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come riscaldare con il pellet (che tipo di impianto?)

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  • come riscaldare con il pellet (che tipo di impianto?)

    Ciao a tutti.. dopo vario pellegrinare sui vari siti ho trovato questo forum e devo dire che mi sembra il migliore..<br><br>dopo queste smancerie vorrei proporvi il mio problema..<br><br>Non sono un esperto di energie alternative.. dovendo ristrutturare una casa di 150m quadri circa su due piani in domodossola mi trovo a dover risolvere il problema del riscaldamento.. io e la mia consorte volevamo utilizare un sistema poco inquinante ma anche pratico e ci siamo orientati sul pellet, sostanza più facile da reperire nella nostra zona e anche (mi sempra) pratico.<br><br>Qui nasce il problema.. Gli impiantisti idraulici visto il tipo di appartamento consigliano un impianto di riscaldamento con termosifoni (e penso su questo di essere daccordo) ma quasi tutti sono contrari o scettici sul fatto di riuscire a scaldare con il pellet lo scondigliano perchè dicono che è troppo grosso l&#39;appartamento le stufe o caldai a pellet non rendono come quelle a gas non è vero che si rispermia non sanno come installarle non sono garntite ecc. ecc. forse perchè loro vendono quelle a gas&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;<br><br>Fatto un giro dai venditori della nostra zona mi sono accorto che quasi tutti vendono stufe a &quot;aria&quot; e non a &quot; acqua&quot; delle caldaie non se ne parla neanche....<br><br>Vorrei quindi un consiglio su come procedere.. io penso di escludere le stufe a pellet ad &quot;aria&quot; in quanto non penso riesca a ascaldare l&#39;intera casa al meno di non metterne una per piano.. quindi punterei su una stufa o caldaia a &quot;acqua&quot;.<br><br>Qulacuno mi sa indicare dei modelli, consigliare se è meglio una caldaia o una stufa e a che tipo di impianto collegarle.. se ad uno normale con termosifoni o uno a pavimento..???? inoltre se per avere l&#39;acqua calda sanitaria anche d&#39;estate conviene e si può affiancare un pannello solare in modo da eliminare completamente il gas...<br><br>Scusate se non sono stato molto tecnico nell&#39;esporre il problema.. ma non sono un esperto... spero comunque di aver stimolato l&#39;argomento e di ricevere qualche consiglio...<br><br>ciao a tutti giorgio<br><br>

  • #2
    Se devi ristrutturare (e quindi gettare all&#39;aria tutto) credo ti convenga rivolgerti a un professionista in grado di fare un progetto termico personalizzato. Spesso il costo è inferiore al risparmio ottenuto nell&#39;installazione dell&#39;impianto. Penso comunque che prima di pensare al tipo di caldaia o di impianto è sicuramente basilare intervenire sul coefficiente di dispersione di infissi e pareti.<br>L&#39;intergrazione con pannelli solari-termici del riscaldamento è particolarmente utile se fai un riscaldamento a bassa temperatura (pavimento o parete), ma certo devi considerare che il costo di installazione è decisamente maggiore e, anche se risparmi sul consumo, servono anni per ammortizzare e ovviamente serve il capitale. Questi impianti sono ormai quasi la regola negli impianti termici sul nuovo nei paesi del centro europa, ma nelle ristrutturazioni va attentamente studiata (anche in rapporto al grado di insolazione).<br>Il pellet scalda come il gas, ma certo non è più a buonissimo mercato. Devi poi pensare a una struttura adeguata di stoccaggio e alimentazione del pellets, sennò passi l&#39;inverno a spostare sacchi comprati a caro prezzo.<br>Forse un buon compromesso è fare un normale impianto a termosifoni, ma spendere qualcosa in più per una buona stufa a pellets (o anche policombustibile, legna, mais, ecc) e porre molta attenzione all&#39;isolamento (tripli vetri, cappotto isolante, controsoffitti ecc.).<br><br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5a809300a90aec2e79118a35d6cdf5e4.gif" alt="">
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • #3
      grazie per i consigli..<br><br>sicuramente rifacendo l&#39;intera casa sono previsti anche nuovi sistemi di isolamento come nuovi infissi termici rifacimento del tetto con isolamento termico e ventilato... sicuramente non posso spendere somme esorbitanti ma non mi pongo il problema di spendere in più rispetto a sistemi tradizionali.. è scontato che i nuovi sistemi costano di più... però vorrei trovare una giusta soluzione senza fregature e che funzioni..<br><br>tu dici di affidarti ad un esperto.. sono daccordo.. il problema e che finora di esperti su questi sistemi alternativi di riscaldamento nella mia zona non ne ho trovati.. e non so dove cercarli.. se mi sai dare qualche indirizzo..<br><br>ciao

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      • #4
        Eh si... il problema è trovarla la gente giusta (sperando sia giusta davvero&#33. Ti posso dire come ho fatto io. Mi sono rivolto a una grande catena di sanitaria-idraulica della Liguria per chiedere lumi sul riscaldamento solare-termico. Costoro mi han dato il numero del progettista termoidraulico che ha preparato un progettino su cui poi mi hanno preparato (anzi devono ancora farlo <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/60b43abcd4c9e17a9bd639235c078b90.gif" alt="&lt;_&lt;"> ) un preventivo con diverse opzioni. In altri casi è la stessa azienda che tratta i sistemi di riscaldamento a pavimento a realizzare il progetto alla ditta che installer&agrave; i loro sistemi (le ditte tedesche se non ho capito male fan spesso così).<br>Io la casa la sto costruendo, classe A, in Liguria quindi il riscaldamento a pavimento col solare è pressochè d&#39;obbligo. Nel caso di una ristrutturazione è probabile serva una sinergia di competenze, ma sinceramente non saprei indirizzarti.<br><br>Buona fortuna&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/90096e0e5f7f71611e09dbeaf071a363.gif" alt="">
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • #5
          Le opzioni sono diverse, non è facile districarsi. Prima di tutto ovviamente importantissimo l&#39;isolamento.<br>Per il riscaldamento forse la soluzione con i costi di gestione più bassi è la caldaia a pezzi di legna con un grosso serbatoio di accumulo. Così puoi accendere la caldaia una sola volta al giorno in inverno (ogni due-tre giorni d&#39;estate) e farla andare sempre fino ad esaurimento della carica. Tutto il calore viene scaricato nel serbatoio, da cui prelevi poi per le utenze (sanitario e riscaldamento). Un sistema tipo questo: <a href="http://www.ecoenergie.it/Caldaie%20pezzi%20legna/Holzmax/Holzmax_liv.htm" target="_blank">Schema</a>.<br>In alternativa, se non hai tempo di caricare la caldaia, ci sono moltissime caldaie a pellets eccellenti (mi sembra strano che a Domo non ci siano rivenditori), anche modulanti e di alto rendimento, oppure caldaie onnivore (tipo la kalorina) che mi sembrano spartane, ma con costi di gestione più bassi per via dell&#39;alimentazione con materiali poveri, eventualmente anche a mais.<br>Per quanto riguarda il solare, un solare solo per acqua sanitaria si ripaga da solo nel giro di pochi anni.<br>L&#39;integrazione al riscaldamento ha tempi di ammortamento molto lunghi, è insomma per quelli colpiti dal sacro fuoco dell&#39;energia rinnovabile. E rende obbligatorio il riscaldamento a bassa temperatura (pavimento o parete), che peraltro consente comunque dei risparmi energetici e rende conveniente l&#39;impiego di caldaie a condensazione oppure pompe di calore geo.<br>Comunque, la soluzione per spendere veramente il minimo possibile negli impianti e non avere alcuna difficolt&agrave; con gli installatori: una caldaia a condensazione a metano con impianto a termosifoni un po&#39; sovradimensionati (così da lavorare magari a 50 gradi invece che a 70), una integrazione con semplice stufa a legna indipendente che userai quando possibile (più la usi più risparmi), un collettore solare a circolazione naturale che ti consentir&agrave; di tenere spenta la caldaia per tutta l&#39;estate (del tipo di questi, cerca i kit termici nel menu a sinistra, poi scorri su quelli a circ. naturale a tubi sottovuoto : <a href="http://www.ecorete.it/commerce.php?codicecategoria=*pannelli-solari*" target="_blank">Kit circolazione naturale</a>).<br>Prendi quanto sopra come l&#39;opinione di un non tecnico, comunque.<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 15/9/2006, 10:46</span>

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          • #6
            Sono estremamente concorde, per il progetto rivolgiti ad un tecnico, l&#39;ho fatto pure io sebbene rivenda prodotti a biomassa sia caldaie che combustibili. Ad ognuno il suo mestiere io sono un commerciante, ma quando ho progettato il mio impianto mi sono rivolto ad un termotecnico<br>ciao<br>bioterm.it

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            • #7
              Vedi se qui:<br><a href="http://www.evanet.it/risparmio_energetico" target="_blank">http://www.evanet.it/risparmio_energetico</a><br>trovi qualche idea che ti possa aiutare nella scelta, a volte si spende molto meno di quanto si creda.<br>In altre soluzioni che ho progettato, ho inserito una termostufa a legna modello &quot;aqua&quot; dal costo molto basso 1000 euro, oppure una caldaia solo mais &quot;Risparmiola&quot;, che però tanto risparmiosa non è perchè costa abbastanza, circa 5000 euro.<br>Se tu disponi di pellets a buon mercato puoi accoppiare l&#39;impianto ad una termostufa tipo la &quot;Ecologicaidro&quot;, che ho installato, ma non ho ancora collegato all&#39;impianto di riscaldamento.<br>Il problema è nell&#39;approvvigionamento del combustibile:<br>il primo cliente aveva disponibilit&agrave; di legna e doveva installare la sorgente di calore in un appartamento, il secondo aveva la possibilit&agrave; di rifornirsi di mais a buon mercato, 15 euro/quintale ed aveva un locale dove posizionare caldaia e serbatoio mais.<br>Se una persona non ha queste possibilit&agrave; e non vuole problemi di gestione, l&#39;unica soluzione è la pdc aria/acqua, che richiede però un preriscaldamento dell&#39;aria per avere un buon COP o acqua/acqua, se si dispone di un pozzo.<br>Per la scelta del tipo di diffusione del riscaldamento, non c&#39;è storia: sistema a pavimento.<br>Gli impianti a radiatori hanno necessit&agrave; di acqua a 60-65°, quelli a ventilconvettori 40-45°, quelli a pavimento 30-35°, in termini di raggiungibilit&agrave; temperatura di funzionamento, ma sopratutto di dispersione termica non c&#39;è confronto.<br>Un altro vantaggio che pochi termotecnici conoscono, provate a chiedere, è che il comma 2 art.9 della legge 412/93 prevede delle rigide limitazioni nella durata giornaliera di attivazione degli impianti di riscaldamento nei periodi di accensione consentiti.<br>L&#39;inverno scorso c&#39;è voluta una legge apposita per allungare l&#39;orario.<br>Ebbene gli “impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento di tipo a pannelli radianti incassati nell&#39;opera muraria”, sono esclusi dall’osservanza di tale regolamentazione, permettendo la massima libert&agrave; nei tempi di esercizio ed installazioni di potenza e quindi costi inferiori.<br>Solo per esempio, se io devo fornire 24 kWh in una casa al giorno e posso accendere il sistema di riscaldamento per massimo 12 ore, devo avere una potenza termica di 2 kW, se uso pannelli radianti posso tenere acceso il sistema di riscaldamento per 24 ore con una potenza di 1 kW.<br>Ecco perchè in una casa di 100 mq. ben isolata sono sufficienti 500W.<br>Un&#39;altra cosa, ma la gente si dimentica che l&#39;aria calda tende &quot;naturalmente&quot; a salire&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;<br>Un saluto<br><br><span class="edit">Edited by dotting - 5/11/2006, 12:10</span>
              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dotting @ 5/11/2006, 09:28)</div><div id="quote" align="left">Vedi se qui:<br><a href="http://www.evanet.it/risparmio_energetico" target="_blank">http://www.evanet.it/risparmio_energetico</a><br>trovi qualche idea che ti possa aiutare nella scelta, a volte si spende molto meno di quanto si creda.</div></div><br>Ho letto l&#39;articolo su evanet.it che mi ha fatto insorgere altri dubbi....<br>Quindi ti espongo brevemente il mio problema...dovendo costruire una casa ho deciso senza appello per il riscaldamento a pavimento, ma faccio ancora molta confusione su quale sistema sarebbe + opportuno utilizzare.<br>Ho letto di sistemi di areazione che ricambiano l&#39;aria interna alla casa filtrando quella esterna e riscaldandola o raffredandola a seconda dei casi; questo sistema da quello che ho capito va integrato perchè da solo non basta per riscaldare un abitazione.<br>Ora su evanet.it usano un sistema simile ma senza ricorrere a caldaie supplementari, quello che non capisco se il sistema descritto è artigianale e funziona anche da sistema di ricambio aria negli ambienti o se esiste in commercio una pompa di calore che svolge questa funzione ovviamente con le dovute isntallazioni di tubature, aspiratori ecc...<br>Ammettendo di aver progettato una casa con isolamenti doc, potrebbe essere superfluo spendere in costose caldaie a pellet a fronte di questi sistemi a pompa di calore che in cambio di 1 Kw luce ne restituiscono 3 di calore?<br>Ah dimenticavo di dire che posso attingere ad acqua di falda in caso optassi per le pompe di calore.<br><br>

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                • #9
                  O.K. cercherò di essere breve e sintetico, anche se qualche risposta la puoi trovare nel mio articolo ospitato sul sito evanet.it.<br>In inverno si ha la necessit&agrave; di far circolare dell&#39;acqua a 30-35° nelle tubazioni incassate nel massetto.<br>La scelta del sistema di produzione di calore (pdc, termostufe a pellet o a legna, piccole caldaie a gas, gasolio, ad olio vegetale; ecc) dipende da tanti fattori, che il progettista deve valutare caso per caso con l&#39;utilizzatore finale.<br>Nel tuo caso la soluzione ottimale è quella di una pompa di calore acqua-acqua, poichè affermi di poter disporre di acqua di falda (io intendo che tu puoi prelevare acqua a temperatura &quot;abbastanza&quot; elevata, farla circolare nella pdc e reimmetterla in falda ovviamente più fredda).<br>La pdc va accoppiata ad un serbatoio di accumulo con resistenza elettrica di soccorso.<br>La casa ovviamente deve essere adeguatamente isolata, specie per quanto riguarda gli infissi che devono impedire infiltrazioni di aria fredda.<br>In estate puoi far circolare l&#39;acqua di falda &quot;abbastanza&quot; fredda, direttamente nelle tubazioni annegate nel massetto (sempre nell&#39;ipotesi suddetta, ovviamente con le temperature invertite).<br> Puoi integrare questo sistema di raffrescamento con un sistema di espulsione dell&#39;aria calda, ponendo degli aspiratori nelle zone più alte degli ambienti ed individuando delle zone in basso per l&#39;immissione di aria esterna relativamente fresca.<br>Questa è la soluzione più semplice, ma paghi lo scotto di avere limitati ricambi d&#39;aria in inverno: teoricamente solo quando apri e chiudi porte e finestre con l&#39;esterno.<br>Tieni conto che quasi tutti i sistemi di riscaldamento tradizionali (split, termosifoni, termoconvettori, ecc.) non prevedono ricambi d&#39;aria ambiente.<br>Si può rimediare installando un recuperatore di calore ad assorbimento, che come dice il nome, posto nella parte alta dell&#39;abitazione o nella sua zona più calda, in inverno recupera il calore interno generato naturalmente, lo cede attraverso un circuito di scambio termico all&#39;aria di ricambio esterna fredda, riscaldandola per l&#39;appunto.<br>Occorre quindi predisporre una distribuzione dell&#39;aria di ricambio riscaldata negli ambienti, oppure se l&#39;appartamento è abbastanza raccolto, installare i modelli Lossnay VL-LGH.<br>Un link, con lo schema di funzionamento:<br><a href="http://www.mitsubishielectric.it/info/ricambio12.php" target="_blank">http://www.mitsubishielectric.it/info/ricambio12.php</a><br>Un saluto<br><br><span class="edit">Edited by dotting - 12/11/2006, 07:59</span>
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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