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Come Insilare il Cippato ?

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  • Come Insilare il Cippato ?

    Chi sa come insilare il cippato in maniera tale da non farlo marcire ??<br><br>Inautunno una volta sfalciato , come lo si conserva per circa un&#39;annetto ?<br><br>Giusto il tempo di usarlo nelle centrali....<br><br>Ciao
    Ciao,


    -Illo41100-

  • #2
    io sto provando in tre sistemi:<br><br>_in un big bag da 1000 l, insaccato verde<br>_in sacchetti da 20 l<br>_all&#39;aperto, quando piove lo copre con un telo<br><br>poi proverò a tritare le ramaglie secche di mesi, per vedere se ne vien fuori del cippato secco.<br><br>Ciao
    se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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    • #3
      Dipende anche da cosa vuoi conservare; non è tutta uguale.<br>La biomassa umida infatti è un substrato eccellente per la crescita di vari microrganismi xylofagi, funghi e batteri. I risultati dell’attacco microbiologico, impropriamente chiamato fermentazione, sono tre. Innanzitutto la perdita di una notevole quantit&agrave; di sostanza secca, divorata dai microrganismi e non più disponibile per la produzione di energia. Uno stoccaggio prolungato in condizioni sfavorevoli può determinare riduzioni di massa superiori al 20 &#37; e comportare un grosso danno economico. In secondo luogo, l’attacco microbiologico determina un enorme sviluppo di spore, che possono indurre reazioni allergiche nei soggetti sensibili e rendono il deposito del cippato un ambiente di lavoro particolarmente insalubre.<br>Quindi il sistema migliore per aumentare la conservabilit&agrave; della biomassa consiste nel ridurne l’umidit&agrave;.<br>Nello specifico del cippato; i microrganismi xylofagi si sviluppano solo a una certa temperatura e umidit&agrave;, ma mentre è possibile trovare agenti di alterazione che si adattano a temperature diverse, per l’umidit&agrave; c’è una tolleranza minore. Quando l’umidit&agrave; del legno scende sotto il 30&#37; la fermentazione subisce un forte rallentamento e può essere anche inibita in modo totale.<br>Per produrre cippato asciutto si possono seguire due vie differenti.<br>La prima consiste nel cippare legname secco, immagazzinando il cippato sotto copertura per evitare che assorba umidit&agrave; durante lo stoccaggio; l’ideale è disporre di un luogo coperto e ventilato, come ad esempio un silos o una tettoia.<br>La seconda è soluzione più semplice e consiste nell’abbattere il legname in estate, lasciando trascorrere un periodo di 5/6 settimane tra abbattimento e raccolta con le chiome ancora intatte. Le piante offrono al sole la massima superficie possibile e perdono rapidamente molta dell’umidit&agrave; iniziale. Questo sistema è semplice ed economico e impiega esclusivamente energia solare.<br><br>Ely<br>

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      • #4
        Ok leptone , ma nella realta&#39; , tagli e cippi...come le potature , i rami verdi , i pioppeti , ecc ecc..<br>Esistono macchine combinate o singole... tuttavia si cippa all&#39;atto del taglio o subito dopo ( nel caso delle portature.)<br><br>Ora chiaramente se l&#39;umidita&#39; e poca o nulla , e&#39; sostanzialmente un materiale inerte.<br>Purtroppo non e&#39;cosi&#39;..e mi domandavo come si poteva insilare ( ??? ) comunque raccogliere i chips .<br><br>O piu&#39; semplicemente si da per scontato la perdita di un tot di chips e quindi ne si insila di piu&#39; ?<br><br>ciao
        Ciao,


        -Illo41100-

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        • #5
          Scusa Illo, sar&agrave; per via dell&#39;ora, ma non ho capito il senso della tua domanda. <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/547aed6ba9ea17095805c9d5e817e4c1.gif" alt=":blink:"><br>Riformulare please....<br><br>Ely

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          • #6
            Penso che generi meno confusione parlare di stoccaggio invece che di insilamento (per insilato normalmente intendiamo quel processo di conservazione tramite fermentazione lattica che si usa ad esempio per il mais e altri cereali e per il foraggio semi appassito).<br>Mi pare che di solito ci si accontenti di stoccare sotto tettoia il cippato raccolto in inverno (perché non ha foglie) e subire una piccola perdita per respirazione della massa. L&#39;aumento di temperatura, se il cumulo non è troppo grande e se il cippato è pulito e dunque con spazi vuoti, porta ad una riduzione dell&#39;umidit&agrave; che ferma di per se l&#39;attivit&agrave; dei microrganismi. Certo che se c&#39;è dentro materiale fine, foglie ed altro allora le perdite sono consistenti.

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            • #7
              Quindi ,ammesso che si abbia uno stoccaggio in autunno ( cioe &#39; senza foglie ) l&#39;aumento della temperatura fa si che si abbia una perdita di peso del materiale ( dovuta sia alla perdita dell&#39;umidita&#39; sia alla perdita di materiale stesso in humus.) ed un&#39;essiccazione &quot;naturale&quot; .<br><br>Quindi di fatto non ci sono problemi nello stoccarlo sotto una tettoia.<br><br>Mi sapresti quantificare la perdita di materiale ?
              Ciao,


              -Illo41100-

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              • #8
                Durante l&#39;essicamento del cippato umido avvengono in contemporanea 2 fenomeni, ovvero l&#39;essicazione dell&#39;esterno del mucchio e la fermentazione della parte interna. Per ecitare questo devi avere una buona ventilazione oppure ogni tanto bisogna rimaneggiarlo.<br>Va bene quindi posizionarlo sotto una tettoia oppure semplicemente coprirlo con un telone. Generalmete la perdita di massa può essere considerata attorno al 20&#37;, ma in condizioni sfavorevoli si arriva anche al 40&#37;&#33;<br>Un notele danno economico.<br><br>Ely

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                • #9
                  La cosa migliore lasciare la legna essiccare uno/meglio due estati e quindi cippare. Dopo 1-2 anni il tenore idrico della legna è sceso dall&#39;iniziale 50&#37; a circa il 25-30. Cippando sul secco non ci sono più rischi di fermentazioni. Il cippato deve essere tenuto su platea asciutta, possibilmente in pendenza (sgrondante) in cumuli, possibilimente pressati e a cupola (senza avallamenti). Se non sotto tettoia si può coprire. Ci sono teli di tessuto non tessuto, impremeabili all&#39;acqua ma traspiranti. Posso informarmi meglio su dove reperire quetso telo.

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                  • #10
                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dottwhiskey @ 1/7/2007, 19:24)</div><div id="quote" align="left">La cosa migliore lasciare la legna essiccare uno/meglio due estati e quindi cippare. Dopo 1-2 anni il tenore idrico della legna è sceso dall&#39;iniziale 50&#37; a circa il 25-30. Cippando sul secco non ci sono più rischi di fermentazioni. Il cippato deve essere tenuto su platea asciutta, possibilmente in pendenza (sgrondante) in cumuli, possibilimente pressati e a cupola (senza avallamenti). Se non sotto tettoia si può coprire. Ci sono teli di tessuto non tessuto, impremeabili all&#39;acqua ma traspiranti. Posso informarmi meglio su dove reperire quetso telo.</div></div><br>Bhe&#39; nel pioppo a rotazione breve (SFR) di solito lo si raccoglie con la &quot;mietitrebbia&quot; se vogliamo chiamarla cosi&#39; per pioppi.<br><br>Lei taglia e cippa , visti poi i &quot;tronchi&quot; che non sono altro che arbusti ingrossati <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/8950fea86e51f6e35d71780f2ad11a7b.gif" alt=""><br>Anche le potature , per comodita&#39; sia di trasporto in primis , che di stoccaggio vengono cippate subito dopo il taglio.<br><br>Un discorso del genere , lo si potrebbe applicare nel taglio di grossi alberi o simili , ma non credo ci sia interesse a livello economico nel farlo per uso energetico ( vengono usati per altre cose..)<br><br><br><br>Ciao
                    Ciao,


                    -Illo41100-

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                    • #11
                      per illo41100<br>1 il pioppo a rotazione breve (SFR) lo tagli con la mietitrebia entro i due anni se si aspetta di più la raccolta meccanizzata difficilmente la fai con la simil mietitrebbia.<br>2 le colture a ciclo breve hanno una notevole quantit&agrave; di ramaglie che vengono direttamente cippate durante la raccolta, questo comporta una disomogeneit&agrave; del prodotto con una pezzatura poco regolare, dopo l&#39;essicazione la parte di ramaglia trittata in fase di combustione crea il cosidetto fuoco di paglia, richiedendo un ecesso di ossigeno per la combustione del trito di ramaglia e ha sua volta provoca una carenza di ossigeno per il pezzo di legno più grosso.<br>Il risultato e che con questo tipo di biomassa si hanno delle problematiche nella combustione.<br>ne paesi nordici con maggiore esperienza su questa tipologi&agrave; di prodotto hanno deciso di lasciar perdere e adirittura stanno certificando anche la pezzatura del cippato.<br>Quindi il (SFR) continuera ad essere un prodotto per l&#39;industria del pannello truciolare.

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                      • #12
                        Quella che chiamate mietitrebbia è in realt&agrave; una falciatrinciacaricatrice. Deriva da quelle da mais ma ha una testata modificata, più robusta. Di recente è stata introdotta da Claas una testata che va bene per tagliare pioppo di due anni, con benefici sia in termini di produzione che di qualit&agrave; del trinciato rispetto al taglio annuale (e probabilmente anche sulla sanit&agrave; delle ceppaie e di conseguenza sulla vitalit&agrave; e durata della coltivazione). Se il taglio e la trinciatura vengono invece fatti in due tempi i costi aumentano. Ovviamente è impossibile spostare il raccolto senza trinciarlo e dunque dovrebbe essere lasciato in campo. Questo si potrebbe fare solo per un breve periodo, non appena arriva la primavera le ceppaie ricacciano e non si può più entrare in campo a raccogliere quello che avevamo lasciato. In parole povere, per me l&#39;unico sistema utilizzato è tagliare, trinciare e caricare il carro in unico passaggio.<br>In ogni modo qui trovate una descrizione di alcune possibilit&agrave;: <a href="http://www.sardegnaforeste.it/documenti/3_96_20070305182825.pdf" target="_blank">meccanizzazione srf</a><br>Anche se ripeto, secondo me, l&#39;unica vera possibilit&agrave; è questa: <a href="http://www.biomassaforestale.org/ivalsa/file/SRF/Biennale.pdf" target="_blank">meccanizzazione pioppo biennale</a> che sembra veramente un passo avanti rispetto alla <a href="http://www.biomassaforestale.org/ivalsa/file/SRF/Annuale_SRF.pdf" target="_blank">meccanizzazione pioppo annuale</a>.

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                        • #13
                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (lorisoko @ 2/7/2007, 23:04)</div><div id="quote" align="left">per illo41100<br>1Il risultato e che con questo tipo di biomassa si hanno delle problematiche nella combustione.<br>ne paesi nordici con maggiore esperienza su questa tipologi&agrave; di prodotto hanno deciso di lasciar perdere e adirittura stanno certificando anche la pezzatura del cippato.<br>Quindi il (SFR) continuera ad essere un prodotto per l&#39;industria del pannello truciolare.</div></div><br>Forse non l&#39;ho specificato , ma il mio intento e&#39; quello di gassificare.<br>Non credo vi siano grossi problemi per la gassificazione , come tu giustamente hai fatto notare per la combustione.<br><br>Ciao
                          Ciao,


                          -Illo41100-

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                          • #14
                            Per illo41100 non ho esperienza sulla gassificazione del pioppo di 2 anni e non saprei chi ci possa dare dei dati in merito.<br>Saluti

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                            • #15
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tekneri @ 23/4/2007, 20:09)</div><div id="quote" align="left">io sto provando in tre sistemi:<br><br>_in un big bag da 1000 l, insaccato verde<br>_in sacchetti da 20 l<br>_all&#39;aperto, quando piove lo copre con un telo<br><br>poi proverò a tritare le ramaglie secche di mesi, per vedere se ne vien fuori del cippato secco.<br><br>Ciao</div></div><br>ciao, anche io produco cippato, poto e trito subito i ram i più piccoli, fino adesso il prodotto tritato l&#39;ho usato per riempire buche o fare argine, adesso che ho scoperto che si può vendere vorrei sapere come farlo seccare, io ho a disposizine un locale ove metterlo oppure vorrei info sull&#39;insacchettamento, materiale necessario ecc.<br>per quanto rigarda il tritamento di rami secchi dipende dalla maccchine che utilizzi, io ne ho una piccola a motore che trita fino ai 5cm e con la legna secca è un continuo incepparsi.<br>ciao grazie<br>

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                              • #16
                                Bhe&#39; non ci sono problemi...lo carichi sul camion cosi&#39; com&#39;e&#39; &#33;&#33;&#33; di dove sei ?<br><br>In alternativa potresti pellettizzarlo ma per me non ne vale la pena...<br><br>Ciao
                                Ciao,


                                -Illo41100-

                                Commenta

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