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Nuovo impianto a Biomassa.

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  • #31
    Indubbiamente con la legna, a meno che non avere enormi volani termici, stare fuori alcuni giorni diventa un problema.

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    • #32
      Ha ragione Fabrizio infatti mi sono iscritto al forum anche per sentire da persone di più “esperienza” di ne quali siano le strade percorribili.
      Poi come sempre vige il detto della botte piena e la moglie ubriaca, non si può volere tutto, risparmio, comodità, poco investimento su qualcosa bisogna scendere a compromessi.

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      • #33
        Solamente con accensione automatica della legna, lo trovo difficilmente gestibile, dovresti comunque arrivare al venerdì con generatore vuoto, lo carichi, lo fai ripartire alla domenica. Comunque dovresti avere volano che compensa due giorni circa, con la casa che hai descritto, e la zona climatica tanta roba, forse sarebbe da pensare a generatore misto.

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        • #34
          Ma infatti l’idea, poi magari rimane una fantasia, sarebbe questa: io ho la possibilità di essere a casa 3 volte al giorno (mattino, mezzogiorno e sera) se riuscissi con una carica a fare una giornata io sceglierei come orario solito di accensione il mezzogiorno così da poter decidere se caricare il mezzogiorno quando accendo o la mattina o la sera a seconda del tempo a disposizione. La situazione ipotetica del week end via (solitamente sabato e domenica) sarebbe carica venerdì sera o sabato mattina prima della partenza e accensione ritardata di un giorno. Così la domenica quando torno trovo la casa magari non calda come gli altri giorni ma almeno non fredda. Solo fantasia?

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          • #35
            Premetto Max che non vendo caldaie e non produco caldaie . La mia professione è tuttaltro seppur comunque legata per certi versi all'ambiente tecnologico e al benessere umano sia in termini di riscaldamento che di raffreddamento. Quando parlo che ci sono tante realtà italiane non mi riferivo solo alla tecnobioma , ma ai vari produttori di caldaie italiane, tra cui alcuni le fabbricano all'est , ma la progettazione è italiana . Per quanto riguarda le tue esigenze la vedo dura riuscire a risolverla con l'accensione a distanza. La legna non è il gas metano o il gasolio. Purtroppo devi caricare la caldaia ogni giorno. Era per questo che io acquisterò una caldaia a legna (legna ne ho in abbondanza), ma comunque mi terrò sempre funzionante la mia thermorossi compact 32 a pellet . La mia caldaia a pellet, tanto denigrata sul forum da qualche venditore di altra marca (all'epoca di tipo marino) , è perfetta perchè non necessita puffer e con due piccole modifiche personali riesco ad accenderla tramite smartphone e a farla funzionare per una settimana intera senza bisogno di andare a trovarla. Per risolvere i tuoi problemi ti consiglierei di acquistare una caldaia a fiamma rovesciata italiana dai costi contenuti e affiancherei una caldaia a pellet .

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            • #36
              Originariamente inviato da Max_Power Visualizza il messaggio
              Solo fantasia?
              assolutamente no
              con il giusto impianto, è più che possibile...... è normale.
              riscaldamento a biomassa e PDC
              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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              • #37
                Grazie del tuo intervento Gianfranco, mi potresti fare qualche esempio pratico per capire? Dici che gestire 2 generatori invece che uno sia meglio per 2 giorni al mese? Meglio nel senso più economico e meno brigoso chiaramente.

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                • #38
                  Max , checchè dica qualche rivenditore, con una caldaia a legna non riesci a risolvere il problema. Personalmente ho girato vari produttori di caldaie a legna austriache e italiane . Tutti mi proponevano la dual ovvero la caldaia che brucia legna e quando finisce la legna parte in automatico il pellet. Poi tra queste ci sono caldaie con due camere di combustione (una per la legna ed una per il pellet ) oppure un unica camera di combustione. Un rappresentante di una ditta austriaca, che ovviamnete utilizza a casa sua la caldaia a legna con puffer ecc ecc , mi ha parlato chiaro: la caldaia a legna devi caricarla una o due volte algiorno in pieno inverno, dipende dalla temperatura esterna. Ogni tanto si trovano venditori seri che non vendono fumo.

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                  • #39
                    Max_Power
                    da tener presente, che con due generatori, servono due stanze separate e relativo separatore impianto, oltre a due canne fumarie
                    si ovvia con caldaie combinate di una certa fascia, ma ha economicamente senso se la tua scelta principale è la legna e il fabbisogno è di qualche gg all'anno ?
                    se proprio voglio posso anche abbinare una normale resistenza elettrica che lavora nel puffer tecnico e mi mantiene l'acqua a una certa T° (funzione antigelo, funzione precedenza acs, ecc ecc). Spenderò magari 5 euro di elettricità, ma sempre meno che due caldaie e due canne fumarie (in fin dei conti, di quante volte all'anno si tratta?)
                    riscaldamento a biomassa e PDC
                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                    • #40
                      M infatti la mia esigenza è se c’e l’opportunità di realizzarla proprio per quello chiedevo com’era l’idea dei 2 generatori dopo uno valuta costi e benefici e decide. Ero curioso di avere un esempio pratico per capire come si sviluppava il consiglio. E grazie mille degli avvertimenti che servono a usare 2 generatori e di tutti i costi che ne conseguono.

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                      • #41
                        Max ci sono varie soluzioni che possono risolvere i tuoi problemi senza andare a realizzare soluzioni al limite dell'indecenza che solo un profano può consigliare. Il puffer con la resistenza è improponibile dal punto di vista economico. Ho avuto giusto una riunione di cantiere per un edificio dove il riscaldmaneto è previsto con pdc e nel bagno non hanno previsto nenache lo scaldasalviette elettrico per i costi!!
                        Se hai lo spazio nella cadaia puoi montare le due caldaie pellet e legna e suddividi con un semplice cartongesso l'ambiente (costa di meno diu qualsiasi ipertecnologica austriaca) oppure acquista la caldaia a legna e contemporaneamente una pdc per sopperire ai giorni di assenza.

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                        • #42
                          Max_Power
                          certo che c'è la possibilità
                          c'è sempre una possibilità, importante è conoscerla e capire se serve alle proprie esigenze
                          poi, non è detto che una cosa sia sempre razionale. Ho svariati clienti che montano combinate anche se non gli servono, ma le vogliono lo stesso.....
                          Ad esempio a qualcuno sfugge che una resistenza elettrica nel puffer non si monta per scaldare casa....... ma per latri motivi (appunto, antigelo, precedenza acs, ecc ecc)
                          Due caldaie devi separarle con parete REI, non "semplice cartongesso".... Attenzione, il conduttore (proprietario) è sempre responsabile dell'impianto e paga le sanzioni.
                          Veramente interessanti tutte le "disinformazioni" che si leggono in un forum (non so se per qualche scopo, o solamente per ignoranza della materia)
                          riscaldamento a biomassa e PDC
                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                          • #43
                            Per la combinata io terrei solo l’opportunità di poterla fare ma non partirei con quella.
                            per la PDC mi sarebbe piaciuto andare solo con quella ma ho paura che con i consumi che ho mi troverei s dover avere un mostro più che una pdc con rivoluzione dell’impianto elettrico ecc quindi non percorribile.
                            per i 2 generatori non so pensare di fare in altra canna fumaria e pagare e manutenere 2 generatori faccio fatica a credere che costi come una adeguata alle mie esigenze ma magari mi sbaglio per questo chiedevo degli esempi pratici, in fondo sono anche qui per imparare e documentarmi.

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                            • #44
                              Max mi permetto di rinnovarti il consiglio. In primo luogo devi avere ben chiare le tue esigenze. In secondo luogo guarda le varie soluzioni proposte dal mercato, valutale sia dal punto di vista costi iniziali e costi di mantenimento. Solo quando avrai le idee chiare anche sul secondo punto inizia a guardare i vari produttori. Prediligendo se pèossibile il made italy, perchè occorre ricordare che la tecnologia italiana è sempre stata il nostro fiore all'occhiello, nonostante qualche italiano, esterofilo per personale convenienza, continui a denigrare i prodotti italiani.

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                              • #45
                                Per la combinata io terrei solo l’opportunità di poterla fare ma non partirei con quella.
                                ci sono caldaie a legna che sono già predisposte per un futuro abbinamento a pellet


                                per i 2 generatori non so pensare di fare in altra canna fumaria
                                se sono due caldaie separate, servono due canne fumarie separate
                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                • #46
                                  Ho già scritto più di una volta che adoro il Made in Italy, ho un auto italiana e vesto italiano mangio prodotti locali quindi sono molto attento in questo campo ma bisogna essere obbiettivi dicendo che poche realtà italiane di questo settore possono essere paragonabili per soluzioni a quelle austriache. Per quello ho scritto più volte che se sinootesse avere esempi concreti sarei interessato s conoscerli.

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                                  • #47
                                    Max , fossi in te contatterei direttamente i produttori . Sono disponibili a dare consigli disinteressati, l'importante è che tu spieghi le tue esigenze

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                                    • #48
                                      Quali produttori?

                                      Commenta


                                      • #49
                                        Visto che nessuno risponde ai quesiti sopra posti vene chiedo uno ulteriore ,mi stanno arrivando varie proposte da vari marchi per la fornitura del materiale e ovviamente ognuno ha le sue "teorie" o linee guida per l'assemblaggio dei componenti dell'impianto.

                                        Le proposte sono circa queste:

                                        1) Caldaia a biomassa 30kw più 2 puffer a stratificazione più uno doppio serpentino (solare e caldaia) da 1000 lt l'uno montati in serie (quindi in totale 3 da 1000 lt), e per la produzione di ACS uno scambiatore a piastre esterno.

                                        2) Caldaia a biomassa 30kw più 2 puffer da 1500 lt in serie e boiler ACS da 300 lt con integrazione solare.

                                        3) Caldaia a biomassa più 1 puffer da 1500 lt e uno da 1000 Lt doppio serpentino (solare e caldaia) e scambiatore a piastre esterno per la produzione di ACS

                                        4) Caldaia a biomassa 30kw più un puffer da 1500 lt e uno da 1000 lt doppio serpentino e PIT per la produzione di ACS

                                        Ora voi quale pensate sia la soluzione migliore? O con il miglior rapporto qualità prezzo?
                                        Per quanto riguarda l'integrazione solare facevo questo ragionamento e ditemi se è giusto: alcuni dicono che scaldare molta acqua serviranno più pannelli ma io ragionavo sul fatto che non si parte con l'acqua fredda ma con l'acqua già in temperatura quindi i pannelli devono integrare solo le dispersioni e i prelievi (ACS per scambio che sia PIT o piastre) quindi è davvero una discriminante avere un puffer da 1000 lt contro un bollitore da 300? e a questo punto non conviene averlo da 1500 così da avere il rapporto 100 lt/kw.

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                                        • #50
                                          Max è dura rispondere ai tuoi quesiti.
                                          Di norma il produttore della caldaia indica e consiglia la capacità del puffer , dipende dalle caratteristiche della caldaia.
                                          Per farti un esempio concreto io ho contattato due marche austriache e a parità di potenza, mi consigliavano due puffere di differente capacità.
                                          Come avrai letto, sabato sono andato a vedere una caldaia a legna (in casa di un utente) che non ha bisogno di alcun puffer . Ha a bordo un puffer di 500\700 litri dipende dalla potenza ed è sufficiente per il funzionamento.. In particolare i pannelli solari sono "girati" direttamenet nella caldaia e l'acqua calda viene fornita direttamente tramite serpentino.
                                          Segui alla lettera i consigli della ditta che produce la caldaia che hai deciso di acquistare, spiegando ovviamnete le tue esigenze.
                                          Per esempio nel mio caso , acquisterò la caldaia a legna , ma sono già possessore di puffer da 300 litri collegato ai panneli solari e alla caldaia attuale a pellet. La ditta produttrice mi ha consigliato di mantenere l'impianto per ACS esistente. Un fattore importante è anche la serietà dei rivenditori o dei produttori . Purtroppo ce ne sono alcuni non sono proprio "diciamo all'altezza", per non dire altro.

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                                          • #51
                                            La conosco la caldaia di cui parli ma come ti ho anticipato prima nella discussione loro non fanno assistenza nella mia zona e quindi di fatto mi hanno sconsigliato l'acquisto loro stessi.
                                            In tutte le caldaie visionate per un 30 kw consigliano MINIMO un 2000 lt.
                                            Io devo fare l'impianto nuovo, ho solo i termo già installati con i tubi che arrivano in caldaia perché prima essendo a gasolio faceva tutto la caldaia riscaldamento e ACS.

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                                            • #52
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                                              • #53
                                                Originariamente inviato da Max_Power Visualizza il messaggio

                                                4) Caldaia a biomassa 30kw più un puffer da 1500 lt e uno da 1000 lt doppio serpentino e PIT per la produzione di ACS
                                                questo mi salta subito all'occhio.....
                                                prova a chiedere a chi te lo ha consigliato queste due ipotesi:

                                                1- due puffer carichi, riscaldamento spento, utilizzo acs dal 1.000 lt e lo scarico, il calore del 1.500 come lo trasferisco nel 1.000 ?
                                                un modo c'è, ma mi aumenta i componenti quando posso farne a meno.....

                                                2- caldaia spenta, puffer carichi, riscaldamento acceso
                                                piano piano il 1500 si scarica, poi inizia a scaricarsi il 1000
                                                dovendo dare precedenza all'acs che si produce tramite una serpentina verticale, cosa succede ?
                                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                • #54
                                                  Originariamente inviato da Max_Power Visualizza il messaggio
                                                  Ora voi quale pensate sia la soluzione migliore? O con il miglior rapporto qualità prezzo?
                                                  Per quanto riguarda l'integrazione solare facevo questo ragionamento e ditemi se è giusto: alcuni dicono che scaldare molta acqua serviranno più pannelli ma io ragionavo sul fatto che non si parte con l'acqua fredda ma con l'acqua già in temperatura quindi i pannelli devono integrare solo le dispersioni e i prelievi (ACS per scambio che sia PIT o piastre) quindi è davvero una discriminante avere un puffer da 1000 lt contro un bollitore da 300? e a questo punto non conviene averlo da 1500 così da avere il rapporto 100 lt/kw.
                                                  Scusami per dare una risposta senza come al solito entrare nelle consuete discussioni sul sesso degli angeli , chiaramente devi valutare in primo luogo quanto costa la caldaia che hai deciso di acquistare (per le tue esigenze e non per avere una caldaia da andare sugli altri pianeti ) dopodichè devi aggiungere gli accessori che ti richiedono.
                                                  Va da se che, a parte il costo della caldaia iniziale, un puffer solo costa di meno che tre puffer e quindi chi ti ha consigliato la prima soluzione viene costosa e oltretutto ingombrante

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                                                  • #55
                                                    dipende sempre dallo spazio che si ha a disposizione
                                                    a volte le soluzioni (anzi, direi dovrebbe essere sempre) sono fatte su misura

                                                    esempio di tre puffer installati in una cantina con soffitto a volta in cui non si poteva fare diversamente

                                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                    riscaldamento a biomassa e PDC
                                                    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                    • #56
                                                      Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                                      1- due puffer carichi, riscaldamento spento, utilizzo acs dal 1.000 lt e lo scarico, il calore del 1.500 come lo trasferisco nel 1.000 ?
                                                      un modo c'è, ma mi aumenta i componenti quando posso farne a meno....

                                                      2- caldaia spenta, puffer carichi, riscaldamento acceso
                                                      piano piano il 1500 si scarica, poi inizia a scaricarsi il 1000
                                                      dovendo dare precedenza all'acs che si produce tramite una serpentina verticale, cosa succede ?
                                                      Ti faccio due ulteriori quesiti sulle tue domande:
                                                      Alla numero 1: ma non ho lo stesso problema con il lo scambiatore a piastre? se no mi puoi spiegare il perché?

                                                      Alla numero 2: nel forum c'è una discussione interessante sul PIT vs Scambiatore a Piastre e chiarisce vari aspetti il PIT scalda comunque l'acqua anche con il puffer non completamente carico perchè comunque l'acqua che arriva dal basso (acquedotto) è più fredda di quella in all'interno e comincia a scambiare già da subito inoltre nella parte bassa, dicevano che solitamente il tubo ha maggiore superficie di scambio proprio per ovviare a tale inconveniente, questo sistema ha a favore il fatto che per fare ACS viene usata solo la pressione dell'acquedotto mentre nella piastra esterna anche per un minimo prelievo parte un circolatore.
                                                      Nel tread collegamento definitivo di 2 puffer c'è questo schema sotto ma anche io non mi spiego come quando utilizzo solo ACS dal secondo puffer riesca a tornare nel primo l'acqua calda (al di la del ripristino del solare che a questo punto penso sia necessario)

                                                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                      • #57
                                                        Originariamente inviato da Gianfranco59 Visualizza il messaggio
                                                        , un puffer solo costa di meno che tre puffer e quindi chi ti ha consigliato la prima soluzione viene costosa e oltretutto ingombrante
                                                        Non ne posso mettere solo 1 ho un locale tecnico con un altezza (2,30 mt) e una porta di accesso (larghezza 1,2) che non permettono puffer troppo grandi quindi 2 è il minimo, chi ne ha consigliati 3 penso l'abbia fatto per avere 100 lt kw e in base alle esigenze di riscaldamento e il dimensionamento della caldaia dato.

                                                        Dipende dai produttori ma a parte fare cose su misura al massimo ci sta quello dal 2000 lt che da solo sarebbe il minimo consigliato e avendo una caldaia un po' sovradimensionata non va bene per le mie esigenze.

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                                                        • #58
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                                                          [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                                          • #59
                                                            Certo Fedonis sono d'accordo con te per quanto riguarda l'altra discussione per quello che è emerso fino ad ora, poi leggeremo gli sviluppi, ma va anche valutato caso per caso, esempio nel mio (2 bagni) se valutiamo solo la differenza di costo quanto mi costa un puffer doppio serpentino + scambiatore esterno contro un puffer doppio serpentino + PIT? ora al di la delle questioni di cui sopra, sperando di capircene di più la differenza di costo sarà giustificata dalla maggiore prestazione di uno rispetto all'altro?

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                                                            • #60
                                                              Li' abbiamo poco da sviluppare, i numeri sono numeri. Possono variare qualche cosa da produttore a produttore, ma non possiamo far finta che siano uguali. Io ho tre bagni, sono serviti da un Idm a piastre da 500 tenuto a 47 gradi. Se devi mettere due pit, meglio un IDM (austriaco) da 2000 a scambiatore, anche perche' alla fine, parliamo di quale differenza? Inoltre li producono anche Tml e Cordivari (italianissimi), se vuoi rimanere sul nazionale, ci mancherebbe. Ma alla fine, saremo li come prezzo.
                                                              [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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