto parere potrebbe essere di grande aiuto se combinato ad un cappotto, ma non alternativo ad esso, in quanto potrebbe (condizionale) portare più problemi che benefici.

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                                        • #21
                                          Ciao a tutti,
                                          scrivo da Ravenna e riprendo la mia discussione dello scorso anno per far presente che alla fine, questo inverno ho acquistato una idrostufa mcz hydromatic club 24kw per la mia abitazione e volevo confrontarmi con i consumi.
                                          Nel dettaglio, come già detto a suo tempo, la mia è una casa singola libera sui 4 lati, 2 piani per totali 160 mq, con impianto fatto nuovo, termosifoni IRSAP in acciaio, cappotto nelle nicchie dei termosifoni fatto con 1 cm di areogel, infissi nuovi, per quello che può contattare piccola gettata di circa 10cm di isocal per coprire gli impianti nel sottotetto (in particolare la VMC) e no cappotto esterno.
                                          In questo periodo, minima sui 3 e massima circa 8 gradi, temperatura casa dai 18 ai 19 gradi costante con stufa accesa 24/24 il consumo di assesta sui 2 sacchi al giorno.
                                          Preciso che tengo tutti i termosifoni, tranne quello dove è collocata la stufa, accesi con la valvola termostatica a 5.
                                          È la prima esperienza per me, ma al momento penso di poter essere contento.
                                          Attendo vostre eventuali opinioni.
                                          Grazie e buonaserata.

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                                          • #22
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                                            Non ho ancora cappotto (che verrà fatto con la ristrutturazione)
                                            Da inizio inverno a oggi ho consumato 78sacchi che dalle mie parti sono circa 300 euro consegna inclusa
                                            PDC Ariston Nimbus 70M Net, termostufa Thermorossi Pidra 13kw (11kw all'acqua), PDC x acs Baxi SPC300S, puffer cordivari 500Lt, casa classe C villetta indipendente 3piani, 100mq riscaldamento a pavimento a secco e 50mq con split idronici

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