Parte di applicazione domotica, in funzione ......................
Necessita di un controllore 8266 dal costo di 1,6 euro
E di un'applicazione su tablet e microcontroller
Puoi gestirlo da internet e in locale, si appoggia al wifi di casa, in pratica senza limiti di distanza e spazio, se ci aggiungi 3 pulsanti e un display puo diventare autonomo.....da provare
Sto progettando attuatore per miscelatrice con climatica, gestione domotica e wifi, possibile utilizzo di attuatore dal costo di 4/10 euro................work in progress
Il tutto centralizzato in orangepi zero
stazione a se o un applicativo con arduino.. delucidaci..
Se usi un piccolo tablet o palmare appeso al muro è un termostato intelligente, dal costo almeno la meta dei commerciali pari prestazioni
L'applicazione quando completa consente gestione totale dal frigorifero alla caldaia passando per il condizionatore, come il cancello passo carrabile e videosorveglianza, wifi o cablata
Il tutto al costo di...................notti in bianco e giornate di incazzature, e qualche decina di euro
Non ci penso proprio..................poi per lei cambiava poco tanto non ero mai a casa............adesso faccio il pensionato............................tutto ok
Ora anche troppo vicino casa.................................
Buongiorno leggo solo in questo momento su questo forum per la questione del puffer il suo di suo fratello che consuma la metà di lei Io vorrei capire come si fa con 10 kg di pellet scaldare tutto il giorno un area di 200 metri quadrati sarei molto curioso La ringrazio per una risposta
Buongiorno leggo solo in questo momento su questo forum per la questione del puffer il suo di suo fratello che consuma la metà di lei Io vorrei capire come si fa con 10 kg di pellet scaldare tutto il giorno un area di 200 metri quadrati sarei molto curioso La ringrazio per una risposta
La ringrazio della risposta dottor Nord est Mi sembrava che c'era qualcosa di miracoloso sotto, seguo volentieri le Sue risposte alle domande del forum Lei è molto competente complimenti.
Buongiorno a tutti,
scrivo qui perchè mi sembra la discussione più appropriata.
Vorrei capire quale impostanzione della caldaia sia la migliore per evitare consumi inutili di pellet.
La mia situazione è una caldaia domusfire c17 a pellet abbinata a un puffer da 800 litri da cui parte il radiante (gestito da valvole miscelatrici e sonda climatica) e l'acs
Il puffer è dotato di due termostati. uno in alto settato a 50 gradi, uno in basso a 75 gradi per scaldare al meglio il puffer. °(fino a qualche giorno fa non funzionava quello in basso ed era un massacro per le 20 accensioni giornaliere...) Ad Oggi i termostati funzionano e le accensioni sono calate decisamente (4/5 accensioni al giorno).
La mia domanda è la seguente: conviene impostare la caldaia sulla potenza maggiore in modo che scaldi rapidamente il puffer o su una potenza intermedia che scaldi piu lentamente il puffer per limitare ancora ulteriormente le accensioni? o l'efficenza cala drasticamente? o è un ragionamento che non ha senso in quanto il risparmio di pellet per limitare due accensioni è irrisorio?
(a potenza 5 lo scalda in 2.5 ore, a potenza 3 in quasi 5 ore)
(la caldaia modula solo nel momento in cui il termostato di sotto gli dice che è soddisfatta la temperatura, per avviarsi a spegnimento)
Perdonate se mi intrometto, ma leggevo a pagina 2 il discorso puffer/separatore, volevo chiedere quanti litri deve avere almeno un puffer, per fungere da compensatore?
Quindi ipotizziamo una pompa per gruppo anticondensa, e 2 pompe per 2 zone.
Senza nulla, avere 3 circolatori sullo stesso fluido crea scompensi di pressione e portata, montando anche un 300 litri di "serbatoio" (non voglio parlare di volano termico e dimensionamenti) viene stabilizzato il tutto? Ovvero, le pompe più in difficoltà si compensano ciucciando anche dal serbatoio?
Grazie Aldo, mi spiego meglio, non sto dicendo che un puffer sia un bombolone e basta, so quale è la sua funzione come volano termico, come accumulo sanitario, solare ecc ecc.
Chiamandolo serbatoio, volevo per un attimo svincolarmi dal concetto di puffer, e ne resta semplicemente un bombolone pieno d acqua.
Quello che volevo capire, per acculturarmi, è come, un bombolone pieno d acqua, ha la stessa funzione(oltre alle altre ovviamente) di un separatore idraulico.
Lo so che il puffer funge anche da compensatore, ma in che modo?
perchè appunto con il proprio volume d'acqua, compensa le diverse portate che più pompe possono avere
È quindi lecito dire, che il circolatore o i circolatori più in difficoltà, spilleranno dal puffer, la parte mancante di liquido che doveva arrivare dalla mandata caldaia?
Gestione temperature accumulo inerziel e bollitore
Buonasera a tutti,
è da tanto che manco dal forum, anche se vi seguo sporadicamente , siete meravigliosi.
Mi vorrei riallacciare a questa discussione per verificare l'esattezza delle temperature di gestione tra accumulo inerziel e bollitore separati.
Inizio con una breve descrizione della centrale termica:
- caldaia a pellet che riscalda l'accumulo inerziele;
- l'accumolo inerziele riscalda il bollitore per ACS e l'impianto a pannelli radianti;
considerando quanto segue:
Se la temperatura nella sonda termica TPO scende al di sotto del valore nominale della caldaia per un valore superiore all'isteresi impostata, la caldaia si accende.
Quando sono soddisfatte contemporaneamente le seguenti condizioni la caldaia si spegne:
- La temperatura nella sonda termica TPO ha raggiunto il valore nominale della caldaia per la modalità di riscaldamento.
- La temperatura nella sonda termica TPU supera il valore nominale della caldaia per la modalità di riscaldamento meno la metà dell’isteresi impostata.
La caldaia si accende se la temperatura nella sonda termica TPO scende al di sotto del valore nominale per il riscaldamento dell’acqua sanitaria più 10 K.
La pompa di carico del bollitore si accende quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni:
- La temperatura della sonda termica TPO supera la temperatura della sonda termica TWO di più di 5 K.
quale temperatura tenere nell'accumulo e nel bollitore?
.... bella la domanda, ma serve un disegno di come e dove sono posizionate le sonde, gli attacchi del boiler e del radiante, della caldaia sull' accumulo, etc.
Posso impostare la Temp. TPO, la Temp. TWO, l'isteresi TPO, l'isteresi TWO.
Per la caldaia posso impostare la temperatura di regolazione da 60° a 90° e la temperatura di azionamento della pompa che carica l'accumulo.
Bel dilemma. Non riesco a capire cosa intenda il manuale quando dice:
"Se la temperatura nella sonda termica TPO scende al di sotto del valore nominale della caldaia per un valore superiore all'isteresi impostata, la caldaia si accende."
Tradotto: se la T in alto del puffer va sotto quella impostata sulla caldaia (set point della caldaia) o intende il valore di TPO impostato?
Per esempio:
TPO= 55 (sotto questa T in alto sul puffer la caldaia parte)
TPU= 70 (sopra questa T in basso puffer la caldaia si ferma)
TWO=60 (sotto questa T il circolatore del boiler parte, se TPO > TWO+5°) ma si ferma quando è sopra
Caldaia = 75
Isteresi= 5
Per logica imposta i valori ottimali sulle sonde del puffer, e il setpoint della caldaia piu' alto di almeno 5 gradi (se 5 è l' isteresi da quanto scrive la logica agisce a isteresi/2, quindi bastano 2,5 gradi) la T piu' alta fra i valori letti sul puffer e accumulo.
... dovrebbe funzionare.... ma l'hanno scritto malissimo!
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