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Generare energia con l'olio

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  • Generare energia con l'olio

    E&#39; possibile GENERARE , non cogenerare , anche se ci vorrebbe poco, energia elettrica da immettere in rete ENEL da generatori alimentati ad olio vegetale ?<br><br>Si possono richiedere i certificati verdi ?<br><br>So che cogenerando a gas metano o gpl e possibile immettere in erete l&#39;energia prodotta , ma non si possono richiedere i certificai verdi .
    Ciao,


    -Illo41100-

  • #2
    Ciao illo41100,<br><br>da quello che ho capito leggendo sull'argomento (biodiesel, ecc...) dovresti pagare le accise sull'olio che utilizzi come carburante.<br>Per i CV devi raggiungere una produzione minima di almeno 25000kWh/anno.<br>Facendo un esempio per questa situazione, orientativamente si ottiene:<br><br>Rendimento elettrico tipico 0.22 (22&#37<br>Potere calirifico dell'olio di circa 11.6kWh/kg (equivalentemente a circa 10000kcal/kg come se fosse gasolio)<br>Energia in ingresso richiesta dal gruppo motore/generatore = 25000kWh/anno / 0.22 = 113600 kWh/anno<br>Quantitativo di combustibile = 113600 kWh/anno / 11.6kWh/kg = 9780 kg/anno di olio<br>Ricavo dalla vendita in regime CV, circa 0,204€/kWh ==> 25000 kWh/anno * 0.204€/kWh = 5100€/anno.<br><br>Potresti, forse, usare un altro sistema tipo gassificare il materiale vegetale da cui estrai l'olio e utilizzare direttamente il gas ottenuto per alimentare il sistema. Il vantaggio è che non hai da pagare le accise e ti bruci anche gli scarti&#33;<br>Ti ho inviato una e-mail con altre info.<br><br>pico71

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    • #3
      per quanto riguarda i cv io sapevo che fossero 50 Mwh o meglio 50000 kwh<br>o multipli... cioe&#39; se faccio 100 Mwh ho due cv indi circa un 0,3 Euri al kwh<br><br><br>per quanto riguarda l&#39;accisa , sapevo che come carburante SEI OBBLICATO a pagare l&#39;accisa , mentre come combustibile cioe&#39; per alimentare generatori , caldaie ecc , basta che non sia per autotrazione, non devi pagare nulla.<br><br>Per quanto rigurda il consumo.... per me sei un&#39;ottimista... mi sa che si consuma molto di piu&#39;... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1ddb5850bfc50f76f6643dadc71b97b2.gif" alt=""><br><br>bye
      Ciao,


      -Illo41100-

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      • #4
        Il prezzo di riferimento individuato dal GRTN per i certificati verdi per l’anno 2005 è pari a 108,92 €/MWh ( al netto dell’IVA del 20 &#37.<br><br><a href="http://www.grtn.it/ita/fontirinnovabili/certificativerdi.asp" target="_blank">http://www.grtn.it/ita/fontirinnovabili/certificativerdi.asp</a><br><br>poi aggiungi 0,095€/kWh per la produzione, quindi in totale circa 0,204€/kWh.<br><br>Il taglio minimo è stato ridotto ulteriormente da 50MWh a 25MWh se non ricordo male, non sono sicuro.<br><br>Per il rendimento un valore del 22&#37; è nella media, per i CV occorre minimo 18&#37;.<br>Se consideri il rendimento minimo (18&#37 ti occorre circa 0,5kg di olio per ogni kWh generato.<br>

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        • #5
          quindi ... nella sostanza posso generare energia con l&#39;olio vegaetale... che sono pienamente in regola con la politica delle fonti rinnovabili....giusto ?
          Ciao,


          -Illo41100-

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          • #6
            Se sei sicuro per quanto riguarda le accise, non ci dovrebbero essere problemi.<br>Che tipo di olio usi?<br>Lo produci tu?<br>Io potrei essere interessato allo scarto.....

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            • #7
              e&#39; un progetto... ma non lo produco lo compro... probabilmente mais...e&#39; il meno costoso e piu&#39; facilmente reperibile....<br><br>Parlami di sta gassificazione... e pirolisi in che consiste ?
              Ciao,


              -Illo41100-

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              • #8
                Pirolisi e gassificazione:<br>Le sostanze organiche con piccolo tasso di umidit&agrave; (minore del 50&#37 ed un alto tenore di<br>carbonio, riferito all&#39;azoto presente (rapporto C/N maggiore di 30) possono essere impiegate<br>nel processo di pirolisi: ad esempio: il legno, la segatura, i trucioli, le foglie, la paglia, i residui<br>di potatura, i cascami derivanti dalla pulitura del bosco, altri residui vegetali, i rifiuti solidi<br>urbani e quelli industriali (gomma, plastica) a carattere organico.<br>La scelta del materiale da impiegare per l&#39;alimentazione del reattore di pirolisi, è legata al<br>prodotto finale desiderato.<br>La composizione del legno ha molta influenza sulle caratteristiche dei prodotti ottenuti: ad<br>esempio, la cellulosa produce acido acetico, ma non alcool metilico, mentre la lignina origina<br>principalmente quest&#39;ultimo, oltre che prodotti solidi.<br>Qualora si voglia ottenere carbone di legna, è preferibile impiegare legno proveniente da<br>piante sempreverdi. Se, invece, si richiede alcool metilico o acido acetico, si utilizzer&agrave; legno<br>proveniente da piante a foglie caduche. Qualora, infine, si effettui la gassificazione si può<br>ricorrere a qualunque tipo di biomassa<br>Il materiale di alimentazione, ed in particolare la legna, deve essere sottoposto ad un pretrattamento<br>di essiccazione e di sminuzzamento.<br>Il tasso di umidit&agrave; ha un ruolo importante, poiché l&#39;acqua richiede un elevato calore di<br>vaporizzazione, e, quindi incide notevolmente sulla quantit&agrave; di combustibile necessario per la<br>distillazione.<br>Per un buon rendimento, il tasso di umidit&agrave; non deve superare il 20&#37;.Per raggiungere<br>questo valore l&#39;essiccazione può essere condotta per via naturale, lasciando la biomassa per<br>un periodo opportuno a temperatura ambiente, oppure mediante l&#39;impiego di forni, con<br>apporto di calore ad una temperatura intorno ai 100°C, per evitare possibili accensioni del<br>vegetale.<br>La pirolisi è un processo di decomposizione fisica e chimica dl materiali organici, ottenuta<br>riscaldando questi ultimi in assenza di aria. Nell&#39;evolversi delle varie fasi si ottengono prodotti<br>diversi, a seconda delle temperature raggiunte. Per valori sino a 400-500°C avviene la<br>carbonizzazione, che origina carbone di legna, una miscela di gas (condensabili ed<br>incondensabili), e composti liquidi (catrami, oli, ecc.).<br>Durante la carbonizzazione la produzione del carbone di legna corrisponde al 30-35&#37; del<br>materiale secco di partenza (il carbone di legna ha un contenuto di carbonio compreso nel<br>campo 75÷85&#37;, ed un potere calorifico di circa 6000/7000 kcal/kg); la produzione di gas è<br>pari al 15÷20&#37; della sostanza secca; i componenti liquidi rappresentano circa il 25&#37;, e sono<br>costituiti da catrami e dall&#39;acido pirolignoso.<br>Per temperature superiori a 600°C e sino a 900-1000°C, si ha essenzialmente una<br>produzione di gas, composto da H2, CO, CO2 (quest&#39;ultima in percentuali sempre più basse),<br>e da idrocarburi: il potere calorifico è circa 3000 kcallNm3.<br>Quando il processo avviene in tempi molto brevi e ad elevate temperature, la pirolisi è<br>denominata del tipo &quot;flash&quot;.<br>Il carbone di legna e le altre sostanze solide possono essere portate alla completa<br>gassificazione (con un piccolo scarto di ceneri) immettendo ossigeno od aria, in presenza di<br>una certa quantit&agrave; di acqua.<br>Tra il carbone di legna e gli agenti gassificanti avvengono le seguenti reazioni:<br>C + O2 - 95 kcal ⇒ CO2<br>C + H2O + 32 kcal ⇒ CO + H2<br>C + CO2 + 41,2 kcal ⇒ 2CO<br>C + 2H2O - 9,8 kcal ⇒ CO2 + 2H2<br>In questa fase si dissocia anche il catrame.<br>Quando per la gassificazione si usa aria, il bilancio globale dei materiali può essere così<br>espresso: 1 kg di materia vegetale secca + 0,2 kg di acqua + 2 kg di aria (composta da 0,4<br>kg di O2 + 1,6 kg di N2) = 3,1 kg di gas povero.<br>Il gas è composto essenzialmente da CO, H2 ed N2 (introdotto con l&#39;aria), ed ha un potere<br>calorifico di 1100/1800 kcal/Nm3. Ricorrendo, invece, all&#39;ossigeno si otterr&agrave; un gas privo di<br>N2, ed avente un potere calorifico di 3000 kcal/Nm3.<br>In questo caso, a parit&agrave; di vegetale di partenza, la quantit&agrave; di gas ottenuta è di soli 1,5 kg, in<br>quanto è assente l&#39;azoto.<br>Il combustibile gassoso ottenuto è utilizzabile in motori a combustione interna o in caldaie per<br>la produzione di energia meccanica o termica ma anche in forni di produzione, per esempio,<br>di cementi o laterizi.<br><br>da &quot;UTILIZZO ENERGETICO DELLA BIOMASSA&quot; OPET SEED 2001<br><br>Sostanzialmente dal processo di pirolisi/gassificazione si ottiene un gas povero con cui, alimentando un motogeneratore, si produce energia elettrica e termica in cogenerazione.<br>Se la gassificazione avviene con aria, mediamente, da circa 1kg di sostanza secca si ottiene 1kWh di energia elettrica.

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                • #9
                  riporto la mia modestissima esperienza nel campo...<br><br>son un collaboratore di un impresa che produce e vende GE ( gruppi elettrogeni ) alimentati ad olio vegetale per progetti esattamente come quelli sopraccitati.<br><br>Le accise non ci sono sull&#39;olio... i Cv son da 50Mwh... ma se produci 25Mwh approssimando matematicamente all&#39;intero ti viene comunqe assegnato il CV ( fonte del GRTN ).<br><br>L&#39;energia prodotta difficilmente la cedi a 95 cent il Kwh.... salvo tu ne ceda pokissima.<br><br>Per altre informazioni sono a disposizione in pvt.<br><br>A presto.
                  www.energeticambiente.it

                  www.energoclub.org

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                  • #10
                    quindi in teoria e possibile anche fare produzioni miste come ad esempio :<br><br>olio - solare -fotovoltaico - eolico , ecc ecc... a livello legislativo non cambia nulla...<br><br>Semplificando , basta fare una domanda parallelo e poi si puo&#39; produrre con qualsiasi fonte rinnovabile...
                    Ciao,


                    -Illo41100-

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                    • #11
                      <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (SolarPrex @ 17/9/2006, 19:49)</div><div id="quote" align="left">son un collaboratore di un impresa che produce e vende GE ( gruppi elettrogeni ) alimentati ad olio vegetale per progetti esattamente come quelli sopraccitati.<br><br>Le accise non ci sono sull'olio...</div></div><br>Sei certo di quanto asserisci sulle accise?<br>Mi risulta che debbano essere sottoposti ad accisa <b>tutti</b> i combustibili impiegati in motori, mentre per impiego nel riscaldamento l'accisa dovrebbe essere applicata solo agli idrocarburi.<br>Pertanto l'olio vegetale impiegato in generazione elettrica tramite un gruppo elettrogeno dovrebbe pagare l'accisa...puoi darci lumi?

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                      • #12
                        <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Lolio @ 11/12/2006, 00:01)</div><div id="quote" align="left">Mi risulta che debbano essere sottoposti ad accisa <b>tutti</b> i combustibili impiegati in motori, mentre per impiego nel riscaldamento l'accisa dovrebbe essere applicata solo agli idrocarburi.<br>Pertanto l'olio vegetale impiegato in generazione elettrica tramite un gruppo elettrogeno dovrebbe pagare l'accisa...puoi darci lumi?</div></div><br>Ti risulta in modo sbagliato:<br><i><br>In realt&agrave; il testo unico sulle accise parla di "oli minerali". C'è una sentenza favorevole ad un utilizzatore di biocarburante, in qunato nè l'olio nè gli alcooli sono "oli minerali", essendo di origine vegetale</i><br><br><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Olio_vegetale_(carburante" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Olio_vegetale_(carburante</a>)<br><br>In realt&agrave; comunque un GENSET, non è un motore per auto<b>trazione</b>, ma appositamente costruito per la generazione o la cogenerazione di elettricit&agrave; e calore.<br><br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/f136ea1ace9144bfb38721e9dbd446f7.gif" alt="">

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                        • #13
                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (pico71 @ 17/9/2006, 16:16)</div><div id="quote" align="left">Per il rendimento un valore del 22&#37; è nella media, per i CV occorre minimo 18&#37;.<br>Se consideri il rendimento minimo (18&#37 ti occorre circa 0,5kg di olio per ogni kWh generato.</div></div><br>In realt&agrave; il rendimento sfiora il 35&#37;.<br>Con un Cammins (motore veloce 1500 giri/minuto) si riesce a produrre un kW con circa 225 grammi di olio o gasolio a parit&agrave; di calorie, con un motore marino (motore lento 750-1000 giri/minuto) si riesce a produrre un kW con circa 190 grammi sempre di olio o gasolio a parit&agrave; di calorie.<br>Consiglio sempre i motori marini anche se l&#39;investimento iniziale è più importante, un impianto da un MW si ripaga in tre anni con l&#39;acquisto dell&#39;olio a circa 500 €/ton...<br>Ma con un motore marino e due tre accorgimenti tecnologici si può utilizzare olio di scarto con FFA alti o olio usato (è il migliore), e quindi il costo dell&#39;olio scende decisamente con ovvi ritorni economici.<br>Le criticit&agrave; di questi impianti sono appunto l&#39;approvvigionamento dell&#39;olio, l&#39;usura del motore (meglio i marini), la produzione altissima di NOx, è vero che utilizziamo biomassa e bilanciamo l&#39;emissione della CO2, ma gli NOx con cosa li bilanciamo???<br>L&#39;unica soluzione per non vedersi chiudere l&#39;impianto è non produrli, ce ne sarebbe un&#39;altra, produrli e poi bloccarli, ma i costi di un impianto DeNOx+ i materiali di consumo e il loro smaltimento per piccoli impianti da 1 a 5 MW non sono accettabili, meglio utilizzare tecnologie a monte che trattano direttamente l&#39;olio trasformandolo non CHIMICAMENTE in un bio-fuel, riducendo le catene carboniche etc...<br><br>La taglia ottimale per un piccolo imprenditore è un motore marino da 1 MWt... circa 330 kW, con questa taglia non servono tutti i permessi che solitamente bisognerebbe chiedere, questo non significa che comunque posso produrre NOx...<br><br>Ad oggi non abbiamo ancora ingegnerizzato questa taglia, ma appena ritrovo un po di tempo me lo studio e lo realizzo, i motori li ho trovati (possono funzionare in dual fuel).<br><br>In Umbria ne abbiamo uno da 1 MW che raddoppier&agrave; entro Giugno, mentre in Sicilia ne abbiamo due da circa 700 kW e molti altri in costruzione in molte parti d&#39;Italia, questo significa che funziona...no??<br><br>Ciao <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/00b2b70da2432feae6decbfb7a4ffa65.gif" alt="">

                          Commenta


                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Lolio @ 11/12/2006, 00:01)</div><div id="quote" align="left">Le accise non ci sono sull'olio...</div></div><br>Sei certo di quanto asserisci sulle accise?<br>Mi risulta che debbano essere sottoposti ad accisa <b>tutti</b> i combustibili impiegati in motori, mentre per impiego nel riscaldamento l'accisa dovrebbe essere applicata solo agli idrocarburi.<br>Pertanto l'olio vegetale impiegato in generazione elettrica tramite un gruppo elettrogeno dovrebbe pagare l'accisa...puoi darci lumi?[/QUOTE]Le accise vengono applicate sui carburanti e non sui combustibili.<br><br>E&#39; questa la distinzione sostanziale che fa l&#39;UTF.<br><br>Quindi per scopo di produzione d&#39;energia e&#39; visto come combustibile e quindi non soggetto ad accisa.<br>Cosi&#39; neppure il mais , il pellet , il cippato , ed in genere tutti i combustibili solidi.<br><br>Se usate combustibili solidi per l&#39;autotrazione , automaticamente diventano carburanti , e quindi soggetti ad accisa &#33;<br><br>C&#39;est la vie &#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/04c54f8aefd0f2c876fe8563f348a60f.gif" alt=""><br><br>bye
                            Ciao,


                            -Illo41100-

                            Commenta


                            • #15
                              Scusa, ma dove l&#39;hai scoperto che i carburanti per autotrazione sono soggetti ad accisa mentre i combustibili (?) non lo sarebbero? Secondo il tuo ragionamento il gasolio, il gpl, il cherosene usati per riscaldamento non pagherebbero accisa...<br>Trascurando il fatto che il prodotto con cui si alimenta un motore Diesel è tecnicamente un combustibile e non un carburante.<br>A me risultava che tutto quello che alimenta un motore (anche un generatore dunque) fosse soggetto ad accisa, mentre per impieghi di sola combustione per generazione di calore lo sarebbero solo gli idrocarburi. Sono stato smentito, ma a questo punto vorrei conoscere i riferimenti normativi.<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 14/12/2006, 00:12</span>

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                              • #16
                                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Lolio @ 13/12/2006, 23:55)</div><div id="quote" align="left">Scusa, ma dove l&#39;hai scoperto che i carburanti per autotrazione sono soggetti ad accisa mentre i combustibili (?) non lo sarebbero? Secondo il tuo ragionamento il gasolio, il gpl, il cherosene usati per riscaldamento non pagherebbero accisa...<br>Trascurando il fatto che il prodotto con cui si alimenta un motore Diesel è tecnicamente un combustibile e non un carburante.</div></div><br>Il punto e&#39; proprio questo: tecnicamente , dal punto di vista scientifico , non cambia nulla.<br><br>UTF invece fa distinzione tra carburanti e combustibili.<br>In linea generale , le accise vengono applicate su TUTTI i carburanti di origine minerale.<br>Non vengono applicate , o applicate in forma ridotta su quelli vegetali.<br>Non vengono applicate sui combustibili solidi.<br>E comunque non devono essere usati per autotrazione.<br>Per la produzione di Energia Elettrica o vengono defiscalizzati ( come il gas metano ) o non sono soggetti ad accisa perche la generazione non e&#39; considerata &quot;lucruosa&quot;.<br><br>Aggiungo comunque che le leggi cambiano di giorno in giorno... e quindi quello che era cosi&#39; ieri non e&#39; detto che sia ancora cosi.<br><br>Qui un riferimento normativo <a href="http://www.comune.jesi.an.it/MV/leggi/dlvo504-95.htm" target="_blank">Clicca</a><br><br>Qui invece un&#39;altro riferimento sull&#39;imposta per la produzione di energia elettrica , come mi avevi chiesto<br><br><a href="http://www.fire-italia.it/caricapagine.asp?target=imposte.asp" target="_blank">Clicca</a><br><br>Se hai altri dubbi , Googla <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8eeb447808684d93948670f0c31e63c6.gif" alt=""> che trovi una miriade d&#39;informazioni.
                                Ciao,


                                -Illo41100-

                                Commenta


                                • #17
                                  Da quello che mi sembra di aver compreso nel documento da te proposto dal primo link, deduco che:<br><br>- il documento è del 1995 dunque potrebbe non essere molto affidabile (il decreto Bersani sulla liberalizzazione del mercato elettrico è del &#39;99 se non sbaglio);<br>- per quanto riguarda l&#39;energia elettrica si parla solo dell&#39;imposta erariale di consumo (quella che tutti noi paghiamo in bolletta al fornitore di elettricit&agrave; e che lui gira allo Stato). Questa è dunque a carico dell&#39;utilizzatore finale. Ma il piccolo produttore non vende (di norma) all&#39;utilizzatore finale ma all&#39;Acquirente Unico, dunque a mio avviso sar&agrave; questo, se non Enel o altre ditte che vendono al consumatore a dover assolvere l&#39;imposta erariale di consumo per conto degli utilizzatori finali; Vedi anche qui un documento un po&#39; più recente: <a href="http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/resources/file/ebddf149eda3b07/assoelettrica.pdf?MOD=AJPERES" target="_blank">seminario 2004</a><br>- quando diciamo che l&#39;Acquirente Unico paga ai piccoli produttori di energia elettrica circa 9 cent/kWh, intendiamo che questa cifra è netta, anche perché l&#39;imposta erariale di consumo è a carico del consumatore (così come in tutti i business plan si trascura sempre anche l&#39;IVA, che è a carico del consumatore). Il produttore o grossista o comunque colui che vende l&#39;e.e. all&#39;utilizzatore è un soggetto fiscale passivo riguardo all&#39;imposta erariale di consumo (così come rispetto alla IVA).<br><br>Per quanto riguarda il secondo link che hai indicato, le info interessanti sono riservate ai soci FIRE, dunque o ci dai la password o è inutile mettere il link.<br><br>In ogni modo è assurdo confondere l&#39;imposta erariale di consumo con le imposte che deve pagare un&#39;azienda che produce elettricit&agrave; (che sono le imposte normali di qualsiasi altra azienda), smettiamola per cortesia tutti quanti di generare confusione e cerchiamo di parlare solo a ragion veduta. Non so dove hai trovato che non si tratterebbe di attivit&agrave; &quot;lucruosa&quot; (che è, un neologismo di Illo?) e dunque non soggetta a nessuna tassa se non l&#39;imposta erariale di consumo (che questa invece non è sicuramente a carico del produttore).<br><br>Chiedo invece a chi lo sostiene di chiarire, con riferimenti normativi aggiornati, il motivo per cui non si pagherebbe l&#39;imposta sull&#39;olio vegetale in generazione elettrica. Conosco una azienda che ha rinunciato ad usare olio in generazione (è l&#39;azienda che ha il gassificatore a Cremona, gli serviva nel generatore Diesel come co-combustibile) perché avrebbe dovuto costituirsi deposito fiscale. Dunque chi ne sa di più faccia i necessari riferimenti normativi, altrimenti continuerò a pensare che bisogna versare le accise per l&#39;olio vegetale in generazione elettrica.<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 15/12/2006, 16:07</span>

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                                  • #18
                                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Lolio @ 15/12/2006, 14:18)</div><div id="quote" align="left">. Dunque chi ne sa di più faccia i necessari riferimenti normativi, altrimenti continuerò a pensare che bisogna versare le accise per l&#39;olio vegetale in generazione elettrica.</div></div><br>Allora , le imposte sulla generazione elettrica ci sono. i riferimenti normativi , vedo di trovarteli... per la passowrd , non sono socio fire.. ( scusa ma non avevo provato il link completo nella fretta...) ma comunque si trovano tutti i documenti in rete , visto che comunque -fire- fa dei link sulla rete,<br><br>Per le accise sull&#39;olio mi sembra strano.<br>E&#39; vero che e&#39; un settore nuovo dove la chiarezza non e&#39; un dato di fatto, quindi la normativa puo&#39; essere interpretata da una agenzia in un modo e da un&#39;altra agenzia nell&#39;altro.<br><br>Fatto sta, che adesso appena ho due minuti faccio due ricerche , e magari anche una cappattina all&#39;agenzia delle enetrate della mia zona , per chiarire ogni dubbio.<br><br>Ciao
                                    Ciao,


                                    -Illo41100-

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                                    • #19
                                      Allora , la normativa di riferimento e&#39; quella del link ( mi sembrava strano che non fosse cosi&#39; )<br><br>Ed e&#39; il decreto legge n 504 del 26 ottobre 95 .<br><br>E&#39; il testo unito integrato sulle accise . Se te lo leggi con cura e calma ci trovi tutto.<br><br>Per quanto riguarda l&#39;officina elettrica gli articoli sono il 52 - 53 -54<br><br>A tutt&#39;oggi esiste solo un&#39;aggiornamento su alcuni punti riguardanti gli oli minerali.<a href="http://www.misterfisco.it/circolari/articoli/Circolare-2006-Dogane-033.html" target="_blank">Link</a>
                                      Ciao,


                                      -Illo41100-

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                                      • #20
                                        La materia delle accise sui carburanti e sui combustibili è regolata dal Dlvo 26 Ottobre 1995, n.504:<br>&quot;Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative&quot;, qui un link:<br><a href="http://www.comune.jesi.an.it/MV/leggi/dlvo504-95.htm" target="_blank">http://www.comune.jesi.an.it/MV/leggi/dlvo504-95.htm</a><br><br>L&#39;art. 21 comma 5, stabilisce che venga tassato come carburante qualsiasi altro prodotto destinato ad essere utilizzato, messo in vendita o utilizzato come carburante o come addittivo ovvero per accrescere il volume dei carburanti.<br>Sottolineo le parole qualsiasi e carburante, in questo modo non scappa niente, anche se nel serbatoio ci mettiamo il latte fermentato come ho letto in un altro post è soggetto ad accisa.<br><br>E&#39; tassato, inoltre, con l&#39;aliquota d&#39;imposta prevista per l&#39;olio minerale equivalente, qualsiasi altro idrocarburo, da solo o in miscela con altre sostanze, destinato ad essere utilizzato, messo in vendita o utilizzato come combustibile per il riscaldamento, ad eccezione del carbone, della lignite, della torba o di qualsiasi altro idrocarburo simile o del gas naturale.<br>Sottolineo le parole qualsiasi altro idrocarburo e combustibile, l&#39;olio vegetale non è un idrocarburo, se usato come combustibile sembrerebbe non sia soggetto ad accisa.<br><br>In nessun altro articolo della legge 504/95 si parla di olio vegetale e di accise su tale prodotto ed è importante evidenziare il fatto che non è necessario produrlo o stoccarlo in regime di deposito fiscale.<br>In Italia la legge 504/95 è quella tuttora in vigore e non è stata modificata da nessun altra successiva.<br>Rimane ancora qualche problema relativamente al DPCM 8 marzo 2002 &quot;Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell&#39;inquinamento atmosferico, nonche&#39; delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione&quot;, un link<br><br><a href="http://gazzette.comune.jesi.an.it/2002/60/3.htm" target="_blank">http://gazzette.comune.jesi.an.it/2002/60/3.htm</a><br>Nell&#39;allegato III si ammette l&#39;utilizzo dell&#39;olio vegetale per produzione di energia, esclusi gli utilizzi in autotrazione, purchè prodotto esclusivamente con mezzi meccanici.<br>E qui la cosa si complica perchè chi glielo chiede al produttore che imbottiglia l&#39;olio di colza per Lidl Italia che mezzi usa?<br>Un saluto
                                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                        • #21
                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dotting @ 15/12/2006, 20:34)</div><div id="quote" align="left"><a href="http://gazzette.comune.jesi.an.it/2002/60/3.htm" target="_blank">http://gazzette.comune.jesi.an.it/2002/60/3.htm</a><br>Nell&#39;allegato III si ammette l&#39;utilizzo dell&#39;olio vegetale per produzione di energia, esclusi gli utilizzi in autotrazione, purchè prodotto esclusivamente con mezzi meccanici.<br>E qui la cosa si complica perchè chi glielo chiede al produttore che imbottiglia l&#39;olio di colza per Lidl Italia che mezzi usa?<br>Un saluto</div></div><br>Complimenti, qui escono i veri problemi, ma chi acquista olio vegetale per produrre energia verde, circa 1500 tons/anno di certo non va alla Lidl...<br>I motori utilizzati solitamente vengono garantiti per oli a &quot;standard&quot; con precise caratteristiche chimico fisiche, guardacaso identiche alle caratteristiche dell&#39;olio utilizzato per produrre bio-diesel, questi oli a &quot;standard&quot; hanno un certificato d&#39;origine che ne attestano la provenienza e la qualit&agrave;, la sola presenza di tracce di solventi ne indica il tipo di estrazione/produzione, ma anche qui, se non ricordo male, l&#39;olio tecnico può essere utilizzato se le traccie di solventi non superano un certo limite...ma forse ricordo male....&#33;&#33;&#33;<br>Un altro caso invece è l&#39;olio di palma (un ha ne produce circa 5 tons) che ha un&#39;alta viscosit&agrave; e produce un bel po di NOx, sembra che in &quot;conferenza di servizio&quot;in molte provincie venga specificato che ne è proibito l&#39;utilizzo.

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                                          • #22
                                            Non ho capito una cosa....ma in pratica se bruci olio vegetale hai limiti di emissione di NOx oppure no?

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                                            • #23
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