Ciao a tutti,
ho letto molte discussioni in merito su questo forum senza riuscire pero' a venirne a capo.
Ho finito da pochissimo di ristrutturare una casetta in Piemonte, aggiungendo cappotto esterno per il miglioramento delle dispersioni termiche. La metratura totale si aggira intorno ai 100 m2
L'impianto di riscaldamento è composto da 3 zone di riscaldamento a pavimento (piano 0, piano 1 e cucina) e da 3 termoarredi (bagno 0, bagno 1, cucina).
Il tutto è alimentato da una caldaia a legna a fiamma inversa di un produttore locale, si chiama "Laser" della potenza di 30 kw. Il funzionamento della caldaia è molto semplice e del tutto manuale.
Presenta un ventilatore sul retro con un condotto che porta l'aria nella zona frontale, scaldandola..e da qui è possibile variare l'intensità dell'aria primaria e di quella secondaria. Non sono presenti sonde su temperatura fumi o sonde lambda. Gli unici controlli sono legati ad un termostato d’esercizio, termometro temperatura caldaia, termostato di minima del ventilatore e termostato pompa.
Ad essa è collegato un puffer Cordivari ECO Combi 2 da 1000 lt (purtroppo nel locale più grosso non ci stava).
La canna fumaria in inox ha diametro 20 ed è coibentata..esce per 20 cm dalla caldaia, poi sale a 45° per 1 mt, attraversa un muro per andare all'esterno 1 altro mt quasi in orizzontale e successivamente sale all'esterno in verticale di circa 6/7 mt. Termina con un cappello abbastanza ampio.
Il problema è che la caldaia non fa inversione di fiamma.
La legna credo di caricarla in maniera corretta, all'accensione sotto metto legna più piccola e via via più grossa della lunghezza della camera di combustione, cercando di non lasciare troppi vuoti tra un ceppo e l'altro. Solitamente brucio faggio, con umidità che si aggira intorno al 10%, facendo cariche complete.
Ho provato davvero ogni tipo di settaggio delle arie senza però trovare un giusto compromesso...non riesco a fare in modo che la fiamma si rovesci, si forma un sacco di brace nella camera e dal camino esce parecchio fumo. Ovviamente fatico a far salire la temperatura di esercizio...il termostato della pompa è impostato a 65 gradi ma fa fatica ad arrivare a quella temperatura e di conseguenza anche a mantenere quella temperatura.
Come l'indicazione che era scritta anche su altri post ho provato a impostare l'aria primaria a 3-4 su una scala di 5 e quella secondaria a 1-2, sempre su una scala di 5... senza purtroppo ottenere grossi risultati.. Aprendo la camera di combustione a caldaia accesa, sembra quasi che non vi sia fiamma.
Avete consigli/suggerimenti da darmi???? Sono abbastanza disperato..
ho letto molte discussioni in merito su questo forum senza riuscire pero' a venirne a capo.
Ho finito da pochissimo di ristrutturare una casetta in Piemonte, aggiungendo cappotto esterno per il miglioramento delle dispersioni termiche. La metratura totale si aggira intorno ai 100 m2
L'impianto di riscaldamento è composto da 3 zone di riscaldamento a pavimento (piano 0, piano 1 e cucina) e da 3 termoarredi (bagno 0, bagno 1, cucina).
Il tutto è alimentato da una caldaia a legna a fiamma inversa di un produttore locale, si chiama "Laser" della potenza di 30 kw. Il funzionamento della caldaia è molto semplice e del tutto manuale.
Presenta un ventilatore sul retro con un condotto che porta l'aria nella zona frontale, scaldandola..e da qui è possibile variare l'intensità dell'aria primaria e di quella secondaria. Non sono presenti sonde su temperatura fumi o sonde lambda. Gli unici controlli sono legati ad un termostato d’esercizio, termometro temperatura caldaia, termostato di minima del ventilatore e termostato pompa.
Ad essa è collegato un puffer Cordivari ECO Combi 2 da 1000 lt (purtroppo nel locale più grosso non ci stava).
La canna fumaria in inox ha diametro 20 ed è coibentata..esce per 20 cm dalla caldaia, poi sale a 45° per 1 mt, attraversa un muro per andare all'esterno 1 altro mt quasi in orizzontale e successivamente sale all'esterno in verticale di circa 6/7 mt. Termina con un cappello abbastanza ampio.
Il problema è che la caldaia non fa inversione di fiamma.
La legna credo di caricarla in maniera corretta, all'accensione sotto metto legna più piccola e via via più grossa della lunghezza della camera di combustione, cercando di non lasciare troppi vuoti tra un ceppo e l'altro. Solitamente brucio faggio, con umidità che si aggira intorno al 10%, facendo cariche complete.
Ho provato davvero ogni tipo di settaggio delle arie senza però trovare un giusto compromesso...non riesco a fare in modo che la fiamma si rovesci, si forma un sacco di brace nella camera e dal camino esce parecchio fumo. Ovviamente fatico a far salire la temperatura di esercizio...il termostato della pompa è impostato a 65 gradi ma fa fatica ad arrivare a quella temperatura e di conseguenza anche a mantenere quella temperatura.
Come l'indicazione che era scritta anche su altri post ho provato a impostare l'aria primaria a 3-4 su una scala di 5 e quella secondaria a 1-2, sempre su una scala di 5... senza purtroppo ottenere grossi risultati.. Aprendo la camera di combustione a caldaia accesa, sembra quasi che non vi sia fiamma.
Avete consigli/suggerimenti da darmi???? Sono abbastanza disperato..
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